Ago 02

La sfiducia nei partiti e l’estrazione a sorte.

“Su un punto Beppe Grillo e Sabino Cassese sono d’accordo: non hanno fiducia nei partiti. A modo loro, entrambi traducono la politica in una questione “epistemica”.

Grillo ha sollevato la questione se il Parlamento eletto funzioni bene e se la democrazia elettorale sia una buona cosa. Dà una risposta negativa a entrambe le domande e propone un Parlamento con una Camera sorteggiata invece che eletta. La risposta di Cassese mette in dubbio la bontà di questa soluzione perché, dice, ci darebbe un Parlamento di non competenti, meno competenti degli attuali rappresentanti. Una risposta che sta nell’alveo del problema posto da Grillo.

Cassese giudica il lavoro del Parlamento come si può giudicare quello di un collegio di esperti. Il fatto è che se si vogliono selezionare tecnici o esperti, meglio non ricorrere alle elezioni. Si tratta di una difesa debole perché centrata sul principio della competenza. Sulla disfunzionalità delle elezioni Cassese non ha probabilmente una visione meno critica di Grillo.

La risposta al sorteggio non può venire dall’appello alla competenza negli organismi eletti. Nell’Italia moderna, a proporre un Parlamento di sorteggiati fu Guglielmo Giannini che nel 1945 ( prima che la partitocrazia si mostrasse) sosteneva che occorresse eliminare i partiti (la casta) e propendere per un sistema che facesse a meno delle competizioni elettorali, generatrici di partiti. Occorreva un governo “minimo” e solo “amministrazione” (il Consiglio dei ministri si doveva occupare di questioni tecniche); il Parlamento doveva solo controllare i ministri, funzioni che si addicevano a un’ assemblea di sorteggiati.

Le elezioni scatenano visioni partigiane e differenze di prospettiva. Quando si tratta di arbitrare o controllare, meglio il sorteggio. Quando si tratta di decidere che politiche perseguire non si può evitare di schierarsi pro o contro; qui il sorteggio non serve. Meglio le elezioni.

Grillo ci indica l’ Atene classica come modello di buona democrazia, dove il sorteggio era l’unico sistema praticato per una selezione tra cittadini uguali. Ma non dice che nell’Atene classica il potere di votare le leggi in assemblea era e restava politico: non si usava alcuna selezione; i cittadini sedevano in assemblea. Gli ateniesi praticavano il sorteggio quando dovevano selezionare i membri di assemblee giudicanti.

Questo lo fanno anche le nostre democrazie. Anche l’Italia. In un contesto di contrasto alla corruzione e di calo di fiducia nei partiti, anche in Italia si estendono i settori nei quali si fa uso del sorteggio. Nelle amministrazioni pubbliche, si amplificano gli spazi della decisione sottratti alla politica a favore di criteri imparziali come il sorteggio. Le elezioni hanno sostituito la presenza diretta dei cittadini nell’assemblea, dove si fanno leggi. Il sorteggio non è mai stato eliminato nelle democrazie moderne; è stato confinato nelle questioni dove si richiedono giudizi di imparzialità – la composizione delle giurie popolari è uno dei casi.

Che cosa comporterebbe trasferire questo metodo di selezione all’organo politico, il Parlamento? Comporterebbe che la politica venisse sostituita dalla tecnica. Mentre ha senso demandare agli idraulici gli impianti nelle case, non ha senso chiedere che siano gli idraulici a decidere se comperare casa. Diceva Luigi Einaudi che la tecnica è ancella della deliberazione politica, non la sua sostituta. Come usare le risorse, se per scopi pubblici o privati, se adottare una tassazione progressiva o la flat tax: queste questioni dividono e creano dissenso perché non sono tecniche e imparziali; qui il sorteggio è fuori luogo.

Grillo vorrebbe (non è il solo) fare a meno dei partiti; il fatto è che “le parti” si manifestano non appena i cittadini aprono bocca in pubblico e discutono. O si elimina la libertà alla radice facendo della politica il luogo dei sapienti e degli esperti, o ci si deve rassegnare alla formazione di “parti”, che nascono come funghi, anche quando non contemplate dalle Costituzioni. Il problema è come farle rivivere in una sfera pubblica civile e tollerante”. (Nadia Urbinati, giornalista, politologa, accademica, titolare della cattedra di Scienze politiche alla Columbia University di New York).

I sindaci del Guilcer e dell’Alto oristanese pronti alle barricate contro quello che ritengono un ridimensionamento di fatto dei servizi sanitari offerti dall’ospedale Delogu di Ghilarza, per effetto della carenza di personale. Una protesta che potrebbe sfociare anche nell’occupazione della struttura sanitaria, come è stato ipotizzato durante l’ultima conferenza del Distretto socio sanitario di Bosa-Ghilarza, dalla quale sono emerse due proposte operative per scongiurare “lo smantellamento” sia del Delogu che dell’ospedale di Bosa. E’ stato infatti dato mandato al sindaco di Paulilatino e consigliere regionale, Domenico Gallus, di incontrare l’assessore alla Sanità, Luigi Arru, per fare chiarezza sulle reali intenzioni della Regione in merito al futuro dell’ospedale Delogu. Contestualmente, però, verrà chiesto un parere legale per verificare la possibilità di presentare un esposto in Procura per omissione di atti d’ufficio sui “ritardi” nell’attuazione del progetto di riforma su Ghilarza. Prossima riunione dell’assemblea lunedì 6 agosto, alle 18, presso l’Auditorium comunale del paese.

