Ines Pisano si ritira. A “correre” per la presidenza della Regione saranno in sette.
Ines Pisano ha deciso di fare un passo indietro e di ritirare la sua candidatura per le prossime elezioni regionali del 24 febbraio.
Dopo i forti dubbi dei giorni scorsi e forse, come sostengono alcuni, a causa delle figuracce rimediate nei recenti confronti tra i candidati alla presidenza della Regione, Ines Pisano è uscita di scena, ritirandosi ufficialmente dalla competizione
Saranno quindi sette i candidati alla carica di governatore per le regionali: Christian Solinas per il centrodestra, che stando ai sondaggi è il grande favorito, Francesco Desogus (Movimento 5 Stelle), Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi), Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Massimo Zedda (centrosinistra), Mauro Pili (Sardi liberi), Vindice Lecis (Sinistra sarda).
Queste le brevi motivazioni della candidata della lista civica “Sardegna di Ines Pisano”: “Quando ho dato la mia disponibilità, ad animarmi erano due obiettivi: la possibilità di costruire un progetto innovativo e alternativo alle vecchie logiche, e unire il più possibile tutti coloro che si riconoscevano in una nuova idea di futuro per la Sardegna. Ebbene, la legge elettorale vigente non consente l’emersione di soggetti che non siano parte del sistema e già strutturati, e il rischio reale è quello di contribuire esclusivamente all’eccesso di frammentazione che dobbiamo superare. Faccio, quindi, un passo indietro come atto d’amore verso la Sardegna. La mia non è una diserzione o una fuga ma, al contrario, un gesto di umiltà e passione per la nostra terra”.
Intanto, sulla pagina Facebook del gruppo che sosteneva il magistrato bosano, “Vogliamo Ines Pisano governatore della Sardegna”, il ritiro di Ines Pisano viene così commentato:
“Cari amici, abbiamo creato questo gruppo partendo da un’idea diversa di Sardegna: una Regione moderna con lo sguardo rivolto all’Europa, ma fermamente decisa a salvaguardare: la sua tradizione, la sua identità i suoi prodotti. Avevamo scelto Ines Pisano come candidata governatrice donna, capace intelligente, affermata, che potesse fare sue le nostre idee, le nostre passione e i progetti che rilanciassero un nuovo modello di sviluppo economico per la Sardegna. In lei, anche per la sua professione, avevamo individuato una persona neutrale e non incline a identificarsi in una particolare linea politica, utile ad abbracciare qualsiasi progetto e idee da portare avanti. Tutto ciò ha permesso, in breve tempo, di far crescere questo gruppo in maniera esponenziale e a far confluire in questo percorso anche sovranisti, zona franchisti, imprenditori agricoli, allevatori, lavoratori precari, che hanno trovato in noi dei validi alleati a cui associarsi e creare un fronte comune, come non si era mai visto in passato. Grazie alla Vostra fiducia siamo diventati un gruppo umano, anche se virtuale, di 15mila persone. Con voi abbiamo dato vita ad un movimento. Un gruppo di persone che per realizzare tutto questo per mesi ha lavorato giorno e notte sottraendo ore al lavoro, alla famiglia e alla vita privata. Negli ultimi giorni, in seguito a riflessioni sull’immensa diversità tra il suo mondo professionale e quello politico, la nostra stimatissima e apprezzatissima Ines Pisano ha palesato qualche dubbio sulla volontà di proseguire questa avventura. Con profondo rispetto per le decisioni personali che ciascuno di noi deve portare avanti in solitudine e coscienza, i fondatori del gruppo, nell’interesse di salvaguardare i valori di un progetto politico legato alla Zona Franca Integrale, spontaneamente nato dal basso, in maniera propositiva, innovativa nei contenuti e tutte le risorse umane che vi hanno partecipato, qualora Ines maturasse la scelta di lasciare …continueremo a portare avanti questo progetto per la Sardegna”. (firmato Pietro Niedda, Marcello Argiolas, Alessandro Ricciardi, Michele Franco, Massimo Ricciardi).
Rimane ora da stabilire se il gruppo che fino a ieri appoggiava Ines Pisano dirotterà o meno il proprio consenso verso uno degli altri sette candidati alla presidenza della Regione, a parte la preferenza personale di Pisano per Zedda, che pare, però, non abbia entusiasmato più di tanto una buona parte dei suoi ex sostenitori.
