Il Consorzio UNO di Oristano comunica che sono aperte le iscrizioni. La sede universitaria di Oristano, che ha da poco compiuto 20 anni di attività e che è considerata tra le eccellenze in Sardegna, ha confermato la sua offerta formativa anche per l’anno accademico 2017-2018.
Presso la storica sede del Chiostro del Carmine, a Oristano, ci sarà l’indirizzo in Economia e Gestione dei Servizi Turistici (corso di laurea in Economia e Gestione Aziendale) e il corso di laurea in Biotecnologie Industriali, entrambi dell’Università di Cagliari. Confermato anche il corso di laurea in Tecnologie Viticole Enologiche Alimentari, con i curricula di Tecnologie Alimentari e Viticoltura ed Enologia, dell’Università di Sassari.
Il corso di Economia e Gestione dei Servizi Turistici è ad accesso libero e prevede, il 4 settembre, a Cagliari, una prova di valutazione della preparazione iniziale e un test di posizionamento linguistico per l’inglese. Il corso di Biotecnologie Industriali è a numero programmato (60 posti) e prevede una prova di ammissione che si terrà l’8 settembre, presso la Cittadella Universitaria, a Monserrato. Per entrambi i corsi le iscrizioni sono esclusivamente online, sulla piattaforma informatica predisposta dall’Università di Cagliari, nel periodo 17 luglio-28 agosto. Anche il corso di laurea in Tecnologie Viticole Enologiche Alimentari è a numero programmato (75 posti), e la selezione avverrà tramite lo svolgimento di test TOLC-F (Cisia).
La scadenza per le preiscrizioni online sulla piattaforma informatica predisposta dall’Università di Sassari è prevista per il 20 settembre. Il Consorzio UNO ha previsto dei corsi gratuiti di preparazione ai vari test, a partire dal 21 agosto. Per informazioni sui corsi e l’assistenza nelle procedure di iscrizione il nostro sportello di Segreteria Studenti sarà aperto tutta l’estate dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, con esclusione della settimana 14-18 agosto. E’ possibile, inoltre, contattare la Segreteria al numero di telefono 0783.779086, oppure all’indirizzo email segreteria@consorziouno.it o consultare il nostro sito web www.consorziouno.it.
Nelle prossime settimane è prevista anche la pubblicazione del bando per l’ammissione alla Scuola di Specializzazione post lauream in Beni Archeologici. I posti disponibili saranno 32.
“L’assessore all’Urbanistica della Regione autonoma della Sardegna, Cristiano Erriu, ha scritto una lettera aperta al direttore responsabile de L’Espresso, Tommaso Cerno, contestando il contenuto del reportage “Cemento Mori” di Paolo Biondani, piuttosto critico verso la proposta di nuova legge regionale urbanistica presentata dalla giunta Pigliaru. Visto che accusa chi si oppone alla sua proposta di legge regionale di creare fake news (è termine ormai in voga per cercare di tappare la bocca a chi dissente), ancora una volta è necessario chiarire alcuni punti:
1) secondo l’assessore Erriu, gli incrementi volumetrici in favore degli esercizi ricettivi sarebbero possibili in base al piano paesaggistico regionale (Ppr), ai sensi degli artt. 20 e 90 delle norme tecniche di attuazione (Nta). In realtà, l’art. 20 prevede nella fascia costiera “nelle aree già interessate da insediamenti turistici o produttivi” la “riqualificazione urbanistica o architettonica”, il “riuso e trasformazione a scopo turistico-ricettivo di insediamenti esistenti”, il “completamento degli insediamenti esistenti” già previsto, in ogni caso “previa intesa” fra Regione, Provincia e Comune interessati, ma non dispone affatto la possibilità di incremento volumetrico delle volumetrie nella fascia costiera di tutela integrale dei 300 metri dalla battigia marina. L’art. 90 detta gli indirizzi per la pianificazione comunale in tema di insediamenti turistici, fondamentalmente con il riutilizzo di insediamenti e strutture esistenti, ma non afferma da alcuna parte la possibilità di incrementare le volumetrie nella fascia costiera di tutela integrale dei 300 metri dalla battigia marina.
