Apr 15

Comunali Oristano. Sportellata per il Pd: niente primarie per il candidato sindaco del centrosinistra.

All’ultima riunione della coalizione di centrosinistra gli alleati del Pd non si sono presentati con il ramoscello d’ulivo, ma quanto mai agguerriti a far valere la tesi che a decidere il futuro candidato sindaco di Oristano non dovessero essere le primarie, cosi come voleva fortemente il Pd, ma un tavolo politico.

Partiti e liste civiche del centrosinistra presenteranno, infatti, tre candidati a testa e tra questi nominativi verrà scelto il candidato alla carica di primo cittadino. Sapere nel dettaglio come nella riunione si è giunti a questa decisione non ci appassiona né, a dire il vero, ci meraviglia più di tanto. Quello che, invece, ci aveva sorpreso era come si potessero approntare, in fretta e furia, delle primarie di coalizione serie e non pilotate, col rischio di un flop dai numeri più consistenti di quanto non lo siano state le recenti primarie del Pd, dove a votare sono andati una manciata di iscritti.

Dopo la disastrosa esperienza, a Oristano, del Partito democratico e della pessima giunta Tendas, e con la stragrande maggioranza dei cittadini (molti dei quali anche di centrosinistra) delusi e sconcertati dall’inconsistenza politico-amministrativa dell’esecutivo, sembrava scontato che chiunque degli ex assessori comunali o ex consiglieri della maggioranza con ancora un po’ di sale in zucca, preso atto del fallimento, si sarebbe dovuto serenamente fare da parte.

La supponenza dei rappresentanti locali del Pd (e non solo) è invece proporzionale alla loro cronica incapacità politica, e volersi proporre addirittura come candidato sindaco è la dimostrazione di come queste persone non riescano a vedere al di là del naso, dato che non si sono minimamente rese conto di quanto sia stata inutile per Oristano la loro deficitaria e deleteria consiliatura.

Nelle precedenti riunioni, alcuni partiti della coalizione, ben sapendo come gli assessori e i consiglieri del Pd fossero invisi ai cittadini, avevano chiesto a gran voce che come candidato sindaco non si proponesse nessuno dell’esecutivo uscente, né tantomeno dei consiglieri. Apriti cielo!  Il Pd era subito balzato sulla sedia. Ma come? Questo significava dare credito alle “falsità” che circolavano in città, e vanificare tutto quello che era stato fatto dalla giunta  Tendas (sic!).

Montati e abituati come sono a discutere solo dentro il perimetro di piazza Eleonora, a parlarsi addosso e a complimentarsi a vicenda, ma lontani anni luci dai problemi dei cittadini, agli statisti di palazzo Colonna e del palazzo degli Scolopi è sfuggito quale sia il polso vero della città.

Gli oristanesi pensano, infatti, tutto il male possibile della giunta Tendas, considerato che anche il cittadino più distratto si è reso conto che i vari Guido Tendas, Giuseppina Uda, Maria Obinu, Efisio Sanna, Emilio Naitza, Gianluca Mugheddu, e relativa maggioranza, per Oristano non hanno fatto praticamente niente.

Fatta questa premessa, al Pd per tentare di proporre un proprio rappresentante alla carica di sindaco con qualche possibilità di spuntarla non rimaneva, quindi, che una sola strada: le primarie. Per questo motivo si è battuto in tutti i modi perchè venissero effettuate, ma non c’è stato niente da fare. Anche il Partito dei Sardi e la lista civica Valore Comune, che in un primo momento non si erano opposti alle primarie, si sono poi allineati alla risoluta opposizione di Noior/Upc e a Cittadini per l’Italia, che vedevano e vedono le primarie come il fumo negli occhi.

I partiti del centrosinistra sono consapevoli che presentarsi con un candidato del Pd alla guida della coalizione significa sconfitta sicura. E se questo è ciò che effettivamente pensano gli alleati dei Dem, anche se uno degli hobby preferiti dal centrosinistra è quello di prendersi a bottigliate sulle palle,  rimane ancora un mistero il perché si sia scelto il Pd tra i compagni di viaggio, invece di  ridimensionarlo e lasciarlo in un cantuccio a meditare sulla propria inettitudine, sulla gazzosa e sul fumo posto in essere in questa obbrobriosa consiliatura.

D’altro canto, che il Partito democratico a Oristano abbia perso una marea di consensi e conti ormai tra i cittadini come il due di picche è risaputo, e questo lo sanno benissimo anche le altre forze politiche, che stanno cercando un valido nominativo extra Pd da contrapporre al candidato del centrodestra.

