Apr 12

“Oristano Città Europa dello Sport”: 30 manifestazioni e 100 giorni di gare.

La “Mezza Maratona del Giudicato” e la partenza del “Grand Motor Trail”, con il battesimo da parte del campione del mondo di apnea Mike Maric, sono stati solo l’anteprima. Il ricco programma di “Oristano Città Europea dello Sport 2019” è ormai al via definitivamente.

Gli eventi programmati per tutto l’anno assicureranno un’adeguata cornice all’importante riconoscimento assegnato per il 2019 da Aces. Il Comune di Oristano, attraverso l’assessorato allo Sport, in questi mesi è stato impegnato in un continuo confronto con le autorità sportive (Coni e federazioni) e con le società per stilare un calendario di ottimo livello.

Nei giorni scorsi si è svolto anche un incontro interistituzionale tra il Coordinamento tecnico comunale, presieduto dal sindaco Andrea Lutzu e dall’assessore Francesco Pinna, al quale hanno partecipato il prefetto e i rappresentanti della Provincia, dell’Ufficio scolastico provinciale, delle Forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco, nel quale tutti hanno dato ampia disponibilità a collaborare per assicurare il successo dell’iniziativa.

Questa mattina, durante la conferenza stampa di presentazione, insieme al sindaco Lutzu e all’assessore Pinna, erano presenti il presidente della commissione Sport Davide Tatti, il delegato provinciale del Coni Gabriele Schintu, il responsabile dell’Ufficio scolastico provinciale Salvatore Melis, e Maria Passino del Comitato di indirizzo della Fondazione di Sardegna.

“Ci sono tanti eventi anche di importanza internazionale che richiameranno centinaia di atleti, tecnici e accompagnatori, ma anche appassionati e turisti – hanno spiegato il sindaco Lutzu e l’assessore Pinna -. Oristano vivrà un anno intenso: le rappresentanze istituzionali e le società sportive stanno dando del loro meglio perché tutto funzioni alla perfezione.

Tutti gli eventi proietteranno l’immagine della città a livello internazionale e assicureranno importanti e immediate ricadute anche economiche: atleti, tecnici e accompagnatori significano lavoro per albergatori, ristoratori e, in generale, per il sistema economico locale.
Oristano Città europea dello Sport è non solo un‘ottima occasione che vogliamo sfruttare, ma anche un primo passo per migliorare il sistema sportivo cittadino. Per riuscirci tutta la città si sta mettendo in gioco, ed è doveroso ringraziare il sostegno assicurato dalla Fondazione di Sardegna”.

Il ricco cartellone di eventi sportivi del 2019 ospiterà circa 30 eventi, per un oltre 100 giornate, da tenersi in 25 impianti e all’aperto. Sono coinvolte 54 associazioni sportive e 33 federazioni.

In programma prestigiosi eventi internazionali. Si partirà a giugno con la seconda edizione del “Sardegna volleyball challenge”, con rappresentative nazionali e squadre di club provenienti da tutta Europa, e con il Concorso ippico internazionale a Sa Rodia; ad agosto il Trofeo e lo stage internazionale di scherma; a settembre a Torre Grande il 10° Open Water Challenge e all’interno il Campionato europeo di Kite-Formula kite European Championship e lo Sprint race di canoa kayak; a ottobre le gare internazionali di orienteering.

Tra gli eventi nazionali, a giugno, a Torre Grande, il Vela day e il Torneo nazionale di tennis giovanile, che proseguirà sino a luglio. A luglio anche il Motoraduno nazionale Città di Oristano Memorial Stefano Scintu, il Concorso ippico nazionale, il Torneo nazionale fit di beach tennis e l’Open nazionale di tennis. A settembre il Meeting di atletica Mennea Day.

