Due ragazze Rom denunciate perchè scoperte con attrezzi da scasso.
Gli agenti della sezione Volanti della Questura di Oristano hanno denunciato all’autorità giudiziaria due giovani ragazze Rom, per il reato di detenzione di oggetti atti allo scasso.
Nei confronti delle due giovani il questore ha emesso due fogli di via da Oristano, con rimpatrio obbligatorio nel paese di residenza. Le due ragazze per tre anni non potranno rientrare a Oristano.
Alcuni cittadini avevano segnalato al 113 due giovani che con fare sospetto si aggiravano nei pressi di alcune villette, a Massama. Gli agenti delle volanti si sono messi subito alla ricerca e le hanno individuate non lontano dal luogo dove erano state segnalate.
Dopo la perquisizione (effettuata da personale femminile della Questura), sono stati trovati, nascosti nella biancheria intima, un grosso cacciavite e alcuni calzini che le rom utilizzano al posto dei guanti in lattice per evitare di lasciare impronte e per non destare sospetti in caso di controlli.
Nonostante la giovane età, le due ragazze hanno un lungo elenco di precedenti penali per furto in abitazione e reati contro il patrimonio in generale. Accompagnate in Questura, si è poi scoperto che le due, incinte, avevano decine di false identità, fornite di volta in volta per eludere i controlli. Tuttora sono in corso delle indagini per verificare se le due donne siano responsabili dei furti in abitazione avvenuti negli ultimi mesi a Oristano.
La Questura invita ancora una volta i cittadini a segnalare la presenza di persone sospette che si aggirano nei pressi delle abitazioni e degli esercizi commerciali.
La Squadra Mobile della Questura di Oristano ha arrestato un cittadino francese di etnia Rom, di 24 anni, domiciliato in provincia di Oristano, per il reato di furto in abitazione e porto abusivo di armi. Nei confronti del francese, la Procura della Repubblica di Cagliari aveva emesso un ordine di carcerazione, eseguito dagli agenti della Questura di Oristano, che hanno rintracciato il giovane presso il campo nomadi di San Nicolò D’Arcidano. La stessa persona era stata denunciata, tempo fa, per aver occupato abusivamente, insieme ad altri rom, una villetta a Oristano, da cui era stato allontanato dopo a seguito l’intervento degli uomini della Questura. Dopo le formalità di rito il giovane è stato rinchiuso nel carcere di Massama. dove dovrà scontare una pena di due anni e quattro mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 800 euro.
“Vogliamo rappresentare le istanze della sinistra sarda rispetto alle politiche sbagliate di questa giunta regionale”. È la sfida di Vindice Lecis, sassarese, giornalista e scrittore, l’ottavo candidato alla presidenza della Regione in vista delle elezioni del 24 febbraio. Lecis ha presentato, a Sassari, il progetto che lo vede a capo di Sinistra sarda, la lista in cui confluiscono il Partito Comunista, il Partito della Rifondazione Comunista e i fuoriusciti di Sinistra Italiana, a iniziare dal segretario regionale Ettore Licheri, per niente convinti dalla scelta del movimento di sostenere la candidatura di Massimo Zedda e rendersi organico al centrosinistra. “Siamo nati per essere opposizione della giunta Pigliaru e per rappresentare un argine all’avanzata di questa destra xenofoba e razzista”, ha spiegato il candidato governatore durante la conferenza stampa nella sede sassarese del Pci, nel quartiere popolare di Monte Rosello. “Non è colpa degli elettori se votano a destra, ma di politiche errate, che hanno prodotto rabbia, dolore e lacerazioni profonde. Si può riproporre la stessa medicina che è stata causa della malattia, ossia della crescita della destra?”, è la domanda retorica che si è posto Vindice Lecis. “Bisogna governare in modo diverso questa nostra Isola. Noi vogliamo cambiare radicalmente l’agenda politica, fondandola su temi temi centrali come il lavoro, che deve ripartire dall’industria pulita, l’agroalimentare, turismo e sanità”. La decisione di Lecis e dei partiti che lo sostengono è recente, quasi istintiva. “Ci sto mettendo la faccia, è una battaglia stradifficile – ha ammesso Lecis-, ma sentiamo il dovere di impegnarci per questo”.
L’Ufficio elettorale del Comune di Oristano comunica che gli elettori affetti da gravi infermità, e che si trovano in condizione di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano, o per i quali l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano risulti impossibile anche con l’ausilio dei servizi previsti dall’art. 29 della legge 104, possono esprimere il loro voto a domicilio. Per poter fruire di questa opportunità è necessario far pervenire al sindaco del Comune nelle cui liste elettorali risulta iscritto, una richiesta dell’interessato attestante la volontà di esprimere il voto presso l’abitazione in cui dimora, corredata dalla prescritta documentazione sanitaria. La domanda può essere presentata fra il quarantesimo e il ventesimo giorno antecedente la data della votazione. Per le elezioni regionali del prossimo 24 febbraio, è quindi possibile presentare l’istanza fino a lunedì 4 febbraio. I moduli sono disponibili presso l’ufficio elettorale e scaricabili dal sito del Comune. Alla domanda dovrà essere allegata copia della tessera elettorale e il certificato medico rilasciato da un funzionario medico dell’Asl, in data non anteriore al 45° giorno antecedente la votazione. Il certificato dovrà riprodurre l’esatta formulazione normativa, attestando quindi la sussistenza, sotto la responsabilità dell’elettore, delle condizioni di infermità di cui al comma 1 dell’art. 1 della legge n. 46/2009, con prognosi dei almeno 60 giorni decorrenti dalla data di rilascio del certificato, ovvero delle condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali. Il certificato, inoltre, potrà attestare l’eventuale necessità del cosiddetto “accompagnatore” per l’esercizio del voto. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Elettorale, telefono 0783 791460-461 .
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