Il Questore di Oristano accusato dal Silp-Cgil di comportamento antisindacale.
La segreteria provinciale del Silp-Cgil, il Sindacato italiano dei lavoratori Polizia, ha proclamato la rottura dei rapporti sindacali con il Questore di Oristano, Giovanni Aliquò.
Dopo essere stato nell’occhio del ciclone per le note polemiche legate alla Sartiglia (che, a quanto si vocifera, ne avrebbero accelerato il trasferimento), adesso il Questore è stato preso di mira dal sindacato della Polizia di Stato.
La rottura dei rapporti sindacali con Giovanni Aliquò, secondo quanto si legge in una nota del Silp-Cigl, sono dovute agli straordinari, turni di servizio, reperibilità, movimenti disposti dal Questore, programmazioni forzate del congedo ordinario e dinieghi ad istanze di congedo senza motivazione. Questioni che come conseguenza diretta hanno avuto la chiusura di alcuni uffici della Questura come, solo per fare un esempio, l’Ufficio passaporti e licenze (chiuso nella settimana di Natale), e il rallentamento generale delle pratiche in tutti gli uffici.
“Negli ultimi mesi – si legge nella nota del sindacato – il Silp-Cgil ha fatto proprie le numerose lamentele delle poliziotte e dei poliziotti della Questura di Oristano e invano ha tentato di rappresentare tale disagio al Questore, con incontri e comunicati, ma ogni tentativo di dialogo e di risoluzioni delle problematiche esistenti è stato vano”.
Non solo, ma secondo il segretario provinciale del Silp-Cgil, Daniele Rocchi, c’è stato anche un atteggiamento antisindacale del Questore nei confronti del sindacato da lui rappresentato. Rocchi nella nota ha comunque ribadito che il Silp-Cgil continuerà “…a lavorare più di prima, nell’interesse degli uomini e donne della Polizia di Stato di Oristano, viste le difficoltà finora riscontrate con la locale dirigenza, relazionandosi attraverso la Segreteria regionale e la Segreteria nazionale con l’unico interlocutore, il Dipartimento”.
Ha lasciato la Ford Ka parcheggiata in una piazzola di servizio e appena sceso dalla macchina avrebbe carcato di attraversare la strada, ma è stato travolto da un camion ed è morto sul colpo. Così è deceduto una artista sardo, Stefano “Feffo” Porru, 40 anni, originario di Silì ma residente a Paulilatino. Il grave incidente stradale è accaduto sulla 131, all’altezza del cavalcavia per Paulilatino (km118.900), non lontano dal paese. La “Carlo Felice” è stata bloccata e si è registrato qualche rallentamento. Impossibile conoscere il motivo che ha spinto l’uomo ad attraversare quel pericolosissimo tratto di strada. L’artista aveva appena postato su Facebook la sua esposizione, insieme ad altri artisti sardi, alla Biennale d’Arte Internazionale nelle Sale del Bramante, a Roma.
Sono 17 i partiti che hanno presentato in Sardegna le liste per le elezioni politiche, con oltre 250 aspiranti alle cariche di deputato e senatore. Per quanto riguarda il M5S, secondo i sondaggi di gran lunga primo partito italiano, tra i candidati nll’Isola oltre allo skipper Andrea Mura (primo e unico italiano a vincere la Route du Rhum) c’è anche uno scrittore “Premio Calvino”. Questi i nomi dei nove candidati del M5S nei collegi uninominali dell’Isola. Senato: al sud è candidato lo scrittore Marilotti; al centro, Emiliano Fenu, commercialista di Nuoro; al nord, Maria Vittoria Bogo, scrittrice e poetessa di Posada. Camera: il velista Andrea Mura (Cagliari), il giornalista Pino Cabras (Carbonia), l’allevatore Luciano Cadeddu (Oristano), l’avvocato Mara Lapia (Nuoro), il giornalista Nardo Marino (Olbia), l’avvocato civilista Mario Perantoni Satta (Sassari).
Martedì 30 gennaio, alle 11, presso la sezione Avis, in via Carpeccio 32, a Oristano, Giorgio Vargiu e Silvia Piras, presidente e responsabile del settore idrico di Adiconsum Sardegna, terranno una conferenza stampa sui “Conguagli regolatori”. Il Tribunale di Nuoro ha, infatti, accolto le richieste di Adiconsum e ha ordinato ad Abbanoa di astenersi dal richiederne il pagamento e di cessare immediatamente ogni attività di riscossione.
