Mag 13

Ex esposti amianto: “Il Governo colpevole di omicidio colposo e strage ambientale”.

L’Associazione regionale ex esposti amianto di Oristano è fortemente preoccupata per i tre nuovi casi, che si sono verificati negli ultimi mesi, di cittadini ai quali è stata diagnosticata una patologia correlata all’amianto.

“Cittadini – ha precisato Giampaolo Lilliu, presidente dell’Associazione – che mai hanno avuto che fare nella loro vita lavorativa con settori o attività a rischio di esposizione amianto e che, quindi, hanno contratto la patologia correlata all’amianto per esposizione ambientale”.

All’indomani della giornata di premiazione del “Concorso amianto e le scuole”, che è stata anche occasione per celebrare la “Giornata delle vittime a causa dell’amianto” (che, fra l’altro, ha visto la consegna del premio Eternot alla città di Oristano, simbolo e monumento vivente delle vittime della fibra killer, e che si è sempre distinta nella lotta all’amianto), Lilliu ha denunciato, per l’ennesima volta, come il nostro territorio sia a forte rischio per esposizione ambientale all’amianto.

Proprio per questo motivo, l’Associazione si è detta molto preoccupata e continua a stigmatizzare la mancata programmazione nel Paese, a tutti i livelli (sanitario, tecnico e politico), di un reale ed efficace “…piano di bonifica ambientale dell’amianto e la messa in sicurezza del territorio, al fine di garantire il diritto alla salute e la tutela dell’ambiente”.

Secondo l’Associazione le persone decedute a causa dell’amianto in provincia di Oristano dovrebbero essere circa un’ottantina. “Abbiano usato il condizionale – ha detto Lilliu – in quanto si tratta di dati sensibili e, quindi, riservati, ma siamo certi che sono numeri al ribasso, anche perchè il registro regionale per i casi di patologie correlate all’amianto  esiste solo dal 2007”. Dati che, secondo Lilliu, comunque li si voglia interpretare, non possono permettere il silenzio che nel nostro Paese copre da sempre il “caso amianto” da parte di istituzioni, enti e amministrazioni a tutti i livelli, che hanno ruoli e compiti per affrontare in maniera decisa il problema, ma che invece non li esercitano oppure lo fanno in modo poco incisivo.

“Da anni – ha proseguito il presidente dell’Associazione ex esposti amianto – denunciamo la responsabilità del Governo, secondo noi colpevole di strage ambientale e omicidio colposo, alla pari degli ex imprenditori del settore amianto e cemento-amianto, in quanto, pur conoscendo il rischio per la salute e per l’ambiente derivante dalla fibra killer, non mettono in atto azioni forti per bonificare i siti di proprietà o di utilizzo pubblico, come scuole, ospedali, strutture sportive, uffici pubblici, ecc. Inoltre, sono colpevoli di non attivare azioni finanziarie importanti per incentivare la bonifica dei siti privati, indispensabili per arrivare all’obbiettivo “amianto zero” in tempi brevi.

L’Associazione ex esposti amianto – ha concluso Lilliu – continuerà nella sua azione, che non è rivolta a obbiettivi singoli di tutele previdenziali, ma è indirizzata a bonificare e smaltire in modo definitivo l’amianto e mettere in sicurezza il Paese”.

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