Lug 11

Insediato il nuovo consiglio comunale di Oristano.

Con il giuramento del sindaco Andrea Lutzu, l’elezione del presidente e del vicepresidente del consiglio comunale, e la convalida degli eletti, il consiglio comunale di Oristano è pienamente operativo.

In mattinata il sindaco Luzu aveva firmato il decreto che assegnava a Federica Pinna la delega assessoriale che inizialmente era stata affidata a Mauro Solinas (che si era dimesso nei giorni scorsi per consentire il rispetto delle quote rosa), e cioè urbanistica e tutela del territorio, edilizia, residenziale, usi civici, energie rinnovabili, zona franca, polizia municipale e sicurezza urbana del comune di Oristano. Subito dopo la nomina di Federica Pinna, il sindaco Lutzu aveva immediatamente riunito la giunta per un primo esame delle delibere più urgenti.

In serata, si è poi tenuta la prima seduta del consiglio comunale, presieduta dal consigliere anziano, Luigi Mureddu, preceduta dall’inno di Mameli e da Procurade ‘e moderare, eseguiti dal coro della Polizia Municipale, e proseguita con gli adempimenti formali imposti dalla legge. Subito la convalida degli eletti e la precisazione del segretario generale, Luigi Mele sull’insussistenza dell’incompatibilità o ineleggibilità del consigliere e candidato a sindaco del M5S Patrizia Cadau, sollevata da Lucia Tonasi (che aveva perso le “primarie” contro la Cadau) per incarichi al marito della Cadau da parte del comune.

L’assemblea ha quindi eletto alla presidenza del consiglio comunale, Antonio Franceschi (Riformatori), alla quarta votazione (nelle prime tre non si è raggiunto il quorum di due terzi). Franceschi, grazie ai voti della maggioranza, ha così potuto lasciare i banchi del consiglio e occupare quelli della presidenza, prendendo il posto di Gigi Mureddu. Nel primo intervento da presidente, Franceschi si è impegnato a ricoprire l’incarico “…da arbitro giusto ed equilibrato, nella consapevolezza di quanto sia importante la collaborazione, l’unità d’intenti e il rispetto delle regole che stanno alla base del mandato”. Suo vice è stato eletto Efisio Sanna (Pd) che dopo l’intervento del sindaco, Andrea Lutzu, ha ricevuto i voti dell’intero consiglio comunale (un solo astenuto).

Il momento più atteso era, però, quello del giuramento del sindaco Andrea Lutzu, che dopo la formula di rito e l’ufficializzazione della composizione della giunta ha rivolto un breve saluto all’aula: “Il mio primo pensiero di saluto, che desidero condividere con i dirigenti e i dipendenti della nostra amministrazione, lo faccio nella consapevolezza delle attese e degli auspici che giustamente contraddistinguono l’avvio di una nuova legislatura municipale – ha detto Lutzu -. Alle consigliere e ai consiglieri comunali rivolgo, a nome personale e degli assessori, identici auspici di buon lavoro, affinché nell’aula, nelle commissioni, nel lavoro che svolgeremo, in collaborazione e con il prezioso supporto degli Uffici, tutti si proceda di buona lena.

Lo faremo all’insegna del confronto. Lo faremo con spirito costruttivo. Lo faremo anche nei momenti di dialogo più acceso e di più serrato confronto. La diversità delle idee, l’esperienza maturata da colleghe e colleghi di maggioranza e di minoranza, l’entusiasmo e lo slancio ideale e propositivo di coloro che siedono per la prima volta tra i banchi della massima assemblea democratica della città, rappresentano, a mio avviso, un patrimonio intellettuale eccellente – ha proseguito il Sindaco -. Sono certo che chi governa e chi controlla ne trarrà beneficio, anche per i legami ideali e identitari di molti fra coloro che fanno parte del consiglio, che entra in carica quest’oggi: figlie e figli di ex amministratori, che come sindaci, come assessori, come consiglieri hanno costruito la città, con lo slancio virtuoso richiesto dalle scelte e dalle battaglie di civiltà, che hanno reso onore alla nostra storia.

