Pericolo incendi a Oristano. Il sindaco ordina un giro di vite.
Il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, ha chiesto alla Polizia locale di rafforzare il sistema di controlli alle aree verdi della città, al fine effettuare un’opera di prevenzione dal pericolo degli incendi con le squadre del Nucleo ambientale già operanti sul territorio.
Questa mattina, insieme al comandante della Polizia locale, Rinaldo Dettori, il sindaco Lutzu ha concordato le misure da attuare per il controllo del territorio. “Occorre prestare la massima attenzione a un problema che in questi giorni ha seriamente rischiato di diventare drammatico – ha detto il sindaco Lutzu -. Complici le alte temperature e il forte vento, si sono sviluppati incendi che hanno minacciato anche le abitazioni alla periferia di Oristano e delle frazioni. È doveroso un giro di vite, un intervento supplementare da parte nostra, e una presa di coscienza da parte dei cittadini per ripulire le aree da sterpaglie e rovi da cui possono partire gli incendi”.
I controlli della Polizia locale, come ogni anno, sono partirti all’inizio della stagione estiva con l’obiettivo prevenire incendi e limitare il proliferare di insetti nocivi. Particolare attenzione nei controlli è stata rivolta alle aree incolte e abbandonate, nonché alle siepi e ai rami che fuoriescono dai terreni privati nel perimetro urbano e nelle campagne.
La consueta attività di controllo sul territorio comunale tiene conto delle segnalazioni che giungono al comune da parte di numerosi cittadini e fa parte del programma annuale che il Comando di Polizia locale attua al fine di prevenire il rischio di incendi e garantire l’incolumità pubblica, limitando la proliferazione di insetti fastidiosi e nocivi, ma anche per garantire il decoro urbano. In questo periodo sono già state elevate 75 contravvenzioni: 61 per le aree incolte e 14 per abbandono dei rifiuti.
“I controlli della Polizia locale, già aumentati da giugno, saranno ulteriormente intensificati perché il gran caldo può favorire incendi e il propagarsi delle fiamme – ha affermato Andrea Lutzu -. Le condizioni climatiche possono anche alimentare situazioni di pericolo per la salute pubblica”.
“Tutti gli spazi esistenti all’interno dei centri abitati – ha sottolineato il comandante della Polizia locale, Rinaldo Dettori – devono rispettare il decoro urbano, e chi non osserva il regolamento comunale va incontro a sanzioni da un minimo di 150 a un massimo di 500 euro. Chi ancora non lo avesse fatto è tenuto a mettersi in regola”.
“Il regolamento comunale – ha ricordato l’assessore all’Ambiente, Gianfranco Licheri – stabilisce che, ogni anno, entro il 15 giugno, i conduttori, gli amministratori e i proprietari di aree verdi debbano provvedere alla pulizia da erbe infestanti, rovi e sterpaglie, mantenendone lo stato in perfetta pulizia fino al 15 ottobre, provvedendo comunque e in ogni caso al continuo mantenimento dei luoghi in condizioni di decoro, igiene e sicurezza così da evitare pericoli per la pubblica e privata incolumità”.
Un vasto incendio è scoppiato nelle colline tra Austis e Neoneli. Sul posto hanno operato molti uomini delle strutture antincendio. Le squadre a terra di Corpo forestale, Protezione civile, Vigili del fuoco e volontari hanno faticato per ore per arginare il rogo che è stato alimentato dal forte scirocco e dalle temperature altissime. In azione anche tre elicotteri e un Canadair che non hanno comunque impedito che le fiamme distruggessero oltre sei ettari di bosco di roverella e macchia alta.
Il Nucleo investigativo del Corpo Forestale di Oristano ha messo sotto sequestro due appartamenti realizzati abusivamente nella mansarda di una villa del condominio “I ginepri sul golf”, nella pineta di Is Arenas, in territorio di Narbolia. Il provvedimento è stato disposto dal Gip del Tribunale di Oristano, a conclusione di una indagine del Corpo Forestale che aveva accertato come tutti i lavori di trasformazione fossero stati eseguiti in assenza di concessione edilizia e in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico. Il proprietario della villa, un uomo di 64 anni, e il direttore dei lavori, di 91 anni, entrambi milanesi, dovranno rispondere dei reati di violazione edilizia e violazioni paesaggistiche. Reati per i quali rischiano una condanna a due anni di arresto o, in alternativa, una ammenda da 15 mila a 51 mila euro. La norma paesaggistica prevede anche la demolizione o la confisca dei fabbricati abusivi. Il Corpo Forestale ha già segnalato alla Procura altri abusi dello stesso genere, per i quali a breve termine potrebbero scattare analoghi provvedimenti di sequestro.
