Apr 09

Coronavirus inarrestabile anche in Sardegna: 1026 casi e 64 morti.

Sono 1.026 (51 in più rispetto a ieri) i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza, mentre sale a 64 il numero dei decessi (+ 5 rispetto a ieri).

È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale sono stati eseguiti 8.918 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 131, di cui 25 in terapia intensiva, mentre 745 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 56 pazienti guariti, più altri 30 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 1.026 casi positivi complessivamente accertati, 161 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari (+10 rispetto all’ultimo aggiornamento), 78 (+4) nel Sud Sardegna, 31 (+2) in provincia di Oristano (nella città copoluogo, dove a ieri i contagiati erano 13, si registra un altro paziente guarito) , 67 a Nuoro, 689 (+35) a Sassari.

Intato, sono 22.723 i controlli realizzati dal Corpo forestale della Regione Sardegna per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-2019 dal 14 marzo.

Nella giornata di ieri sono stati effettuati 986 controlli: 225 nell’area di Cagliari, 98 Iglesias, 50 Oristano, 229 Sassari, 118 Tempio, 178 Nuoro, 88 Lanusei, e sono state sanzionate 19 persone (10 a Cagliari, 3 ad Oristano, 2 a Lanusei, 2 ad Iglesias, 1 a Sassari, 1 a Nuoro), per un totale (dal 14 marzo) di 416.

Niente arrivi di passeggeri su navi e aerei, ad eccezione dei pochi autorizzati, stop a spostamenti tra i comuni, località turistiche trasformate in una sorta di “zona rossa”. La Sardegna si prepara ad una Pasqua super blindata, per continuare il trend positivo che la colloca tra le regioni italiane meno colpite dal Covid-19, scenario confortante per la progressiva riapertura delle attività con la Fase 2. Con le ultime ordinanze del governatore Christian Solinas sono stati recepiti i decreti del Mit che di fatto “chiudono” fino al 13 aprile compreso tutte le porte d’ingresso all’Isola: interdetti due aeroporti su tre (resta operativo per i soli viaggiatori autorizzati e per le merci quello di Cagliari-Elmas) mentre i sette porti che collegano la Sardegna alla penisola e alla Corsica  (Cagliari, Olbia, Porto Torres, Oristano, Santa Teresa di Gallura, Golfo Aranci e Arbatax) sono aperti con fortissime limitazioni per i passeggeri  (si viaggia solo per motivi di salute e di lavoro o per comprovate necessità)  e per consentire l’approvvigionamento delle merci. Tutti gli scali sono dotati di termolaser per il controllo della temperatura corporea. Nessun spostamento è inoltre autorizzato in comuni diversi da quello di residenza, così come non si potrà trascorrere le due giornate di festa nei parchi e nei giardini pubblici. Vietate le gite fuori porta, anche se in zone dello stesso comune, perchè presuppongono quegli assembramenti che favoriscono i contagi. L’apertura delle seconde case nei luoghi di vacanza saranno un lontano ricordo per tutti i sardi. Molti centri turistici si stanno attrezzando con apposite ordinanze dei sindaci per impedire gli arrivi, ma anche le uscite dei residenti. Per far rispettare tutti i provvedimenti restrittivi in vigore, le forze dell’ordine sono pronti ad un massiccio piano di controlli che si intensificheranno a partire da oggi all’insegna dello slogan “tolleranza zero”: in aiuto anche i droni per la sorveglianza dall’alto già operativi a Cagliari e Sassari.

È iniziata la distribuzione delle 1400 mascherine realizzate nell’ambito del progetto Welfare Oristano District, grazie alla collaborazione tra il Comune di Oristano, l’Ordine provinciale dei consulenti del lavoro e una trentina di volontarie coordinate da Maura Fiori e Carlo Petromilli. Le mascherine sono progettate dalla stilista Rita Piredda con una particolare protezione esterna in tela di cotone non trattato, lavabile, sterilizzabile, con una buona aderenza al viso, al cui interno è inserito un filtro ad alta capacità filtrante e termoregolatore, a cui viene aggiunto un ulteriore filtro usa e getta. La stilista ha scelto dei materiali che mantengono nel tempo le loro caratteristiche, immaginando che nel prossimo futuro questi oggetti diventino indispensabili. Il sindaco Andrea Lutzu, il vice Massimiliano Sanna, e Miriam Carboni, presidente dell’Ordine provinciale dei Consulenti del lavoro di Oristano, ringraziano tutte le persone che hanno lavorato alla produzione, dimostrando grande sensibilità e altruismo.

Venerdì 10 aprile ricorrerà il 168º anniversario della fondazione della Polizia di Stato. In considerazione dell’emergenza coronavirus quest’anno la Festa della Polizia verrà celebrata soltanto in forma simbolica. Più che un festeggiamento si tratterà, quindi, di un momento di riflessione. La celebrazione prevederà un momento di commemorazione ai caduti, con la deposizione di una corona, alle 9.30, presso la lapide posta all’ingresso della Questura, alla presenza del questore, Giusy Stellino e del prefetto, Gennaro Capo, che si concluderà con l’esecuzione del brano musicale del “Silenzio”. “Nel ringraziare tutto il personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno, in servizio presso la provincia di Oristano, – si legge in una nota della Questura – per l’ottimo lavoro svolto e, soprattutto, per il fondamentale contributo fornito con altissimo senso di responsabilità e di impegno nella gestione dell’attuale emergenza, il questore di Oristano, Giusy Stellino, formula a tutti l’augurio di poter superare quanto prima questo difficile momento e a guardare al futuro con ottimismo”.

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