2) Secondo l’assessore Erriu, sarebbe “falsa … l’affermazione, questa volta di fonte ambientalista, sulla possibilità di cumulare gli ampliamenti del Piano casa con quelli realizzabili con la nuova proposta di legge, cosa esplicitamente non consentita, e sulla quale è costruito lo scenario fantascientifico del raddoppio delle cubature”. In realtà, l’art. 31, commi 6° e 7°, della proposta di legge regionale dicono proprio quello che l’Assessore Erriu nega: possono ottenere gli aumenti volumetrici anche i complessi turistici ricettivi che ne avevano già beneficiato con il “piano casa” (legge regionale Sardegna n. 4/2009 e smi). La struttura già ampliata del 25% della volumetria, poi ampliata ancora, può esser un’altra volta ampliata fino al raggiungimento del 25% della volumetria conseguita dopo il primo ampliamento: per esempio, una struttura avente in origine una volumetria di 30 mila metri cubi, può esser stata ampliata a 37.500 metri cubi (cioè + 25%) e ora potrebbe giungere a 46.875 metri cubi (cioè ulteriore + 25%). In pochi anni, nella fascia costiera di massima tutela, la volumetria di una struttura turistico-ricettiva potrebbe crescere di più del 50% della volumetria iniziale. E questo favorirebbe il turismo? In realtà favorirebbe la “riminizzazione” delle coste sarde, proprio quello che si dovrebbe evitare a ogni costo.
3) L’assessore Erriu afferma, poi: “Falsa è anche la notizia della liberalizzazione delle “lottizzazioni sul mare”, di incrementi consentiti alle seconde case, di milioni di metri cubi in arrivo”. Non dice dove avrebbe tratto queste “notizie” di cui si ignora la provenienza. In realtà, “Gli … incrementi volumetrici … sono computati ai fini della pianificazione delle volumetrie realizzabili per il soddisfacimento del fabbisogno di ricettività alberghiera ed extra-alberghiera, con le modalità previste dall’Allegato A” (art. 31, comma 3°, lettera b, del d.d.l. urbanistico) e “gli insediamenti esistenti possono essere completati attraverso la previsione di ambiti di potenziale trasformabilità ad essi contigui. È, in ogni caso, consentita la trasformazione delle residenze per le vacanze e il tempo libero, esistenti o da realizzare, in strutture ricettive alberghiere” (Allegato A, art. A 4, comma 3°).
In parole povere, sono consentiti gli ampliamenti degli insediamenti edilizi nella fascia costiera e la trasformazione delle “seconde case” in strutture ricettive alberghiere, anche se nemmeno esistenti (!) Quest’ultima disposizione rieccheggia la sfacciata previsione dei famigerati nullaosta per complessi alberghieri emanati in deroga ai vincoli propedeutici per la redazione degli allora piani territoriali paesistici, in base all’art. 13, comma 1°, lettera c, della legge regionale n. 45/1989: la Giunta regionale fra il 1990 e il 1992 ne rilasciò ben 235, legittimando nella futura normativa di piano tantissimi progetti immobiliari di “seconde case” poi “riciclati” in “complessi alberghieri”. Grazie al Cielo e al Consiglio di Stato (il Tar Sardegna seguì lentamente anni dopo…), riuscimmo fra mille difficoltà a ottenere l’annullamento di quei piani territoriali paesistici che… tutelavano fondamentalmente investimenti e speculazioni immobiliari.
Come si vede, riesce davvero difficile scorgere “la portata di innovazione riformista del disegno di legge della giunta regionale, frutto di elaborazione culturale avanzata e di scelte coraggiose a difesa del suolo e del paesaggio” di cui parla l’assessore Erriu, ma contiamo su un po’ di sano buon senso, aiutato dalla pressione dell’opinione pubblica, e sul sostegno della giurisprudenza costituzionale in materia.
La sentenza Corte Cost. n. 189/2016, infatti, ha affermato ancora una volta che le norme di tutela paesaggistica (e quelle del piano paesaggistico, in particolare) prevalgono sulle disposizioni regionali urbanistiche, visto che “gli interventi edilizi ivi previsti non possono essere realizzati in deroga né al piano paesaggistico regionale né alla legislazione statale”, in quanto “si deve escludere, proprio in ragione del principio della prevalenza dei piani paesaggistici sugli altri strumenti urbanistici (sentenza n. 11 del 2016), che il piano paesaggistico regionale sia derogabile”. La disciplina del Ppr afferma riguardo la fascia costiera (“risorsa strategica fondamentale per lo sviluppo sostenibile del territorio sardo“, art. 19 delle Nta del Ppr): “nelle aree inedificate è precluso qualsiasi intervento di trasformazione” (art. 20 delle Nta del Ppr), mentre è consentita solo la “riqualificazione urbanistica e architettonica degli insediamenti turistici o produttivi esistenti“.
