Elezioni: terminato lo spoglio. Consiglio regionale notevolmente rinnovato.
Le 1840 sezioni della Sardegna hanno concluso il loro compito. Terminate le operazioni di scrutinio, il centrodestra con il suo candidato Christian Solinas (Psd’Az), come già si sapeva, ha vinto le elezioni con il 47,8%, (363mila voti).
Solinas ha battuto nettamente il candidato del centrosinistra Massimo Zedda, che si è fermato al 32,9% (250mila voti), e che non ha ottenuto l’exploit che il Pd si aspettava, anche se questo i dem, offuscati dall’ebbrezza di essere il primo partito (anche se sono calati, e non poco, rispetto alle precedenti regionali: nel 2014 il Pd era al 22%, oggi al 13,4%. ndr), non lo ammetteranno mai.
Terzo Francesco Desogus del Movimento 5 Stelle (la vera sorpresa negativa di queste elezioni) con l’11,1% (85mila voti). Consiglieri del centrodestra, centrosinistra e M5S a parte, non troveranno posto nell’aula del consiglio regionale candidati di altri partiti, visto il flop del Partito dei Sardi, Sardi liberi, Autodeterminatzione e Sinistra sarda , che non hanno superato la soglia del 5%. Paolo Maninchedda candidato governatore del Partito dei Sardi ha ottenuto appena il 3,3% (circa 26 mila voti), Mauro Pili (Sardi Liberi) 2,3% (17mila voti), Andrea Murgia (Autodeterminatzione) 1,82% (circa 14mila voti), e Vindice Lecis (Sinistra Sarda) 0,6% (4.500 voti). Le schede nulle sono state 810, le bianche 6.880, e quelle con voti nulli 15.131. I dati verranno ora verificati dagli Uffici centrali circoscrizionali presso i Tribunali.
Manca ancora l’ufficialità ma, come da noi già anticipato in un precedente articolo, il nuovo consiglio regionale, con 36 consiglieri per il centrodestra (Christian Solinas compreso), e 24 consiglieri dell’opposizione, di cui 18 di centrosinistra (compreso Massimo Zedda) e 6 del M5S, dovrebbe essere così composto:
Maggioranza – Lega: Annalisa Mele (Oristano), Andrea Piras, Dario Giagoni, Assunta Argiolas; Pierluigi Saiu, Sara Canu, Michele Pais, Michele Ennas; Psd’Az: Gianfranco Lancioni, Gianni Chessa, Pietro Maieli, Stefano Schirru, Franco Mula, Giovanni Satta, Fabio Usai; Forza Italia: Emanuele Cera, Ivan Piras, Alessandra Zedda, Antonello Peru, Giuseppe Talanas, Angelo Cocciu; Fratelli d’Italia: Paolo Truzzu, Nico Mundula, Francesco Mura (Oristano) e Gianluigi Rubiu; Udc: Giorgio Oppi, Andrea Biancareddu, Gian Filippo Sechi; 20Venti: Domenico Gallus (Oristano), Stefano Tunis, Pietro Moro; Riformatori: Giovanni Satta, Michele Cossa, Alberto Zanetti (un eventuale quarto seggio, forse a spese dell’Udc, potrebbe andare al bosano Alfonso Marras, il più votato dei Riformatori nella circoscrizione di Oristano. ndr); Sardegna civica: Roberto Caredda; Fortza Paris: Valerio De Giorgi.
Opposizione – Movimento 5 Stelle: Alessandro Solinas (Oristano), Carla Cuccu, Michele Ciusa, Desirè Manca, Roberto Li Gioi, Elena Fancello; Pd: Piero Comandini, Gigi Piano, Giuseppe Meloni, Roberto Deriu, Gianfranco Ganau, Valter Piscedda, Cesare Moriconi, Salvatore Corrias; Leu: Eugenio Lai, Daniele Cocco; Campo progressista: Francesco Agus, Gian Franco Satta; Futuro in comune: Raimondo Cacciotto, Franco Stara; Sardegna in comune: Maria Laura Orrù; Noi la sardegna: Laura Caddeo, Diego Loi (Oristano).
Intanto, il neo presidente della Regione, Christian Solinas, è già al lavoro. Oggi ha sentito il governatore uscente, Francesco Pigliaru per parlare delle priorità da affrontare e “….perché vorrei fare un passaggio di consegne ben fatto, – ha detto Solinas – con un approfondimento dei principali dossier aperti. Uno dei grandi temi è ricostruire un senso di comunità che metta assieme coste, zone interne, periferie e i centri urbani. Una comunità in crescita di cui tutti i sardi devono ugualmente sentirsi parte. Questa è un’isola di 24mila chilometri quadrati che merita un modello estensivo che consenta a ciascuno di fare al meglio quello che sa”. La Sardegna che Solinas ha in mente “…è una Regione con la schiena dritta in grado di rivendicare, a Roma e Bruxelles, i diritti che già esistono all’interno dello Statuto e quelli che ancora devono essere conquistati, senza avere il cappello in mano. In generale – ha concluso il neo presidente – si tratta di compensare gli svantaggi strutturali che derivano dalla condizione di insularità. Come? Con una serie di misure che garantiscano ai sardi di competere con la terra ferma in condizioni di parità”.
