Finte associazioni sportive smascherate a Oristano dalla Guardia di Finanza.
Bar e pizzerie spacciati per associazioni sportive dilettantistiche e associazioni di promozione sociale per beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalle normative di settore.
Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Oristano ne ha scoperte sei, per un giro d’affari quantificato in un milione e 580 mila euro, con oltre 140 mila euro di Iva evasa. I risultati dell’operazione “Face off” sono stati segnalati ai competenti uffici finanziari, che ora dovranno provvedere a recuperare le imposte evase.
L’attività delle Fiamme Gialle mirava a contrastare l’utilizzo distorto dello strumento associativo per salvaguardare la libertà di giusta concorrenza tra gli operatori commerciali.
In sostanza, la Guardia di Finanza oristanese ha accertato che i presunti soci delle associazioni paravento erano semplicemente clienti e che nessuno di loro ha mai partecipato ad assemblee societarie o alla nomina di propri rappresentanti, e che i presidenti delle sei false associazioni erano i titolari incontrastati delle attività commerciali esercitate.
Due trattori distrutti e un terzo danneggiato dalle fiamme. E’ il bilancio dell’attentato incendiario messo a segno nel piazzale di una concessionaria di trattori e mezzi agricoli sulla strada provinciale che collega Oristano a Santa Giusta. L’allarme è scattato verso le 20.30, e l’immediato intervento dei Vigili del fuoco ha permesso di evitare che le fiamme si estendessero ad altri mezzi e alla palazzina degli uffici, dove c’è anche l’abitazione del titolare, l’imprenditore Marco Dessì. Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Compagnia di Oristano. Nessun dubbio sulla natura dolosa dell’incendio. Il ritrovamento di una tanica utilizzata per versare liquido infiammabile, probabilmente benzina, sui mezzi presi di mira (uno in vendita, uno in riparazione, il terzo affidato in custodia giudiziaria) ha subito fugato i dubbi iniziali. L’attentato è stato messo a segno in un’ora insolita. A quell’ora, infatti, quel tratto di strada, su cui si affacciano diverse attività artigiane e commerciali, è ancora molto trafficato.
Andrea Solinas sarà il Componidori della Sartiglia 2018 per il Gremio di Falegnami. Lo ha nominato il presidente, Andrea Sanna, dopo aver svelato precedentemente la sua scelta, in una apposta riunione, agli altri componenti del Gremio di San Giuseppe. Andrea Sanna, 41 anni, ha la Sartiglia nel sangue, una passione che gli deriva da una antica tradizione familiare nella giostra equestre. Bravo ed esperto Cavaliere, Andrea Sanna fa parte da anni di una pariglia che comprende altri due abili cavalieri, Gianluca Russo e Alessio Garau, quest’ultimo già Componidori nel 2016. Dopo l’annuncio, emozione, lacrime e applausi da quanti hanno atteso l’annuncio fuori dalla sede del Gremio dei Falegnami, anche se il nome di Solinas non ha destato grande sorpresa tra gli amanti della Sartiglia, visto che figurava da tempo tra i papabili.
