Esilarante spogliarello durante la seduta del consiglio comunale di Oristano.
Ci mancava solo il sottofondo di Joe Cocker con “You can leave your hat on” (Puoi tenere il cappello addosso) nel film “Nove settimane e mezzo”, durante il celebre spogliarello della splendida Kim Basinger, e la cosa sarebbe stata perfetta.
Il bello è che il “film” a cui hanno assistito, ieri sera, alcuni sfortunati non era “Nove settimane e mezzo”, ma la seduta in streaming del consiglio comunale. E la visione “hot” a cui, suo malgrado, ha dovuto assistere questo manipolo di “disgraziati” non aveva niente a che vedere con le sinuose movenze di Kim Basinger.
Putroppo si è trattato soltanto dell’estemporaneo striptease di un attempato revisore dei conti che ritenendo, evidentemente, di essere fuori dall’inquadratura ha pensato bene di togliere maglietta e pantaloni per indossare il pigiama. E il tutto in diretta video per circa due minuti.
Io non ho visto l’esilarante performance del revisore perchè dopo varie interruzioni del collegamento streaming mi sono rotto e mi sono dedicato a cose più amene della noiosa seduta del consiglio comunale di Oristano.
Ma oggi, di buon mattino, ho ricevuto su Whatsapp vari messaggi che riportavano l’articolo di Nicola Pinna sia su La Stampa che su Repubblica, e la cosa (e penso di non essere stato il solo) mi ha incuriosito.
A scusante del malcapitato interprete di “Oggi le comiche” va detto che spesso le sedute del consiglio comunale che ho seguito via streaming sono state di una noia tale da provocarmi una serie inverosimile di sbadigli. Per questo motivo il revisore-spoglierellista ha tutta la mia solidarietà. Ma la prossima volta badi bene di non essere inquadrato. Ci manca solo che prima di indossare il pigiama non ci proponga in diretta un bel bidet.
Ma le perle del consiglio comunale non finiscono qui. Sta girando, infatti, su internet un altro video che riporta uno spezzone della seduta dove si sente chiaramente una donna che per alcuni dà della “puttana” a un’altra donna, per altri invece è stata soltanto una esclamazione oxfordiana. Si è trattato, comunque, di una pessima caduta di stile, che non è certo passata sotto silenzio e che ha suscitato sdegno e forte imbarazzo tra gli altri consiglieri comunali, e di cui gli oristanesi avrebbero fatto volentieri a meno.
E visto che l’ho citato, questo l’articolo di Nicola Pinna su “La Stampa”:
“Le parolacce e le offese le avevamo già sentite. Ci avevamo quasi fatto l’abitudine, a furia di ascoltare i consigli comunali italiani in diretta streaming. In queste settimane si è visto di tutto, tra politici incapaci di usare la tecnologia e di controllare la telecamera, il microfono e il buonsenso.
A Oristano, dove ovviamente non si sono risparmiati le solite scene da bettola, la diretta di 7 ore dell’assemblea civica ha riservato anche qualcosa di inedito: uno spogliarello in diretta, mentre si discuteva il bilancio di previsione. Per due minuti l’attenzione di tutti non si concentra sulle misure economiche o sulle proposte di variazione avanzate dai consiglieri, ma sullo striptease che si svolge sulla parte destra dello schermo.
L’uomo inquadrato è il revisore dei conti, quello che dovrebbe aiutare la giunta e i consiglieri a scrivere una manovra economica in linea con le leggi ma che invece offre il più brutto degli spettacoli possibili.
Per fortuna la scena si vede solo a metà, perché oltre alla maglietta, il protagonista di questo show serale, si toglie anche i pantaloni e alla fine indossa il pigiama. Tutto spudoratamente, senza rendersi conto di avere la telecamera attiva o senza preoccuparsi di non offrire uno spettacolo indecoroso per l’onore e la storia del consiglio comunale.
Perché anche in versione digitale, quella resta la massima istituzione di ogni città”. (Nicola Pinna, www.lastampa.it).