Un verbale per dire che ora non si scende sotto i 72 centesimi al litro per il latte ovino. E per condividere i punti salienti dell’accordo che tutti si auspicano di firmare il prima possibile. Si è chiuso così, dopo oltre sei ore di trattativa, il primo tavolo tecnico sul prezzo davanti al prefetto di Sassari, Giuseppe Marani. Il vertice è stato aggiornato al 7 marzo sulla base della bozza siglata a Cagliari con il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio e integrata con il verbale sottoscritto oggi. Sarà il prezzo sul mercato del Pecorino romano – che la parti hanno fissato oggi a 6 euro al chilo – a orientare il rialzo del prezzo del latte, in attesa che diventino realtà i fondi – in totale 50 milioni di euro – messi a disposizione dal Governo e dalla Regione per il ritiro del pecorino in eccedenza. “Oggi al tavolo della filiera del latte ovino-caprino convocato a Sassari sono stati fatti importanti passi avanti. E’ la dimostrazione che il governo non era presente in Sardegna solo per meri scopi elettorali, come molti hanno insinuato, ma per riportare l’economia agricola sarda al più presto fuori dalla crisi e finalmente competitiva”, commenta il ministro Centinaio. “Siamo contenti, abbiamo trovato la disponibilità di tutti per trovare un nuovo accordo, con un prezzo minimo di 72 centesimi, adeguandolo periodicamente”, dichiara Pierluigi Pinna, amministratore dell’industria casearia Pinna di Thiesi, mentre c’è prudenza e moderazione fra i pastori: “Qualche passo avanti è stato fatto. Intanto è stato stabilito che il prezzo del latte sarà legato al prezzo del formaggio, prezzo che già adesso sta riprendendo quota – commenta Gianuario Falchi – non abbiamo chiuso nessun accordo, sia chiaro. Il 7 marzo si vedrà il prezzo del formaggio e in base a quello stabiliremo il prezzo del latte, e che sarà verificato di mese in mese. Stiamo parlando di un prezzo di acconto, che sarà saldato a novembre in base all’andamento delle vendite del pecorino”. (Ansa).
Alcol test al maggior numero di cavalieri possibile, ma controlli antidoping solo i giorni precedenti e quelli successivi alla Sartiglia di domenica 3 e martedì 5 marzo. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Oristano Gennaro Capo, ha cambiato le regole che nel 2018 avevano fatto scattare lo sciopero di dei cavalieri, a causa dei controlli antidoping effettuati durante la corsa alla stella, e che poi hanno lasciato un brutto strascico giudiziario. Nessun controllo antidoping, dunque, quest’anno durante la manifestazione, ma i cavalieri che risultassero positivi salteranno la giostra del giorno dopo e non potranno partecipare alla Sartiglia del 2020. Gli organizzatori della Sartiglia potranno poi disporre l’esclusione anche per le edizioni successive della giostra. I controlli antidoping riguarderanno almeno il 20% dei cavalieri iscritti, e la Fondazione Sa Sartiglia potrà decidere se sottoporre ai controlli anche i due Componidoris e i loro compagni di pariglia. I controlli antidoping saranno effettuati negli ambulatori della Assl di Oristano, sotto la supervisione di due docenti dell’Università di Cagliari, Pietro Ciarlo e Andrea Loviselli, che oggi hanno partecipato alla riunione del Comitato provinciale per la sicurezza.
Giovedì 28 febbraio, il presidente della Fondazione Sa Sartiglia Angelo Bresciani, il sindaco di Oristano Andrea Lutzu, i presidenti dei Gremi dei Falegnami e dei Contadini, Marco Naletto e Genesio Passiu, presenteranno ai giornalisti il programma della Sartiglia 2019. La conferenza stampa si terrà, alle 11, nella sala consiliare del Comune di Oristano.