Particolarmente fitto il calendario di eventi di valenza regionale. Si inizierà questo fine settimana con il Campionato regionale di scherma e si proseguirà, dal 24 al 28 aprile, con l’Aristans kids cup di calcio e con il Campionato regionale di Judo Città di Oristano. A maggio, il Campionato regionale di nuoto Fisdir. A giugno, a Torre Grande, la tappa del Campionato sardo di windsurf slalom e, in città, la 13esima edizione della Tyrsos cup. A settembre il Campionato sardo di vela classe olimpica Hansa 303, l’Open regionale di tennis di 3^ e 4^ categoria. A ottobre la Regata O’pen Bic, ottava prova del circuito zonale sardo, e a novembre la settima prova del circuito zonale sardo di classe laser.

In calendario anche tanti altri eventi, come la mostra fotografica “Emozioni in movimento”, il Palio della botte, Sport insieme, convegni e momenti di confronto. Tra gli eventi di assoluto rilievo l’esibizione in città delle nazionali italiane sordi e sorde di pallavolo.

“La punta di diamante del nostro movimento sportivo deve, però, essere la scuola e l’attività paralimpica, e in questo settore saremo particolarmente attivi con la collaborazione delle istituzioni scolastiche, del Comitato paralimpico e delle società locali”, ha aggiunto il sindaco Lutzu”.

“C’è poi da sottolineare che uno dei momenti più importanti di questa annata sarà l’inaugurazione del nuovo palazzetto dello sport” – hanno conlcuso il sindaco Lutzu e l’assessore Pinna -. I lavori (a testimonianza dell’impegno del Comune di Oristano nell’impiantistica sportiva) sono in dirittura d’arrivo e contiamo di testare la nuova struttura, sulla quale sono rivolte le attenzioni di tante federazioni sportive, con il “Sardegna volleyball challenge”, e vorremmo inaugurarla ufficialmente a settembre con un torneo nazionale di basket con la Dinamo Sassari”.

“Mi ha infamato lei”. Sarebbero queste le ultime parole di Manuel Careddu, il 18enne di Macomer, prima di essere ucciso da Christian Fodde, 20 anni, di Ghilarza, colui che secondo l’accusa ha materialmente compiuto l’omicidio l’11 settembre 2018. Il quotidiano “La Nuova Sardegna” ha pubblicato oggi alcuni stralci degli interrogatori dei giovani arrestati per il delitto del lago Omodeo. “Lei” è la minorenne, fidanzata con Fodde. Nel racconto di quest’ultimo davanti al Pm e ai Carabinieri, dopo l’arresto, il giovane ha sostenuto di aver attirato in una trappola Manuel Careddu per poi colpito con una piccozza che aveva tenuto nascosta sotto la felpa. “Non urlava – ha detto Fodde -; Riccardo (Carta, uno degli arrestati. ndr) ha tenuto Manuel a terra, poi ho chiesto a C. (il minorenne arrestato. ndr) di legarlo ma lui non l’ha fatto, si è rifiutato. Dopo l’ho colpito con la pala che avevo preso dal cassone della moto Ape di Riccardo. L’ho colpito solo io, più volte, ho chiesto a C. di colpirlo, ma non lo ha fatto”. Il racconto continua con i dettagli su come il cadavere sia stato avvolto dentro un incerato e trascinato via, per poi essere seppellito in un terreno alla periferia di Ghilrza. Una confessione quella di Foode che, secondo quanto riportato da “La Nuova Sardegna”, conterrebbe dichiarazioni diverse rispetto a quelle rilasciate da Riccardo Carta. Intanto, uno dei giovani arrestati, Nicola Caboni, coinvolto nelle indagini, in un secondo momento, per aver aiutato gli altri imputati a nascondere il corpo, ha patteggiato una pena di quattro anni per soppressione di cadavere.