Con 15 voti a favore (la maggioranza più Annamaria Uras) e 5 contrari (Federico, Masia, Obinu, Riccio, Sanna) il consiglio comunale di Oristano ha approvato il bilancio di 2020-2022 e aggiornato il documento unico di programmazione (Dup) 2020-2022. Ecco il comunicato dell’ottimo Ufficio stampa del Comune di Oristano sulla seduta dedicata al bilancio:
L’assemblea civica si è riunita in videoconferenza, in linea con le norme che vietano gli assembramenti e indicano l’utilizzo della modalità remota per le riunioni e le assemblee. Una modalità fortemente contestata dai consiglieri di minoranza secondo i quali si limita l’esercizio delle funzioni proprie del consiglio comunale. Per la minoranza c’erano tutte le condizioni per poter svolgere in sicurezza la seduta dell’assemblea civica con la presenza dei consiglieri in aula. Francesco Federico (indipendente): “Siamo chiamati a discutere il bilancio e non siamo messi nelle condizioni di poterci confrontare. Dal 4 maggio non è più necessario utilizzare lo strumento della videoconferenza, ma sul bilancio occorre un confronto in presenza. Nella fase più acuta sarebbe servito, ma non oggi. Si sarebbe potuta utilizzare un’aula più grande come il S.Antonio che avrebbe garantito il rispetto delle distanze di sicurezza”. Andrea Riccio (Progres – Progetu Repubblica Sardinia): “La videoconferenza è uno strumento comodo, ma non quando si fa una riunione con 30 partecipanti dove si deve votare e sviluppare un dibattito importante come il bilancio di un comune”. Efisio Sanna (Pd): “Dal 4 maggio sono rientrati a lavoro 4 milioni e mezzo di Italiani e qui non si è voluto far riunire il consiglio comunale. Avvertiamo la necessità di discutere il bilancio in presenza nel rispetto delle condizioni di sicurezza ed è sbagliato farlo in videoconferenza. Il Presidente ha deciso questa modalità non rispettando il suo ruolo a tutela del consiglio comunale e non a beneficio della maggioranza”. Annamaria Uras (Coraggio e libertà – Insieme): “La videoconferenza è una modalità assolutamente eccezionale, ne capisco l’esigenza, ma la discussione di oggi sul bilancio avverrà con troppe limitazioni. È necessario l’impegno dell’Amministrazione affinchè in futuro si trovino altre modalità”. Maria Obinu (Pd): “Siamo in una fase in cui dobbiamo convivere col virus, con i giusti accorgimenti dobbiamo riprendere le normali attività comprese le sedute di consiglio comunale in presenza”. Diversa la posizione dei consiglieri di maggioranza secondo cui non solo si sono seguite regole raccomandate a livello nazionale, ma si è operato in sicurezza a beneficio di tutti. Vincenzo Pecoraro (Udc) ha avvertito sui pericoli derivanti dalla presenza in aula: “Cosa succederebbe se dopo una seduta di consiglio in presenza si verificasse un contagio?”. Giuseppe Puddu (Fratelli d’Italia): “Ogni incontro, ogni discussione avviene ormai in remoto a causa della situazione di emergenza. Credo che il Presidente abbia fatto solo il suo dovere recependo le regole e le indicazioni date delle autonomie locali”. Davide Tatti (Fortza Paris) “L’epidemia non si debellerà molto facilmente ed è giusto che si utilizzi lo strumento della videoconferenza che permette di confrontarci in condizioni di sicurezza. Ricordo inoltre che le adunanze di molte persone non sono permesse da un decreto del Presidente del Consiglio per una questione di sicurezza”. Fulvio Deriu (Fratelli d’Italia) “È ormai consuetudine fare riunioni in videoconferenza anche molto più partecipate di questa”. Alla fine del dibattito i criteri di svolgimento in videconferenza della seduta proposti dal Presidente Antonio Franceschi sono stati approvati con 15 voti a favore e 5 contrari.
