Trovati due scheletri a Siamanna. Comune al lavoro per superare l’emergenza maltempo.
Due scheletri sono stati trovati nelle campagne di Siamanna. Si tratta del secondo ritrovamento di ossa nel giro di 10 giorni in Sardegna, dopo la scoperta di altri tre scheletri sul Supramonte di Orgosolo.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Oristano, guidati dal capitano Francesco Giola, il sindaco di Siamanna Franco Velio Melas, e un archeologo. Ad avvertire i militari è stato Epifanio Loi, il proprietario del terreno agricolo non lontano dal paese, che si trova a 16 km da Oristano.
I due scheletri, entrambi in buono stato di conservazione, sono stati scoperti, uno accanto all’altro, sotto circa un metro di terra, mentre l’uomo eseguiva alcuni lavori con una pala meccanica in prossimità di un muretto a secco.
“In questo momento è prematuro fare qualsiasi ipotesi”, ha detto il procuratore della Repubblica di Oristano, Ezio Domenico Basso.
Intanto, il medico legale, Roberto Demontis, su incarico della procura di Oristano, dopo aver effettuato i primi rilievi ha trasferito le ossa all’Istituto di medicina legale di Cagliari per ulteriori e più approfondite analisi. Demontis avrebbe confermato che i due scheletri sono quelli di un uomo e una donna ma non ha aggiunto altro.
Procura e Carabinieri di Oristano continuano a mantenere il massimo riserbo, limitandosi a dire che solo dopo l’esito degli esami medico legali potranno offrire indicazioni precise su età, sesso e cause della morte. La speranza degli inquirenti è che, oltre a queste informazioni, gli esami medico legali possano fornire elementi utili anche a dare un nome e un cognome ai due scheletri. E proprio su questo fronte stanno già lavorando gli investigatori dei Carabinieri.
Il Comune di Oristano ha immediatamente attivato tutte le risorse di cui dispone, umane, tecniche e organizzative, per risolvere tutti i problemi e superare l’emergenza causata dal maltempo, che ha provocato numerosi danni in tutto il territorio comunale. “La straordinaria ondata di maltempo che ha colpito tutta l’Italia non ha risparmiato nemmeno Oristano, dove fortunatamente i danni non sono tanto gravi come in altre realtà – ha detto il sindaco Andrea Lutzu -. Le squadre del Comune, della “Oristano servizi” e della società “Formula Ambiente”, senza dimenticare quelle della Polizia locale, stanno intervenendo con grande impegno per eliminare le situazioni di pericolo e ripulire la città. Sono decine gli operatori in azione che stanno eseguendo un lavoro straordinario per abbattere gli alberi pericolanti, rimuovere quelli crollati e i rami abbattuti dal vento che nei giorni scorsi ha soffiato con una forza non comune. La priorità sono le scuole e le aree verdi di pertinenza – ha proseguito Lutzu -. Quelle interessate sono praticamente tutte, ma gli interventi più urgenti sono in quelle di via Santulussurgiu, via d’Annunzio, via Diaz e via Campania. Altri interventi sono richiesti nelle ludoteche, nella circoscrizione di Donigala, nei parchi e in numerose aree pubbliche, oltre a Torregrande, dove i problemi più grossi si sono registrati nella strada vicino allo Spinnaker e in via Magellano. Esiste ovviamente una scala di priorità che tiene conto del grado di urgenza e di pericolosità dei singoli casi. Con la collaborazione e la pazienza dei cittadini e grazie all’impegno delle squadre mobilitate confidiamo di superare questa emergenza nel più breve tempo possibile, intervenendo con ordine dappertutto, partendo dai siti dove si registrano le situazioni più difficili”.
Sono 26.325 edifici realizzati in zone della Sardegna nelle quali il rischio alluvione è elevato, il 4,4% del totale di oltre 604 mila immobili presenti. Sono, invece, 72 mila le persone (sempre il 4,4% del totale di oltre 1,6 milioni di residenti) che vivono in questi territori. Complessivamente si tratta di un’area ampia poco oltre 700 chilometri quadrati, pari al 2,9% del totale di 24.100 km2. I dati emergono dal rapporto dell’Ispra sul “Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio – Edizione 2018”. Incrociando i dati con quelli disponibili nella banca dati della protezione civile regionale si scopre che su 377 comuni dell’Isola 277 hanno predisposto un piano per rischio idraulico, mentre sono ancora 50 i comuni che non hanno ancora trasmesso alcun piano (per nessun rischio) alla direzione generale della Pc regionale. Il report registra anche il rischio frane (molto elevato ed elevato) che interessa 1.497,6 chilometri quadrati di superficie regionale, pari al 6,2% del totale.