E a proposito di sanità, alla disastrosa giunta Pigliaru e alla bislacca maggioranza di centrosinistra a guida Pd alla Regione non ne va bene una. Dopo il clamoroso autogol messo in atto dalla commissione “sgoverno del territorio”, presieduta da Antono Solinas del Pd, che ha dato il via libera agli incrementi volumetrici nella fascia dei 300 metri dal mare (facendo roteare gli “zebedei” alla stragrande maggioranza dei sardi), oggi c’è da sottolineare lo strappo del Partito dei Sardi. Il Pds ha infatti covertito una mozione in un ordine del giorno di censura “politica” contro l’assessore alla Sanità, Luigi Arru, sull’attuazione della rete ospedaliera e sulla gestione dei pazienti diabetici. Da registrare anche il durissimo intervento del consigliere regionale del Pds, Roberto Desini: “Siamo convinti dell’ordine del giorno di censura e mi auguro – ha detto Desini rivolgendosi ad Arru – che per lei, assessore, non vi sia più un’altra esperienza politica”.  Maggioranza più a pezzi di così…

La Guardia di Finanza ha arrestato un minorenne di Oristano, perchè trovato in possesso di circa 100 grammi di droga. Durante un pattugliamento a Torregrande, i finanziari della Sezione operativa navale di Oristano hanno notato un gruppo di giovani e si sono accorti che uno in particolare sembrava in forte disagio. Il perchè è stato presto spiegato: nello zaino del giovane erano nascosti circa 20 grammi di “cannabis indica”, contenuta in due involucri e suddivisa in 23 dosi pronte per lo spaccio. Vista l’età del ragazzo, è stato subito contattato il Pm di turno della Procura della Repubblica dei minorenni di Cagliari, il quale ha disposto una ulteriore perquisizione presso l’abitazione del giovane, dove sono stati trovati altri 80 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e un “tritatabacco”, strumenti utilizzati per preparare le dosi della sostanza stupefacente. Alle operazioni hanno partecipato anche i finanzieri della Compagnia di Oristano, in perfetta sinergia tra componente aeronavale e territoriale della Guardia di Finanza. La droga è stata sequestrata e il minore è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio e poi accompagnato presso il Centro di prima accoglienza di Quartucciu a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sul mercato, la droga avrebbe fruttato al minorenne circa 500 euro.

Incidente stradale lungo la strada provinciale che collega la Statale 292 con Putzu Idu, all’altezza delle “Saline”, che ha coinvolto tre auto, una Bmw, una Fiat Punto e un Peugeot (due sono state quasi completamente distrutte) e causato quattro feriti. Un donna è rimasta incastrata tra le lamiere ed è stata liberata dai Vigili del fuoco di Oristano. Sul posto oltre ai Vigili del fuoco e alle ambulanze del 118, che hanno trasportato i feriti all’ospedale di Oristano, sono intervenuti anche i Carabinieri di San Vero Milis.

A Oristano, il termine per la presentazione delle richieste per i servizi di mensa e trasporto scolastico, per l’anno scolastico 2018/2019, è prorogato al 31 agosto. I moduli di domanda sono disponibili presso Informacittà e l’Urp, e sul sito istituzionale del comune di Oristano. Il modulo compilato dovrà essere consegnato, entro e il 31 agosto, al Centro Informacittà, in vico Episcopio (pressi piazza Manno).

Sono aperte le iscrizioni alla Scuola civica di musica del comune di Oristano per l’anno scolastico 2018/2019. Le domande possono essere presentate per i seguenti corsi: batteria, canto lirico, canto moderno, chitarra classica, chitarra moderna, clarinetto, fisarmonica, flauto traverso, pianoforte, sassofono, violino, launeddas, organetto diatonico, arpa, contrabasso, musica e nuove tecnologie, tromba, violoncello. I corsi relativi ad arpa, contrabasso, musica e nuove tecnologie, tromba e violoncello verranno attivati con un minimo di 5 iscritti per corso. Per la frequenza alla scuola civica è previsto il pagamento delle seguenti quote: 1) Corsi strumenti individuali, quota di iscrizione 35 euro; Corsi strumentali individuali e solfeggio, quota di frequenza mensile 40 euro; Corso di propedeutica 50 euro annuali (compresa la quota di iscrizione). Le domande di iscrizione devono essere presentate all’Informacittà, in vico Episcopio, entro il 10 ottobre. I pagamenti per l’iscrizione e la frequenza dovranno essere effettuati con modalità che verranno comunicate successivamente. i moduli di domanda sono disponibili presso Informacittà, Urp, e sul sito del comune www.comune.oristano.it . Per ulteriori informazioni si possono contattare gli uffici Informacittà, tel. Allo 0783/ 791628, e la Segreteria della Scuola, tel. 3475698253 (dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12).

Lascia un commento

Your email address will not be published.