Il consiglio comunale di Oristano ha anche iniziato l’esame del bilancio di previsione. L’assessore Angelo Angioi lo ha illustrato evidenziando che “approvare oggi il bilancio di previsione per gli anni 2020-2022 non significa fare delle scelte irreversibili, non significa essere così ottusi da pensare di poter essere in grado oggi di sapere a quanto effettivamente incasseremo dai tributi o dalle multe; infatti ancorché il bilancio di previsione non fosse ancora approvato dal consiglio, la giunta ha adottato in via d’urgenza per l’emergenza sanitaria Covid-19 una serie di delibere che variano immediatamente le previsioni iniziali”. Angioi ha così ricordato, tre le altre, le delibere di giunta per il prelevamento di 100 mila euro dal fondo di riserva per i primi impegni contro la diffusione del virus, la variazione al bilancio per misure di solidarietà alimentare per 194 mila euro, l’iscrizione di un milione 198 mila euro dalla Regione per misure di sostegno delle famiglie, l’istituzione di due voci di spesa a favore delle famiglie e delle imprese per un totale di 367 mila euro. L’assessore ha poi ricordato le cifre del bilancio: la manovra complessiva del bilancio 2020/2022 ammonta a 100 milioni 349 mila euro per il 2020, 96 milioni 837 mila euro per il 2021 e 107 milioni 436 mila euro per il 2022. “La pressione fiscale rimarrà inalterata” ha precisato Angelo Angioi. Così sul fronte delle entrate per l’Imposta unica comunale (Iuc) vengono confermate le aliquote Imu, Tasi e Tari e si prevedono 5 milioni e mezzo di euro dall’Imu, un milione 250 mila euro dalla Tasi e 5 milioni 945 mila euro dalla Tari. Dalla lotta all’evasione di prevede di incassare un milione di euro di Ici/Imu e 300 mila euro da Tarsu/Tares/Tari. Dall’addizionale comunale Irpef si prevede un’entrata di un milione 600 mila euro e dai diritti sulle pubbliche affissioni 15 mila euro. Le entrate da trasferimenti correnti sono 23 milioni 206 mila euro, quelle extratributarie 5 milioni 673 mila euro.“Sarà necessaria una verifica delle effettive entrate a fronte della imminente crisi economica causata dall’emergenza sanitaria, che porterà probabili minori introiti da parte di diversi soggetti che non potranno più pagare alcuni tributi – ha precisato l’assessore Angioi -. Considerato che la tassa di soggiorno con una previsione ottimistica non supererà il 25%-30% della previsione iniziale, la giunta con deliberazione n° 48 ha deciso la sospensione dell’imposta per tutto il 2020”. Sul fronte delle spese correnti l’importo è di 42 milioni 620 mila euro. Le spese in conto capitale sono pari a 28 milioni 877 mila euro. Tra le entrate in conto capitale: un milione 300 mila euro proventi da permessi per costruire, 3 milioni 141 mila euro entrate provenienti da alienazioni. Nel 2020 è prevista l’assunzione di nuovi mutui per un totale di € 1.214.580: riqualificazione della piazza Manno (un mutuo di € 1.000.000,00), interventi sugli edifici scolastici (€. 125.244,00) e parco e Villa Eleonora e interventi sulla viabilità di vico I Volta (€ 89.336,53). Tra i principali interventi previsti dal Piano triennale delle opere pubbliche: recupero e riconversione funzionale dell’ex Ente Risi 1.000.000 euro, sistemazione e rigenerazione bordo urbano orientale e meridionale della Città lungo il passante ferroviario 4.000.000 euro, completamento rete a fibra ottica della e sistemi di videosorveglianza Centro Intermodale 300.000 euro, scuola Primaria “Sa Rodia” 384.400 euro, manutenzione straordinaria e messa in opera di misure di protezione passiva del Ponte Tirso della strada comunale per Silì 360.000 euro, interventi riduzione rischio idraulico Pai 360.000 euro, eliminazione amianto e rifacimento copertura Palestra “Sa Rodia” 294.000 euro, Torre di San Cristoforo 115 mila euro, riqualificazione piazza Mariano 250 mila euro, riqualificazione lungomare di Torre Grande interventi ambientali 600 mila euro, riqualificazione Tennis Club Torre Grande 250 mila euro, Completamento e funzionalizzazione nuovo Palazzetto dello Sport completamento funzionale 500 mila euro, Completamento e funzionalizzazione area Grandi Eventi Torre Grande 300 mila euro. Il presidente della commissione Bilancio, Veronica Cabras, ha relazionato sui lavori della commissione che esaminato le variazioni frutto della situazione di emergenza legata alla diffusione del Covid 19. Ha quindi invitato a “lasciare da parte le strumentalizzazioni