Gen 23

Iniziato il processo per l’omicidio di Narbolia. Oristano ricorda l’Olocausto.

E’ iniziato questa mattina, davanti alla Corte d’Assise di Cagliari, il processo nei confronti di Giovanni Perria, 78 anni, il pensionato di Narbolia accusato di aver ucciso, nell’ottobre del 2018, la moglie di origini tedesche, Brigitte Pazdernik, di 77 anni.

Il cadavere della donna era stato ritrovato in mare qualche giorno dopo la sua scomparsa, e all’inizio si era ipotizzato un allontanamento volontario dalla sua abitazione di Narbolia finito poi in tragedia.

La Procura, però, aveva concentrato le sue attenzioni sul marito, perchè aveva riscontarato alcune inconguenze nel suo racconto. Il movente, secondo l’accusa, sarebbe stato il tradimento della moglie, risalente a quarant’anni prima, quando la coppia era in Germania, con un fratello dell’imputato.

L’uomo, assistito dall’avvocato Antonello Spada, era in aula, e per l’intera udienza è rimasto i silenzio. Con lui, ma fuori dall’aula perchè testimone, c’era anche una delle figlie (nessuna si è costituita parte civile), che sarà sentita nelle prossime udienze.

Conferito l’incarico al perito per la trascrizione delle intercettazioni, il pm Armando Mammone ha convocato i primi due testi: il dirigente della Squadra Mobile di Oristano, Samuele Cabizzosu, e il sovrintendente di polizia, Daniele Serra.

Cabizzosu ha portato all’attenzione della Corte gli elementi che hanno fatto concentrare le indagini sul marito. “Il racconto di Perria sulla scomparsa della moglie era precisissimo, anche nei tempi, ma non tornava – ha spiegato Cabizzosu -. Lo abbiamo scoperto simulando la sua versione con alcuni agenti”. Tra le incongruenze riscontrate dagli investigatori, la principale riguardava l’auto dell’uomo: una station wagon dotata di camera-car. “L’imputato ricordava perfettamente i chilometri percorsi – ha detto il dirigente -, ma abbiamo scoperto che il contachilometri era bloccato, e secondo noi la manomissione l’aveva fatta Perria”. In questo modo, secondo il testimone, il pensionato avrebbe potuto raggiungere la spiaggia e uccidere la moglie. “Dal serbatoio poi – ha svelato ancora il dirigente della Mobile – mancavano 7 litri di benzina, giusto quelli sufficienti per arrivare in spiaggia. Nell’auto – ha aggiunto – abbiamo anche trovato granelli di sabbia”.

L’autopsia aveva poi accertato che la donna era morta per annegamento. Secondo la Procura (che nel gennaio 2019 ha arrestato Giovanni Perria) il pensionato ha ucciso la moglie gettandola in mare in stato di incoscienza per vendicare, come detto, un lontanissimo tradimento. L’uomo è detenuto nel carcere di Massama, ma il difensore ha chiesto l’attenuazione della misura cautelare. Il processo è stato aggiornato al 10 febbraio.

La “Giornata della Memoria” quest’anno si celebra a Oristano nell’arco di tre settimane, con iniziative a cura dell’Anpi, dell’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, della Prefettura, della Cgil, del Centro Sevizi Culturali e dell’Istasac di Nuoro. Lunedì 27 gennaio, giorno scelto dall’Onu per la ricorrenza internazionale dedicata a commemorare le vittime dell’Olocausto, nella sala consiliare del Comune di Oristano, alle 17.30, è in programma la cerimonia ufficiale, durante la quale si parlerà di internamento e deportazione. Dopo i saluti istituzionali delle autorità cittadine, il prefetto Gennaro Capo consegnerà la Medaglia d’Onore concessa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ai familiari di Narciso Cau, internato militare italiano in Germania, uno delle centinaia di migliaia di nostri soldati catturati dai tedeschi e internati nei campi di concentramento. Marina Moncelsi, presidente dell’Istasac di Nuoro, parlerà degli internati militari sardi, e Carla Cossu, presidente dell’Anpi di Oristano, degli italiani nei lager nazisti. Il Coro La Vega di Milis eseguirà alcuni brani del proprio repertorio. Lunedì 3 febbraio, alle 17.30, la tragedia dell’Olocausto sarà ricordata, al Centro servizi culturali, con la proiezione del film di Ettore Scola “Concorrenza sleale”, che racconta la vicenda di due commercianti, uno dei quali ebreo, al momento della promulgazione delle leggi razziali in Italia. Martedì 11 febbraio, alle 10.30, all’Hospitalis Sancti Antoni, l’incontro con Nando Tagliacozzo (al quale parteciperanno gli studenti delle Scuole medie), uno dei pochi scampati al rastrellamento del ghetto di Roma, nell’ottobre del 1943, i cui familiari perirono nei lager nazisti. La vicenda di Nando Tagliacozzo è raccontata da Alberto Angela in una puntata di “Ulisse, il piacere della scoperta” dedicata al rastrellamento del 16 ottobre 1943. La trasmissione può essere vista sul web https://bit.ly/2NQ7q8K.

Questo il programma complteto della Giornata della Memoria 2020:

Lunedì 27 gennaio · ore 16,30 – Sala Consiliare del Comune: Saluti delle autorità: Andrea Lutzu sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna assessore alla Cultura, Gennaro Capo prefetto di Oristano, Andrea Sanna segretario provinciale Cgil; Carla Cossu presidente Anpi provincia di Oristano: “Gli italiani nei lager nazisti”; consegna della Medaglia d’Onore della presidenza del Consiglio dei Ministri ai familiari di Narciso Cau (internato militare italiano in Germania); Marina Moncelsi presidente Istasac Nuoro: “Gli internati militari sardi”; con la partecipazione del Coro La Vega di Milis.

Lunedì 3 febbraio – ore 17,30 – Centro Servizi Culturali: proiezione del film “Concorrenza sleale” di Ettore Scola, introduce Marcello Marras (Centro Servizi culturali Unla), presenta
Carla Cossu (Anpi Oristano).

Martedì 11 febbraio – ore 10,30 – Hospitalis Sancti Antoni: Saluti delle autorità; 16 ottobre 1943, il rastrellamento degli ebrei di Roma – Nando Tagliacozzo “Sfuggire alla deportazione”; introduce Marina Moncelsi (Istasac Nuoro), coordina Carla Cossu (Anpi Oristano).

Lascia un commento

Your email address will not be published.