Mar 26

Legge urbanistica, degno epilogo di una legislatura buttata.

“Non sappiamo se Pigliaru ed Erriu – così come l’ultima Giunta di centrosinistra fece nel 2008 – abbiano deliberatamente deciso di cadere, sull’urbanistica, pochi mesi prima della scadenza naturale della legislatura.

Sappiamo, invece, che ogni mossa su quella materia sembra improntata all’autolesionismo che pare avere contrassegnato l’azione di un esecutivo che ha governato in aperto contrasto con la gran parte dei cittadini.

La nuova accelerazione – con le dichiarazioni surreali di Erriu, Soru, Solinas e compagnia sbagliante -, con la sostanziale chiusura al dialogo con vaste parti della società sarda, pare confermare un andazzo che non porterà niente di buono né a quel che resta del Pd, né alla Sardegna.

Il buon proposito di “governare il territorio” sembra dunque aver definitivamente lasciato spazio a uno strumento urbanistico che, in sostanza, con la motivazione di “allungare la stagione” e “aiutare le aziende turistiche” spiana – in concreto – la strada a una nuova maxi colata di cemento sulle coste della Sardegna.

La Regione sembra – fin qui – aver scelto la facile, e ingenua, via della comunicazione di “base”: parla alla pancia di muratori, progettisti e piccoli/medi imprenditori del settore edilizio e turistico, tacendo che il grosso delle deroghe, dei premi volumetrici, delle perequazioni e degli espropri di programmazione agli enti locali finirebbe per favorire sempre i soliti, pochissimi, noti.

Numeri alla mano, il comparto turistico sardo oggi non ha bisogno di nuovi posti letto, ma di virtuose politiche integrate per aumentare la percentuale di riempimento di quelli esistenti. Non ha bisogno di nuovo cemento ma di marketing internazionale, trasporti (anche quelli intern i) efficienti e a misura di turista, investimenti sui siti culturali da mettere in rete e su percorsi naturalistici riservati a una più ampia fascia di viaggiatori in cerca di esperienze.

Serve anche una manutenzione dell’esistente, un accordo ampio con le associazioni di categoria e gli ordini professionali per modernizzare il comparto delle costruzioni, indirizzandolo alle ristrutturazioni, all’efficientamento energetico, a una nuova cultura del bello, dell’armonico, del pulito. Le Spa e i centri congressi sono spesso solo il cavallo di Troia per accedere a nuove volumetrie e non fanno automaticamente rima con l’allungamento della stagione turistica.

I grossi hotel sulle coste, che pure sono tutti già dotati di centri benessere all’avanguardia, non aprono comunque prima di maggio e non chiudono mai  dopo la fine di ottobre.Qualcosa vorrà pur dire: e cioè che per allungare la stagione servono politiche ben più complesse e armoniche di una semplice autorizzazione edilizia.

La proposta di legge regionale ignora, ed esclude di fatto, uno sviluppo dell’economia Sarda nel settore dell’agroindustria. Esclude la nascita, in futuro, di nuovi poli per l’allevamento di bovini da carne. Ignora il microcomparto enologico, non prevedendo la nascita di s trutture al servizio delle cantine che stanno sorgendo come funghi – alcune in maniera virtuosa – in molte parti dell’Isola.

Cos’è una legge urbanistica, se non uno strumento tecnico al servizio di un’idea di governo?  Se la Giunta Pigliaru, come quella che l’ha preceduta, non ha un’idea su quella che deve essere la missione della Sardegna per i prossimi 20/25 anni, come può dotarsi di strumenti tecnici?

La legge urbanistica – come i piani energetici, commerciale, dei trasporti – deve essere al servizio di un progetto complessivo, basato su un’idea economica e sociale. Prima di arrivare a questa “edilizia di precisione”, invitano le forze politiche a lavorare a un grande piano strategico che indichi una strada “possibile” per la Sardegna.

Quale ruolo viene assegnato all’agricoltura, quale all’industria, quale ai servizi e quale al turismo? Quali sono le Politiche per le infrastrutture, per l’inclusione sociale e per la lotta  allo spopolamento: con quali risorse, in quali tempi e con quali strumenti si intende portarle avanti?

