Allerta Febbre del Nilo, il virus continua a circolare: 11 nuovi casi nei volatili.
Resta alta l’attenzione in Sardegna sulla Febbre del Nilo. Nonostante l’arrivo dell’autunno, con temperature più fresche, il virus sta continuando a circolare.
In provincia di Oristano si contano undici nuovi casi di volatili infetti: due a Ghilarza, uno ad Abbasanta, uno a Norbello e uno a Sedilo, nell’Alto oristanese, dove era già stata accertata la circolazione virale. Altri esemplari positivi sono stati rinvenuti a Oristano, Cabras, Milis, Narbolia, Santu Lussurgiu e Laconi. Le segnalazioni risalgono perlopiù al mese di ottobre, l’ultima è del 12.
Le carcasse degli animali, raccolte dai Servizi veterinari della Ats-Assl Oristano, grazie alle segnalazioni dei cittadini e della Forestale, sono state analizzate dall’Istituto Zooprofilattico della Sardegna (Izs) di Sassari, e sono attualmente in attesa di conferma ufficiale da parte di quello di Teramo, centro di referenza nazionale per la malattia, ad eccezione dell’animale ritrovato ad Abbasanta, la cui positività al virus è già stata accertata.
Da Teramo, intanto, è arrivata la certezza sulla presenza dell’infezione in tutti i precedenti 17 casi segnalati in provincia di Oristano dai servizi veterinari Assl e diagnosticati dall’Izs di Sassari.
“I dati ci dicono che il virus della West Nile disease è ormai presente in diverse zone dell’Isola – ha spiegato il direttore del Dipartimento di Prevenzione della Assl oristanese, Giuseppe Fadda -. Per questo, nonostante l’ulteriore abbassamento delle temperature faccia sperare che possa cessare o attenuarsi la circolazione virale, è utile non abbassare la guardia e continuare ad adottare tutte le misure di protezione dalla zanzara, insetto che attraverso le punture può trasmettere la malattia dagli uccelli infetti all’uomo”.
Il processo nei confronti di 29 consiglieri regionali di centrosinistra, accusati di peculato aggravato, nell’ambito dell’inchiesta sull’uso ritenuto illecito dei fondi destinati ai gruppi nella tredicesima legislatura (2004-2009), è stato rinviato. Il presidente della seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari, Giovanni Massidda, si è astenuto perché si era già pronunciato sul caso in passato. Inoltre, un altro giudice, Tiziana Marogna, ha sollevato un problema personale che la spinge all’estensione e ha rimesso gli atti nelle mani del presidente del Tribunale, Mauro Grandesso. Sarà lui a nominare un nuovo collegio e fissare una nuova data del processo. Per gli imputati, allora esponenti di Ds, Progetto Sardegna e Margherita, il Pm Marco Cocco aveva chiesto il rinvio a giudizio al termine di una lunga e complicata indagine, finita anche con alcune archiviazioni. A processo andranno Gavino Manca (al quale sono contestate spese per 52 mila euro), Antonio Biancu (circa 97 mila euro), Stefano Pinna (42 mila euro), Francesco Sabatini (56 mila), Giacomo Spissu (79 mila), Silvio Lai (81 mila), Antonio Ignazio Calledda (275 mila), Siro Marrocu (174 mila), Chicco Porcu (172 mila), Giuseppe Cuccu (170 mila), Nazareno Pacifico (94 mila), Alberto Sanna (83 mila), Vincenzo Floris (82 mila), Giovanni Battista Orrù (80 mila), Angelina Corrias (quasi 80 mila euro), Salvatore Mattana (79 mila), Giuseppe Matteo Pirisi (78 mila), Renato Cugini (70 mila), Alessandro Frau (54 mila), Mariuccia Cocco (48 mila), Gianluigi Gessa (42 mila), Simonetta Sanna (42 mila), Elia Corda (39 mila), Carmelo Cachia (35 mila), Giommaria Uggias (28 mila), Beniamino Scarpa (25 mila), Giovanni Giagu (23.600 euro), Giovanni Tocco (17 mila) e Tarcisio Agus (4.500 euro).
È il perito torinese Roberto Testi, medico legale che ha lavorato ai casi di Cogne e Garlasco, l’esperto che presterà giuramento presso il Tribunale a Oristano per effettuare l’autopsia sul corpo di Manuel Careddu, il 18enne di Macomer barbaramente ucciso da un branco di 5 giovani, due dei quali minorenni, per un debito di droga. Sarà lui a dover confermare ufficialmente, in base ai quesiti posti dal Pm Andrea Chelo, se il corpo sepolto e recuperato in una fossa sia quello di Manuel. E per farlo, viste le pessime condizioni del cadavere, sarà necessario l’esame del Dna. Si dovranno poi chiarire l’ora esatta del decesso, le modalità dell’omicidio, in particolare il tipo di attrezzi usati per il delitto, e se abbiamo infierito sul 18enne più persone. Il medico legale dovrà anche valutare la compatibilità delle dichiarazioni rese dagli indagati in sede di interrogatorio con i riscontri autoptici. Da qui si apprende, dunque, che almeno uno dei cinque ragazzi arrestati avrebbe deciso di raccontare agli investigatori la sua versione dei fatti. Roberto Testi, tra i periti più conosciuti in Italia, collabora da anni con le più importanti Procure. Ha lavorato sull’unicità dei casi di Cogne e di Simonetta Cesaroni ed è anche l’autore della super perizia sul delitto di Chiara Poggi.
In occasione della rassegna “Oristanottobreventi”, l’assessorato alla Cultura ha programmato la mostra documentaria “I frammenti membranacei del Comune di Oristano”. La mostra, inaugurata il 16 ottobre e ospitata presso la sala giudicale del palazzo degli Scolopi, è visitabile fino al 15 novembre, tutti i martedì e giovedì, dalle 15,30 alle 17,30. L’allestimento, a cura dell’Archivio storico comunale, testimonia l’importanza del patrimonio archivistico della città di Oristano, attraverso il documento più antico conservato, datato 1479, e i frammenti di codici di natura religiosa risalenti ai secoli XII – XV. In mostra anche la mazza di città, realizzata da argentieri sassaresi nel 1651, con i relativi pagamenti per l’acquisto dell’argento e per la manifattura.
Il Comune di Oristano ha approvato le graduatorie provvisorie del “Reis – Reddito di inclusione sociale – Fondo regionale per il reddito di inclusione sociale Agiudu torrau”. Le graduatorie, nel rispetto della riservatezza personale, sono pubblicate con l’identificativo del numero di protocollo attribuito a ciascuna domanda all’atto della presentazione. Ai fini dell’ammissione definitiva i soggetti interessati all’integrazione e alla definizione della pratica saranno convocati dagli uffici del Servizio Sociale. La graduatoria potrà subire modifiche in relazione alle variazioni dello stato delle domande Rei, aggiornato mensilmente dall’Inps, e dalle ulteriori verifiche e accertamenti dei requisiti da parte del Servizio Sociale. Eventuali ricorsi dovranno essere presentati con un’istanza scritta al protocollo del Comune entro l’8 novembre. I cittadini interessati possono chiedere informazioni in merito alla loro posizione presso gli uffici del Servizio Sociale, a palazzo degli Scolopi, in piazza Eleonora, a Oristano, nei giorni di apertura al pubblico.
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