Una mozione sul pericolo del gioco d’azzardo a Oristano è stata presentata dai consiglieri comunali Monica Masia e Andrea Riccio. Tra le varie tipologie di gioco d’azzardo – si legge nella mozione -, quella relativa alle slot-machines è una delle più diffuse, oltre ad essere la più redditizia per lo Stato (nel 2012, tra gli 88 e i 94 miliardi di euro; la terza industria nazionale, con il 4% del Pil nazionale). “Ma se il giro d’affari cresce – sostengono Masia e Riccio -, i risparmi delle famiglie italiane decrescono. Siamo, infatti, siamo il primo Paese al mondo per acquisto di “Gratta e vinci”, abbiamo un numero pro capite di macchine da gioco di ultima generazione e di videoterminali collegati ad un sistema di gioco Vlt, che è il triplo rispetto agli Stati Uniti, e deteniamo il 23% del mercato mondiale del gioco online. La spesa pro capite annua per ogni italiano maggiorenne va, a seconda delle stime, da 1.703 a 1.890 euro, mentre le persone che hanno problemi di dipendenza sono circa 800 mila e quelle a rischio superano i due milioni. L’Italia – affermano Masia e Riccio, citando dati del Conagga, il Coordinamento nazionale gruppi giocatori d’azzardo -, ha 15 milioni di giocatori abituali ed è tra i primi Paesi al mondo per il gioco d’azzardo”. I due consiglieri, dopo aver citato il Consiglio di Stato e la Corte Costituzionale –ritengono che “… una amministrazione comunale dovrebbe tutelare il proprio territorio da tutte le forme di compulsività che creano danno alla salute dei singoli cittadini e alla comunità. La ludopatia, o gioco d’azzardo patologico, è una di queste. I meccanismi neurologici innescati dalle dinamiche legate alle slot machines, infatti, facilitano lo sviluppo di un comportamento compulsivo che può creare una condizione capace di distruggere la vita di una persona. La ludopatia (inserita nelle lsita dei livelli essenziali di assistenza) può portare, infatti, a veri e propri rovesci finanziari, alla compromissione dei rapporti interpersonali, alla perdita del lavoro, allo sviluppo di dipendenza da droghe o alcol, fino al suicidio”. Ai comportamenti delittuosi si aggiungono anche comportamenti calunniosi (non è raro il caso di persone che perdono ingenti somme al gioco e, fuori di senno, denunciano inesistenti rapine per giustificare in famiglia il pesante ammanco). Fatto che si è ripetuto anche a Oristano il 21 dicembre 2017, ed era già successo il 12 aprile 2014. I due consiglieri comunali, dopo aver fatto rilevare che a Oristano sono presenti 448 apparecchi (14 apparecchi ogni 1000 abitanti), che vengono giocati quasi 900 euro pro capite, per un totale di 28,30 milioni di euro annui; e che l’incidenza sul reddito arriva a toccare ben il 5%; impegnano “…l’amministrazione comunale, gli uffici ed il sindaco in qualità di massima autorità sanitaria cittadina: 1) A promuovere l’informazione dei cittadini, in particolare i giovani (ad esempio con un intervento annuale nelle scuole secondarie di primo e secondo grado) e gli anziani, in merito alla pericolosità dell’abuso dei giochi che consentono vincite in denaro, collaborando con le associazioni di categoria e la locale Asl, al fine di incentivare a promuovere campagne informative riguardanti terapie per chi soffre di dipendenza da gioco con vincite in denaro; 2) A intraprendere e rafforzare l’azione della Polizia locale, al fine di far rispettare il regolamento e la normativa vigente, in particolare: a) far si che venga rispettato il divieto di utilizzo da parte dei minori di 18 anni; b) verificare che vengano rispettate le distanze dai luoghi sensibili quali istituti scolatici di qualsiasi grado, centri giovanili, centri anziani, luoghi di culto o altri istituti frequentati principalmente dai giovani o strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale; 3) A promuovere controlli per il rispetto della normativa vigente, anche attraverso il supporto della Siae, in ottemperanza alle convenzioni Aams (Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato) e Siae (Società italiana autori ed editori) vigenti. Previa verifica formale con gli uffici competenti, applicare le massime aliquote di imposta di competenza comunale per tutti quei luoghi e quelle attività (esistenti e future) che fanno del gioco d’azzardo il loro business principale o che ospitano nella loro attività slot-machine elettroniche, come da legge regionale 05 Agosto 2013, n. 5; 4) Ad istituire agevolazioni nei confronti dei titolari di esercizi pubblici che rimuovono slot-machine o videolottery o che hanno scelto di non installarle; 5) A vietare qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio di sale da gioco che prevedono vincite in denaro. E vietare la concessione di spazi pubblicitari istituzionali e l’attività di comunicazione istituzionale, per pubblicizzare i giochi che prevedono vincite di denaro; 6) Ad esprimere, quale atto di indirizzo, nel comune di Oristano la volontà di regolare e disciplinare gli orari delle sale giochi e degli esercizi nei quali siano installati gli apparecchi da gioco leciti a pagamento, al fine di limitarne l’orario massimo di apertura”. (I consiglieri comunali di Oristano, Monica Masia – lista civica “Sport, salute, volontariato natura” -, e Andrea Riccio – lista civica “Capitale Oristano”-).