La giunta comunale di Oristano ha approvato il progetto per la ristrutturazione della scuola materna di via Lanusei. “Il progetto è finanziato dalla Regione con 200 mila euro del Piano triennale di edilizia scolastica Iscol@, e prevede la realizzazione di una serie di opere per il confort e la piena agibilità dello stabile – hanno precisato il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore ai Lavori , Riccado Meli -. Con le nuove risorse a disposizione si punta al completamento gli interventi già avviati negli anni passati dal comune per la sistemazione dell’edificio. L’obiettivo principale, per questa come per tutte le scuole cittadine, è quello di garantire le condizioni di sicurezza soprattutto in materia antincendio, attestate da idonea certificazione, superando una carenza molto grave che interessa moltissimi edifici scolastici in tutta Italia”. Il progetto approvato dall’esecutivo comunale prevede il rifacimento complessivo della copertura dell’edificio. “L’attuale copertura è fatiscente e priva di qualsiasi impermeabilizzazione e coibentazione – ha osservato l’assessore Meli -. La sua sostituzione è prioritaria. Ma prevediamo anche di completare la sostituzione degli infissi, il completamento delle aree a verde, la realizzazione di una copertura in corrispondenza con le verande di accesso e tettoie nelle aree di gioco per favorire le attività all’aperto dei bambini durante i mesi più caldi”. Tra gli altri interventi previsti dal progetto la messa in sicurezza del muro di confine, la messa a norma della linea telefonica, l’adeguamento dei servizi igienici. Il precedente intervento di manutenzione, in fase di completamento, prevedeva la messa in sicurezza del muro di confine sul lato posteriore, la pulizia dell’area esterna della scuola, la realizzazione di un’area gioco per bambini con la pavimentazione di spazi esterni con elementi di protezione antitrauma, la formazione di un sistema per la raccolta delle acque meteoriche e la fornitura e posa di giochi con struttura in legno certificato, realizzazione dell’impianto di illuminazione esterna e delle nuove scalinate d’accesso posteriore alla scuola, alla sistemazione del verde, sostituzione degli infissi interni, realizzazione della nuova pavimentazione del marciapiede che circonda l’edificio scolastico.
Le province sarde sono al collasso: servono subito 2,5 milioni di euro per poter chiudere in pareggio il bilancio 2017 a Nuoro, ma bisogna anche trovare qualche decina di milioni nel 2018 per dare gambe alle tre funzioni fondamentali ancora in capo agli enti intermedi: scuola, ambiente e viabilità. Lo Stato non aiuta: nella legge di stabilità nazionale, la Sardegna e altre regioni a statuto speciale non vedranno un euro dall’apposito fondo di 400 milioni. Ecco perchè, mentre la Regione tratterà con il Governo ed è pronta a mettere mano al portafoglio con la nuova Finanziaria, il presidente della commissione Autonomia del Consiglio regionale, Francesco Agus (Cp), convocherà i parlamentari sardi delle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Il quadro a tinte fosche è emerso durante un incontro tra gli assessori degli Enti locali e della Programmazione, Cristiano Erriu e Raffaele Paci, con gli amministratori straordinari delle Province di Sassari, Nuoro, Oristano e Sud Sardegna, rispettivamente Guido Sechi, Costantino Tidu, Massimo Torrente e Giorgio Sanna. Al centro del confronto, le criticità finanziarie dei quattro enti di secondo livello. I quattro amministratori hanno rappresentato uno scenario complesso, aggravato dai tagli statali e soltanto in parte alleviato dall’intervento della Regione con cospicue risorse. “Pur avendo chiuso in pareggio i bilanci 2017, con la sola eccezione della Provincia di Nuoro, gli enti – ha sottolineato l’assessore Erriu – non hanno più fondi disponibili per garantire alcune funzioni, come il trasporto degli studenti disabili delle scuole secondarie di secondo grado e lo sfalcio delle pertinenze stradali. Inoltre, non si riesce più a provvedere al mantenimento dei livelli occupazionali delle società in house. Ed è a rischio la copertura delle spese correnti e i servizi essenziali, anche alla luce del mancato turn over del personale”. “Ho preso nell’aula del Consiglio regionale l’impegno formale per una variazione di bilancio a favore delle Province, in modo da garantire il funzionamento dei servizi per i cittadini – ha detto l’assessore Paci – Le difficoltà finanziarie purtroppo ci sono e le ha anche la Regione, così come tutti gli Enti collegati, a causa delle sempre più frequenti e inaccettabili decisioni dello Stato di fare tagli, ultimo esempio quello del trasporto disabili, di cui ci siamo immediatamente fatti carico anche se non è una spesa che spetta a noi. Stiamo già facendo una ricognizione per cercare risorse che non sono ancora state impegnate, contemporaneamente stiamo lavorando alla nuova manovra che vogliamo approvare entro dicembre in modo da non ricorrere all’esercizio provvisorio e dare così certezza di spesa”. (Ansa).