Gli agenti della Squadra Mobile di Oristano hanno effettuato alcune perquisizioni in una struttura ricettiva, non più in uso, nelle campagne di Bonarcado. In una serra, gli agenti hanno trovato 15 piantine di marjiuana, mentre un’altra pianta, alta circa 3 metri, è stata scoperta all’esterno della struttura, nascosta in un canneto e irrigata da un fiumiciattolo. Per questa particolare attività, i poliziotti hanno denunciato un trentenne di Bonarcado, mentre il tutto è stato posto sotto sequestro.
“Gli automobilisti sono stufi di essere vessati da iniziative che nulla hanno a che vedere con la sicurezza stradale e che servono unicamente a fare cassa”. A lanciare le accuse contro alcuni comuni che utilizzano l’autovelox per rimpinguare le loro casse è il presidente dell’Aci di Oristano, Mario Maullu. “Nessuno può negare – ha sostenuto Maullu – l’importanza di educare gli automobilisti al rispetto del Codice della strada, attività in cui l’Aci è fortemente impegnata, ma la strada giusta non è certo quella di caricarli di multe con autovelox, esposti spesso in luoghi non visibili, solo per incrementare le casse dei comuni”. Gli autovelox, invece, secondo Maulu, dovrebbero essere posizionati in luoghi realmente pericolosi e ben visibili per indurre gli automobilisti a rallentare, e non nascosti, perchè se l’autovelox non è ben visibile potrebbe perfino configurarsi il reato di abuso d’ufficio. “É quanto mai urgente, quindi, – ha detto il presidente Maullu – un accordo tra Aci ed enti locali per porre fine al fenomeno delle multe vessatorie per fare cassa”.
Questa mattina il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, ha ricevuto a palazzo Campus Colonna il generale Bruno Bartoloni, comandante regionale della Guardia di Finanza. Nel corso della visita il generale Bartoloni ha rivolto gli auguri di buon lavoro al neo sindaco della città di Eleonora. L’incontro ha consentito di affrontare alcune tematiche di interesse comune e di rinsaldare il rapporto di collaborazione istituzionale. Al centro dell’incontro anche il programma della prossima inaugurazione della nuova caserma della Guardia di Finanza nel quartiere di San Nicola.
Lunedì 14 e martedì 15 agosto gli uffici del Comune di Oristano saranno chiusi. Chiude anche la Biblioteca comunale. Saranno garantiti i servizi essenziali indirizzati all’utenza e in particolare quelli della Polizia locale e di Stato civile, nonché i servizi minimi previsti per legge. Le ludoteche comunali, invece, sospenderanno le proprie attività da giovedì 10 a mercoledì 23 agosto. I servizi riprenderanno regolarmente le proprie attività giovedì 24 agosto.
I problemi all’illuminazione pubblica che si sono manifestati nei giorni scorsi in diverse vie di Oristano erano dovuti alle alte temperature che hanno mandato in crisi il sistema di telecontrollo che gestisce l’entrata in funzione di alcuni impianti. Questa mattina il sindaco, Andrea Lutzu, ha contattato la Gemmo, la società che gestisce l’illuminazione pubblica a Oristano, e ha avuto rassicurazioni sulla rapida soluzione del problema.
Il Governo ha comunicato, durante la Conferenza Stato-Regioni, l’accoglimento della proposta della Regione relativamente alla nuova organizzazione del sistema delle Camere di Commercio. Nel dettaglio ha accolto la richiesta formulata a suo tempo dal presidente Francesco Pigliaru (sic!), affinché nel nuovo sistema camerale possano trovare posto la nuova Camera di Commercio di Cagliari-Oristano, la Camera di commercio di Nuoro, in quanto area montana e isolana in deficit di infrastrutture di collegamento (sic al quadrato!), e la Camera di Commercio di Sassari, area frontaliera diretta con la Francia e avente condizioni geo-economiche per le quali possa essere valutata la deroga appositamente prevista dalla normativa vigente (stra sic!). Entrambe queste ultime Camere godrebbero anche di un equilibrio economico e finanziario tra i migliori del sistema camerale italiano. A questo punto la domanda sorge spontanea: perché sì all’accorpamento di Oristano con Cagliari e no, invece a quello tra Sassari e Nuoro, considerato che le giustificazioni addotte sembrano delle vere e proprie prese per i fondelli? Non c’è che dire, c’è davvero da fare i complimenti ai consiglieri regionali e ai parlamentari dell’Oristanese che, come al solito, si sono fatti apprezzare per la loro incapacità, e che hanno dimostrato ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, di contare effettivamente come il due di picche.
