Termodinamico: la Regione bypassa la richiesta di rinvio dei Comuni di Oristano e Palmas.
“La decisione della Regione di non accogliere la richiesta di rinvio della Conferenza di servizi sull’autorizzazione unica per il progetto del Termodinamico a San Quirico è ancora una volta uno schiaffo alle istituzioni di questo territorio”.
Il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, non ha nascosto la delusione, e anche l’irritazione, per la risposta della Regione alla richiesta avanzata dal Comune di Oristano. “In un Paese dove si concedono proroghe per qualsiasi cosa e dove tutto si rinvia senza problemi – ha detto Lutzu – non si tiene conto delle legittime e argomentate richieste delle istituzioni locali.
Ci sono una serie di elementi nuovi che suggeriscono nuove valutazioni da parte degli enti coinvolti ma, soprattutto, c’è una convocazione presso la commissione Ambiente del consiglio regionale, fissata per mercoledì, che imporrebbero un momento di riflessione. Ancora una volta – ha concluso Lutzu – sembra che le posizioni di due consigli comunali (Oristano e Palmas Arborea) e le istanze dei residenti non valgano molto per chi sta a Cagliari e ha il potere di determinare le scelte”.
Fin qui il sindaco di Oristano. Lutzu probabilmente dimentica di aver a che fare con una delle giunte regionali più inadeguate di sempre, che si è distinta soprattutto per non aver mai tenuto in considerazione le istanze delle comunità isolane. La miopia politica, la mancanza di lungimiranza e la totale assenza di elasticità mentale della giunta di centrosinistra a guida Pd è stata punita il 4 marzo in maniera inequivocabile dai cittadini (cosa questa, peraltro, riconosciuta dalla stessa direzione del Pd, nell’ultima riunione regionale, durante la quale sono piovute critiche a iosa sulla giunta Pigliaru. ndr).
I sardi non sanno che farsene di una giunta simile e sperano che i partiti della coalizione di maggioranza alla Regione (se ancora esiste una maggioranza), facciano capire al presidente, Francesco Pigliaru, che per il bene della Sardegna sarebbe quanto mai opportuno che rassegni al più presto le dimissioni. Continuare, infatti, fino alla scadenza naturale della legislatura sarebbe prolungare un’inutile agonia che porterebbe la Sardegna a un passo dal baratro.
Gli attivisti del progetto politico e sociale “Caminera Noa”, nato lo scorso 23 luglio, a Santa Cristina di Paulilatino, si sono dati appuntamento a Bauladu per la terza assemblea plenaria. Presenti numerosi soggetti e realtà politiche e sociali di tutta l’isola, provenienti dal mondo dell’ambientalismo, del municipalismo, del mutualismo, dell’indipendentismo, della sinistra rivoluzionaria. Tante sensibilità con prospettive certamente diverse, ma tutte concordi su alcuni principi fondamentali: sostenibilità, antirazzismo, autodeterminazione e diritto a decidere, e contrasto al liberismo, per uno sviluppo dell’economia e della società che apra nuove prospettive per il futuro della Sardegna e dei suoi abitanti, e che ne valorizzi la natura, la cultura e la storia. L’assemblea (trasmessa in diretta streaming e ancora visibile sulla pagina Facebook di “Caminera Noa”) si è aperta con la lettura di un pensiero di Vincenzo Pillai, lo storico attivista politico di Selargius recentemente scomparso. Subito dopo sono comparse diverse bandiere della resistenza curda ed è stato letto un documento di solidarietà alla resistenza di Afrin, la città del Kurdistan siriano stretta sotto assedio dall’esercito turco e dalle milizie jihadiste sue alleate. I lavori di Bauladu sono stati moderati dai giovani giornalisti Essia Elisabeth Sahli e Davide Pinna. Sono stati tanti gli interventi e le proposte avanzate, ed è stata spietata la lettura delle elezioni politiche dello scorso 4 marzo. “Il Novecento è finito – ha sostenuto il direttore del Manifesto Sardo, Roberto