Mi piace altresì evidenziare, in questa occasione, l’importanza dell’apporto che verrà dato dai nuovi eletti, così come dalle donne e dagli uomini politicamente più esperti che si sono misurati, assieme ai più giovani, nella recente campagna elettorale”. Lutzu ha proseguito auspicando che “…la fiducia concessa dalle elettrici e dagli elettori sia un riferimento etico costante per ciascuno di noi, capace di unire, all’insegna del bene comune, l’onestà intellettuale e l’assunzione delle rispettive responsabilità: nella diversità dei ruoli che ricopriamo; nelle differenti funzioni che ci saranno assegnate dal consiglio, all’interno delle sue articolazioni.

Come ha affermato di recente il Presidente della Repubblica, il passaggio d’epoca che stiamo vivendo richiede una visione lucida ed energica, foriera delle scelte utili ad orientare le innovazioni indispensabili a rinsaldare i fondamenti, sociali e democratici, della nostra convivenza. Anche la nostra Istituzione deve e può affrontare i tempi presenti, valorizzando e cogliendo l’opportunità di dare avvio, o rinnovato slancio, a uno sviluppo davvero sostenibile, ricostruendo nel mercato globale il senso delle politiche pubbliche, riducendo gli squilibri e le diseguaglianze, accorciando le distanze tra amministratori e amministrati, con l’identico ottimismo che l’undici luglio del 1958 motivò la fiduciosa adesione della Città di Eleonora d’Arborea all’Associazione Italiana dei Comuni d’Europa.

Oristano, le frazioni e le borgate che la compongono e ne caratterizzano l’identità – ha detto ancora Lutzu -, sono le vere fondamenta della costruzione democratica; una costruzione che potrà essere rafforzata, innovata, resa fertile quanto più e quanto meglio assolveremo al nostro compito. Lo faremo con solidarietà lungimirante e mettendo il “cittadino” al centro delle nostre attenzioni. Lo faremo con l’orgoglio e la determinazione, attiva e concreta, della quale il sindaco, primus inter pares, solennemente si fa carico, dinanzi a voi, colleghe e colleghi, e di fronte alla nostra amata città”. La seduta si è chiusa con la nomina della Commissione elettorale comunale.

“Subito l’uno per cento del bilancio regionale per salvare le nostre greggi”. Il Movimento Pastori Sardi non fa sconti alla Regione e rilancia la battaglia per la sopravvivenza della pastorizia da una affollatissima assemblea tenutasi a Tramatza. In tanti sono arrivati da ogni angolo della Sardegna, anche con le famiglie, tutti rigorosamente con le magliette blu del movimento. “Se questa crisi non viene tamponata, migliaia di aziende chiuderanno e si perderanno migliaia di posti di lavoro. E’ una politica ignara e assente”, ha urlato dal palco il leader del Mps, Felice Floris, facendo appello a tutti i pastori dell’isola per una grande manifestazione di protesta da tenere entro luglio, a Cagliari, davanti ai Palazzi della Regione. Al termine dell’assemblea di Tamatza i pastori, nella tarda mattinata, hanno bloccato la statale 131.

Il tempestivo intervento degli agenti della Polizia di Stato ha impedito che un grosso incendio, in località Cirras, nel comune di Santa Giusta, mettesse a rischio un’azienda agricola e si propagasse alle aziende vicine. Due equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Sardegna, in attesa dell’arrivo dei Vigili del fuoco e Forestale  durante un servizio straordinario di controllo del territorio nel Comune di Santa Giusta,sono intervenuti nel tentativo di soffocare alcuni focolai che nel frattempo si erano sviluppati, e hanno poi messo in sicurezza le persone e mezzi dell’azienda agricola. Sul posto sono poi giunti i Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale e un elicottero del servizio antincendio, che hanno spento le fiamme, che hanno interessato circa una decina di ettari di terreno coltivato e macchia mediterranea. L’intervento delle Polizia di Stato ha anche permesso di preservare la vegetazione dello stagno, classificato dalla Regione come luogo sottoposto a protezione speciale e zona di interesse comune,  oltre ad essere sito di interesse comunitario.

 

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