Un cane morto e abbandonato tra i rifiuti, nelle campagne di Santa Giusta. E’ l’ennesimo episodio di maltrattamenti agli animali segnalato dall’ Aidaa, Associazione italiana difesa animali e ambiente, che ha presentato una denuncia alla Procura di Oristano “…perché fatti come questo non possono assolutamente passare inosservati. Insieme ai rifiuti, anzi seminascosto sotto una catasta di rifiuti – ha denunciato l’Aidaa -, è stato abbandonato anche il corpo di un cane morto non si sa come (lo rivelerà presumibilmente l’autopsia). Si tratta di un atto ancora tutto da interpretare, visto che potrebbe trattarsi di un semplice abbandono del proprio cane da caccia morto (e già questo sarebbe orribile), oppure potrebbe trattarsi di qualcosa di molto peggio, come uno sfregio fatto a qualcuno a cui hanno ucciso il cane per poi abbandonarlo in un punto specifico, allo scopo di mandare un messaggio intimidatorio. Non sappiamo quali sono le cause di questo orribile gesto – ha affermato Lorenzo Croce, presidente di Aidaa -, ma chiediamo che si vada a fondo. Un cane è un essere senziente, e chiunque ha lasciato il corpo di quella povera creatura sotto la catasta di rifiuti abbandonati è un orco che merita di essere individuato e duramente punito”.

L’assessorato regionale della Sanità e Assistenza Sociale ha pubblicato l’avviso per la manifestazione di interesse all’inserimento nel catalogo di proposte progettuali per l’attuazione del programma regionale “Dopo di Noi”. L’avviso è finalizzato alla creazione di un catalogo delle proposte progettuali destinato alle persone con disabilità grave, comprese quelle intellettive e del neurosviluppo prive del sostegno familiare e la cui disabilità non è conseguente al naturale invecchiamento o a patologie connesse alla senilità. Possono presentare la domanda gli enti del terzo settore, regolarmente iscritti nei relativi registri, e i professionisti singoli o associati regolarmente iscritti nei rispettivi albi o elenchi professionali, in possesso di un’esperienza almeno biennale nell’ambito della progettazione e dell’erogazione di servizi in favore di persone con disabilità. Le domande potranno essere presentate esclusivamente nella piattaforma informatica Sus (Sportello unico dei servizi) dalle ore 7 del 9 aprile 2019 alle ore 21 del 10 maggio, collegandosi alla pagina dello Sportello unico dei servizi. Sulla piattaforma sarà reso disponibile il manuale utente con le indicazioni per la compilazione online delle domande e delle proposte progettuali. Richieste di chiarimenti e informazioni in merito alle modalità di accesso al sistema e al caricamento delle manifestazioni di interesse potranno essere formulate al supporto presente nella piattaforma Sus. Per quanto riguarda le disposizioni del presente avviso le richieste di chiarimenti e informazioni potranno invece essere formulate all’Urp della Direzione generale delle politiche sociali all’indirizzo: san.politichesociali.urp@regione.sardegna.

Gli scarti della macellazione dei bovini prodotti nello stabilimento della Cooperativa Produttori Arborea verranno recuperati e trasformati, dando vita a humus utilizzato nella coltivazione di orticole. E’ il cuore del progetto Prisma, prodotti innovativi ad alto valore agronomico dal recupero degli scarti di macellazione, che nasce nell’ambito delle attività di ricerca e innovazione portate avanti da Roberto Lai, del dipartimento di agraria dell’Università di Sassari. “Con il progetto Prisma – ha detto Lai – parte di questi scarti verranno recuperati e trasformati in prodotti agronomici polivalenti, attraverso il naturale processo di “lombricompostaggio: lombrichi terrestri oligocheti, appartenenti al genere Eisenia, che degradano gli scarti organici messi a nostra disposizione: sangue contenuti gastroenterici e teste. La fase successiva riguarda la sperimentazione in vivaio e in colture di pieno campo all’inizio dell’estate”. Le aziende partner del progetto Prisma sono tre: la Cooperativa Produttori Arborea (capofila, che mette a disposizione la materia prima), Bioss (per il test sul compostaggio) e Abinsula, (che svilupperà i sistemi tecnologi per la valutazione dei prodotti). Due, invece, sono gli organismi di ricerca coinvolti: l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna e l’Università degli Studi di Sassari che, con il Dipartimento di Agraria, svolge il coordinamento scientifico del progetto. Il progetto Prisma, che avrà una durata complessiva di 28 mesi (la conclusione è prevista per il 31 dicembre 2020), ha ricevuto un finanziamento dal Por Fesr di circa 850.000 euro, per circa 1.250.000 euro di costi totali, cofinanziati attraverso fondi degli organismi di ricerca e risorse private delle aziende. Attraverso il progetto Prisma è nata, inoltre, una collaborazione con il Banco di Sardegna, nell’ambito del Fondo Ricerca & Innovazione, al quale l’azienda capofila ha fatto domanda di accesso.