“In Sardegna il Pd propone di cancellare a colpi di cemento la legge salva-coste, ma noi Verdi impugneremo la nuova legge sia davanti il Governo Nazionale che in Europa”. Lo ha annunciato il coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, in merito alla obbrobriosa proposta di legge urbanistica all’esame della Commissione governo del territorio in consiglio regionale. “La legge vigente è stata approvata dieci anni fa dall’allora governatore Renato Soru (anche se il vero, autentico padre del Ppr fu l’allora assessore all’Urbanistica, Gianvalerio Sanna. ndr).Legge che venne e presa a modello in Italia e all’estero da chi pensa che tutelare il territorio, e soprattutto i litorali, sia fondamentale. Ora è al varo della giunta del Pd che governa la Sardegna una norma che cancellerebbe quella riforma sotto forma di piano alberghi: via libera con un’apposita legge a nuove costruzioni turistiche, ecomostri compresi, perfino nella fascia costiera finora considerata inviolabile, cioè spiagge, pinete, scogliere e oasi verdi a meno di trecento metri dal mare. Sappiamo che l’obiettivo della maggioranza – ha detto ancora Bonelli – è di portare in consiglio regionale un testo blindato, da approvare in tempi stretti, senza modifiche, subito dopo l’estate, ma noi ci opporremo con tutte le nostre forze sia con gli esposti al Governo e alla Commissione Europea, sia con iniziative in Sardegna e in Italia, sia con una petizione che partirà nelle prossime ore. Si stanno gettando le basi per distruggere la Sardegna, un gioiello ambientale. Il Pd di Renzi, bisogna ammetterlo, sulle questioni ambientali è peggio di Berlusconi”.
“Apprendiamo dalle notizie di stampa di questi giorni che il Consiglio regionale ha inserito nella legge sul turismo, recentemente approvata, alcune norme urbanistiche che risultano in aperto contrasto con il Piano Paesaggistico Regionale. La legge, che aveva già fatto parlare di sé per l’infelice emendamento dal vago sentore “razzista”, tendente a discriminare le strutture turistiche in base all’etnia degli ospiti, cela di fatto una “norma intrusa”, approvata con bipartisan omertà, che consente la realizzazione nei campeggi di volumetrie equivalenti fino al 35% della capacità ricettiva della struttura. Il tutto camuffato con il ricorso all’escamotage delle “case mobili”. Così come per il Ddl sul governo del territorio, basato essenzialmente sulla creazione di nuovi volumi sul mare, con l’art. 15 della legge 26/07/2017 il Consiglio regionale ha trovato l’ennesimo espediente per aumentare le volumetrie lungo la fascia costiera, in alcuni casi sulla battigia. Generalmente queste casette in legno dentro i campeggi sono parte di veri e propri condomini, spesso non condividono neppure i servizi con i campeggiatori. Esiste addirittura un mercato di piazzole e case in vendita sui siti di annunci on line! Si tratta a tutti gli effetti di volumetrie mascherate che contrastano con le Nta del PPR. Vale la pena rammentare che lo stesso PPR evidenziava inadeguatezza e criticità di buona parte di questi insediamenti “scarsamente dotati di servizi e spesso sono privi di identità urbana e sono caratterizzati da incompletezza e scarsa qualità architettonica” (Art. 88 Nta). Tali strutture, ricordano le stesse Nta, invece di “conformarsi ai corretti criteri costruttivi ed infrastrutturali connessi alla sostenibilità ed alla compatibilità paesaggistica dei luoghi” accrescono il degrado ambientale delle aree che le ospitano trasformandosi in grandi parcheggi per bungalows e strutture pseudo amovibili, che vengono installate senza nemmeno richiedere le autorizzazioni edilizie e paesaggistiche d’obbligo, ai sensi del Testo unico dell’edilizia (Dpr380/01) e del Codice dei Beni culturali. Non conoscevamo la norma, nonostante siano state rilasciate dichiarazioni con le quali si sostiene che la legge sarebbe stata licenziata dopo una presunta lunga discussione in commissione ed un confronto con numerosi stakeholders. Denunciamo ancora una volta la prassi ormai consolidata dell’esclusione sistematica delle associazioni culturali e ambientaliste dal confronto dialettico sui temi che riguardano ambiente e paesaggio. Insomma, Giunta e Consiglio Regionale preferiscono scegliere gli interlocutori, meglio sarebbe dire le consorterie, che, in funzione degli interessi da tutelare, possano risultare in presumibile sintonia con le norme che si intendono varare. Inutile negare che la “furbata” di inserire in una legge sul turismo una norma intrusa che concerne di fatto il Governo del territorio, il cui Ddl è attualmente in discussione in Commissione ed oggetto di giustificate critiche, rappresenta l’ennesimo tentativo di aggirare i vincoli imposti dalla normativa edilizia e paesaggistica, contribuendo a deturpare e impoverire un Bene Comune, quale dovrebbe essere considerato il paesaggio costiero sardo”. (italianostrasardegna.blogspot.it).
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