Un piano organico, come si fa nei Paesi civili, e non un disordinato bouquet di misure estemporanee, che sembrano rispondere più a interessi di pochi che non a un reale disegno di governo”. (Anthony Muroni, portavoce Polo Autodeterminatzione).

Lavori di Abbanoa al via, in tempi rapidi, per il nuovo potabilizzatore di Silì. L’Ente di Governo d’Ambito, Egas, ha approvato il progetto definitivo del maxi impianto che prenderà il posto dell’attuale con un aumento esponenziale della produzione di acqua potabile e l’introduzione di nuovi sistemi di trattamento all’avanguardia. Sarà un potabilizzatore automatizzato, con processi di ultrafiltrazione delle acque grezze e alimentazione elettrica da pannelli fotovoltaici, la cui installazione è già iniziata. Sarà ora firmato il contratto e chiuso il progetto esecutivo che consentirà all’associazione temporanea d’impresa aggiudicataria dell’appalto di aprire il cantiere nei prossimi mesi con un investimenti di ben 9 milioni di euro.
Il progetto. Si tratta di un appalto integrato complesso: procedura che consente alle imprese aggiudicatrici di occuparsi anche delle progettazioni oltre che dei lavori veri e propri. E’ una formula che garantisce di introdurre innovazioni tecnologiche e miglioramenti progettuali. Quello di Silì è destinato a diventare tra i più all’avanguardia della Sardegna. Il nuovo potabilizzatore lavorerà 460 litri al secondo, rispetto ai 60-80 litri dell’attuale impianto. Farà parte di un sistema integrato di alimentazione di Oristano e di diversi centri dell’Oristanese che potrà fare affidamento sia dell’acqua garantita dalle sorgenti di Bau Nou e Santu Miali sia dell’acqua proveniente dalla diga Cantoniera del Tirso, oppure dai pozzi presenti a Silì che nei mesi scorsi sono stati già oggetto di interventi di riqualificazione. Saranno alimentati Oristano, Donigala Fenugheddu, Massama, Nuraxinieddu, Silì, Torre Grande, Cabras, San Giovanni di Sinis, San Salvatore, Solanas, Is Aruttas, Su Bardoni, Mariermi.
Sistema integrato. Il nuovo potabilizzatore consentirà di superare tutte le attuali criticità legate proprio alle fonti di approvvigionamento dell’Oristanese. Le sorgenti di Bau Nou e Santu Miali sono soggette a fenomeni di intorbidimento dell’acqua nei periodi di forti precipitazioni. Anche in questi giorni si registra un aumento della torbidità: un fenomeno costantemente monitorato e che è già destinato a rientrare. Un altro problema riguarda la salinità dell’acqua nei pozzi di Oristano a causa dell’aumento dei livelli di cloruri. Per questo motivo è necessario miscelare la risorsa prelevata con acqua di qualità che sarà garantita dal potabilizzatore di Silì che a sua volta potrà utilizzare acqua di sorgente o, in base alle necessità, dell’invaso sul Tirso.
Nuovo acquedotto. Anche sul fronte dell’ammodernamento delle condotte Abbanoa ha in corso numerosi interventi di efficientamento. Proprio oggi sono in corso le verifiche delle offerte relative all’appalto per sostituire integralmente ulteriori 15 chilometri dell’acquedotto al servizio di Oristano, Siamaggiore, Solarussa, Tramatza, Bauladu e Bonarcado. Saranno installate innovative apparecchiature idrauliche ed elettromeccaniche, sistemi di rilevamento, controllo e trasmissione dei dati a distanza che consentiranno una gestione all’avanguardia dell’importante infrastruttura costantemente presidiata con impianti di telecontrollo e teleallarme.
L’estensione “Tirso Sud”. Abbanoa ha già realizzato quasi 30 chilometri di condotte del nuovo acquedotto “Tirso Sud” al servizio dei Comuni di Marrubiu, Arborea, Uras, Terralba e San Nicolò Arcidano. L’alimentazione sarà affidata a fonti d’acqua di falda: soprattutto pozzi e qualche sorgente. In futuro, però, anche l’acquedotto “Tirso sud” sarà collegato al nuovo potabilizzatore di Silì. L’intero schema acquedottistico sarà completato con un ulteriore progetto che riguarda due rami dell’acquedotto. Il primo servirà ad approvvigionare i centri di Santa Giusta e Palmas Arborea mentre il secondo collegherà l’impianto di sollevamento di Uras-Madala al serbatoio di Mogoro.