Sei incontri dibattito a cadenza settimanale per parlare di ambiente, salute e alimentazione. Li organizza il Ceas Aristanis (Centro di educazione ambientale e alla sostenibilità) attivo presso il Centro giovani di Sa Rodia. L’iniziativa, varata in accordo con l’assessore all’ambiente del Comune di Oristano, Gianfranco Licheri, si terrà presso lo Spazio Giovani “Flavio Busonera”, a Sa Rodia, a partire da mercoledì 17 aprile. “I sei temi individuati per gli incontri con i giovani sono: inquinamento, salute e ambiente, alimentazione, il ruolo delle multinazionali, uso consapevole delle risorse ed etica e scelte responsabili – ha precisato l’assessore Licheri -. Il Ceas, attivo da qualche mese, si sta dimostrando un centro particolarmente attivo nel diffondere buone pratiche in materia ambientale e questa nuova iniziativa conferma la bontà della scelta della sua istituzione presso lo Spazio Giovani”. Ad aprile due gli appuntamenti: il 17 e 24. A maggio si inizia il 2 e si prosegue il 9, 16 e 23. Tutti gli incontri inizieranno alle 17.30 e dureranno un’ora. Al termine sono previsti aperitivi ecosostenibili e a chilometro zero. In più sono previsti gadget (oggetti di riciclo creativo come posacenere portatili creati da brick del latte) per i partecipanti. “L’iniziativa è particolarmente interessante anche per come è nata – spiega il coordinatore dello Spazio Giovani, Antonio Ricciu -. Un gruppo di giovani, di età compresa tra i 18 e i 20 anni, si è rivolto al Ceas e al Centro Giovani per chiedere supporto, e per manifestare la possibilità di diffondere messaggi positivi relativi ad alcune tematiche sociali. Da qui l’idea di prevedere degli incontri settimanali, dove confrontarsi sui temi che poi abbiamo scelto per gli incontri. Inquinamento, salute e ambiente, alimentazione, il ruolo delle multinazionali, uso consapevole delle risorse ed etica e scelte responsabili sono temi sui quali i giovani sono particolarmente sensibili e desiderano conoscere, capire e confrontarsi. Il Ceas ha accolto questo invito e organizzato il ciclo di incontri”.

Sabato 13 aprile, alle19, presso la Pinacoteca “Carlo Contini” di Oristano, sarà inaugurata la mostra “Sancta Sanctorum. L’Arte, lo Spirito, la Carne”, dell’artista Ettore Aldo Del Vigo, a cura di Ivo Serafino Fenu. Prodotta dall’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, col contributo della Fondazione di Sardegna, e in collaborazione con la Fondazione Sa Sartiglia, la mostra propone, per la prima volta, tutte le 23 tele (molte di grande formato) della serie Sancta Sanctorum e, insieme, una selezione di opere, documenti, filmati e strumenti che ricostruiscono in maniera organica il percorso di un artista complesso e poliedrico, riconosciuto a livello internazionale e tra i più rappresentativi esponenti di quel “sentire” surrealista che, sottotraccia, ha condizionato, nei secoli, l’arte occidentale. A tale scelta di campo hanno contribuito l’incontro con un maestro del Surrealismo del calibro di Max Ernest, e con il conterraneo svizzero Hans Ruedi Giger (il padre dello Xenomorfo, la creatura protagonista di Alien), dal quale ha appreso la tecnica dell’aerografo, con la quale continua a dare concretezza visiva ai suoi sogni e ai suoi incubi. L’allestimento è stato curato dallo scenografo Mattia Enna e da Ivo Serafino Fenu.

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