Demolizione retribuita delle autorizzazioni e ammortizzatori economici per i pescatori professionisti per salvare i ricci del Sinis e un mestiere, quello dei ricciai, che rischia di scomparire assieme ai ricci. E’ una proposta shock quella avanzata da alcuni pescatori nel corso di un incontro pubblico, che si è svolto a Cabras nella sede dell’Area marina protetta Sinis Mal di Ventre, per fare il punto della situazione in vista della prossima stagione di pesca. Secondo i dati presentati dai ricercatori dell’Imc e del Cnr di Torregrande, la presenza di ricci sui fondali del Sinis, tra Su Pallosu e l’isola di Mal di Ventre, è diminuita costantemente e in maniera preoccupante dal 2004 ad oggi. L’unico segno positivo, hanno spiegato, è la stabilità registrata negli ultimi due anni, che non basta, però, per dare certezze sulla sostenibilità degli attuali livelli di prelievo della risorsa. Il timore è che dal ministero dell’Ambiente arrivino limiti ancora più rigidi di quelli stabiliti l’anno scorso per la pesca nelle aree consentite all’interno dell’Area marina quando Comune, pescatori e Amp erano riusciti, a stento, a strappare 30 giorni di pesca e 500 ricci al giorno. “Abbiamo fatto la fame e meno di quello proprio non si può”, hanno detto i pescatori, spiegando che un divieto assoluto della pesca dei ricci lascerebbe campo libero agli abusivi. Il sindaco di Cbaras, Cristiano Carrus, e il direttore dell’Amp, Giorgio Massaro, hanno assicurato che chiederanno la conferma delle condizioni stabilite per la scorsa stagione di pesca, accompagnandola con un progetto di risanamento che potrebbe coinvolgere anche una parte dei pescatori autorizzati (attualmente sono una cinquantina), impiegandoli in attività di supporto alla ricerca e ai controlli in mare.
Il comune di Oristano ha pubblicato il bando di asta pubblica per la vendita del legnatico nei terreni comunali della pineta di Torregrande, lato est, Area B. Dall’asta, che riguarda la vendita delle fasce frangivento di legno di eucalipto, da operarsi in due annualità silvane, il Comune punta ad incassare almeno 44 mila 397 euro. Gli interessati potranno esaminare i luoghi e la legna in vendita, dalle 9 alle 13, di ogni giorno feriale, escluso il sabato, accompagnati dal personale dell’ente incaricato, che potrà essere contattato telefonicamente allo 0783-791270 (Geom. Pier Paolo Cuccu). Le offerte dovranno pervenire al Comune di Oristano, Settore Programmazione, Gestione delle Risorse e Servizi Culturali, Ufficio Protocollo, piazza Eleonora 44, palazzo Campus- Colonna, 09170 Oristano, entro le ore 13 del 20 novembre. L’asta pubblica si terrà il 23 novembre, alle 9, nella sede del comune di Oristano, a palazzo degli Scolopi, in piazza Eleonora d’Arborea. Copia integrale del bando, con tutti gli allegati, e pubblicata sul sito istituzionale e disponibile presso il Comune di Oristano, Ufficio Patrimonio, piazza Eleonora n. 44, Palazzo degli Scolopi 2° piano (Tel. 0783/791270), dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, e il martedì e il giovedì dalle 16 alle 18.
In occasione della ricorrenza dei defunti, i cimiteri delle frazioni Sili, Donigala, Nuraxinieddu e Massama, dal 23 ottobre al 5 novembre, apriranno con orario continuato, dalle 8 alle 17.30. Il cimitero San Pietro di Oristano apre tutti i giorni dalle 8 alle 18,30.
