1° Maggio: Festa del lavoro e 70 anni della Cisl.
Il 1° Maggio la Cisl festeggia (si fa per dire. ndr) il lavoro e i suoi 70 anni. Nel 1950, dopo l’unificazione di Lcgil e Fil e la nascita della confederazione, anche in Sardegna si erano infatti costituite le unioni sindacali provinciali.
“I 70 anni di rappresentanza e protagonismo della Cisl – ha spiegato il segretario generale Gavino Carta – nel mondo del lavoro dell’Isola li festeggiamo in un momento di grande emergenza sanitaria ed economica, che si riverbera pesantemente sulle condizioni di vita e di lavoro di tutti i sardi”.
Niente bandiera bianca, però. “La ricorrenza del 1° maggio, festa del lavoro, e della nascita della Cisl, non possono vedere come nel passato una partecipazione popolare adeguata, a causa delle prescrizioni sul distanziamento sociale.
Nonostante queste limitazioni, l’impegno che stiamo profondendo per contrastare la diffusione del contagio e garantire la sicurezza dei lavoratori, per la tutela del reddito dei lavoratori e delle famiglie, per una strategia utile a rilanciare l’economia e il lavoro, sono un segnale forte e visibile che rinnova lo spirito e il significato sia della ricorrenza del 1° maggio che le ragioni della nascita della Cisl come sindacato libero e popolare”.
Una ricorrenza che diventa l’occasione per l’ennesimo sos alla Regione. “L’appello che in questa occasione la Cisl sarda rinnova alla Regione è di dare corpo a un confronto e a un dialogo indispensabile per andare oltre la crisi e per costruire la seconda modernizzazione della Sardegna. Come in tutti questi 70 anni ha concluso Carta – i lavoratori, i pensionati, le donne e gli uomini della Cisl sono e saranno al fianco di tutto il popolo sardo e delle sue istituzioni per promuovere la giustizia sociale, la dignità del lavoro e della persona, i diritti di cittadinanza” .
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