Più di 300 i partecipanti al motoraduno “Città di Oristano – Memorial Stefano Scintu”.

Oltre trecento appassionati hanno animato il motoraduno nazionale “Città di Oristano, Memorial Stefano Scintu”.
Domenica mattina, dopo il completamento delle iscrizioni, il corteo si è mosso da piazza Roma e, dopo un giro fra le vie di Oristano, si è diretto verso viale Repubblica per un simbolico omaggio alla statua del motociclista, installata proprio un anno fa dallo stesso motoclub Stefano Scintu, organizzatore dell’evento, inserito nel vasto programma di “Oristano Città Europea dello Sport”
Una staffetta delle Forze dell’ordine ha preceduto per un tratto il corteo di motociclette, che poi si sono dirette verso Samugheo, dove erano previste le premiazioni e il giusto ristoro per i partecipanti.
Il raduno motoclistico ha avuto un interessante prologo, il giorno prima, a Torre Grande, dove è stato allestito, ai piedi della torre, un piccolo circuito all’interno del quale i soci del motoclub hanno consentito ai bambini, accorsi in massa, di provare le mini moto messe a disposizione dal motoclub. Scortati da un istruttore che teneva in mano il cavo dello spegnimento automatico del mezzo per prevenire qualunque involontaria perdita di controllo, i futuri centauri sono stati preparati per la prova.

Dopo essere stati informati dell’assoluta obbligatorietà l’uso del casco, i bambini sono stati messi al corrente sulla necessità di dotarsi dell’abbigliamento adatto, come ginocchiere e gomitiere, anche per piccoli tragitti: “Per noi è fondamentale istruire i giovani sulle norme di sicurezza – ha commentato il presidente del Motoclub, Andrea Scintu –, perché la moto è un divertimento che resta tale solo con l’adozione di tutti gli accorgimenti necessari a ridurre il rischio di incidenti. Per completare l’informazione abbiamo avuto il gradito supporto della Fmi (Federazione motociclistica italiana) e dell’arma dei Carabinieri, che si sono prodigati per spiegare i fondamentali della sicurezza stradale, con particolare riferimento alle due ruote”.
Presenti con due moto in mostra, utilizzate per gli interventi sul territorio, i Carabinieri hanno spiegato l’utilità dell’osservanza delle norme, in un’ottica di prevenzione dei rischi e non solo di repressione degli abusi: “L’Arma dei Carabinieri – ha affermato il tenente colonnello Domenico Cristaldi – ha stilato un protocollo di intesa con la Fmi, finalizzato principalmente alla cultura della sicurezza stradale ma anche alla tutela dell’ambiente. Spesso, infatti, riceviamo dai motociclisti delle segnalazioni su situazioni che richiedono attenzione a salvaguardia del bene comune naturalistico verso il quale – ha concluso il comandante provinciale dei Carabinieri – i motociclisti sono molto sensibili”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il commissario della Federazione motociclistica italiana, Ettore Pirisi: “Da tempo abbiniamo alle manifestazioni mototuristiche il tema della sicurezza stradale, cercando di far capire che non esistono curve o strade killer ma solo comportamenti a rischio che noi cerchiamo di limitare al minimo. Oggi abbiamo promosso un corso di guida sicura per spiegare le insidie relative al traffico e ai comportamenti scorretti”.
Durante la serata i più intraprendenti hanno potuto provare la sensazione della guida in stato di ebbrezza indossando un paio di appositi occhialini, e cercando di non far cadere i birilli di un piccolo percorso allestito sul lungomare, da percorrere rigorosamente a piedi.

Il 31 luglio scade il termine per la presentazione delle domande per il “reddito di libertà”. “Il reddito di libertà è reso disponibile dalla Regione che ha istituito un fondo attraverso il quale intende assicurare sostegno per favorire, attraverso l’indipendenza economica, l’autonomia e l’emancipazione le donne vittime di violenza, in condizione di povertà” – ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Oristano, Francesca Loi -. La finalità della legge regionale 33/2018. che istituisce il fondo, è di garantire a ogni donna vittima di violenza e in condizione di povertà materiale il diritto di partecipare dignitosamente alla vita sociale”. Possono accedere al “reddito di libertà” le donne, con o senza figli minori, vittime di violenza (certificata dai Servizi sociali del Comune di residenza e/o dal servizio Centro antiviolenza o dai Servizi sociali del Comune di nuovo domicilio, in caso di allontanamento anche volontario dal Comune di residenza). Ulteriore criterio per l’accesso alla misura è dato dalla persistenza della condizione di pericolo imminente che ha determinato l’inserimento della richiedente in una casa di accoglienza. La graduatoria delle beneficiarie aventi diritto è definita dal Plus, tenendo conto del livello di gravità del bisogno. Il Plus dell’ambito territoriale di Oristano predispone e condivide con la donna beneficiaria della misura un piano personalizzato di interventi finalizzati al suo sostegno e a quello di eventuali figli. Il piano personalizzato può prevedere l’erogazione di un sussidio economico, l’accesso ai dispositivi delle politiche attive del lavoro in materia di occupazione e di formazione finalizzata, l’avvio all’autoimpiego, attraverso l’utilizzazione dei percorsi previsti dalla legislazione in materia, o incentivi per favorire l’inizio di un’attività in proprio, aiuti economici per favorire la mobilità geografica per far fronte alla violenza e al pericolo, garanzia della continuità scolastica per i figli che debbano completare il ciclo di istruzione, sostegno per il raggiungimento dell’autonomia abitativa. Le domande di accesso al “reddito di libertà” devono essere presentate al Comune di Oristano, quale ente gestore del Plus, su apposito modulo, predisposto dall’Ufficio di Piano, e dovranno pervenire entro il 31 luglio prossimo. Per qualsiasi informazione e/o chiarimento è possibile contattare l’Ufficio di Piano del Plus di Oristano (Comune di Oristano, piazza Eleonora d’Arborea, 44) il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 10 alle 12, e nel pomeriggio del martedì, dalle 16 alle 18, oppure tel. ai numeri 0783 791230 – 791220.
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