Le ristrutturazioni e riqualificazioni si possono ben fare con le volumetrie già esistenti, senza ulteriore “consumo” di territorio pregiato. Solo un’ultima considerazione: preme ribadire che se il Presidente Pigliaru si fosse presentato alle elezioni regionali del 2014 con simili proposte avrebbe certamente preso parecchie migliaia di voti in meno. E oggi non sarebbe dov’è”. (Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, da Cagliaripad.it)
Efisio Sanna, capogruppo del Pd in consiglio comunale, a Oristano, ha rassegnato le dimissioni da vicepresidente del consiglio. Sanna ritiene incompatibile l’incarico di vicepresidente del consiglio con quello di capogruppo “…cosi come disposto all’art. 8 del Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale”. Efisio Sanna si è detto dispiaciuto dal dover chiamare il consiglio comunale a una nuova votazione, e ha approfittato dell’occasione per ringraziare tutti per la stima e la fiducia accordatagli.
“Le Camere di Commercio di Cagliari e Oristano hanno deliberato di procedere all’accorpamento non permetteremo a nessuno di calpestare le volontà espresse dei consigli camerali all’unanimità. Ci sono motivi di affinità, di storia, di cultura e di tradizioni tali che non può che essere questa la strada indicata. Ripeto sembra abbastanza anomalo e incongruo che interessi esterni alle Camere di Commercio si occupino di questi fatti”. Così il presidente dell’ente di Cagliari, Maurizio de Pascale, sull’accorpamento delle due Camere, previsto dalla normativa sulla razionalizzazione degli enti in tutta Italia, che passeranno da 105 a 60. De Pascale e il suo collega della Cciaa di Oristano Nando Faedda, hanno inviato una lettera al ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, per ribadire la volontà di unirsi in un unico ente. Nel testo esprimono “…fortissima preoccupazione che altri interessi, esterni alle nostre due Camere, forse attenti solo a proprie specifiche realtà piuttosto che alla razionalizzazione complessiva e all’ammodernamento del sistema camerale e ad una naturale nuova definizione dei territori di competenza, possano determinare scelte diverse da quelle da noi deliberate”. Il riferimento è alla Camera di commercio di Nuoro, che dovrebbe essere accorpata con quella di Sassari, ma che rivendica l’autonomia. Un cambio degli accorpamenti, secondo i presidenti di Cagliari e Oristano, porterebbe a scenari diversi e non rispetterebbe quanto già deliberato.
È di Alessio Atzori, 42 anni, dj cagliaritano, il corpo recuperato dalla Guardia Costiera a Porto Alabe, nel comune di Tresnuraghes. Il cadavere era stato avvistato nella tarda mattinata da un bagnante che ha subito chiamato il 112. Sul posto, insieme ai Carabinieri, sono arrivati gli uomini della Capitaneria di porto di Bosa. Il corpo è stato trasferito nella camera mortuaria del cimitero di Tresnuraghes. Alessio Atzori era scomparso la sera di sabato 22 luglio. Durante una festa in spiaggia si era allontanato con un’amica, incamminandosi sulla scogliera. A causa di un’onda anomala la giovane era finita in mare e il dj si era subito tuffato per salvarla. La ragazza era poi riuscita a mettersi in salvo, mentre l’uomo venne inghiottito dai marosi.