Via libera al cosiddetto “decretone” che contiene le due riforme più importanti (Reddito di Cottadinanza e Quota 100) per Lega e il Movimento 5 Stelle. Una grossa soddisfazione per i grillini, che sul loro magazine online hanno pubblicato un articolo dal titolo “Quota 100 spazza via le lacrime di coccodrillo della Fornero”, che vi proponiamo:
“Reddito di Cittadinanza è il nostro grande orgoglio, ma non dobbiamo mai dimenticare che Quota 100 era un altro punto qualificante del programma in 20 punti con cui ci siamo presentati agli italiani prima del voto. Superare la tragica legge Fornero è sempre stato un obiettivo condiviso con la Lega e voluto fortemente da entrambe le parti nel Contratto di Governo. Ieri abbiamo portato a casa non solo una, ma entrambe le nostre principali promesse elettorali. Ed è solo l’inizio, Quota 100 migliorerà di anno in anno fino a trasformarsi in Quota 41, il punto di arrivo di un percorso di equità che cancella le lacrime di coccodrillo di Elsa Fornero. Quota 100 è già una rivoluzione pensionistica. Si offre a chi ha compiuto 62 anni e ha versato almeno 38 anni di contributi di andare in pensione anticipata rispetto ai requisiti della Fornero (che nel 2019 arrivano a 67 anni per gli uomini e 66 anni e 7 mesi per le donne). Un anticipo che può arrivare fino a 5 anni. I nonni possono tornare a fare i nonni, e non ci sarà alcuna penalizzazione sull’assegno mensile. Semplicemente si percepirà una pensione corrispondente ai contributi versati, che sarà inferiore a quella che si sarebbe ottenuta andando in pensione a 67 anni, ma sarà anche percepita per 5 anni in più. A conti fatti non c’è alcuna perdita e si offre semplicemente una grande opportunità ad almeno 1 milione di persone nel triennio 2019-2021. Se anche solo la metà dei potenziali beneficiari scegliesse Quota 100 avremmo un boom della domanda di lavoro da parte delle imprese, con benefici per l’occupazione giovanile, una spinta alla produttività in alcuni settori e un forte disincentivo all’emigrazione. Così come il Reddito di Cittadinanza, Quota 100 non è una semplice legge, ma una riforma organica che affronta molti dei mali italiani. Tutto il caos mediatico che abbiamo sentito in questi giorni sui dipendenti pubblici, naturalmente, è stato spazzato via dal decreto: la finestra per il pubblico si aprirà il 1° agosto 2019 per chi ha maturato i requisiti entro il 2018, e dal 1° settembre per gli insegnanti, così da garantire il turn over nella pubblica amministrazione e la continuità didattica nelle scuole. Anche i dipendenti pubblici che sceglieranno Quota 100 prenderanno il Tfr nel 2019, a partire da una rata di 30.000 euro, così come i privati. Per questi ultimi si potrà andare in pensione con Quota 100 già dal 1° aprile, o al più tardi da agosto. Abbiamo previsto anche un grande incentivo per le imprese: potranno mandare in pensione un lavoratore 3 anni prima dei requisiti di Quota 100, quindi a 59 anni, finanziando la differenza con i fondi che l’impresa ha a disposizione per la formazione interna, purché in cambio venga assunto un nuovo lavoratore. Insieme agli incentivi contenuti nel Reddito di Cittadinanza, è evidente la nostra attenzione per il mondo imprenditoriale.
Il decreto che contiene Quota 100, per la verità, si spinge molto oltre:
– proroghiamo per tutto il 2019 l’Ape sociale, che consente ad alcune categorie svantaggiate di andare in pensione a 63 anni (con 30 o 36 anni di contributi),
– blocchiamo l’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita per i lavoratori precoci,
– abbassiamo i requisiti per la pensione anticipata già in vigore (da 43 anni e 5 mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 5 mesi per le donne si scende a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, indipendentemente dall’età anagrafica),
– consentiamo agli under 46 di riscattare agevolmente la laurea e a tutti i cittadini di riscattare periodi di buco contributivo fino ad un massimo di 5 anni.
In soli 7 mesi abbiamo archiviato la Fornero offrendo un ampio ventaglio di possibilità a tutte le categorie di lavoratori. Solo un Governo forte poteva approvare nella sua prima Manovra due misure così decisive, trovando le coperture contro tutto e tutti. Dal 2019 togliamo il tappo all’occupazione giovanile e torniamo a respirare aria di futuro”.
