Contributo straordinario del Comune alle associazione di volontariato per gli indigenti.
La giunta comunale di Oristano ha deliberato la concessione di un contributo straordinario di 7000 euro a favore delle associazioni di volontariato sociale per l’acquisito di generi alimentari e beni di prima necessità.
Beni che doranno essere distrubuiti alle persone indigenti e fragili e dei nuclei familiari esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza Covid-19.
È la prima misura operativa adottata dalla giunta Lutzu, a seguito dell’ordinanza del Capo della Protezione civile. Questa mattina, su proposta del vicesindaco, Massimiliano Sanna, e dell’assessore ai Servizi sociali, Carmen Murru, sono state stanziate le risorse necessarie a garantire l’immediato approvvigionamento delle associazioni di volontariato sociale con prodotti alimentari e generi di prima necessità.
“Le associazioni di volontariato assicurano un servizio fondamentale nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, mai tanto indispensabile come in questo momento – ha osservato il sindaco Lutzu -. Già da qualche settimana abbiamo intensificato la collaborazione con i volontari, nell’ambito delle attività della Protezione civile e dei Servizi sociali, per garantire una rete di protezione sociale comunale. Oggi implementiamo ulteriormente i servizi con questa nuova misura che punta a garantire la necessaria assistenza: nessuno si deve sentire abbandonato.
La giunta comunale la settimana scorsa ha stanziato 422 mila euro, e ieri sono stati accreditati i 194 mila euro del Governo per garantire l’assistenza con generi di prima necessità. In questo grave momento di crisi lo Stato c’è e il Comune c’è”.
“I buoni spesa a favore delle famiglie che non beneficiano di ulteriori sussidi saranno disponibili tra pochi giorni – hanno detto spiegano il vicesindaco Massimiliano Sanna e l’assessore Carmen Murru -. Stiamo procedendo speditamente a individuare la platea dei beneficiari e quella degli esercizi commerciali presso i quali potranno essere utilizzati. Nel frattempo occorre provvedere a garantire i livelli minimi di assistenza a tutte quelle persone che stanno patendo in misura maggiore questo momento di grave crisi. Gli aiuti saranno rivolti prioritariamente a chi non gode di altre forme di aiuto come ad esempio il reddito di cittadinanza.
Il prolungato e forzato blocco delle attività produttive sta determinando condizioni di grave sofferenza – hanno precisato Sanna e Murru -. Quindi, in attesa che i buoni possano essere materialmente utilizzati presso gli esercizi convenzionati, cosa che avverrà entro pochissimi giorni, vogliamo garantire un sistema di approvvigionamento di generi di prima necessità tramite le associazione del volontariato sociale. Alcune di queste sono attive tutto l’anno con l’assistenza alimentare di base, c’è chi fornisce pasti caldi, chi consegna generi alimentari presso i propri depositi e chi effettua consegne a domicilio. In questi giorni sosteniamo queste attività con uno stanziamento apposito che consentirà di garantirà i rifornimenti e di sostenere le famiglie in difficoltà in attesa che entrino a regime le altre misure assistenziali”.
Anche a Oristano volontari in campo per la produzione di mascherine artigianali. Le prime 200 sono già state consegnate al Comune, che in questi giorni sta provvedendo a distribuire i dispositivi di protezione personale alle categorie più esposte. Nei prossimi giorni altre mascherine saranno consegnate al Comune che proseguirà a distribuirle in città. “A seguito delle numerose difficoltà riscontrate nel reperimento di mascherine certificate, utili alla protezione dai contagi, il Comune di Oristano, per venire incontro alle esigenze della popolazione, ha già fatto realizzare delle mascherine artigianali, mentre altre sono in produzione”, ha osservato il sindaco Andrea Lutzu. Il materiale utilizzato per la realizzazione, tessuto non tessuto (Tnt), in parte, è stato donato generosamente da alcuni cittadini e da diverse imprese del territorio. Poiché la quantità disponibile attualmente non consente di soddisfare da subito le esigenze di tutta la cittadinanza, si è ritenuto necessario, prioritariamente, destinarle agli anziani sopra i 65 anni e ai soggetti che quotidianamente assistono e si prendono cura di persone sopra i 65 anni, e persone con disabilità o con gravi problemi di salute”. Assolta questa esigenza, compatibilmente col materiale disponibile, si cercherà di estendere la consegna al resto della popolazione. La mascherina sarà consegnata con un foglio informativo riguardante le istruzioni per la sanificazione da effettuare prima dell’uso. Per la richiesta e consegna delle mascherine occorre rivolgersi alla Prociv Arci Oristano, al numero di telefono 3515430401, dal lunedì al venerdì: per la richiesta dalle ore 16 alle ore 19, mentre per la consegna l’orario è dalle ore 9 alle ore 12. “In questo momento di estrema difficoltà e fragilità chiediamo, a chiunque fosse disponibile alla donazione del materiale e al confezionamento delle mascherine, di rivolgersi al numero del Comune di Oristano dedicato all’emergenza Covid-19, lo 0783/791759, per lasciare i propri dati e manifestare la propria disponibilità – ha aggiunto il vicesindaco Massimiliano Sanna -. Il sostegno e l’aiuto di pochi è fondamentale e da un valore al grande senso di comunità che è intrinseco in ognuno di noi. Ringraziamo, infine, tutti coloro che ci stanno sostenendo nella realizzazione di questa indispensabile iniziativa, fondamentale per affrontare, con minore preoccupazione, questo difficilissimo e drammatico tempo di avversità”.
Dopo l’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi sono 722 (40 in più rispetto a ieri) i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza, mentre sale a 31 il numero dei decessi (3 in più di ieri).In totale sono stati eseguiti 5.257 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 141, di cui 28 in terapia intensiva, mentre 516 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 19 pazienti guariti, più altri 15 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 722 casi positivi complessivamente accertati, 111 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari (+8 rispetto al dato precedente), 58 nel Sud Sardegna, 10 a Oristano, 57 a Nuoro, 486 (+32) a Sassari. Per quanto riguarda i controlli, dal 14 marzo sono oltre 14.000 quelli realizzati dal Corpo forestale della Regione per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-2019, in particolare sugli spostamenti e sulle persone che sono arrivate nell’Isola da altre regioni e che devono restare in isolamento fiduciario.Nella giornata di ieri sono stati effettuati 1.080 controlli: 292 nell’area di Cagliari, 70 Iglesias, 64 Oristano, 270 Sassari, 105 Tempio, 172 Nuoro, 107 Lanusei. Sono state sanzionate 21 persone (7 a Cagliari, 7 ad Iglesias, 4 a Nuoro, 2 a Sassari, 1 a Tempio), per un totale (dal 14 marzo) di 195. Nei controlli sono impegnati circa 900 forestali, dislocati nelle 82 stazioni territoriali, che quotidianamente pattugliano le zone interne e costiere dell’Isola e verificano che vengano rispettate le limitazioni agli spostamenti delle persone, che devono essere sempre autocertificati. Le motivazioni finora addotte per le infrazioni sono state varie: tra queste, la ricerca di funghi ed asparagi, oppure il recupero di un cinghiale investito dall’auto. Intanto tra le novità in periodo di emergenza, c’è il fatto che “…è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione”. Lo prevede una nuova circolare inviata dal Viminale ai prefetti per “chiarimenti” sui divieti di assembramento e spostamenti. Tra le attività motorie ammesse resta quella di fare jogging, ma sempre nelle vicinanze di casa. Vietata invece l’attività sportiva.
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