L’assessorato regionale all’industria ha finanziato il Comune di Oristano con 161 mila euro per l’acquisto di auto elettriche. L’intervento è volto a favorire la sostituzione di veicoli a combustione termica con veicoli elettrici da parte delle pubbliche amministrazioni. “Con le risorse messe a disposizione il Comune deve rottamare veicoli a motore del parco mezzi comunale e installare stazioni di ricarica per veicoli elettrici – spiega l’assessore ai Trasporti e alla viabilità Pupa Tarantini -. Contiamo di acquistare almeno 7 o 8 vetture di nuova generazione a emissioni zero, anche per fare da apripista e dare il buon esempio. È previsto anche che il veicolo elettrico finanziato garantisca una percorrenza di almeno 2.000 chilometri annui”. Il nuovo intervento integra l’Accordo di programma tra la Regione e i le principali città dell’isola, tra le quali Oristano, firmato a Cagliari dall’Assessore Tarantini per la realizzazione di una rete di stazioni di ricarica per auto elettriche. “La Sardegna, con uno stanziamento di 15 milioni di euro, è tra le regioni italiane che più sta investendo nella mobilità elettrica – ricorda il sindaco Andrea Lutzu -. L’accordo di programma prevedeva in tutta l’isola 650 stazioni di ricarica, 50 delle quali a Oristano, un numero adeguato a coprire adeguatamente il territorio comunale, a soddisfare le esigenze, ma soprattutto a incentivare l’utilizzo di auto elettriche”. progetto, in linea con il Piano energetico regionale, predisposto dall’assessorato regionale dell’Industria, prevede di abbattere del 50% entro il 2030 le emissioni inquinanti. Oristano, così come gli altri comuni che hanno aderito all’iniziativa, oltre all’installazione delle colonnine di ricarica, prevedeva la possibilità di acquistare veicoli elettrici da inserire nel proprio parco mezzi e la realizzazione di infrastrutture per informatizzare e gestire i punti di ricarica ed erogare i servizi di info-mobilità. “Le auto elettriche rappresentano il futuro ed è di importanza fondamentale per la nostra città far parte della pianificazione regionale e farsi trovare preparata all’appuntamento con la mobilità del futuro – osserva Tarantini -. Oggi il segmento dei veicoli elettrici rappresentano appena l’1% del mercato dell’auto, ma sappiamo bene che sono in corso cambiamenti epocali e nei prossimi anni lo scenario sarà completamente differente”. Il piano prevedeva che le stazioni di ricarica, nella prima fase, fossero posizionate nei punti strategici della città: nei principali ingressi, nei pressi dei centri commerciale (nord e sud), via Tharros, piazza Roma, piazza e via Mariano IV, piazza Cova, via Cagliari, nei parcheggi del Palazzo di Giustizia, piazza Giovanni Paolo II, parcheggio multipiano di via Carducci, piazza Manno, piazza Ungheria (stazione ferroviaria), via Iglesias, piazzale San Martino, via Costa, via Beatrice d’Arborea, piazza Italia, via Donizetti, via Brunelleschi, via del Porto, nel piazzale del porticciolo turistico d Torre Grande, nella piazza della Torre di Torre Grande.
La Regione ha previsto uno stanziamento per la mobilità sostenibile e contrastare la dispersione scolastica, attraverso la promozione dell’utilizzo del mezzo pubblico da parte degli studenti di ogni ordine e grado, compresi gli studenti universitari, mediante riduzione del costo dell’abbonamento per l’accesso ai servizi di trasporto pubblico locale (autobus urbani ed extraurbani, treni, metropolitane e traghetti). Gli studenti del Comune di Oristano potranno richiedere i rimborsi dei titoli di viaggio annuali per l’anno scolastico/accademico 2018/2019 (ma esclusivamente per le mensilità da gennaio ad agosto 2019) e mensile per il periodo gennaio-febbraio 2019. Le tipologie di titoli di viaggio ammessi a rimborso sono: abbonamenti mensili studenti; abbonamenti mensili integrati studenti; abbonamenti annuali studenti. La domanda va presentata entro il 15.04.2019 all’Informacittà (Piazza Manno/vico Episcopio o inviare all’indirizzo di Pec istituzionale@pec.comune.oristano.it. Alla domanda occorre allegare copia del documento di riconoscimento del richiedente; copia del titolo di viaggio (abbonamento studenti annuale/mensile) o/e scontrino/ricevuta fiscale rilasciata all’acquisto del titolo di viaggio per il quale si richiede il rimborso; copia dell’attestazione dell’ISee, in corso di validità all’atto dell’acquisto del titolo per cui si chiede il rimborso. La modulistica è disponibile sul sito istituzionale www.comune.oristano.it, all’Informacittà in Piazza Manno/Vico Episcopio, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e giovedì anche dalle 16 alle 19. Telefono 0783 791628 – informacitta@comune.oristano.it, all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (Urp) in piazza Eleonora d’Arborea (piano terra di Palazzo degli Scolopi) dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e il martedì anche dalle 16 alle 18, telefono 0783 791337 – 0783 791331. Numero verde 800 652467, mail urp@comune.oristano.it. Per informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio Pubblica Istruzione – Anna Rita Deidda – Anna Maria Fois, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 (escluso il giovedì), il martedì anche dalle 16 alle 18, telefono 0783791238; mail annarita.deidda@comune.oristano.it e amaria.fois@comune.oristano.it .
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