Mercoledì 31 gennaio, alle 10.30, nei locali dell’Istituto “Don Deodato Meloni”, in viale Diaz (ex Istituto Mossa), a Oristano, si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto di alternanza scuola-lavoro “Odontotecnica Sociale”. I ragazzi dell’Istituto si prefiggono di offrire assistenza gratuita, cure odontoiatriche e odontotecniche, alla popolazione locale indigente, individuata grazie alla Caritas e ai Servizi sociali del comune di Oristano. Il progetto si propone di stabilire un ponte fra scuola e territorio, stabilendo una collaborazione tra enti pubblici e privati, aumentare il benessere generale della popolazione locale, realizzare percorsi di alternanza scuola-lavoro altamente formativi, e aumentare le competenze professionali e sociali degli alunni. Saranno la Caritas e i Servizi sociali, come detto, a indicare alla scuola i pazienti bisognosi di cure. Il caso viene poi preso in carico dallo studio dentistico che effettua visite e analisi, e invia le impronte alla scuola nei cui laboratori gli alunni di terza, quarta e quinta realizzeranno la protesi, con un esperto esterno e i docenti tutor. Il progetto è realizzato dall’Istituto Don Deodato Meloni, Caritas diocesana di Oristano, assessorato ai servizi sociali del comune di Oristano, studio dentistico Sebastiano Mele e azienda “Ruthinium Group” di Barbara Piazza. Alla conferenza stampa di mercoledì parteciperanno il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu; l’arcivescovo Ignazio Sanna; il dirigente scolastico Giandomenico Demuro; Giovanna Lai della Caritas; l’assessore comunale ai Servizi sociali Gianna De Lorenzo; Sebastiano Mele e Barbara Piazza per lo studio dentistico e la Ruthinium Group; i docenti Claudio Casula, Mauro Porcu e Nicola Serra.
Sabato 3 febbraio, alle 19, presso la pinacoteca “Carlo Contini”, a Oristano, sarà inaugurata la mostra “Le Donne, i Cavallier, L’Arme, gli Amori”, a cura di Anna Rita Punzo e Ivo Serafino Fenu, prodotta dall’assessorato alla Cultura del comune di Oristano, col contributo della Fondazione di Sardegna, e in collaborazione con la Fondazione Sa Sartiglia. In occasione della Sartiglia, il più importante torneo equestre del carnevale oristanese, la pinacoteca “Carlo Contini” proporrà, prendendo spunto dal proemio dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, una mostra che, affronterà temi caratterizzanti l’evento, col linguaggio dell’arte contemporanea, obliquo e allusivo, talvolta ironico ma, allo stesso tempo, capace di evocarne la “sacralità”, senza rappresentarlo mai esplicitamente. Perché se di giostre si parla, di dame, di cavalieri, di armi e, forse, di amori, il percorso espositivo evocherà altre giostre, altre dame, altri cavalieri, altre armi e, sicuramente, altri amori, tutti riconducibili a una dimensione squisitamente concettuale più che reale. “A introdurci, in questa giostra della memoria – ha detto Ivo Serafino Fenu -, il suggestivo manifesto ideato dal grafico Valter Mulas, un omaggio all’arte dell’illustratore BakisFigus (Abbasanta 1905 – Oristano 1990); a guidarci, invece, nel funambolico labirinto delle citazioni, la pittura visionaria e virtuosistica di artisti quali Ettore Aldo Del Vigo, Jacopo Scassellati ed Elio Ticca ,e maestri della ceramica giovani e meno giovani, come Angelo Sciannella, la manifattura Terrapintada e, ancora, Franco e Jacopo Scassellati”. “Colto citazionismo iconografico, decorativismo aggraziato, atmosfere sospese e dense di pathos, contrasti, esiti imprevisti e imprevedibili – ha sostenuto Anna Rita Punzo – sono alcune delle molteplici chiavi di lettura di una mostra poliedrica, che intende porre in luce l’intenso labor limae di ricerca e meditazione materica condotto dagli artisti”.
La “Oristano servizi comunali” ha avviato una selezione pubblica per l’assunzione a tempo determinato e part time (6 mesi e 16 ore settimanali) di due operai comuni categoria B. Possono partecipare alla selezione disoccupati maggiorenni, iscritti al Centro per l’impiego di Oristano, in possesso della qualifica di operaio comune. Gli interessati devono dichiarare la propria disponibilità presentandosi personalmente, in orario di apertura al pubblico, presso il Centro per l’Impiego di Oristano, in via E. Costa 10, dal 14 al 20 febbario, muniti dei documenti necessari. Sul sito istituzionale www.comune.oristano.it sono disponibili l’avviso pubblico con le modalità di partecipazione alla selezione e il modello di domanda di partecipazione.
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