Da Serafino Corrias, già assessore provinciale allo Sport e Politiche Giovanili 2005/2015, riceviamo e volentieri pubblichiamo: “La provincia di Oristano, rischia di perdere un’altro importante servizio. Dal 1° settembre l’Ufficio Scolastico Provinciale per lo Sport e l’Educazione Fisica, potrebbe essere cancellato in seguito al pensionamento del suo coordinatore, Gabriele Schintu, attuale presidente del Coni di Oristano. A quanto si apprende, infatti, negli ambienti scolastici oristanesi, il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Francesco Feliziani, non avrebbe intenzione di nominare il suo sostituto e, di fatto, eliminare questo importante sevizio. Il massimo dirigente della scuola sarda trasformerebbe il posto cancellato a Oristano in una seconda figura a Cagliari, considerato che ha già fatto partire un bando per la istituzione di in secondo responsabile. In pratica Cagliari avrebbe un referente per le scuole primarie e uno per le superiori rispetto all’unico presente. Se andasse in porto questo progetto, la nuova geografia sarebbe un coordinatore per le province storiche di Sassari e Nuoro, e due per Cagliari. Per Oristano sarebbe una grave perdita, considerato che, al di là della perdita di un posto di lavoro, verrebbero meno le numerose iniziative e manifestazioni provinciali e regionali organizzate nell’Oristanese, per la centralità del territorio e soprattutto per la presenza di adeguati impianti interni ed esterni. Erano migliaia, infatti, gli studenti e gli insegnanti che arrivavano a Oristano per prendere parte alle diverse fasi regionali dei Giochi sportivi studenteschi. Cosa succederà ora? Oristano rimarrà ancora impassibile alla perdita di questo ulteriore servizio? Si spera ovviamente di no, con l’auspicio che i rappresentanti del territorio in Regione e il sindaco della città capoluogo sappiamo scongiurare e si adoperino per evitare questa perdita”. (Serafino Corrias, ex assessore provinciale allo Sport e Politiche Giovanili).
Grazie alla collaborazione tra la Casa Editrice Condaghes e la Cooperativa La Memoria Storica, martedì 25 luglio, alle 21.30, il Museo Archeologico e Storico Artistico Antiquarium Arborense ospiterà la presentazione del libro di Pierluigi Piludu “Qismah. Le strade del destino”. La presentazione avrà luogo nel giardino del Museo, in piazza Corrias, a Oristano. La serata sarà caratterizzata dalla presenza dei figuranti dell’associazione di rievocazione storica Memoriae Milites. L’autore Pierluigi Piludu e Andrea Garau converseranno sui temi del romanzo.
All’Albo Pretorio del comune di Oristano sono in pubblicazione le graduatorie definitive per l’ammissione dei bambini nelle strutture per la Prima Infanzia (Micronido – Nidi d’infanzia – Sezioni Sperimentali / Primavera ) per l’anno educativo 2017/2018. Per confermare l’ammissione al servizio, il genitore del bambino, o chi ne ha la responsabilità, è tenuto a compilare il modulo di accettazione/rinuncia disponibile presso l’Ufficio Prima Infanzia, all’Urp, o sul sito internet istituzionale. Il modulo dovrà pervenire al “Comune di Oristano – Settore Amministrativo e Servizi alla Persona – Ufficio Prima Infanzia, Piazza Eleonora 44, Palazzo degli Scolopi, entro venerdì 28 luglio. Il modulo dovrà essere consegnato a mano al Protocollo del Comune oppure inviato per posta elettronica a uno dei indirizzi:protocollo@comune.oristano.it o istituzionale@pec.cornune.oristano.it. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio Prima Infanzia 0783 – 791297, primainfanzia@comune.oristano.it – Responsabile del Servizio Adriana Lai – Istruttore Amministrativo Donatella Casu.
Il comune di Oristano ha prorogato il termine per la presentazione delle richieste di accesso al servizio di mensa scolastica e di trasporto scolastico per l’anno scolastico 2017/2018. La nuova scadenza è il 25 agosto.
