Il Comune di Iglesias cambia da “Sortilla” in “Sortija” e la Pro Loco di Oristano lo denuncia.
Dopo la diffida, la Pro Loco di Oristano ha deciso di adire le vie legali contro il Comune di Iglesias.
La decisione fa seguito alla recente e formale ingiunzione nei confronti dell’amministrazione comunale di Iglesias dall’usare il nome “Sa Sortilla” per la manifestazione che dovrebbe tenersi nel capoluogo dell’Iglesiente domenica 21 ottobre.
Ricevuta la diffida, il Comune di Iglesias non ha fatto altro che cambiare nei manifesti che pubblicizzano la corsa all’anello il nome da “Sortilla” in “Sortija”, pensando così di aver risolto la questione. Insomma, quasi una presa in giro per la Pro Loco di Oristano, e la cosa non è stata presa per niente bene.
Il presidente del sodalizio oristanese, Gianni Ledda, direttivo e soci hanno infatti deciso di incaricare un legale perchè, finalmente, cessi da parte di altri comuni, e nella fattispecie quello di Iglesias, il reiterato uso e abuso dei nomi che riportino al marchio “Sartiglia” registrato dalla Pro Loco di Oristano.
Dopo l’ennesima lamentela dell’associazione, da parte del Comune di Iglesias si è sostenuto che l’antica corsa all’anello di Villa Ecclesiae è manifestazione diversa dalla Sartiglia, visto che si usano carri e tante altre cose che si differenziano dalla corsa equestre oristanese.
Per tutta risposta, la Pro Loco di Oristano ha sommessamente fatto osservare che “…se così è perchè allora il Comune di Iglesias non cambia nome e manifesto che spudoratamente richiamano la Sartiglia, manifestazione ormai conosciuta a livello mondiale?”.
“E’ da troppo tempo – aveva sostenuto recentemente Gianni Ledda – che associazioni più o meno estemporanee o Comuni utilizzano i nomi Sartiglia e Sortilla o fotografie della Giostra oristanese, per effettuare manifestazioni che nulla hanno a che fare con quella originale. L’unica cosa che le accomuna è l’uso del cavallo, ma non per questo si deve usare lo stesso nome. La storia ci dice che in molti paesi della Sardegna – aveva aggiunto il presidente della Pro Loco di Oristano – venivano realizzate delle corse all’anello e delle pariglie ma, con certezza, quella oristanese ha una data di nascita e una continuità unica in tutta l’Isola”.
La Pro Loco, dopo le spallucce alla diffida, ha deciso di passare alle vie di fatto e perseguire legalmente il Comune di Iglesias. E se le cose poi non dovessero cambiare, chiederà che la “Sortilla/Sortija” di Iglesias venga bloccata.
Ma c’è di più. Per la manifestazione del 21 di ottobre, il Comune di Iglesias aveva chiesto la partecipazione dei tamburini e trombettieri della Sartiglia, che dopo un incontro con la Fondazione Sa Sartiglia hanno declinato l’invito. Così non è stato, invece, per alcuni cavalieri della Sartiglia, ai quali non si può di certo impedire di prendere parte, a titolo personale, ad altre manifestazioni equestri isolane. Ragioni di opportunità avrebbero comunque dovuto suggerire che anche i cavalieri oristanesi, come tamburini e trombettieri, soprassedessero ma, a quanto pare, di fronte a un offerta in denaro abbastanza sostanziosa, è stato difficile rifiutare.
Questo fatto in casa Pro Loco ha, indubbiamente, creato un certo sbigottimento, soprattutto dopo aver appreso che il capocorsa della manifestazione di Iglesias dovrebbe essere Davide Fiori, noto e apprezzato cavaliere della Sartiglia di Oristano. “Pecunia non olet”, il denaro non ha odore, dicevano gli antichi romani, ma è proprio in queste situazioni che, a nostro modesto avviso, chi si dice così legato alle tradizioni della Sartiglia dovrebbe dimostrarlo.
