Banda di giovani che coltivava e spacciava marijuana sgominata dalla Polizia.
Coltivavano e spacciavano marijuana a Oristano e nell’hinterland, utilizzando come pusher anche studenti giovanissimi che smerciavano la droga ai coetanei. La banda è stata smantellata dagli agenti della squadra Mobile oristanese.
Agli arresti domiciliari sono finiti due giovani di 28 e 23 di Simaxis, mente per una ragazza di 21 anni è scattato l’obbligo di dimora. Indagate per spaccio di stupefacenti anche due ragazze minorenni. I provvedimenti sono stati richiesti dal Pm Andrea Chelo e firmati dalla Gip Silvia Palmas.
L’indagine, denominata “Maria Salvador”, è scattata ad ottobre dello scorso anno quando fu individuata e sequestrata, in agro di Bauladu, una piantagione di canapa indiana. Oltre duemila piante irrigate a goccia con un impianto professionale. In quella occasione non furono individuati i responsabili. Le indagino, però, non si sone mai interrotte, e grazie ad appostamenti, pedinamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali, gli agenti della squadra Mobile della Questura di Oristano, coordinati da Samuele Cabizzosu, sono riusciti a risalire ai vertici del gruppo.
Nel corso dell’attività investigativa sono stati eseguiti numerosi sequestri di marijuana, per un peso complessivo di oltre 10 chili, nascosta in sacchi, bidoni e secchi tra cespugli e canneti sulle sponde del Tirso, con l’intento di farli poi prelevare da chi si occupava dello spaccio, ma la Polizia è sempre intervenuta prima sequestrandoli.
In totale gli investigatori hanno accertato circa venti episodi di spaccio, tra cui alcuni chili di marijuana e decine di grammi di cocaina, destinati al mercato illegale della città di Oristano e hinterland.
Nell’attività sono state coinvolte anche due ragazze minorenni che vendevano la marijuana nelle scuole a coetanei e studenti.
Nei prossimi giorni, i giovani saranno sottoposti ad interrogatorio di garanzia in un ufficio della Questura allestito appositamente, in questa fase di emergenza coronavirus, per effettuare le videoconferenze con la Procura, così come previsto da un apposito protocollo d’intesa stilato in ambito giudiziario e in vigore dal 1° aprile scorso, per evitare il contatto tra magistrati, avvocati, forze dell’ordine e arrestati.
Stamattina, i Carabinieri hanno consegnato tablet e computer alle famiglie di 31 studenti delle scuole medie. I comandanti delle Stazioni di Riola Sardo e di Cabras, Raimondo Orgiu e Raffaele Palmese, hanno incontrato il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Cabras, Marina Enna, che gli ha consegnato 31 tra tablet e computer portatili, che sono stati poi distribuiti ad 8 studenti di Riola Sardo e 23 di Cabras. Questo consentirà ai ragazzi di seguire i programmi ministeriali, partecipando da casa alle lezioni grazie a questi fondamentali ausili didattici.
Anche a Oristano non si ferma la gara di solidarietà per l’emergenza Coronavirus. Questa mattina, tre quintali di pasta sono stati consegnati dal Pastificio dei fratelli Cellino al sindaco Andrea Lutzu e all’assessore Gianfranco Licheri. La donazione del cospicuo quantitativo di pasta al Comune di Oristano è destinata al centro di raccolta alimentare dello Smart di Torangius, per l’approvvigionamento delle associazioni di volontariato che in queste settimane stanno rifornendo le famiglie oristanesi in difficoltà.
Commenti recenti