Pubblicato, dall’amministrazione comunale di Oristano, il bando per i contributi a titolo di rimborso parziale spese di viaggio destinati agli studenti pendolari delle Scuole Secondarie di secondo grado per l’anno scolastico 2016/2017. Gli studenti, per poter usufruire del beneficio, devono essere residenti a Oristano e frequentare Istituti Scolastici che non siano presenti nel territorio cittadino, appartenere a un nucleo familiare con una Situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 14.650 euro, e aver frequentato regolarmente le lezioni nell’anno scolastico 2016/2017. Saranno ammessi al rimborso gli studenti iscritti e frequentanti istituti di istruzione secondaria di secondo grado ed artistica e conservatori di musica, pubblici o privati, purché abilitati a rilasciare titoli di studio riconosciuti dallo Stato. Sono compresi gli studenti che frequentano i Licei artistici e i corsi per gli studenti lavoratori. Sono esclusi gli studenti frequentanti i corsi di formazione professionale e le scuole private non paritarie. Il trasporto deve essere stato effettuato tramite mezzi pubblici, ma è consentito anche il rimborso per il trasporto con mezzi privati, qualora il luogo di residenza sia in località non servite da servizio di trasporto pubblico locale o nel caso in cui gli orari del mezzo pubblico non coincidano con gli orari di ingresso o di uscita dalle scuole (in tal caso il rimborso è riferito alla famiglia anche per studenti dello stesso nucleo familiare). In questo caso l’importo del rimborso riconosciuto sarà calcolato sulla base del costo del mezzo pubblico. La domanda, da presentare al Centro Informacittà entro il 1° settembre, dovrà essere compilata sul modulo disponibile all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) del Comune a Palazzo degli Scolopi, al Centro Informacittà in Piazza Eleonora; e sul sito Internet istituzionale. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio P.I. e Cultura (Anna Maria Fois, Anna Rita Deidda e Donatella Mameli), al 1° piano del Palazzo degli Scolopi dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e il martedì dalle 16 alle 18 – Tel. 07831791488 – 0783/791238 – 0783/791480.
7 comments
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incompatibilità… ci risiamo?
Ancora incompatibilità, però buon gesto dell’ex assessore Sanna.
L’Università è una delle poche cose buone di Oristano che bisogna difendere, come ha detto il sindaco, con le unghie e con i denti. Alle eccellenze bisogna fare ponti d’oro e non mettere i bastoni tra le ruote come ha vergognosamente tentato di fare la Provincia, facendo una figuraccia e rimanendo con un pugno di mosche in mano.
L’Assessore Erriu è la dimostrazione vivente dell’incapacità generale della Giunta Pigliaru. Dopo le dimissioni di Maninchedda, unico vero politico dell’esecutivo, il Presidente Pigliaru – già abbondantemente circondato da Assessori inadeguati – ha prima peggiorato la situazione nel rimpasto, imbarcando burocrati che non sanno neppure che cosa sia la politica, e poi ha sostituito Maninchedda con il suo direttore generale – altro emerito burocrate – dando il colpo di grazia a una Giunta dal punto di vista politico senza capo nè coda. Da un politico modesto come Erriu non poteva che venirne fuori una proposta indecente. Il fatto che molti, assieme all’Espresso, l’abbiano sottolineato anche dentro al Pd ha mandato in bestia i vertici di un partito sbiadito, sempre più litigioso e ormai allo sfascio, e che – come dimostrano i sondaggi – è in costante calo di consensi. In questi casi, invece di preferire il silenzio e attendere che la bufera sia passata, una serie di difese d’ufficio strampalate hanno peggiorato la situazione. Per concludere, se i primi a non difendere le coste della Sardegna da ulteriori colate di cemento sono i nostri Assessori regionali, dove andremo a finire? A meno che la proposta di legge di Erriu non sia stata presentata a sua insaputa…..
Ricordatevi che can che abbaia non morde!
La figuraccia di Erriu e di tutto il PD segue quelle di Deiana e di Paci, che a più riprese hanno sput…… la giunta Pigliaru. Se a questo aggiungiamo che già Pigliaru è politicamente molto limitato, che le assessore sono una peggio dell’altra e che per elevare lo scarso livello della giunta il Governatore ha nominato assessori due frilli come Spanu e Balzarini stiamo freschi!!! Con una giunta così scarsa e con il PD, partito di maggioranza relativa, più spaccato che mai la sconfitta del Centro-Sinistra alle prossime regionali è certa! Dimettetetevi, che forse fate l’unica cosa giusta da quando siente entrati.
Corrias ha ragione. Considerato che qualsiasi cosa si faccia contro Oristano i cittadini non hanno più voglia di indignarsi e di scendere in piazza, verrà perpetrato nei confronti di Oristano e della provincia l’ennesimo scippo, senza che i rappresentanti del territorio alla Regione, oltre alle solite chiacchiere a vuoto per incantare i polli come hanno sempre fatto, muovano un dito. A parte i propri limiti personali, forse anche per questo i politici del territorio, e in particolare quelli del centrosinistra che fanno parte della maggioranza alla Regione, hanno perso credibilità e le comunità della provincia di Oristano ormai non credono più a quello che dicono. Che vergogna!