Nov 12

Oristano premiata dal Coni come “Città europea dello Sport”. Omicidio Careddu: incarico ai Ris.

Oristano è ufficialmente “Città europea dello sport 2019”. La proclamazione è avvenuta, questa mattina, a Roma, nel Salone d’onore del Coni.

Il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, e l’assessore allo Sport, Francesco Pinna, hanno ritirato il riconoscimento dalle mani del presidente nazionale del Coni, Giovanni Malagó, e dal numero uno di Aces Europe per L’ Italia, Gian Francesco Lupattelli.

Insieme a Oristano sono state premiate Mantova, Livorno e Vercelli. Ma numerosi sono stati i riconoscimenti alle città, ai paesi e alle comunità. Cagliari per il quarto anno ha ottenuto la bandiera europea, mentre Genova è candidata al titolo di capitale europea dello sport. Alla cerimonia erano presenti decine di sindaci provenienti tutta Italia e grandi campioni olimpici.

Per il presidente del Coni, Giovanni Malagó, “…le città premiate devono essere orgogliose del risultato ottenuto”. Per Gian Francesco Lupattelli di Aces Europe “…i comuni che investono nello sport di base e nei cittadini che lo praticano sono il frutto e la testimonianza della felice intuizione di un premio nato 30 anni fa e che ogni anno cresce e raggiunge mete sempre più importanti”.

“Il titolo di Città europea dello sport arriva al termine di un un lungo percorso, avviato dalla precedente amministrazione e poi sposato da questa giunta – ha osservato il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu -. Abbiamo creduto e investito da subito in questa sfida che ha già prodotto ottimi risultati, e che nel 2019 ci porterà alla ribalta dello sport continentale. Negli ultimi 12 mesi Oristano ha ospitato tante manifestazioni sportive di valenza europea, confermando la sua vocazione in ambito sportivo. Nel 2019 si potrà fare ancora di più, dando lustro alla nostra città “.

“Scherma, pallavolo, sport nautici, equitazione. Sono diverse le discipline che nell’ultimo anno hanno visto Oristano protagonista a livello internazionale – ha aggiunto l’assessore allo Sport, Francesco Pinna -. Iniziative che, unite all’impegno del Comune nella promozione dello sport e dell’impiantistica (palasport, piscina), e alla collaborazione con le società e le istituzioni sportive, hanno consentito il raggiungimento di questo prestigioso obiettivo. La vera sfida inizia adesso, perché Oristano nel 2019 sia all’altezza del titolo conquistato”.

I periti del Ris di Cagliari hanno ricevuto l’incarico di eseguire gli “accertamenti irripetibili” per cercare di fare luce su chi tra gli imputati abbia effettivamente ucciso Manuel Careddu. Il 18enne di Macomer era stato assassinato da un gruppo di amici l’11 settembre scorso, nei pressi del lago Omodeo, e il suo corpo ritrovato dopo un mese nelle campagne di Ghilarza. Dell’omicidio di Manuel Careddu e dell’occultamento del cadavere sono accusati tre ragazzi di 20 anni di Ghilarza, Christian Fodde, Matteo Satta e Rinaldo Carta, e due minorenni di 17 anni, mentre Nicola Caboni, 19 anni, di Ghilarza, arrestato in un secondo tempo, deve rispondere di soppressione di cadavere. Gli esperti, che avranno 60 giorni per depositare le perizie, dovranno esaminare il piccone che sarebbe stato usato per uccidere il 18enne nei pressi del lago Omodeo, ma anche i guanti di lattice trovati sul luogo dell’omicidio. Esamineranno, inoltre, un coltello, forse utilizzato per tagliare i vestiti della vittima, un pezzo di corda che dovrà essere comparata con un’altra trovata a casa di uno dei sei indagati, e alcune auto. Ai Ris anche il compito di trovare eventuali tracce biologiche nelle autovetture. Dopo l’autopsia e l’esame del Dna, affidati al perito torinese, Roberto Testi,  anche i militari del Raggruppamento indagini scientifiche hanno ricevuto l’incarico di effettuare esami utili per accertare i distinti ruoli degli indagati. Per il padre di Manuel era presente al conferimento dell’incarico il legale di fiducia Gianfrancesco Piscitelli, mentre per due degli indagati, Nicola Caboni e Riccardo Carta, erano presenti i legali Roberta Congia e Francesco Campanelli.

È nuovamente operativo il mammografo installato presso la Radiologia territoriale dell’ospedale San Martino di Oristano, che nei giorni scorsi aveva subito un arresto a causa di un malfunzionamento tecnico. La Assl di Oristano ha provveduto a far sostituire le parti del macchinario non funzionanti e sono stati effettuati i test di ripristino, che hanno dato esito positivo. A partire da martedì 13 novembre l’attività mammografica riprenderà regolarmente. Tutte le donne che hanno prenotato una mammografia, sia nell’ambito del programma di screening sia extra-screening, possono quindi recarsi all’appuntamento nella data e nell’orario prestabiliti.

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