Loddo –, e noi dobbiamo riprendere il percorso partendo da questa consapevolezza, proponendo nuove pratiche e nuovi modi di fare politica per riconquistare la fiducia delle persone, contaminandoci con i conflitti che si dimostrano capaci di fare passi avanti, come per esempio lo sciopero di genere dello scorso 8 marzo”. Le proposte di azione hanno toccato ogni nervo scoperto dell’attuale situazione politica, sociale ed economica in Sardegna: dal lavoro, con proposte per la creazione di sportelli informativi e di sostegno su diritti e buone pratiche da adottare (in particolare in vista del lavoro stagionale estivo), progetti sul lavoro di comunità e per un’agricoltura contadina; alla questione fiscale, per una gestione diretta e progressiva della fiscalità in Sardegna (seguendo l’esempio di altri modelli europei realmente adottabili come quello scozzese), che aiuti le fasce di reddito più deboli e ridistribuisca la ricchezza. Sino al tema ineludibile del diritto alla sanità gratuita per tutti i cittadini, con particolare riferimento alla mancata applicazione del comma 13 dell’articolo 3, che in Sardegna ha dato vita all’intasamento degli ospedali pubblici per via delle lunghissime liste d’attesa. In serata la discussione si è accesa sul come continuare. La sintesi è stata la creazione di un coordinamento di attivisti, che si ritroverà il prossimo 8 aprile, per dare corpo alle decisioni prese. Se l’obiettivo di “Caminera Noa” era l’esortazione contenuta nello slogan in lingua sarda “Cumintzemus a caminare” si può dire che sia stato raggiunto, perché la Caminera, dopo la partecipata assemblea di ieri, proseguirà tappa per tappa con gli obiettivi prefissati.(www.cagliaripad.it).
La terra come strumento per superare il disagio, lo stigma sociale e per generare posti di lavoro, superando il concetto di assistenzialismo. E’ questo il tema del convegno-dibattito “L’agricoltura sociale per un welfare generativo”, in programma nella sala consiliare della Provincia di Oristano, giovedì 22 marzo, alle 15,30. Organizzato dal Dipartimento di Salute mentale e dipendenze della Ats-Assl Oristano, l’evento punta a presentare le nuove prospettive dell’agricoltura sociale, una pratica che, attraverso il lavoro nei campi, favorisce il reinserimento sociale di soggetti svantaggiati. Una pratica di successo che oggi, grazie al valore aggiunto del prodotto “etico”, riesce a conquistare fette di mercato sempre più significative, riuscendo ad uscire dall’orbita del sostegno pubblico per diventare economicamente sostenibile a tutti gli effetti, grazie a una rete fra istituzioni pubbliche, servizi sociali e sanitari, aziende agricole. All’evento saranno presenti Nicola Sassu, funzionario dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, che presenterà il bando della Misura 16.9.1 del Psr (Piano di sviluppo rurale) Sardegna; Michele Ruiu, presidente della Rete Fa.In.A.S. (Fare insieme Agricoltura Sociale) che parlerà delle reti d’imprese; Francesco Severino Sanna, dell’Agenzia Laore, che illustrerà la multifunzionalità delle imprese agricole; Filippo Bartolomeo, operatore del Dipartimento di Salute mentale della Ats-Assl Oristano, che porterà sul tavolo dei relatori la fortunata esperienza del progetto “Alta Marmilla: ritorno alla terra”, e i risultati prodotti sugli utenti dei Centri di salute mentale. Oltre che con i numeri, Bartolomeo lo farà con la testimonianza diretta di una persona che ha partecipato al progetto. Del ruolo dei comuni nei programmi di agricoltura sociale parlerà, infine, Daniela Sitzia, dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani). La partecipazione al convegno è aperta a tutti i soggetti interessati, in particolare ai rappresentanti di istituzioni, titolari di aziende agricole o altri soggetti che a diverso titolo sono interessati a far parte delle reti di agricoltura sociale.
