Proggetto “Viaggio nella terra dei Giganti”: firma e presentazione-spot a Oristano.
In periodo di elezioni un bicchiare d’acqua, un tozzo di pane e una vagonata di milioni non si nega a nessuno, nel vano tentativo, come nel caso della disastrosa giunta Pigliaru, di tentare un’inversione di tendenza che vede Pd e compagnia cantante nettamente sfavoriti per le prossime regionali.
Un ultimo esempio lo si è avuto oggi, a un mese dalle votazioni per le elezioni regionali, con la firma e la presentazione-spot in pompa magna, a Oristano, da parte dell’assessore regionale Paci (tra i più contestati nell’ultima legislatura. ndr), del proggetto “Viaggio nella terra dei Giganti”, in favore dell’Unione di Comuni Costa del Sinis e del Comune di Oristano. Comuni che potranno contare (almeno sulla carta) su 23 milioni di euro per realizzare i progetti di sviluppo del territorio.
Certo, la firma del proggetto era stata sollecitata da tempo dai sindici, ma è la tempistica che autorizza a pensar male, e come si usa dire in questi casi “…a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.
L’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci, ha firmato oggi il progetto, alla presenza di amministratori locali, imprenditori, sindacati e cittadini. Un progetto senza dubbio ambizioso – si legge nella nota diramata dall’Ufficio stampa del Comune di Oristano – che, insieme ai 24 milioni valorizzati all’interno di altre politiche già finanziate e ai 250mila euro stanziati col protocollo firmato con la Conferenza episcopale sarda, per la valorizzazione degli edifici di culto, dovrebbe creare, complessivamente, un movimento di circa 47 milioni per sei comuni, i cinque dell’Unione (Baratili San Pietro, Cabras, Narbolia, Riola Sardi, San Vero Melis) più Oristano, per una popolazione totale di 48.600 abitanti.
Dei 23 milioni, 4 e mezzo sono riservati ai bandi per le imprese del territorio, di cui 2 destinati all’ILab di Oristano, un centro di competenza specializzato nel settore “agroindustriale, food design, cibo&salute e tradizioni in ambito agroindustriale”, per favorire una rete che punti sul “fattore cibo” sotto i diversi aspetti: produttivo, commerciale e distributivo, coinvolgendo l’intero contesto regionale. Tre milioni sono invece destinati alla valorizzazione delle zone umide. Obiettivo principale del progetto, articolato in 6 azioni e oltre 40 interventi, è quello di favorire uno sviluppo sostenibile economico, occupazionale e sociale del territorio del Sinis e dell’Oristanese, attraverso la valorizzazione degli attrattori culturali di livello internazionale in chiave turistica, il potenziamento delle imprese e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini con particolare attenzione a giovani e anziani.
Le azioni del progetto sono complessivamente sei. Eccole, in sintesi. 1) Identità storico-culturale del Sinis e di Oristano per valorizzare gli attrattori culturali, materiali e immateriali come fattore competitivo: con un itinerario culturale e archeologico si punta a “mettere a sistema” le diverse componenti dell’offerta, a rafforzare la conoscenza da parte delle comunità locali e a conquistare l’attenzione di un pubblico sempre più internazionale. 2) Turismo sostenibile, itinerari ambientali e tutela delle aree sensibili: valorizzazione delle zone umide, percorsi ciclabili e itinerari dal prossimo Polo Intermodale di Oristano fino a Tharros e Monte Prama, passando per tutte le aree di maggior pregio del territorio. 3) Qualità della vita e offerta di servizi alla popolazione locale: riqualificazione degli impianti sportivi nell’area del Sinis e loro potenziamento a Oristano, città che sta investendo nella promozione della pratica sportiva a tutti i livelli. 4) Competitività delle imprese: bandi territoriali nel settore del Turismo, delle Produzioni Tipiche e del Sociale. 5) Miglioramento dei servizi essenziali del territorio: luoghi più accessibili, scuole e servizi migliori. 6) Governance, per una rapida ed efficace attuazione del progetto.
“Il progetto per cui oggi firmiamo – ha detto il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu – si intitola “Viaggio nella terra dei giganti”. Devo dire che mai titolo poteva risultare più appropriato: questa volta questo territorio, che ospita quella straordinaria risorsa culturale che sono i Giganti di Mont’e Prama, dimostra di essere un gigante nelle scelte strategiche per lo sviluppo. Questa è una programmazione che non cala dall’alto, ma nasce dalle legittime istanze delle comunità locali, che dimostrano di superare steccati e campanili, che punta a progetti integrati capaci di favorire uno sviluppo organico di un’ampia fascia del territorio oristanese che mai come questa volta ha dimostrato coesione e voglia di unirsi sulle cose da fare. Oristano, lo ricordo sempre, era fuori dalla programmazione territoriale.
