Set 06

Una scarpetta rossa in ceramica per dire no alla violenza contro le donne.

È l’iniziativa del comune di Oristano (una delle città italiane della ceramica, ma anche la città di Eleonora d’Arborea che grazie alla Carta de Logu promulgata nel Medioevo è stata antesignana della lotta alla violenza contro le donne)

che in vista del 25 novembre, “Giornata internazionale contro la violenza alle donne”, esporrà le scarpette rosse in ceramica realizzate dagli artigiani locali in numerosi punti della città.

“Ma vogliamo fare di più e proporre che tutte le città italiane di antica tradizione ceramica facciano altrettanto – hanno spiegato il sindaco, Andrea Lutzu, e l’assessore all’Artigianato, Pupa Tarantini -. Nei prossimi giorni lanceremo la nostra proposta in occasione dell’assemblea nazionale dell’Aicc, l’associazione che raggruppa 36 città italiane di antica tradizione ceramica, che si svolgerà a Nove, nei pressi di bassano del Grappa. Sarebbe un bel segnale da parte di città che rappresentano un pezzo significativo della cultura del nostro Paese contro un fenomeno mai come oggi tanto presente, ma le cui reali dimensioni sfuggono ancora a tutti. Occorre, dunque, creare una coscienza diffusa contro la violenza alle donne e simboli visivi facilmente riconoscibili, capaci di stimolare una riflessione e far cresce una sensibilità diffusa, sono sempre importanti”.

L’iniziativa del comune di Oristano, illustrata questa mattina durante una conferenza stampa dal sindaco Lutzu e dagli assessori all’Artigianato e ai Servizi sociali, Pupa Tarantini e Gianna De Lorenzo, sarà realizzata in città sistemando le scarpette rosse accanto a ogni installazione ceramica già posizionata dal comune in diversi angoli del centro storico, ma anche in quelle che saranno allestite in futuro.

“La ceramica può diventare un simbolo contro la violenza, e i ceramisti oristanesi, i nuovi figoli (Caterina Porcu, Cma, Margherita Pilloni, Arnaldo e Vitaliano Manis), hanno aderito con entusiasmo alla nostra proposta – ha detto ancora l’assessore Tarantini -. Confidiamo che il nostro gesto possa essere mutuato anche dalle altre città della ceramica.

La violenza contro le donne è un gravissimo problema sociale, aggravato da pastoie burocratiche talvolta mortificanti che non facilitano il ricorso alla denuncia e il reinserimento delle persone coinvolte. Per questo motivo vogliamo promuovere un percorso di inserimento personalizzato, attraverso il coinvolgimento dei ceramisti oristanesi, finalizzato allo sviluppo di competenze e manualità artigiane nel campo della ceramica, per facilitare l’uscita dalla situazione di disagio da parte delle donne ospiti della casa antiviolenza Eleonora d’Arborea di Oristano”.

La giornata dedicata alla violenza sulle donne è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza, invitando i governi, le organizzazioni internazionali e le Ong a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica in quel giorno.

“All’assemblea nazionale dell’Aicc saremo presenti anche con un altro progetto – ha aggiunto aggiunge l’Assessore Tarantini -. Proporremo la costituzione della rete nazionale κεραμικά (ceramica in greco) degli istituti d’arte, per consentire il dialogo e il confronto creativo tra studenti. La rete, che potrebbe avere come capofila il Liceo artistico “Carlo Contini”, ha l’intento di rafforzare le competenze degli studenti per il loro inserimento nel mondo del lavoro”.