Centrodestra la cui cerchia di papabili si sta restringendo ulteriormente. Oltre ai nomi dell’ex consigliere comunale Massimiliano Sanna e a quello degli ex assessori Marzio Schintu e Alessio Putzu (che pare in città stia salendo ogni giorno di più nell’indice di gradimento dei cittadini), sembra che tra i probabili candidati ci sia anche una donna (in quota Riformatori?), il cui nome viene tenuto segreto, in modo tale che non venga messa sulla graticola prima del tempo.

E mentre il cosiddetto polo identitario Unidos-Progres sta decidendo chi sarà il futuro candidato sindaco, e le due ipotesi del Movimento 5 Stelle, Cadau e Tomasi, sono in attesa di sapere quale delle due liste avrà il simbolo da Grillo, Filippo Martinez (Capitale Oristano) e Cristina Puddu (Meris) sono stati designati da tempo e stanno ormai ultimando le liste. Per saperne di più non resta che attendere i prossimi incontri, previsti dopo le festività pasquali. Buona Pasqua a tutti.

Visti con l’occhio degli anziani i territori dove la vita è sicuramente più difficile sono l’Oristanese, Medio Campidano e Carbonia-Iglesias. Troppi fattori (economici, demografici, lavorativi)  influiscono in queste zone sulla qualità della vita. E’, questa, in sintesi, la situazione risultante dal terzo report statistico realizzato dall’Ufficio studi della Cisl Sardegna e dalla Federazione regionali pensionati dello stesso sindacato, presentato durante i lavori del decimo congresso regionale della Fnp, la Federazione nazionale pensionati. In una regione che al 31 dicembre 2015 registrava 1.658.138 residenti, solo Olbia-Tempio ha un tasso di crescita positivo (2,6%), anche se questo è dovuto al contributo migratorio. I territori molto messi male demograficamente sono Nuoro (tasso di crescita meno 8,5%), Medio Campidano (-8,2%), Oristano (- 6,4%) e Carbonia-Iglesias (- 6,2%). Guida la classifica, col miglior tasso di crescita degli ultimi 13 anni, Castelsardo (32,5%), soprattutto grazie al migratorio, pari al 35,2%. Seguono Uta (19%) e Sestu (11,8%). Anagraficamente a star peggio sono sempre i territori di Oristano (età media 46,7, indice di vecchia 234,10%), Carbonia-Iglesias (46,7 anni età media e indice di vecchiaia 233,90%), e Medio Campidano (rispettivamente 46 e 213,70%). In Sardegna gli over 65 rappresentano ormai il 22,10% della popolazione (43,80 maschi, 56,20 femmine) Nelle otto province Olbia-Tempio si riconferma il territorio più giovane dell’isola (con una percentuale di over 65 pari al 19,60%) mentre Oristano è quello più anziano (con una percentuale di anziani pari al 24,80%). Il Medio Campidano è il territorio col reddito più basso nel 2016 (dichiarazione redditi relativa al 2015), invece il comune dove la gente è più povera è Bidonì (reddito pari a 9.257,78 euro). E, guarda caso, tra i primi venti comuni più poveri, addirittura 10 si trovano in provincia d’Oristano. Il comune col reddito imponibile più alto è Cagliari (24.124,35 euro), seguito da Sassari (20.376,31 euro). In Sardegna vengono mensilmente erogate 576.226 pensioni, di cui 99.578 Inps ex Inpdap, 475.925 Inps, e 782 Inps ex Enpals. Secondo i dati Istat la spesa pensionistica è pari al 22,49 % del Pil Sardegna. L’importo medio delle pensioni sarde (considerate tutte le categorie: vecchiaia, invalidità, superstite, pensioni e assegni sociali) è pari a 715 euro. In 12 anni la povertà relativa in Sardegna è aumentata di 6,5 punti percentuali. E se si osserva la povertà familiare la situazione si aggrava ulteriormente. Nel 2015, stando alle fonti Istat, circa 107.400 famiglie sarde si trovavano in condizioni di povertà relativa (erano circa 107.800 nel 2014). Analizzando la serie storica (2003-2013) colpisce l’aumento di incidenza in dieci anni, visto che l’incidenza della povertà relativa familiare passa da 13,3% del 2003 al 24,8% del 2013. In 10 anni è quindi aumentata di oltre 11 punti percentuali. Il tasso di deprivazione della popolazione anziana in Sardegna è pari all’ 8,93%, e questo significa che su 100 anziani ultrasessantacinquenni quasi 9 sono in stato di deprivazione. In Sardegna, cioè, ogni 100 anziani quasi 9 non hanno un reddito sufficiente a far fronte ai bisogni essenziali. Di questi il 60% sono donne ed il 40% uomini. “La Sardegna di oggi, con oltre 400 mila persone in cerca di occupazione censite dai centri per l’impiego, con il sistema produttivo, a partire dal manifatturiero,in forte sofferenza e con pesanti criticità sul fronte degli indicatori sociali (povertà, dispersione scolastica, solitudine, esclusione sociale, ecc.) necessita – hanno sostenuto il segretario generale della Cisl sarda, Ignazio Ganga, e quello della Federazione pensionati, Piero Agus – di un nuovo progetto di sviluppo e del continuo adeguamento delle politiche e degli strumenti che dovranno offrire risposte alle necessità delle comunità e dei singoli”.

