Il Partito dei Sardi ha presentato la lista per le elezioni comunali di Oristano, previste per l’11 giugno. Il PdS ha come candidato sindaco il medico Vincenzo Pecoraro.
“Monumenti aperti” nella edizione oristanese ha sfondato il muro delle 18 mila presenze. Un successo straordinario, che conferma la bontà di una formula ormai consolidata che consente alla città di mettere in mostra i suoi più grandi tesori. Tanti i turisti e tantissimi gli oristanesi che nello scorso fine settimana hanno affollato i siti culturali alla scoperta di monumenti ed angoli della città sui quali non sempre ci si sofferma per apprezzarne le caratteristiche e conoscerne la storia. 16 mila le presenze certificate dalle firme nei registri presenti in ognuno dei 58 siti culturali aperti, ma, conteggiando i visitatori che non hanno firmato, la stima conferma e probabilmente supera quella delle edizioni più fortunate. Trai 58 siti presenti il pienone lo ha fatto la Reggia degli Arborea, che da quando è stata aperta per la manifestazione, dopo il trasferimento della casa circondariale a Massama, attira sempre una gran folla di curiosi. Quest’anno 1600 hanno firmato i registri, ma secondo gli operatori scolastici e i volontari presenti, le persone sono state molte di più, visto che in tanti non firmano il registro. L’Antiquarium arborense ha toccato 1272 presenze certificate e il Seminario Tridentino le 1100. Sfiorano le mille presenze il Museo diocesano, la Casa e il laboratorio del farmacista Romolo Nurra, l’Archivio storico comunale che a Palazzo degli Scolopi ha ospitato la mostra degli antichi sigilli restaurati, e le carceri ecclesiastiche. Tra le iniziative collaterali molto apprezzate la mostra fotografica “La luce delle Clarisse” nel Monastero di Santa Chiara, la presentazione del libro “S’unda manna” a cura di Mauro Solinas, dell’assessorato alla Cultura e dell’Archivio Storico del comune di Oristano, e la mostra sul “Sacro nelle opere di Antonio Corriga” al Museo diocesano arborense. Dagli organizzatori della manifestazione, comune, Fondazione Sa Sartiglia, Cooperativa La Memoria storica, Imago Mundi che promuove l’evento su scala regionale, le istituzioni religiose e numerosi organismi pubblici privati, i ringraziamenti alle scuole e a tutti i volontari che hanno reso possibile l’importantissimo evento culturale e turistico. Le migliaia di persone che hanno potuto ammirare le bellezze della città hanno potuto contare sulla preparazione e la disponibilità di un migliaio di volontari che hanno contribuito a rendere viva la storia di Oristano. L’appuntamento è al 2018 per la decima edizione oristanese.
Ci sembrava strano che in piena campagna elettorale i protagonisti della peggiore consiliatura che la città ricordi, essendo in crisi d’astinenza per mancanza di visibilità, visto il totale disinteresse che gli oristanesi dimostrano nei loro confronti, non escogitassero qualcosa per fare un po’ di autopromozione. Come? Ma che domanda! Al comune di Oristano non sanno fare altro: la solita pallosissima conferenza stampa o la consegna di una targa, un libro o un altro “cadeau” qulsiasi. Lunedì 15 maggio, alle 12, nella sala giunta ci sarà la consegna di un omaggio istituzionale alle maestre e ai maestri d’arte, docenti, artisti e ceramisti oristanesi (tutti ottimi professionisti), che hanno partecipato, con proprie installazioni ceramiche all’iniziativa “Oristano Città Museo”, con la realizzazione dei lavori artistici, realizzati al tornio nei rispettivi laboratori, collocati in diversi punti della città nei giorni scorsi. Al decano Antonio Manis sarà consegnata una targa specifica. A questo punto, visto che si è in campagna elettorale, è lecito sapere quanto si è speso, complessivamente per questa iniziativa, che sarebbe stato opportuno effettuare in epoca non sospetta?
Le problematiche che riguardano la viabilità provinciale e, in particolare, quelle legate allo stato del ponte sul Tirso, in località Santa Chiara, sono stati l’oggetto di un incontro, che si è tenuto nei locali della Provincia di Oristano, tra l’amministratore straordinario Massimo Torrente, i dirigenti provinciali della viabilità e del settore finanziario, e i sindaci di Sorradile, Ula Tirso, Busachi, Samugheo e Ghilarza. Sulle comunità del Barigadu e del Guilcer, infatti, ricadono i disagi causati dall’attuale situazione in cui si trova il ponte e dalla conseguente ordinanza provinciale che introduce il limite di 30 km orari in quel tratto stradale, e che ha sospeso il transito dei veicoli con massa superiore ai 3,5 tonnellate. L’incontro è stato aperto dall’inevitabile premessa, da parte dell’amministratore straordinario Torrente, relativa alla drammatica situazione finanziaria della Provincia di Oristano (situazione in cui si trovano, peraltro, tutte le Province sarde e del resto dell’Italia), che si ritrova nell’impossibilità di chiudere il bilancio, e senza le risorse necessarie per funzioni fondamentali come la viabilità. E’ stato il dirigente tecnico Dau a descrivere lo stato attuale del ponte, che presenta un leggero abbassamento della prima campata, previsto per quella tipologia di costruzione ma che ora è leggermente superiore al dovuto, una anomalia che dovrà essere risolta con un intervento strutturale. Il dirigente ha stimato in circa 400 mila euro il costo dell’opera. Risorse, come ha precisato il dirigente del settore finanziario, Antonio Massidda, di cui la Provincia non dispone. Massidda si è comunque impegnato a reperire subito i circa 40 mila euro necessari per la progettazione. Per quanto riguarda la restante parte dell’intervento sarà, necessariamente, la Regione a dover intervenire. Questo aspetto è stato ribadito anche dai sindaci presenti, tenuto conto che la messa in sicurezza del ponte non è non rinviabile. La situazione del ponte di Ula Tirso, con l’impossibilità ad intervenire da parte della Provincia, non è che la punta dell’iceberg dei gravissimi problemi che interessano il sistema viario provinciale, che conta circa mille chilometri di strade, lungo le quali si stanno moltiplicando le conseguenze di una mancata manutenzione, che si protrae ormai da anni. Se è vero che i limiti di velocità di 30 km orari limitano i rischi, è altrettanto vero che creano enormi disagi alle comunità e non risolvono una situazione che sarà comunque difficile riportare alla normalità nei prossimi anni. L’ufficio tecnico provinciale ha, infatti, stimato in 30 milioni di euro le risorse necessarie per la manutenzione straordinaria delle strade. Al momento, le risorse per la manutenzione delle strade provinciali ammontano a 2 milioni e 800 mila, somme in attesa di riaccertamento e che dovrebbero essere disponibili a breve. Oltre a queste, la Regione ha stanziato 4 milioni e 450 mila euro, sempre per la viabilità provinciale, ma il finanziamento è legato alla presentazione di un cronoprogramma finanziario, che la Provincia non può però predisporre in assenza del bilancio approvato, mentre sarà invece presentato un cronoprogramma delle attività. Problemi sussistono anche per quanto riguarda lo sfalcio dell’erba. Già nel 2016 è stato possibile intervenire per circa 700 chilometri, mentre in oltre 250 chilometri non è stato effettuato lo sfalcio. Quest’anno i problemi si sono ripresentati e si è presa la decisione di intervenire solo sulle banchine, per evitare che l’erba invada la carreggiata.
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