Manovra, fondi tagliati dell’80% alle Regioni che non riducono i vitalizi.
Per quelle Regioni che non tagliano i vitalizi di presidenti e consiglieri regionali saranno ridotti dell’80 per cento i trasferimenti, senza tuttavia toccare i fondi a Sanità, scuole per disabili e altri servizi essenziali.
E’ questa la norma, a quanto si apprende da fonti del Movimento, che il M5s ha deciso di inserire nella legge di bilancio che oggi ha ricevuto la bollinatura della ragioneria dello Stato ed è stata inviata al Quirinale (e sarà alla Camera solo a fine mese, tra il 29 e il 30 novembre). Già nella bozza di ieri era previsto un taglio del 30 per cento sulle somme eccedenti che riguardano i servizi essenziali. Dopo il taglio dei vitalizi al Senato, era stato lo stesso Luigi Di Maio ad annunciare che si sarebbe proceduto con le Regioni.
La questione vitalizi è stata affrontata nel testo all’articolo 76: “Riduzione dei costi della politica nelle Regioni a statuto speciale, ordinario e nelle province autonome”, si legge. Nella bozza, che l’agenzia Adnkronos ha potuto leggere, testualmente si prevede che “ai fini del coordinamento della finanza pubblica e per il contenimento della spesa pubblica, a decorrere dall’anno 2019, una quota pari all’80 per cento dei trasferimenti erariali a favore delle Regioni e province autonome, diversi da quelli destinati al finanziamento del Servizio sanitario nazionale, delle politiche sociali e per le non autosufficienze e del trasporto pubblico locale” è erogata a condizione che “le Regioni a statuto speciale, ordinario e le province autonome” entro “quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ovvero sei mesi qualora occorra procedere a modifiche statutarie, provvedano a rideterminare, ai sensi del comma 2, la disciplina dei trattamenti previdenziali e dei vitalizi già in essere in favore di coloro che abbiano ricoperto la carica di presidente della regione, di consigliere regionale o di assessore regionale”.
La nuova bozza, datata 30 ottobre – 77 pagine che contengono 108 articoli, contro i 115 della bozza precedente – non contiene la misura che incrementa il fondo per la famiglia, misura che aumentava gli stanziamenti di 100 milioni all’anno dal 2019, così come invece previsto dalle versioni precedenti della legge. La norma prevedeva il sostegno a misure in favore della natalità, della maternità e della paternità per contrastare la crisi demografica. Fonti del ministero della Famiglia spiegano: “L’incremento di 100 milioni di euro del fondo per le politiche della famiglia non è saltato, è stato solo inserito, trattandosi del potenziamento di un fondo esistente, nella seconda sezione della legge di Bilancio”.
Ecco le altre misure:
Nasce “InvestItalia” per gli investimenti pubblici – Arriva una “struttura di missione per il supporto alle attività del presidente del Consiglio dei ministri di coordinamento delle politiche del governo e dell’indirizzo politico e amministrativo dei ministri in materia di investimenti pubblici e privati”: la struttura prende il nome di ‘InvestItalià. La misura è “in attesa di valutazione politica“: proprio di questo si è discusso in una riunione ieri sera a Palazzo Chigi il cui esito sarebbe stato – viene referito da più fonti di governo – interlocutorio. Per la norma vengono stanziati 25 milioni all’anno dal 2019 e si prevede che la struttura sia istituita “con decreto del presidente del Consiglio dei ministri”, che operi alle dirette dipendenze del premier anche in raccordo con la Cabina di regia Strategia Italia prevista dal dl Genova.
Opere pubbliche, arriva la “Centrale di progettazione” – Arriva, dal primo gennaio 2019, la “centrale per la progettazione delle opere pubbliche”, che opera “in autonomia amministrativa, organizzativa e funzionale”. Saranno assunte 300 unità attraverso una procedura pubblica svolta da una commissione il cui presidente è designato dal premier e composta da 4 membri rispettivamente individuati dai ministri del Tesoro, del Mise, delle Infrastrutture e degli Affari regionali.
Tagli alle spese militari fino a 60 milioni all’anno – La bozza prevede tagli alle spese militari per 60 milioni all’anno dal 2019 e di ulteriori euro 531 milioni nel periodo dal 2019-2031. Nel testo si legge che sarà “il ministro della Difesa di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze, entro il 30 gennaio 2019, a rideterminare i programmi di spesa dei settori interessati e le relative consegne”.
Assunzione di 400 prof nei musei musicali – “Ho chiesto che nella legge di bilancio vengano trovate le risorse per il rafforzamento dell’organico dei docenti, in particolare alla scuola dell’infanzia e alle primarie”, ha detto il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti durante il question time. La nuova bozza della manovra sembra accontentarlo: “Dall’anno scolastico 2019/2020 – si legge – l’organico del personale docente dei licei musicali è incrementato di 400 posti”. “A tal fine – si legge nella bozza – è autorizzata la spesa di euro 4,85 milioni, per il 2019, di 18,16 milioni, per il 2020, di 23,56 milioni, per il 2021, di 19,96 milioni per ciascuno degli anni 2022, 2023, 2024 e 2025, di 20,49 milioni, per l’anno 2026 e di 21,56 milioni a decorrere dal 2027″. (da www.ilfattoquotidiano.it).
La seduta di ieri del consiglio comunale di Oristano è stata interamente dedicata alla risposta alle interpellanze e a un ordine del giorno dei consiglieri di minoranza.