Si terrà, mercoledì 19 aprile, al Centro servizi culturali – Unla  di Oristano, alle 17, l’esito scenico del laboratorio di scrittura creativa “Non ti scordar di me”, che ha coinvolto gli utenti e gli operatori del Centro di salute mentale oristanese. Organizzato dal Dipartimento di Salute Mentale della Ats-Assl di Oristano, e curato della scrittrice Savina Dolores Massa, il laboratorio è partito dalle suggestioni nate osservando i volti delle persone sepolte in cimitero, nelle tombe antiche e abbandonate. I nomi, le date di nascita e di morte, sono state lo spunto per creare storie che ne raccontassero le vite. Ciascun allievo è diventato, con l’arma dell’immaginazione, altro da sé, donando nuovamente giorni, ore, ricordi, ai dimenticati. Ma la scrittura è stata utilizzata anche come strumento terapeutico per veicolare le emozioni e i sentimenti delle persone che vivono un disagio mentale e che, proprio attraverso la lingua scritta, hanno imparato a esternarli e a governarli. Nell’appuntamento di mercoledì saranno presentati tutti i lavori nati dal laboratorio di scrittura creativa.

Ben 88 oli, 62 aziende iscritte, di cui 16 della Sardegna, 62 delle altre regioni e 7 straniere. Sono alcuni dei numeri della 24esima edizione del “Premio nazionale per l’olio extravergine d’oliva Montiferru”, organizzato dalla Camera di Commercio di Oristano, in collaborazione con il comune di Seneghe, le agenzie regionali Laore Sardegna e Agris, e l’Associazione nazionale Città dell’Olio, e con il patrocinio del ministero per le Politiche Agricole e dell’assessorato regionale dell’Agricoltura. La rassegna è ormai diventata una delle principali del settore, e in questi giorni il panel chiamato a valutare gli oli in gara, presieduto da Pier Paolo Arca, ha completato gli assaggi, mentre l’agenzia Agris Sardegna, con la collaborazione del Dipartimento della Scienza della vita e dell’ambiente dell’Università di Cagliari, ha già eseguito le analisi. Ora non resta che attendere la premiazione dei migliori oli, che si svolgerà sabato 6 maggio, a Seneghe, alle 15,30. Come per le precedenti edizioni saranno descritte le caratteristiche organolettiche e chimiche di tutti gli oli vincitori, e saranno consegnati i premi e gli attestati ai produttori degli oli che hanno ottenuto riconoscimenti.

Un giovane napoletano, di 20 anni, è stato sorpreso, dai Poliziotti di quartiere della Questura di Oristano, mentre si aggirava nelle vie del centro di Oristano, importunando i passanti. A essere prese di mira erano, in particolare, le persone anziane, a cui il giovane tentava di vendere della merce oppure chiedeva insistentemente dei soldi. Richieste che venivano fatte non solo nel fermare le persone, ma anche attraverso i citofoni delle abitazioni. Nell’ambito dei controlli disposti dalla Questura, e in attuazione delle direttive del Capo della Polizia per la sicurezza delle festività pasquali e la prevenzione dei furti in appartamento, il giovane è stato identificato e poi accompagnato in Questura. A suo carico sono stati riscontrati numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Visto che nessuna attività lavorativa o dei rapporti familiari giustificavano la sua presenza in città, il Questore ha subito emesso nei suoi confronti il foglio di via obbligatorio, con divieto per tre anni di rimettere piede a Oristano.

Il Questore di Oristano, Giovanni Aliquò, ha dato il via libera ai fuochi d’artificio e spettacoli pirotecnici nei comuni di  Baratili San Pietro, Cabras, Masullas, Nurachi, Riola Sardo, Palmas Arborea, Santa Giusta e Zerfaliu. I comuni interessati hanno, infatti, eliminato le criticità riscontrate dalla Questura nei giorni scorsi e così il Questore  ha concesso il nulla osta allo sparo dei fuochi.