Il servizio di ritiro dei rifiuti tessili a Oristano è stato sospeso. Il provvedimento è conseguente alla nota della Prefettura di Oristano, con la quale è stato comunicato al Comune di Oristano l’adozione di un provvedimento interdittivo antimafia nei confronti dellasocietà “Serdan Tess Srl”, gestore del servizio di raccolta dei rifiuti tessili. L’assessorato comunale all’Ambiente comunica, quindi, alla cittadinanza che “…il servizio raccolta dei rifiuti tessili di provenienza domestica è immediatamente sospeso e i contenitori gialli posizionati in vari punti della città, che al momento non possono essere rimossi, non devono essere utilizzati”. I rifiuti tessili dovranno essere conferiti presso l’Ecocentro comunale di via Oslo. Per le modalità di conferimento ci si può rivolgere al numero verde 800-632270.

Il comune di Oristano ha pubblicato un avviso per la presentazione di manifestazioni di interesse per la riqualificazione dell’immobile di via Olbia che ospitava il laboratorio dell’Isola che si intende destinare a struttura per anziani e supporto alle fasce deboli e alle politiche di integrazione. Il progetto rientra nell’ambito del programma di recupero urbano Oristano est. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è di coinvolgere i soggetti privati interessati alla riqualificazione dell’immobile ex laboratorio Isola, attraverso la realizzazione di un intervento sostenibile dal punto di vista ambientale, urbanistico ed economico-finanziario. Le proposte dovranno essere coerenti con gli obiettivi del programma nazionale straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, ed essere connotati da caratteristiche tali da garantire la fattibilità economico-finanziaria dell’ambito d’intervento, sia dal punto di vista della realizzazione che della gestione. Le proposte dovranno riguardare iniziative conformi al Pud di Oristano. Per la realizzazione del progetto è previsto un contributo pubblico non superiore al 50% dell’importo necessario per la realizzazione dell’intervento , comunque, non superiore a 400 mila euro. Il finanziamento privato, in ogni caso, dovrà essere maggiore o uguale al 50% del costo dell’intervento. Gli interessati devono trasmettere le proposte, al Comune di Oristano, Settore Sviluppo del territorio entro le ore 13 del 10 maggio, tramite Pec all’indirizzo istituzionale@pec.comune.oristano.it, ovvero a mezzo consegna a mano o mediante raccomandata all’Ufficio Protocollo del Comune di Oristano, in palazzo Campus Colonna – piazza Eleonora, 25 – 09170 Oristano. Il bando completo con tutte le indicazioni sono disponibili sul sito istituzionale www.comune.oristano.it . Per informazioni è possibile rivolgersi al responsabile del programma, ingegner Giuseppe Pinna – 0783791285 giuseppe.pinna@comune.oristano.it, o al responsabile del procedimento, ingegner Stefano Lochi – 0783791354 stefano.lochi@comune.oristano.it .