(Movimento 5 Stelle, www.ilblogdellestelle.it).
In vista della Sartiglia del 3 e 5 marzo 2019, si sono riuniti, in seduta congiunta, il Consiglio di Amministrazione e il Comitato tecnico della Fondazione Sa Sartiglia Onlus, per procedere all’organizzazione della manifestazione equestre oristanese. Alla seduta, secondo quanto si legge in una nota della Fondazione, erano presenti il presidente della Fondazione, i componenti del Consiglio di Amministrazione, il direttore della Fondazione, i coordinatori e responsabili degli Uffici, il vicesindaco e assessore competente, le presidenze dei due Gremi, l’ex vice presidente e il segretario dell’Associazione Cavalieri. Durante la riunione si è preso atto dello scioglimento dell’Associazione Cavalieri “Sa Sartiglia”, delle dichiarazioni effettuate a più riprese dagli organismi preposti alla liquidazione dell’Associazione, che hanno modificato gli intendimenti assunti a suo tempo dall’Associazione in vista della Sartiglia, e sono stati, inoltre, analizzati i problemi relativi alla partecipazione dei cavalieri e dei cavalli alla manifestazione e gli adempimenti a cui dovranno attenersi a norma di legge. Nella seduta sono state anche evidenziate le criticità sorte dopo lo scioglimento dell’Associazione, a cui il regolamento Sartiglia demandava la scelta dei cavalieri partecipanti, e si sono definite le nuove modalità per garantire la corretta iscrizione dei cavalieri e dei cavalli per la partecipazione alla prossima edizione della giostra, mentre le prove selettive saranno organizzate e gestite in maniera autonoma dall’ex Associazione Cavalieri.
Gli adempimenti previsti seguiranno il seguente calendario:
1) dal 22 gennaio al 1° febbraio, iscrizione dei cavalieri per la partecipazione alla Sartiglia e alle prove selettive, presso gli uffici della Fondazione, all’Hospitalis Sancti Antoni (dal lunedì al venerdì, dalle ore 10,00 alle ore 19,00). I cavalieri all’atto dell’iscrizione dovranno produrre la certificazione medica attestante l’idoneità alla partecipazione alla Sartiglia e alle prove selettive. Saranno ammessi alle procedure di iscrizione i cavalieri già presenti nell’elenco a suo tempo trasmesso dall’Associazione Cavalieri “Sa Sartiglia” alla Fondazione.
2) Il 9 febbraio (pomeriggio) e il 10 febbraio (mattino e pomeriggio), visite veterinarie per i cavalli partecipanti alla Sartiglia e alle prove selettive presso gli impianti della Soe.
3) Il 17 febbraio prove selettive per la partecipazione alla Sartiglia.
Secondo quanto previsto dall’Ordinanza inerente le manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi – si legge nella nota della Fondazione -, prima della Sartiglia e delle prove selettive si procederà a controlli a campione mediante narcotest e alcoltest sui cavalieri, e antidoping a campione sui cavalli. Il Comitato tecnico, nei prossimi giorni, proseguirà ad esaminare gli aspetti organizzativi e nominerà la giuria, che opererà durante la Sartiglia, secondo quanto previsto dal regolamento.
Due escursionisti oristanesi in mountain bike, che si erano persi in una zona impervia nelle colline tra Cuglieri e Santa Caterina, e che non riuscivano più a rientare, sono stati rintracciati dai Vigili del fuoco. Ricevuto l’allarme, i Vigili del fuoco di Oristano sono giunti sul posto ma, a causa della zona difficilmente percorribile e considerato che ormai si era quasi all’imbrunire, hanno chiesto l’intervento dell’elicottero dei Vigili del fuoco di Alghero. Una volta localizzati, i due escursionisti sono stati caricati sull’elicottero, che li ha poi portarti in una zona sicura.
I Vigili del fuoco di Abbasanta sono dovuti intervenire per spegnere un incendio in un’abitazione del paese di propietà di un’anziana signora di 81 anni. La donna, che abita da sola e che ha difficoltà nel camminare, è riuscita a mettersi in salvao e ha poi chiesto aiuto al parrocco, il quale ha avvisato immediatamente i Vigili del fuoco. L’intervento è stato immediato. I Vigili hanno spento le fiamme che si stavano propagando in tutta la casa e hanno messo l’abitazione in sicurezza. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri di Ghilarza.
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