Il sindaco Lutzu ha riposto all’interpellanza dei consiglieri Puddu, Federico, Obinu, Cadau, Masia e Riccio sulle valutazioni, le modalità e l’ammontare complessivo dei premi dei dirigenti e del personale dell’ente.
Presentando l’interpellanza Giuseppe Puddu (Udc) ha chiesto di conoscere le risultanze dell’ispezione effettuata dal ministero delle Finanze, le basi su cui la giunta ha espresso la valutazione del 2017, considerato che si è insediata solo nel secondo semestre, l’ammontare complessivo dei premi, e se si intendano remunerare anche gli incarichi ad interim ai dirigenti.
Il sindaco ha spiegato che i risultati della verifica dell’ispettore del ministero non erano stati resi pubblici perché il procedimento non è ancora concluso: “Attendiamo le risultanze definitive, ma nel frattempo il verbale è stato pubblicato sul sito istituzionale”. Sulle valutazioni il sindaco ha spiegato che la performance della dirigenza è valutata da un organismo esterno, il nucleo di valutazione, e la giunta si esprime sulla correttezza formale del procedimento. “L’ammontare dei premi dei dirigenti e dei dipendenti – ha aggiunto Lutzu – è disponibile sul sito istituzionale. Gli incarichi ad interim devono essere retribuiti secondo le norme, ma ce n’è stato solo uno”.
Puddu ha replicato evidenziando che “…il motivo della interpellanza era capire se i risultati raggiunti dai dirigenti siano soddisfacenti. La città è sporca, il verde pubblico è penoso, i cimiteri si curano solo prima delle festività. Oristano sta morendo anno dopo anno, legislatura dopo legislatura”.
Il sindaco Lutzu e l’assessore Massimiliano Sanna hanno poi risposto all’interpellanza dei consiglieri Obinu, Sanna, Uras e Cadau sulla revoca della concessione del suolo pubblico al locale “Al 17” di piazza Tharros.
Maria Obinu (Pd) ha detto di essere rimasta sorpresa “…per la solerzia con cui si è agito in questa circostanza. Una solerzia eccessiva visto che c’è stata una sola revoca da parte del Comune in due anni. La revoca è avvenuta con la rimozione temporanea degli arredi domenica 19 settembre. C’è stata una solerzia eccessiva perché tutto è avvenuto in meno di un mese. La revoca non può essere decisa in conseguenza al superamento dei decibel”. Con l’interpellanza si chiedeva di conoscere le norme violate dall’esercizio, il nesso tra l’ordinanza e la revoca della concessione per l’occupazione del suolo pubblico, e l’attività svolta dall’amministrazione per la riscossione della Cosap da parte dei morosi”.
“Si parla di solerzia, ma si vuole fare intendere che ci sia stato accanimento nei confronti di questo esercizio – ha risposto il sindaco Lutzu -. Non è così. Abbiamo cercato di fare il nostre dovere, senza schierarci a favore di nessuno, ma facendo rispettare leggi e regolamenti. Già da maggio sono stati registrati superamenti dei livelli di emissioni sonore, nonostante l’utilizzo di impianti acustici per quel locale sia permesso solo come musica di sottofondo. Successivamente sono stati i residenti a mettere per iscritto le loro lamentele. Il 29 agosto è stato notificato l’avvio di procedimento di revoca del suolo pubblico e dopo 15 giorni il provvedimento è diventato effettivo”.
L’Assessore Sanna ha risposto fornendo i numeri sulla Cosap: 536 accertamenti per un importo di 44 mila euro, 3.343 concessioni permanenti e 714 temporanee per il 2017 e 2835 permanenti e 623 temporanee per il 2018, l’accertato è 330 mila euro per il 2017 e 450 mila euro per il 2018, incassati 279 mila euro per il 2017 e 246 mila euro al 30 settembre 2018.
Il Consiglio comunale, infine, ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno dei consiglieri Federico, Obinu, Masia, Cadau, Uras, Puddu, Pecoraro, Riccio e Sanna su un riconoscimento da assegnare all’architetto Antonio Loddo per i mosaici realizzati in via Diego Contini. Federico (indipendente) ha motivato la richiesta spiegando che l’iniziativa dell’architetto Loddo ha permesso di abbellire un angolo del centro cittadino impattando positivamente nei confronti dei cittadini e dei turisti. “Un riconoscimento pubblico è doveroso” ha detto.
Durante il dibattito è stato chiesto di predisporre un regolamento che disciplini le modalità di assegnazione dei riconoscimenti pubblici che si distinguano per la loro azione.
Fino al 30 novembre è possibile presentare le iscrizioni all’Albo comunale degli scrutatori di seggio elettorale. Le domande, sui moduli disponibili sul sito istituzionale del Comune di Oristano o all’Ufficio Elettorale, in piazza Eleonora 44, devono essere presentate all’Ufficio Protocollo del Comune di Oristano, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13, e il martedì e giovedì anche dalle 16 alle 18, o per posta elettronica agli indirizzi mail protocollo@comune.oristano.it o istituzionale@pec.comune.oristano.it. Per poter essere inclusi nell’Albo degli scrutatori di seggio elettorale occorre aver assolto l’obbligo scolastico. Le persone già iscritte all’albo non devono rinnovare la domanda. Sono esclusi dalle funzioni di scrutatore i dipendenti dei ministeri dell’lnterno, delle Poste e telecomunicazioni e dei Trasporti, gli appartenenti alle Forze Armate in servizio, i medici provinciali, gli ufficiali sanitari e i medici condotti, i segretari comunali, i dipendenti dei comuni addetti o comandati a prestare servizio presso gli uffici elettorali comunali, i candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.
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