Alcuni parlamentari sardi e attivisti del Movimento 5 Stelle si sono dati appuntamento davanti al consiglio regionale per protestare contro i vitalizi degli ex consiglieri regionali e contro la proposta di legge che mira a sanare la posizione contributiva degli ultimi cinque anni dei membri dell’assemblea. “La Regione Sardegna – ha detto la deputata Emanuela Corda – spende ogni anno 17 milioni di euro per pagare la pensione degli ex onorevoli. Da tempo denunciamo questo scandalo e riteniamo che questa stortura vada corretta immediatamente, ecco perché nella legge di stabilità abbiamo inserito una norma che stimola le Regioni a eliminare ciò che, a nostro avviso, è un privilegio”. Nei giorni scorsi Luigi Di Maio, aveva annunciato una misura che prevede il blocco dei trasferimenti nel caso in cui le Regioni non procedano al taglio dei vitalizi degli ex consiglieri. Di Maio aveva fatto riferimento anche all’ex consigliere regionale Claudia Lombardo di Forza Italia, che è stata in carica per tre legislature, l’ultima da presidente del consiglio regionale. “Ci sono persone che hanno alle spalle pochi anni di legislatura e percepiscono una pensione di cinquemila euro, e questo è inaccettabile – ha detto ancora Emanuela Corda -. A tutto ciò si aggiunge il colpo di mano di fine legislatura per garantire i contributi previdenziali dei consiglieri in carica in modo retroattivo. Vigileremo affinché queste persone non chiudano il mandato aggiungendo privilegi a quelli che già esistono”. Alla manifestazione davanti al consiglio regionale hanno partecipato anche i deputati Pino Cabras e Luciano Cadeddu, che si sono detti indignati “…per i tempi scelti dai consiglieri regionali per presentare la proposta di legge. Arrivano in ritardo su tutto, e adesso l’unica cosa che vogliono risolvere è qualcosa che riguarda direttamente le proprie tasche, e questo, dopo tanto immobilismo, è inaccettabile”.
La Assl di Oristano informa che, a causa di un problema tecnico dei mammografi installati presso il Servizio di Radiologia territoriale dell’ospedale San Martino di Oristano, le mammografie (sia quelle incluse nel programma di screening che quelle non incluse) sono temporaneamente sospese. Le donne per le quali il Centro screening della Ats-Assl Oristano ha prenotato la mammografia all’ospedale di Oristano nelle date comprese tra lunedì 5 novembre e martedì 20 novembre, sono pertanto invitate a contattare telefonicamente lo stesso Centro screening, ai numeri indicati nella lettera di invito (tel. 0783.317832-317019) per concordare un nuovo appuntamento. Le pazienti non incluse nel programma di screening, per le quali è stata prenotata una mammografia nello stesso arco di tempo compreso tra il 5 e il 20 novembre, saranno richiamate dagli operatori Assl per un nuovo appuntamento nel più breve tempo possibile. Qualora non vengano contattate, possono chiamare il numero 0783.317218 per ricevere informazioni a riguardo. Il personale tecnico è attualmente al lavoro per il ripristino dei macchinari. La Ats-Assl Oristano si scusa con le utenti per il disguido, che si sta cercando di superare nel minor tempo possibile.
5 comments
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E bravo Careddu, il pastorello che ha umiliato il Solinasa… Ah… Ah… Ah…
A me i grillini sono poco simpatici, ma questa volta hanno ragione da vendere.
Sto aspettando di vedere come andranno a finire i processi per peculato ancora in corso che riguardano molti consiglieri ed ex consiglieri regionali. Ci manca solo che passi la scandalosa proposta di legge presentata da questi vergognosi personaggi per sanare la posizione contributiva degli ultimi cinque anni con i soldi della colletività e siamo a posto. Allora hanno ragione quelli che dicono che questi consiglieri sono dis-onorevoli.
A proposito dei processi nei quali sono imputati numerosi Consiglieri regionali, spero che il Governo riformi presto la prescrizione, così non c’è il pericolo che chi è colpevole la passi lascia per il passare degli anni. Per i politici che rubano, considerato che non sono cittadini come tutti gli altri per gli stipendi che ricevono e i privilegi che godono, non dovrebbe esistere la sospensione della pena ma dovrebbero finire in galera e rimanerci.
Paolo Maninchedda, rasentando la comicità, intende far passare le primarie come un qualcosa di rivoluzionario. Come se le sue primarie/barzelletta aperte a tutti non fossero mai esistite. Ma lui, per essere diverso, le ha allargate ai giovani di 16 anni. Perché non ai 13-14enni o già che c’era anche alla scuola materna? Mi chiedo a che cosa servano queste primarie/barzelletta se già si sa che le vincerà lui. Però potrà sempre dire, tra l’ilarita generale, che lo ha eletto tutto il popolo sardo, anche se in realtà il suo sparuto popolo sardo è circoscritto e alle elezioni toccherà percentuali irrisorie. Maninchedda è sempre stato un genio nel creare fumo, ma ormai lo hanno sgamato e col suo pseudo indipendentismo governativo non incanta più nessuno.