Attentato incendiario durante la notte a Bosa. Un’auto di servizio della Capitaneria di porto, parcheggiata nel cortile della caserma, nella frazione di Bosa Marina, è stata data alle fiamme attorno alla mezzanotte. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco del distaccamento di Macomer, che hanno domato il rogo, assieme al personale di servizio nella Capitaneria, e  messo in sicurezza la zona. Non ci sarebbero dubbi sull’origine dolosa dell’attentato. I Carabinieri della stazione di Bosa hanno avviato le indagini per individuare i responsabili e il movente.

 

6 comments

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    • Antonello on 15 aprile 2017 at 18:09
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    Il PD in questi anni ha criticato l’agire solitario e inconcludente dell’amministrazione Tendas, come può oggi vantarne presunti risultati positivi al punto di candidare assessori uscenti? E come può il PdS accettare il tentativo di dare continuità ad una amministrazione che ha avuto costantemente i cittadini contro, e che se li ritroverebbe ancora e subito contro? Il candidato a sindaco deve essere espressione del PdS, una persona autorevole e di esperienza che dia discontinuità e inauguri un rapporto costruttivo con gli amministrati. È l’unico modo per avere qualche chance di vittoria per il centrosinistra.

    • Nino on 15 aprile 2017 at 18:43
    • Rispondi

    Antonello ha detto bene. Il Pd in questi anni ne ha fatte di tutti i colori: in un primo momento ha cercato di fare mandare via da Tendas la Uda e poi la Obinu, e forse non aveva tutti i torti perchè come assessori si sono rivelate molto ma molto mediocri. Il capogruppo del Pd è stato uno dei primi a dire a Tendas che in Comune si era aperta la cirisi e quindi che doveva darsi una mossa, perchè si stava facendo poco e niente. Successivamente ha cambiato rotta dicendo che il Comune aveva un ottimo sindaco e splendidi assessori. Poi non ha avuto più modo di esprimersi perchè gli infermieri lo hanno portato via… A parte gli scherzi ci vuole davvero una bella faccia tosta, dopo lo sconquasso che ha fatto, a pretendere che il candidato sindaco del Centrosinistra sia del Pd. Meno male che gli altri partiti hanno bloccato le primarie, altrimenti il Centrosinistra avrebbe corso il richio di trovarsi un candidato del tipo Efisio Sanna o Maria Obinu, che sono la brutta copia di Tendas. Sono anche d’accordo con Antonello quando dice che il candidato deve essere del Partito dei sardi, altrimenti non c’è trippa per gatti. Se poi il Pd non ci sta, che lo mandino a quel paese, così il Centrosinistra avrà più possibilità di vincere.

    • Giancarlo on 15 aprile 2017 at 19:07
    • Rispondi

    L’articolo di Pig non fa una grinza, ha riferito a voce alta quello che pensano gli oristanesi del PD.
    Ancora non rieco a capire la motivazione politica che ha spinto Maninchedda a prendersi a bottogliate sui cosiddetti correndo in una coalizione dove c’è anche il PD. Boh!

    • pessimista on 16 aprile 2017 at 15:00
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    il panorama politico cittadino a destra, al centro e a sinistra è desolante. come candidati in giro senti i nomi dei soliti noti, che ormai hanno preso alle p…., oppure quelli di assessori uscenti che appena li senti parlare ti fanno venire la diarrea. tutta gente esaltata che non è conscia della propria pochezza e che non si vuole schiodare dalla sedia neanche a cannonate. alcuni di questi geni incompresi sono del pd, che da molti anni non si capisce più che cosa sia. come dappertutto anche a oristano il pd non più un partito, non è un movimento, non è un circolo, non è un’associazione, e non è neppure un’aggregazione di persone perchè ognuno pensa soltanto agli affari suoi e a quelli del politico di riferimento. il pd a oristano è un minestrone, i cui ingredienti sono dirigenti di livello politico molto basso e tanti yesmen senza personalità politica che, per esempio in consiglio comunale, non sono riusciti ad emergere proprio perchè assolutamente privi di cultura politica. che cosa ci possiamo aspettare allora da una politica di così basso livello? niente, assolutamente niente. finchè i partiti politici saranno diretti da ignoranti e incompetenti che non hanno nessuna intenzione di far crescere dei giovani con delle buone potenzialità e poi farsi da parte, finchè i movimenti non vivranno solo della luce riflessa dei loro leader e poi dietro c’è il vuoto, finchè ci saranno amministratori dello stesso livello degli attuali e un’opposizione poco incisiva, oristano non potrà mai andare avanti ma continuerà a peggiorare. auguri.

    • Gianni on 17 aprile 2017 at 17:21
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    Quoto al 100% “pessimista”. Siamo proprio messi bene….

    • Maglia rosa on 17 aprile 2017 at 21:39
    • Rispondi

    Giunta Tendas: transenne, targhe e fioriere! Il resto? Conferenze stampa.

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