Nell’ambito delle celebrazioni della “Giornata Internazionale della Donna”, il comune di Oristano ha voluto programmare, a partire dall’8 e per l’intero mese di marzo, l’organizzazione e la promozione di eventi in tema con la ricorrenza. Un’opportunità culturale è offerta dalla recente pubblicazione del saggio “Storia della Massoneria femminile. Dalle corporazioni alle obbedienze”, a cura della ricercatrice Emanuela Locci, Edizioni Bastogi Libri. Emanuela Locci si occupa di storia della cultura e delle società segrete nell’area del Mediterraneo, tema al quale ha dedicato numerosi saggi e articoli. Nel panorama storiografico italiano, il tema del rapporto tra donne e libera muratoria è stato vittima di un tendenziale disinteresse. Il libro supplisce così a questa carenza, partendo dall’analisi delle Gilde medievali. Sono tre le aree geografiche su cui si concentra il testo: Inghilterra, Francia e Italia, ognuna contraddistinta da atteggiamenti e convinzioni sull’ipotesi dell’accettazione o l’estromissione in loggia “dell’altra metà del Cielo”. Gli assessorati per le Pari opportunità e per il Lavoro hanno perciò promosso un reading per la presentazione del volume, con la finalità culturale di conoscere e dibattere la vicenda connessa al ruolo e all’emancipazione della donna, partendo dalle Corporazioni di mestiere, per poi arrivare all’attualità. La presentazione della ricerca si terrà venerdì 23 marzo, alle 18, nella sala Giudicale, a palazzo degli Scolopi. Presenterà il libro Ester Gessa (già direttrice della Biblioteca Universitaria di Cagliari). Il titolo della Serata è “Se tra noi luogo non hanno le tue ninfe, Amor, perdona”.
“Sardi nel mondo – Costruttori di Pace”. L’ultimo libro del pubblicista oristanese, Beppe Meloni, verrà presentato il 24 marzo, alle 18, nell’aula consiliare del comune di Oristano. Il volume racconta le storie e le biografie di tredici personaggi che hanno onorato la Sardegna in giro per il mondo: Giorgio Francesco Mameli, Angelo Corrias, Nicolò Machiavelli, Bruno Stiglitz, Francesco Corrias, Mario Roberto Cassari, Gianni Rosa, Agostino Chiesa Alciator, Francesco Ettore Sequi, Ruggero Corrias, Gabriele Annis, Francesco Mugheddu e Rossella Urru. A palazzo degli Scolopi, per iniziativa dell’assessore comunale alla Cultura, Massimiliano Sanna, il volume (oltre un centinaio di pagine e un ricco corredo fotografico), Carlo Delfino Editore e con il patrocinio della Fondazione di sardegna, sarà presentato dall’operatrice culturale, Anna Maria Capraro, in una serata all’insegna della “oristanesità”, per ricordare personaggi di ieri e di oggi che hanno onorato la città di Eleonora. Analoga manifestazione è in preparazione anche a Ghilarza. Il centro del Guilcer ha espresso, infatti, fior di personaggi tra le file della diplomazia del nostro Paese. A seguire, sempre per iniziativa del pubblicista arborense, l’antica storia di famiglia, quella dei Meloni, del ramo oristanese, le cui origini lontane si perdono nella foresta incantata dei monti di Seui. “Intellettuali rurali”, chierici e laici, sullo sfondo del “Risorgimento sardo” del primo Ottocento.
I personaggi:
Giorgio Francesco Mameli, a lungo ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede. Angelo e Francesco Corrias, padre e figlio di Ghilarza, diplomatici di alta classe nell’Italia del Novecento. Monsignor Mario Roberto Cassari, alto prelato ghilarzese, dall’Africa alla Nunziatura Apostolica di Malta, deceduto lo scorso autunno a settantaquattro anni prima di far rientro in sede. Ettore Sequi, anche lui con origini ghilarzesi, “ambasciatore dal garbo infinito” dall’Afghanistan alla Cina, giunto di recente in Sardegna per un importante missione commerciale, Bruno Stiglitz, educatore oristanese e ambasciatore di cultura in America Latina per conto dell’Unesco. Ruggero Corrias da Santiago del Cile a Sarajevo con la Sardegna nel cuore. Gabriele Annis, “oristanese verace” che ha portato in Brasile e in Paraguay una ventata di sardità. Agostino Chiesa Alciator, diplomatico impegnato e finissimo narratore. Al suo straordinario impegno per l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, si deve il ritorno del premio Nobel per la letteratura in Italia. Francesco Mugheddu, osservatore internazionale al servizio della pace, autore del bel volume “L’ostinazione al servizio della Democrazia”, con prefazione del musicista Paolo Fresu. Rossella Urru, la giovane cooperante di Samugheo prigioniera in terra algerina. Nicolò Machiavelli, “nomen omen”, un uomo un destino, diplomatico scomparso all’inizio della carriera e Gianni Rosa, giornalista e scrittore di razza, una vita a Bruxelles, alto funzionario alla Comunità Europea, entrambi cuglieritani.
