A Oristano due arresti per una violenta lite in via Versilia.
Gli agenti della Questura di Oristano sono intervenuti in via Versilia, nel quartiere oristanese di Torongius, per interrompere una violenta lite tra due vicini di casa che, probabilmente, senza il loro intervento, avrebbe potuto avere tragiche conseguenze.
Federico Carta, 23 anni, dopo aver aggredito la madre e averle lanciato contro vari oggetti, tra cui una bottiglia di vetro, è stato ripreso verbalmente da un suo vicino di casa, Andrea Picciau, di 42 anni. Dalle parole si è passati ai fatti.
Secondo una prima ricostruzione dell’episodio, Picciau avrebbe aggredito Carta con un grosso coltello da cucina. Il ragazzo per difendersi avrebbe usato una mazza da baseball, e grazie a una serie di colpi ben assestati sarebbe riuscito a disarmare il vicino di casa. Quest’ultimo avrebbe, quindi, preso un badile colpendo a sua volta il giovane.
L’intervento degli uomini della sezione Volanti ha poi evitato che l’episodio si trasformasse in una tragedia.
I due contendenti sono stati accompagnati dagli agenti al Pronto Soccorso dell’ospedale San Martino di Oristano, e dopo le prime cure sono stati arrestati per lesioni aggravate dall’uso di armi.
Si sono vissuti dei momenti di grande tensione a Baressa, dove i Carabinieri e lo psicologo erano chiusi nell’abitazione di una donna che teneva una bambina di due anni e mezzo in braccio e si rifiutava di consegnarla ai militari. Cosa che, invece, è poi avvenuta nella tarda serata. Dopo una separazione conflittuale, il Tribunale di Viterbo aveva deciso che la piccola fosse affidata al padre, che vive nella Penisola. La madre, che risiede a Baressa con la bambina, non ne voleva sentire, e questa mattina aveva lanciato un grido d’aiuto sui social network perchè non intendeva lasciare andare la piccola nella Penisola. Sul posto, oltre ai Carabinieri, al sindaco del paese, e a tanti compaesani, c’erano anche il consigliere regionale delle Pari opportunità, Gabriella Murgia, e il consigliere comunale di Oristano, Patrizia Cadau (M5S). “Con il massimo rispetto delle istituzioni e delle ordinanze, ciò a cui stiamo assistendo è sconcertante”, aveva detto Patrizia Cadau, che era riuscita a parlare con la madre della piccola tramite cellulare. La notizia era stata confermata anche dal leader di Unidos, Mauro Pili, che ha seguito la vicenda fin dall’inizio.“Si tratta di una doppia ingiustizia – ha ribadito anche oggi la mamma della piccola –, perché da un lato si nega, nei fatti, la possibilità a una madre di vedere la sua bambina: come si fa, infatti, a 600 chilometri di distanza, con il mare di mezzo, senza una casa e la possibilità di stare a Viterbo? Dall’altra si nega a un minore la possibilità di stare con la sua mamma”. La situazione, come detto, si è poi sbloccata. I Carabinieri, insieme alla madre e alla piccola si sono recati nella caserma di Mogoro, e con la mediazione di uno psicologo, sono riusciti, verso le 19, a convincere la giovane madre, che alla fine si è “arresa”. nel frattempo, il padre della bambina si trovava in un’altra caserma dei Carabinieri, sempre in provincia di Oristano, in attesa di poter riabbracciare la figlia e riportarla con sé nella Penisola.