L’assessore comunale all’artigianato di Oristano, Pupa Tarantini, è la vincitrice del “Premio Ninetta Bartoli 2018”. Nei giorni scorsi, a Cagliari, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna, è stata premiata dalla Fidapa, insieme alla Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Grazia Maria De Matteis, e al medico oncologo Anna Maria Lanzillo. Il premio, giunto alla quinta edizione, è organizzato dalla Fidapa di Cagliari ,sotto il patrocinio del presidente del consiglio regionale, ed è intitolato a Ninetta Bartoli, primo sindaco donna d’Italia. La scelta degli organizzatori del premio è caduta su Pupa Tarantini “…per il suo tangibile contributo alla diffusione della cultura della Sardegna in Italia e nel mondo – si legge nella motivazione -. Per il suo impegno alla diffusione della storia di Oristano e, in particolare, della figura di Eleonora d’Arborea e della Carta de Logu. Per la sua battaglia costante e continua a favore della donna e dei minori”. Rosanna Romano, annunciando le vincitrici del premio, ha ricordato il costante impegno di Pupa Tarantini nelle istituzioni e nella società civile e, in particolare, per la nascita della Casa antiviolenza di Oristano. Il premio è stato consegnato a Pupa Tarantini da Ida Gasperini, presidente del Distretto regionale sardo della Fidapa. La cerimonia, alla quale hanno partecipato numerose autorità regionali, ha fornito l’occasione per un confronto e una riflessione sul ruolo delle donne nella società del futuro. Numerose le testimonianze portate da donne impegnate nella pubblica amministrazione, nel mondo delle libere professioni e dell’associazionismo, ma anche dal sindaco di Borutta, Silvano Arru, che ha ricordato la figura e l’impegno pionieristico di Ninetta Bartoli. Il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, presente alla premiazione, ha rivolto gli auguri all’assessore Tarantini per l’ambito riconoscimento, premio tangibile per l’impegno profuso da anni per la cultura sarda e oristanese e la difesa della figura della donna. Tra le tante persone presenti che hanno rivolto gli auguri a Pupa Tarantini anche l’ex sindaco di Oristano e ex assessore regionale Angela Nonnis, che vinse il premio nel 2009.

C’è un filo che lega Oristano e Pozzomaggiore. Un legame nel nome della Sartiglia che si concretizza con i tanti cavalli che gli allevatori di Pozzomaggiore mettono a disposizione dei cavalieri oristanesi. Collaborazione che, ispirata da una sincera amicizia tra allevatori e cavalieri, si ripete da decenni e che, nei giorni scorsi, è stata celebrata con una cerimonia che si è tenuta nel municipio del centro del Mejolgu. Molti cavalli della Sartiglia (quest’anno undici) da anni provengono da scuderie del Mejlogu ed era un omaggio doveroso quello della Fondazione e dei cavalieri per chi da tanti anni contribuisce alla realizzazione della giostra. A Pozzomaggiore, si è tenuto un incontro tra le autorità locali e una delegazione proveniente da Oristano, capitanata da Francesco Castagna, presidente dell’associazione Cavalieri della Sartiglia, e da Giuseppe Sedda, responsabile dell’ufficio attività equestri della Fondazione Sa Sartiglia. Insieme a loro anche numerosi cavalieri protagonisti anche dell’ultima edizione della giostra equestre oristanese. Ad accoglierli in comune, il sindaco Mariano Soro accompagnato dalla giunta comunale, i presidenti dei comitati delle manifestazioni equestri locali, Salvatore Fara, Davide Sotgiu e Giuseppe Saccu, il presidente della Pro Loco Giovanni Maria Spanu e il gestore dell’ippodromo Antonello Pinna. Durante la cerimonia la delegazione oristanese ha portato i saluti del Presidente della Fondazione Sa Sartiglia, Angelo Bresciani, e del sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, e ha consegnato ai proprietari dei cavalli di Pozzomaggiore attestati e pergamene: “Un piccolo segno di apprezzamento per una collaborazione che dura da tanti anni – hanno detto gli ospiti oristanesi rivolgendosi al sindaco Soro e a tutti gli amici di Pozzomaggiore -. I cavalli, nel rispetto di una collaudata e lunga collaborazione, sono protagonisti indiscussi della manifestazione e fedeli compagni dei sartiglianti. La cerimonia è importante perché ci dà l’occasione per ringraziare i proprietari dei cavalli di Pozzomaggiore che hanno partecipato all’edizione della Sartiglia 2018 ma, sopratutto, per dare maggiore impulso a una collaborazione che va avanti da diversi anni, con grande spirito di amicizia”. Gli amministratori comunali di Pozzomaggiore hanno auspicato la costituzione di un Consorzio per la tutela delle feste equestri, uno strumento utile per affrontare più efficacemente le procedure burocratiche che sempre più condizionano l’organizzazione degli eventi pubblici, che potrebbe portare benefici economici e ricadute positive a livello occupazionale e turistico in tutti quei paesi nei quali la cultura del cavallo è un elemento della tradizione e un valore aggiunto su cui puntare anche a fini turistici.