Il libro:
“Sardi nel mondo” è un titolo evocativo forte, un nuovo capitolo della ricerca continua che l’autore compie per raccontare, in una manciata di esistenze, un passo diverso della vita. Un ulteriore disegno, come sottolinea Anna Maria Capraro nella presentazione, nella tela finissima che Beppe Meloni in un incessante ripercorrere i sottilissimi fili della vita comunitaria, intesse sull’ordito della grande storia. Al di là dei numeri e delle statistiche, e assolutamente straordinario il fatto che un piccolo lembo di terra a bassa densità di popolazione come la provincia di Oristano, abbia dato al mondo tanti “Costruttori di Pace”. Semplici volontari o brillanti diplomatici, tutti si misurano ogni giorno con le problematiche aperte e vischiose del mondo di oggi, con le sue oscure, incomprensibili vicende.
Aiutare le imprese che intendono lavorare con i mercati esteri, spiegare come effettuare i pagamenti internazionali ma anche fare il punto sui rischi. Sono gli obiettivi del seminario in programma il prossimo 18 aprile, nella sala conferenze della Camera di Commercio di Oristano. L’appuntamento è organizzato da Ice, agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, nell’ambito del Piano Export Sud 2, in collaborazione con l’Ente camerale oristanese. Il seminario inizierà alle 9 e terminerà alle 17. Relatore sarà Domenico Del Sorbo, esperto di pagamenti internazionali e tecniche del commercio estero della Faculty Ice, che aiuterà a comprendere correttamente le caratteristiche degli strumenti di pagamento in uso nel commercio con l’estero. L’incontro sarà dedicato, in particolare, ai pagamenti internazionali e alla gestione del rischio di credito. I partecipanti, dopo aver seguito il seminario, potranno il giorno dopo chiedere di effettuare un colloquio personalizzato con l’esperto, in modo da poter approfondire le questioni relative alle loro aziende. La partecipazione all’incontro è completamente gratuita. Le imprese interessate a partecipare al seminario dovranno iscriversi entro l’11 aprile prossimo, compilando la scheda di adesione disponibile all’indirizzo internet: http://www.ice.gov.it/export_sud/export_sud.htm
Il Gremio dei Falegnami ha scelto il nuovo presidente. Si tratta di Marco Naletto, 69 anni, falegname praticamente da sempre, che succede ad Andrea Sanna. Tra i compiti più importanti del nuovo Majorale en Cabo, quello di organizzare la Sartiglia 2019 per il Gremio di San Giuseppe. Queste le altre cariche per il nuovo anno sociale: Antonello Addari, segundu Majorale; Andrea Sanna, cassiere; consiglieri: Giuseppe Lugas, Mauro Licheri, Carlo Pisanu, Luigi Mugheddu; Umberto Atzei, segretario; Antonio Sedda, Vincenzo Mattana, Antonello Fenu, componenti commissione disciplina; Alfonso Fenu, controllore; Mons. Antonino Zedda, delegato ecclesiastico.
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Un Governo Regionale ormai non rappresentativo degli interessi dei Sardi, guidato da un PD che per volontà degli elettori non ha piazzato i suoi cocchi Oristanesi al Parlamento di Roma, sembra volersi prendere una patetica vendetta infliggendo a Oristano e dintorni un bel pò di inquinamento e danni agli agricoltori e allevatori di Palmas e Tiria, con una prova di forza che richiederà una battaglia da parte di Oristano, Palmas e delle varie Associazioni. Certo che una roba del genere ai piedi del Monte Arci é di una gravità non da poco…
Ce ne ricorderemo tra un anno circa di questo scherzetto a San Quirico… al voto, e vi rimanderemo a casa… evidentemente la lezione del 4 marzo non vi é bastata e non avete imparato niente!