Il progetto per la circonvallazione è in fase avanzata, ma la nuova giunta comunale di Oristano è disponibile a valutare se e in che modo apportare modifiche per realizzare un tracciato in linea con le reali esigenze della città. È l’impegno che il sindaco, Andrea Lutzu, ha preso con il Comitato di cittadini che contesta il tracciato approvato dal consiglio comunale (sic!) negli anni scorsi: “Ma non possiamo nasconderci le difficoltà: a differenza dei progetti dell’housing sociale e del termodinamico, bocciati dal consiglio comunale con delle mozioni, per la circonvallazione l’assemblea ha espresso parere favorevole approvando il progetto. Dal Comitato vogliamo raccogliere quei contributi che potranno aiutarci a capire se ci sono i margini per qualche correzione”. A palazzo Campus Colonna il sindaco Lutzu, accompagnato dagli assessori all’Urbanistica Federica Pinna, ai Lavori pubblici Riccardo Meli e alla viabilità Pupa Tarantini, ha ricevuto i rappresentanti del Comitato. Alla riunione erano presenti anche i responsabili dell’Adiconsum, residenti e operatori economici che hanno attività nell’area su cui ricade il tracciato della circonvallazione. Numerose le perplessità espresse e ribadite ancora una volta pubblicamente: “Apprezziamo la disponibilità al dialogo e ad ascoltare le nostre ragioni da parte della nuova amministrazione comunale – hanno detto i rappresentanti del Comitato -. Riscontriamo una sensibilità diversa rispetto alle nostre ragioni. I motivi della nostra opposizione al progetto sono noti: ci sono questioni di opportunità e di legittimità che sconsigliano la realizzazione di questa strada. Se realizzato quel tracciato dividerebbe la città dalla zona sportiva di Sa Rodia, dal centro giovani e dalla scuola. Si creerebbe un muro, una barriera pericolosa e difficilmente superabile. Continuiamo a chiamarla circonvallazione, ma si tratta di una strada urbana con caratteristiche tecniche da circonvallazione”. Per l’ex presidente della Provincia, Massimiliano De Seneen, il Comune non ha la competenza per realizzare una circonvallazione: “Quello è un compito esclusivo della Provincia, perchè per sua natura quella è una strada con una viabilità non urbana, ma di questo non si è tenuto conto”. Ma nel coro delle critiche c’è anche quella di chi teme per la propria attività imprenditoriale: il noleggio di bici nell’area sportiva di Sa Rodia, che gode di una concessione fino al 2022, rischia di essere cancellata da una delle rotonde che nasceranno con la circonvallazione. “È stato un incontro proficuo – ha detto Lutzu -. La conclusione è stata quella di ipotizzare la creazione di un gruppo di lavoro che approfondisca il progetto e valuti eventuali modifiche e programmare un incontro a Roma, al Ministero, per capire se ci sono gli spazi e tempi per eventuali modifiche al tracciato approvato dal Consiglio comunale”.

Il disegno di legge sulla legge Urbanistica del trasversalmente contestato assessore regionale Cristiano Erriu (Pd) ha sollevato un così alto numero di critiche come mai si era visto prima. Tra le tante persone che sono intervenute sull’argomento (ambientalisti, politici, costruttori, albergatori, imprenditori e addetti ai lavori), questo il lapidario intervento di Edoardo Salzano, uno dei più grandi urbanisti italiani, che era stato il coordinatore del Comitato scientifico del Piano paesaggistico regionale di Gian Valerio Sanna ai tempi della giunta Soru. “Ho conosciuto Fausto Martino (tra i tanti ad avversare il Ddl di Erriu. ndr) fin dai tempi in cui era alla Sopritendenza di Salerno – ha detto Salzano -. Sono stato felice quando ha assunto il ruolo di Soprintendente in Sardegna. Siamo stati sicuri (credo di poter testimoniare anche a nome degli altri componenti del Comitato scientifico del Piano) che il nostro lavoro di tutela delle coste era affidato a mani sicure (almeno per la parte di competenza dello Stato). Ho conosciuto personalmente anche Francesco Pigliaru, all’epoca (2006) assessore della giunta di Renato Soru. Francamente non pensavo che potesse comportarsi addirittura peggio del suo predecessore, Ugo Cappellacci, fedelissimo di Silvio Berlusconi. Ma i tempi cambiano, e con essi le persone. Non ho invece il piacere di conoscere l’assessore Erriu; ma mi basta aver letto dell’abominevole articolo col quale la sua legge urbanistica antepone gli affari immobiliari alla tutela per non desiderarlo”. (Edoardo Salzano, www.sardegnasoprattutto.com).

Dal 20 al 24 settembre, quattordici studenti del corso di laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici dell’Università di Oristano, accompagnati da Giuseppe Melis, docente di Marketing Turistico, effettueranno un viaggio di istruzione in Trentino Alto Adige, grazie al contributo del Consorzio Uno e dell’Ersu. L’interesse didattico è quello di poter acquisire, attraverso una serie di incontri con gli attori principali del territorio, conoscenze in merito a come siano realizzate le strategie di “destination marketing” di una realtà così importante e avanzata come quella del Trentino Alto Adige. In particolare, si affronteranno le tematiche relative alle modalità attraverso le quali viene resa possibile la collaborazione tra operatori pubblici e privati; in che modo le strategie dell’operatore pubblico sono condivise e messe in opera dagli operatori privati; come le eventuali criticità legate alla molteplicità degli “stakeholders” (le parti interessate) in campo vengono affrontate e risolte; quali le tecnologie utilizzate per rendere più efficaci le strategie di organizzazione dell’offerta turistica e la sua promozione nei canali di commercializzazione.

Un maniaco si è denudato davanti a una bambina di 10 anni nella spiaggia di Su Pallosu, nella marina di San Vero Milis, e poi è scappato prima che il padre della piccola potesse raggiungerlo. Sull’episodio stanno indagando le Forze dell’ordine che, grazie alle testimonianze dei genitori della bambina (due turisti romani) e di altre persone che erano in spiaggia, pare siano sulle tracce del maniaco. Sembra, infatti, che il protagonista di questo grave episodio abbia un tatuaggio facilmente individuabile.

 

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