Da oggi il mercatino di via Aristana e via Arborea trova sede nelle vie Palmas e Ugone III. “La nuova sistemazione, che ha carattere provvisorio, nasce con l’accordo dei commercianti ed è frutto di un preciso studio dell’assessorato, del Comando di Polizia locale e del Suap – ha precisato l’Aasessore alle attività produttive e alle aree mercatali Pupa Tarantini -. Lo spostamento si è reso necessario per poter dare avvio ai lavori di riqualificazione urbana di via Aristana e via Arborea inseriti nel programma Oristano Est. I lavori dovrebbero concludersi in 300 giorni. Poi il mercatino troverà una sistemazione definitiva e pienamente funzionale nelle nuove aree rinnovate, nel piazzale davanti alle ex case minime, che sarà opportunamente attrezzato”. Stamattina, insieme all’assessore Zedda, agli agenti della Polizia locale e ai rappresentanti delle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti, abbiamo effettuato un sopralluogo per verificare che il debutto della nuova sede avvenisse senza problemi – ha proseguito Tarantini -. Gli operatori commerciali hanno manifestato grande apprezzamento per la nuova sistemazione, più razionale e funzionale, pensata cercando di ridurre al minimo i disagi per i residenti. Stesso apprezzamento da parte di tanti cittadini che nella prima giornata hanno affollato le bancarelle”. Prima del trasferimento l’assessore Tarantini ha avuto numerosi incontri con i residenti, gli operatori commerciali e le associazioni di categoria. “Il confronto – ha detto Tarantini – ha consentito di sviscerare una serie di problemi e sollecitazioni, principalmente su temi riguardanti la sicurezza delle aree e il mantenimento di una viabilità capace di consentire il passaggio dei mezzi di soccorso e l’accesso alle abitazioni da parte dei residenti, nei confronti delle quali abbiamo dato adeguate risposte. Nelle prossime settimane verificheremo insieme a tutte le parti interessate la buona riuscita dell’iniziativa, pronti a cogliere eventuali segnalazioni e a intervenire laddove se ne verificassero le condizioni”. Il mercatino di via Ugone III e via Palmas Arborea continuerà a svolgersi, come da tradizione, nelle giornate di martedì e venerdì, con 40 posteggi: 15 destinati al settore alimentare e 25 a quello non alimentare.
Gli impegni, le rassicurazioni e le promesse del direttore generale della Assl di Oristano, Mariano Meloni, non sono bastate a fermare la mobilitazione dell’Alto Oristanese contro il “ridimensionamento” dell’ospedale Delogu di Ghilarza. La protesta è ripresa stamattina con l’occupazione simbolica della Stazione ferroviaria di Abbasanta organizzata dal comitato dei cittadini per la difesa della salute. Davanti alla stazione si sono radunate un centinaio di persone, tra i quali molti sindaci e amministratori, che con slogan e con striscioni hanno manifestato la volontà di proseguire la battaglia contro quello che considerano uno “smantellamento di fatto” dell’Ospedale Delogu. In particolare puntano il dito contro “…il declassamento del Pronto Soccorso, destinato a diventare un semplice centro di emergenza territoriale che sarà gestito dall’Areus e non dall’Azienda socio sanitaria di Oristano”.
La protesta dei sindaci e comitato di cittadini si è poi spostata ad Oristano, dove settemila firme, raccolte nel territorio a difesa dei presidi sanitari a partire da quello di Ghilarza “e quindi della salute dei cittadini”, sono state consegnate al prefetto Giuseppe Guetta. Quindi l’occupazione simbolica all’ospedale San Martino, con un breve sit in davanti all’ingresso della struttura. Una protesta pacifica e ordinata che, però, potrebbe presto diventare più dura. “L’inquadramento dell’Ospedale Delogu di Ghilarza previsto dal documento regionale ci va sostanzialmente bene – hanno detto i rappresentanti del comitato -, ma i conti non tornano quando si parla di chiudere il Pronto Soccorso e di sostituirlo con un Centro di emergenza permanente, perché in questo momento il Cet è una scatola vuota, non sappiamo che servizi deve fare, che personale avrà, e neanche se garantirà il servizio 24 ore su 24 come l’attuale Pronto Soccorso”. L’ex assessore provinciale e amministratore comunale di Ghilarza, Serafino Corrias, è pronto a dare battaglia (anche perchè, sostengono i più maliziosi, deve candidarsi tra le fila di Fortza Paris alle prossim regionali. ndr) . “Per adesso – ha spiegato Corrias – la nostra protesta si ferma qui, in attesa che ci diano le risposte che aspettiamo. Se queste risposte non arriveranno torneremo alla carica con ancora maggior determinazione”.
E’ giallo sulla scomparsa a Narbolia di Brigitte Padzdernik, una donna di 76 anni di origine tedesca, residente nell’isola da 15 anni, della quale non si hanno più notizie da mercoledì notte. La Procura della Repubblica, con il sostituto Armando Mammone, sta seguendo tutte le fasi della vicenda e al momento non esclude alcuna ipotesi. Nell’ambito di questa indagine, ieri sera, la casa dove la donna abita assieme al marito, un ex emigrato, è stata oggetto di un lungo sopralluogo da parte della Polizia scientifica. Secondo la ricostruzione dei familiari, la donna, che ha seri problemi di deambulazione, è uscita di casa poco dopo la mezzanotte in vestaglia e ciabatte, senza i suoi occhiali da vista. Alle ricerche, che interessano tutto il centro abitato e le campagne intorno al paese, partecipano assieme alle Forze dell’ordine e ai Vigili del fuoco anche molti volontari.
L’Archivio di Stato di Oristano, in occasione della manifestazione “Domenica di carta 2018”, organizza la conferenza “Mortos in Africas”, a cura di Giuliano Chirra. Domenica 14 ottobre, alle 17, nella sala conferenze dell’Archivio di Stato, in piazza Ungheria 5, Giuliano Chirra ricostruirà la vicenda storica dei fanti sardi in Africa durante il secondo conflitto mondiale. Interverrà Luciano Piras, caposervizio della Nuova Sardegna di Nuoro, mentre Carla Cossu, docente di filosofia e storia, dialogherà con l’autore.
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