Lug 31

Anche Legambiente contro Erriu. No a incrementi entro i 300 metri dal mare.

A prendere posizione contro il paventato rigurgito di cementificazione sulle coste sarde è stata questa volta l’associazione ambientalista “Legambiente”.

Nessuna concessione di incremento volumetrico nella fascia dei 300 metri dal mare, incentivi ai Comuni per adeguare i Puc al Ppr, indirizzi precisi per promuovere piani di riassetto idrogeologico ed urbanistico, con l’obiettivo di adattare i territori costieri ai cambiamenti climatici.

Sono queste le correzioni più importanti che Legambiente propone di apportare al disastroso disegno di legge urbanistica (se si può considerare tale. ndr) voluto dall’assessore all’Urbanistica della giunta Pigliaru, Cristiano Erriu, che definire inadeguato sarebbe solo un eufemismo. “Il testo – ha detto, fra l’altro la presidente Annalisa Colombu – rischia di compromettere una serie di punti fermi già raggiunti. Per questo noi proponiamo una serie di modifiche, a partire da due direttrici fondamentali: protezione del sistema costiero e riqualificazione urbanistica, ambientale ed energetica del patrimonio edilizio esistente”.

“Grazie al Piano paesaggistico regionale di Gian Valerio Sanna, la Sardegna è la regione che si è dimostrata più ferma nella tutela delle coste – ha osservato il vicepresidente nazionale di Legambiente, Edoardo Zanchini, in Sardegna per illustrare un prospetto di revisione al disegno di legge della giunta regionale – e proprio per questo l’attenzione a livello nazionale è molto alta. Ma, in base all’ultimo rapporto Ispra – ha ricordato Zanchini -, l’Isola è al quarto posto in Italia per consumo pro capite del suolo nel rapporto territori-residenti. Ciò vuol dire che una legge urbanistica seria è quanto mai necessaria”.

Secondo il presidente del coordinamento scientifico di Legambiente, Vincenzo Tiana “…la nuova legge urbanistica dovrà disegnare il futuro della Sardegna, per questo dovrà introiettare accordi sul clima firmati dall’Italia a Parigi, e quindi aumentare la protezione dei terreni costieri”.

Se ci affidiamo ad Erriu stiamo freschi.

Quanto si temeva dalla giornata più calda dell’anno è purtroppo avvenuto e la Sardegna si è trasformata in un immenso braciere. Temperature elevate e vento hanno messo a dura prova l’apparato antincendio della Regione, con Canadair ed elicotteri che non si sono fermati un attimo. Anche l’Oristanese non ha fatto eccezione e per tutta la giornata Vigili del fuoco, Forestale, Protezione civile, squadre di Forestas, barracelli e volontari hanno dovuto lottare contro le fiamme a Ghilarza, Terralba, Marrubiu, San Quirico (dove ha preso fuoco anche un automezzo per la raccolta dei rifiuti) e Silì. Nella periferia di Silì, nella Golena del Tirso, è dovuto intervenire un elicottero della Forestale che si è rifornito di acqua proprio nelle acque del fiume. Le fiamme hanno percorso diversi ettari di stoppie e interessato anche i canneti e la vegetazione riparia. Forte preoccupazione anche a Santa Giusta, dove il fuoco è stato fermato non lontano dalle abitazioni, tant’è che per precauzione alcune famiglie sono state evacuate. La stessa cosa è capitata ad Abbasanta ma le famiglie precedentemente messe al sicuro sono poi rientrate nelle abitazioni.