Si è tenuto, a Oristano, presso l sala conferenze dell’Hospitalis Sancti Antoni, il 1° Congresso Siut (Società italiana urologia terriotoriale) Regionale Sardegna. Dopo la registrazione dei medici, i lavori si sono aperti con Cosimo De Nunzio (Roma) che ha parlato della “Sindrome metabolica e patologie prostatiche”. A seguire, la relazione di Filomena Panzone (Oristano) su “Terapia medica del Carcinoma prostatico”. E’ stata quindi la volta di Ferdinando Fusco (Napoli) con “Update sul HPV nel maschio”, mentre Rossella Radice (Como) ha chiuso il ciclo di relazioni con “Le disfunzioni sessuali nell’ambulatorio dell’Urologo Territoriale”.
La crisi catalana non è poi una gran cosa. È un esperimento di portata europea la cui dimensione strategica sembra essere trascurata. È, approssimativamente, un test di resistenza dei materiali. Si rivolge non solo ai catalani, ma agli spagnoli e agli europei in generale. Il test consiste nello sperimentare quanto la cittadinanza e le istituzioni internazionali sono disposte a tollerare e sostenere una democrazia autoritaria e in che misura, non solo in Spagna ma in tutti i paesi della UE. Siamo all’estremità occidentale dell’Europa e non in Turchia, quindi la prova non può essere fatta all’Erdogan ma alla maniera di Rajoy-Felipe (Felipe Gonzalez, ex premier socialista, molto duro con il catalanismo ndr). Il test consiste nel dare un’interpretazione muscolare della costituzione e delle leggi, in modo che qualsiasi atto democratico possa essere tale solo nel rispetto della legittimità istituzionale. La prova è rilevante in tempi di crisi economica, di disoccupazione di precarietà; per la paura diffusa per le pensioni e per le altre che imperversano. Ovvero fino a che punto i cittadini sono disposti a sopportare una democrazia che non ha più bisogno dei militari, ma che volontariamente ha assunto la giusta combinazione di conservatorismo sociale e nazionalismo spagnolo con la richiesta di autoritarismo e di mano dura? Quello che in altri paesi è l’ascesa elettorale dell’ultra-destra, in Spagna è diventato l’esperimento di un ultra-destra installata nell’esecutivo e sostenuta dal giudice e dal legislatore (Ciudadanos ma anche Psoe). La cosa interessante, per esempio, è come i cittadini democratici, legittimamente orgogliosi di essere e sentirsi spagnoli, si sentano coinvolti con l’esperimento davanti ai loro occhi sulla carne viva (dei catalani n.d.r.) e approvarlo affermando che ciò che accade sono “conseguenze” del non rispetto della legge, “slealtà” e “sfide“. (Una convinzione così diffusa n.d.r.), tanto che non esiste un singolo giornale pubblicato a Madrid che non sia d’accordo con un simile approccio. Il quarto potere si è aggiunto a quelle sinistre collusioni. Gli occhi internazionali sono attenti all’esperimento non perché si sentano allarmati per quel che capita in Catalogna, ma per verificare quale sarà il risultato del test sui materiali. Per agire di conseguenza, come ad esempio Macron, quando sarà pronto ad applicare in Francia una cura da cavallo per la riforma del lavoro con i disordini nelle strade. La cosa non potrebbe essere più chiara, nonostante ci siano scandalizzati quarantenni che appoggiano per amore della patria e della costituzione l’ultra destra governante e regnante. Vedremo cose gravi, non solo in Catalogna, ma in tutta la Spagna e l’Europa. Materiali da test, ricordiamolo. (Gabriel Jaraba, docente Facolta Scienze della Comunicazione presso l’Università Autonoma di Barcellona; https://gabrieljaraba.wordpress.com/2017/10/19/un-test-de-resistencia-de-materiales/; traduzione a cura della redazione di Sardegna Soprattutto).
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