Nell’ultimo anno la lungimiranza dei sindaci dei comuni dell’Unione Costa del Sinis Terra dei Giganti, unita alla disponibilità della Regione, ha riaperto le porte a una collaborazione che porta al risultato di oggi. Questo deve essere inteso come un punto di partenza e non come un traguardo. Dobbiamo essere bravi a sfruttare questa opportunità, impiegare al meglio i milioni assegnati a Oristano e dare gambe ai tanti validi progetti messi in campo, con il rilancio di Torregrande e i tanti altri progetti in corso con i quali oggi gettiamo le basi per il rilancio della località marina”.
E’ stata presentata, questo pomeriggio, a Oristano, la lista di Forza Italia (che fa parte della coalizione di centrodestra con Christian Solinas come candidato alla presidenza), per la circoscrizione di Oristano, per le regionali del 24 febbraio prossimo. I candidati al consiglio regionale, Oscar Cherchi, Paola Chessa, Gabriella Greco e Paolo Palumbo (erano assenti Emanuele Cera e Mariella Isoni) hanno affrontato vari temi “…per far ripartire la Sardegna”. In particolare i candidati azzurri hanno posto l’accento sulla Zona Franca “per rilanciare l’economia dell’isola”; disabilità, disoccupazione, pressione fiscale, politica per le donne e la famiglia. “Tutti temi – hanno detti i candidati di Forza Italia – che hanno come chiave il cittadino, che si troverà al centro del nostro progetto. Torneremo nelle piazze, in mezzo alla gente, per ascoltarla ed essere il più presenti possibile, cosa che la passata amministrazione, invece, non è riuscita a fare”.
Da qualche tempo a questa parte sta diventando un’abitudine: appena piove l’acqua delle frazioni oristanesi diventa non potabile. Anche questa volta, il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, ha firmato un’ordinanza con la quale vieta l’utilizzo per scopi alimentari dell’acqua in distribuzione nella frazioni di Massama e Nuraxinieddu. Il provvedimento si è reso necessario in seguito alle analisi effettuate dai tecnici di Abbanoa, e sulla base della comunicazione del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Assl di Oristano. I livelli di torbidità sono, infatti, troppo alti e superano i limiti ammissibili. Secondo la Assl l’acqua è da considerarsi non idonea ad uso potabile e alimentare (la bollitura non è un accorgimento utile), mentre sono consentiti gli usi domestici e per l’igiene della persona. L’ordinanza stabilisce che l’ente gestore Abbanoa debba avere cura di garantire idonei punti di erogazione della risorsa idrica potabile, per uso umano, nel territorio delle frazioni di Massama, ivi compresa la struttura carceraria, e di Nuraxinieddu, dandone ampia e contestuale informazione alla cittadinanza e al Comune di Oristano. Da oggi la stessa Abbanoa ha messo a disposizione tre autobotti nel quartiere di Sa Rodia a Oristano. Una autobotte anche tra Massama, Nuraxinieddu e nei pressi del carcere, e una e tra Tramatza e Siamaggiore.
Mediterranea, la rassegna organizzata dalla Camera di Commercio di Oristano che anche quest’anno, in occasione della Sartiglia, ospiterà le migliori produzioni dell’artigianato artistico e dell’agroalimentare di qualità, aprirà i battenti venerdì 1° marzo e chiuderà martedì 5 marzo. Mediterranea verrà ospitata al teatro San Martino, in via Ciutadella de Menorca; al piano terra del palazzo Arcais, in corso Umberto; e al piano terra di palazzo Paderi, in via Ciutadella de Menorca 15. Alla rassegna saranno ammesse un massimo di 40 aziende che potranno esporre le loro produzioni. La Camera di commercio di Oristano per l’assegnazione degli spazi terrà conto anche dell’ordine cronologico di arrivo delle adesioni. “Le imprese interessate – spiegano dall’ente camerale – dovranno compilare la scheda di adesione (disponibile anche sul sito internet della Camera di Commercio, all’indirizzo www.or.camcom.it) e consegnarla a mano agli uffici dell’ente, in via Carducci 23/25, a Oristano, o inviarla tramite e-mai all’indirizzo promozione@or.camcom.it, entro le 12 di venerdì 1° febbraio”.
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