“Stamattina i miei legali hanno presentato un ricorso contro la nomina del professor Massimo Deiana alla presidenza della Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna, la nuova authority che governa tutti i principali porti sardi”. Lo ha comunicato Piergiorgio Massidda, consigliere comunale e già presidente dell’Autorità portuale di Cagliari e vicepresidente di Assoporti,l’associazione che riunisce i porti italiani. “In queste settimane ho inutilmente chiesto all’Autorità Nazionale Anticorruzione – ha detto Massidda – il pronunciamento formale sulla legittimità della nomina, che a mio parere contrasta con l’impianto della Severino. Il sottosegretario Del Basso De Caro, in audizione alla commissione trasporti della Camera, ha parlato incredibilmente di interlocuzioni informali con l’Anac. Penso che i cittadini sardi meritino più dell’informalità su una nomina così importante che gestisce milioni di euro, posti di lavoro e impatta così tanto sulla nostra regione. Secondo la legge Severino, infatti, i politici come il professor Deiana non potrebbero passare da un incarico pubblico (assessore regionale ai Trasporti) ad un altro ente senza far passare un periodo di “raffreddamento” di almeno due anni. Questo è stato fatto valere per moltissimi casi in Sardegna ,come in tutta Italia. La legge mi pare dunque chiarissima e non interpretabile. La parola ora spetta alla magistratura”.

Lo studente Nicola Piredda, di Oristano, ha vinto quest’anno la borsa di studio di tremila euro, dell’Antonello Pinna Merit Award 2017, finanziata dallo scienziato oristanese, Graziano Pinna, e destinata con cadenza annuale a un neodiplomato del Liceo scientifico Mariano IV di Oristano, distintosi non solo per i meriti scolastici ma anche per l’impegno in attività di volontariato. La commissione esaminatrice ha deciso di assegnare in via straordinaria anche una seconda borsa di mille euro a Martina Ollosu, di Palmas Arborea, mentre una menzione di merito è andata a Martina Caria, di Oristano. Tre attestati di partecipazione sono stati attribuiti agli altri studenti che hanno partecipato alla selezione: Andrea Azzarelli di Ghilarza, Andrea Carta di Arborea ed Elisabetta Serra di Oristano. Un folto pubblico ha assistito alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti venerdì pomeriggio nel Chiostro del Carmine, sede del Consorzio UNO, che a Oristano gestisce i corsi universitari. Ad affiancare Graziano Pinna nella consegna dei premi c’erano, fra gli altri, Paolo Mancosu, professore della Università di Berkeley, in California; Ann Rasmusson, docente universitaria e ricercatrice dell’Università di Boston e il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu. Il vincitore della borsa di studio, Nicola Piredda, da Malta dove si trova attualmente per una vacanza di studio, ha seguito la cerimonia attraverso un collegamento Skype. Al suo posto ha ritirato la targa, con la motivazione del premio, la madre. Due diverse targhe sono state consegnate da Graziano Pinna anche a Luigi Roselli, preside del Liceo Scientifico, prossimo alla pensione, e al direttore del Consorzio UNO, Francesco Asquer, che ha collaborato per la organizzazione della cerimonia. Graziano Pinna ha quindi illustrato i criteri seguiti nell’assegnazione dei premi dalla commissione, rappresentata da Marco Gargiulo, professore associato di Lingua e cultura italiana all’Università di Bergen, in Norvegia, e composta da altri ricercatori e studiosi italiani impegnati all’estero: Mario Macis, di Samugheo; Alberta Lai, di Cagliari; e Giulia Guidotti, di Firenze. Con il suo breve intervento, Graziano Pinna, nell’esortare i giovani studenti ad assecondare i loro sogni e le loro aspirazioni, ha ripercorso le tappe della sua formazione, dai banchi del Liceo Scientifico fino alla cattedra che attualmente ricopre alla University of Illinois at Chicago, nel dipartimento di psichiatria, da dove coordina importanti progetti di ricerca apprezzati a livello internazionale. Ai numerosi studenti presenti, tra i quali i ragazzi vincitori della scorsa edizione della borsa di studio, Pinna ha rivolto infine un affettuoso saluto: “Auguro a tutti voi di poter essere sempre forti, liberi, generosi e onesti, di puntare in alto e di volare in alto e di impegnarvi sempre per il vostro futuro ma di pensare anche a contribuire al futuro di chi vi sta accanto. Di combattere ogni ingiustizia affinché anche i meno fortunati, anche quelli che a volte sono costretti a rimanere indietro, possano avere le opportunità che la vita ha offerto a voi “.

 

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