“Artefice” è il titolo della manifestazione culturale che si terrà venerdì 6 luglio presso la libreria bistrot Librid di Oristano, in piazza Eleonora. Una serata per raccontare il mondo di chi convive con il disagio mentale, per mostrare, attraverso la musica, la poesia e la pittura, la ricchezza interiore delle persone con sofferenza psichica e per superare lo stigma e il pregiudizio che spesso le costringono all’isolamento sociale. Da mercoledì 4 luglio, fino a lunedì 9 , al Librid saranno esposte le opere pittoriche, mentre nell’appuntamento di venerdì 6 luglio saranno lette le poesie, raccolte in un’antologia, con l’accompagnamento della chitarra classica. Autori dei dipinti, disegni, poesie, brani musicali sono gli utenti del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze della Ats-Assl Oristano, guidato dallo psichiatra Gianfranco Pitzalis. Dipartimento che ha organizzato la manifestazione, in collaborazione con la cooperativa “Primavera” di Santa Giusta e con la libreria che ospiterà l’evento. “Il progetto è nato dalla volontà di avvicinare gli utenti dei Centri di salute mentale al complesso e affascinante mondo dell’arte e della poesia, per dare loro gli strumenti per poter rappresentare emozioni, sentimenti e desideri attraverso l’arte – ha spiegato l’educatore del Dipartimento di salute mentale, Filippo Bartolomeo, referente dell’iniziativa –. Abbiamo scelto di chiamare “Artefice” la manifestazione perché il messaggio che vogliamo lanciare è che chiunque (anche chi vive un disagio psichico) è artefice del proprio destino e può cercare il riscatto sociale. L’arte è una delle tante forme attraverso cui i nostri pazienti cercano, e trovano, un riscatto”. Non è un caso che la manifestazione sia organizzata a quarant’anni dalla legge 180, la cosiddetta “Legge Basaglia”, dal nome dello psichiatra che rivoluzionò e umanizzò l’assistenza alle persone con disagio mentale, restituendo ai pazienti la piena dignità di persone, affiancando alla terapia farmacologica nuovi metodi e strumenti di cura. Sul solco di quell’insegnamento si pone l’attività del Dipartimento di Salute mentale di Oristano, che sperimenta forme di terapia diverse (dallo sport all’arte, passando per l’agricoltura sociale), con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale e lo sviluppo dell’autonomia di chi è affetto da sofferenza mentale.
“Oristano sarà dotata di un adeguato numero di pensiline alle fermate degli autobus. L’Arst, che ha in gestione il servizio di trasporto pubblico urbano dalla Regione, ha fornito ampie rassicurazioni in tal senso e siamo certi che a breve il problema sarà risolto con la piena soddisfazione dei cittadini”. L’assessore ai Trasporti del comune di Oristano, Pupa Tarantini, questa mattina ha parlato con il direttore centrale dell’Arst, Carlo Poledrini, ricevendo ampie rassicurazione sugli impegni dell’azienda di trasporti. Nei mesi scorsi i programmi di miglioramento del servizio di trasporto pubblico urbano, a Oristano, erano stati al centro di un incontro tra il sindaco Lutzu, l’assessore Tarantini e i vertici dell’Arst. Il direttore Poledrini ha precisato che “…l’Arst desidera riconfermare il forte impegno, già condiviso con l’amministrazione comunale, per la realizzazione di tutti i previsti interventi a favore dello sviluppo del trasporto pubblico urbano di Oristano; ciò sia in termini di adeguamento dell’offerta di servizi alle nuove esigenze di mobilità degli oristanesi, sia con il miglioramento della qualità del servizio offerto, attraverso la installazione di un adeguato numero di pensiline e una ulteriore estensione del sistema di informazione ai viaggiatori già in parte in esercizio”
Si chiama “Sumus”, ed è il nuovo sacchetto per la raccolta dei rifiuti organici domestici che fino a metà agosto sarà utilizzato in via sperimentale a Silì. Con l’innovativo prodotto si punta alla riduzione del peso e del volume dei rifiuti, dei percolati e degli odori ed alla contestuale e conseguente riduzione dei tempi di conferimento dei rifiuti. Mercoledì 4 luglio, alle 11, nella sala giunta del comune di Oristano, il sacco Sumus sarà presentato in conferenza stampa dal sindaco Andrea Lutzu e dall’assessore all’Ambiente Gianfranco Licheri, dal presidente del Consorzio industriale Massimiliano Daga e dai responsabili della Formula Ambiente, la società che in città gestisce il servizio di igiene urbana, e della società Sumus Italia. Sempre domani, alle 18, nella sede della ludoteca comunale di Silì, il sacchetto con le nuove modalità di raccolta saranno presentati ai residenti nel corso di un’assemblea pubblica.
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