Da martedì 3 aprile sarà possibile richiedere il rilascio o il rinnovo dei certificati di esenzione per reddito presso gli sportelli Ats-Assl di Oristano. Rientrano nelle categorie esenti per reddito: i cittadini di età inferiore a 6 anni o superiore a 65 anni, appartenenti a un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a € 36.151,98 (codice esenzione E01); i disoccupati e loro familiari a carico appartenenti a un nucleo familiare con reddito complessivo inferiore a € 8.263,31, incrementato fino a € 11.362,05 in presenza del coniuge e di € 516,45 per ogni figlio a carico (codice esenzione E02); i titolari di assegno sociale e loro familiari a carico (codice esenzione E03); i titolari di pensione al minimo di età superiore a 60 anni e loro familiari a carico, appartenenti a un nucleo familiare con reddito complessivo inferiore a € 8.263,31, incrementato fino a € 11.362,05 in presenza del coniuge e di € 516,45 per ogni figlio a carico (codice esenzione E04). Per evitare inutili disagi, prima di recarsi agli sportelli Ats-Assl di Oristano è opportuno verificare presso il medico di famiglia o pediatra di libera scelta se si risulti già inseriti negli elenchi Sogei, caso in cui si ha automaticamente diritto all’esenzione per reddito. Solo se l’assistito non risulta incluso negli elenchi Sogei, ma ritiene di avere comunque diritto all’esenzione per reddito, dovrà recarsi presso gli uffici Ats-Assl per presentare l’autocertificazione. Sono tenuti a recarsi in ogni caso presso gli uffici Assl i disoccupati (categoria E02) e coloro che, rientrando nelle categorie E01, E03, E04, devono richiedere l’esenzione per la prima volta, nonché i genitori dei bambini da 0 a 6 anni (codice esenzione E01), per i quali il sistema Sogei non ha provveduto al rinnovo automatico. Il cittadino può avvalersi del certificato di esenzione solo se persistono le condizioni personali e di reddito dichiarate al momento dell’autocertificazione e ha l’obbligo di richiedere all’Assl di competenza la cancellazione dall’elenco degli assistiti esenti se le condizioni personali e di reddito siano variate, non consentendo più di usufruire del diritto all’esenzione. Occorre presentarsi presso gli sportelli Assl del proprio distretto muniti di tessera sanitaria e fotocopia del proprio documento di identità valido. Nel caso in cui l’assistito non possa effettuare personalmente l’autocertificazione per impedimento sanitario certificato dal proprio medico di famiglia, sono ammesse le deleghe con allegato il certificato medico a favore del coniuge, del figlio o altro parente fino al terzo grado.  A meno che non siano presenti esigenze sanitarie urgenti, si consiglia di evitare recarsi agli sportelli nei primi giorni di aprile per evitare lunghe attese.
Sedi per il rilascio e il rinnovo dell’esenzione ticket per reddito: ORISTANO, Distretto, via Carducci 41: Dal lunedì al venerdì: ore 8.00-11.30 (fino a un massimo di 100 numeri eliminacoda); Martedì: ore 15.00-17.00 (fino a un massimo di 50 numeri eliminacoda). Dal 1° luglio: lunedì, martedì, giovedì, venerdì: ore 8.00-11.30; martedì: ore 15-17. ALES, Poliambulatorio, via IV novembre: Dal lunedì al venerdì: ore 10-12. BOSA, Distretto, via Amsicora 1: Martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: ore 8.30-12; Martedì: ore 15.30-16.30. GHILARZA, Ospedale Delogu, corso Umberto 176: Dal lunedì al venerdì: ore 10.30-12.30; Martedì e giovedì: ore 15-17. LACONI, Casa della Salute, via Mazzini: Lunedì, ore 10-12. MOGORO, Poliambulatorio, via Cagliari 29: Dal lunedì al venerdì: ore 11-13. SAMUGHEO, Casa della Salute, via della Pace 46/A : Martedì, giovedì, venerdì: ore 8.00-13.00 (fino a un massimo di 20 numeri eliminacoda); Martedì: ore 14:30-17:00 (fino a un massimo di 20 numeri eliminacoda). TERRALBA, Poliambulatorio, via Rio Mogoro: Dal lunedì al venerdì: ore 10-12. VILLA S.ANTONIO,Poliambulatorio, via Serra Longa: Martedì, mercoledì, giovedì: ore 10-12.

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