politiche e lavoriamo tutti insieme per sostenere le famiglie e le imprese e contrastare le nuove povertà. C’è chi ha chiesto di rifare il bilancio ma non avrebbe avuto senso, perché l’emergenza è in corso e serve ricognizione anche sulle minori entrate. L’esercizio provvisorio non consentirebbe di rispondere al meglio all’emergenza in atto”. Per Francesco Federico (Indipendente) “la tutela della salute non c’entra niente con la mancata presentazione del bilancio da parte degli assessori e con l’esiguità dei tempi assegnati alla presentazione. Si sta sfuggendo al confronto. Da tre anni la Giunta sfugge a un’idea di confronto con la città. Gli atti del bilancio sono stati presentati il 3 gennaio e si sarebbe potuto approvare il bilancio molto prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria, ma la crisi politica lo ha impedito”. Federico ha quindi lamentato la mancanza di riferimenti al ruolo dell’associazionismo del terzo settore e al problema delle strade bianche. Secondo Monica Masia (Sport, salute, volontariato, natura) “questo è un bilancio completamente superato che non ha niente a che a vedere con la reale situazione economica e finanziaria dell’ente determinata dall’emergenza sanitaria. Non me la sento di votare un atto completamente svuotato di qualsiasi significato senza considerare che la minoranza non è stata messa nelle condizioni di dare il suo contributo”. Ha quindi chiesto che fine abbiano fatto gli impegni assunti con le mozioni adottate dal Consiglio comunale sulla rimozione dell’amianto, sul gioco d’azzardo e sull’abbattimento delle barriere architettoniche. “Questo è un bilancio sorpassato dagli eventi – ha detto Maria Obinu (Pd) -. In questi due mesi il mondo è cambiato. Sono previste entrate dai tributi che non sono assolutamente verosimili vista la nuova situazione. C’è un piano delle alienazioni, un piano degli spettacoli, cose che non hanno senso perché non è credibile che possano essere realizzate”. “Siamo consci del fatto che questo bilancio non appartiene a questo consiglio e a questa città – ha detto Giuseppe Puddu (Fratelli d’Italia) -. Viviamo un momento particolare che l’amministrazione e la giunta stanno affrontando nel migliore dei modi, con la responsabilità e il coraggio imposti dal momento. Le risorse che il Comune sta erogando in queste settimane sono frutto di queste attività. Sono certo del fatto che dopo l’approvazione del bilancio occorrerà portare avanti le nuove tematiche della città, quelle conseguenti all’emergenza. Certe scelte non si potranno più fare e ci vuole un nuovo spirito collaborativo da parte di tutti”. Andrea Riccio (Progres – Progetu Repubblica Sardinia): “Sono sconcertato per la sostanza e la forma con cui si tiene questo dibattito. Una riunione da remoto nella provincia meno contaminata d’Italia non ha molto senso. Anche questo però è il segno di un volere ripartire nel rispetto delle norme di sicurezza”. Riccio ha quindi rimarcato l’assenza di risorse per le bonifiche dall’amianto e ha chiesto che il bilancio “venga completamente ripensato e ricostruito”. Per Efisio Sanna (Pd) “questo è un bilancio atipico, superato, ma già a dicembre avevamo detto che era un bilancio senza tono, senza muscolatura, privo di grandi scelte e senza coraggio. Fermo in un cassetto per mesi vittima di una crisi politica. Il ritardo è tutto interno alla maggioranza. È mancata la condivisione su questo strumento tanto importante”. Ci dispiace assistere alla banalizzazione dei problemi della città: PUM, sicurezza stradale, amianto, barriere architettoniche, impianti sportivi, proroghe – ha aggiunto Sanna -. Questo è un bilancio invotabile che non ci appartiene”. Davide Tatti (Fortza Paris) ha respinto le accuse della minoranza: “È tre anni che sentiamo queste ricette della minoranza che dice di proporre, ma non propone niente. In un momento di crisi di tutto il mondo la minoranza sta sputando addosso alla maggioranza senza alcun senso né spirito costruttivo”. Annamaria Uras (Coraggio e libertà – Insieme) ha spiegato il voto a favore del bilancio: “L’ho promesso al Sindaco durante la fase più dura dell’emergenza sanitaria, quando ho visto il grande impegno del sindaco su questa grave crisi. Questo non mi impedisce di fare una seria critica su questo bilancio che difetta di una visione complessiva della città. Auspico che tutto sia emendabile nella maniera più lungimirante. Questo è un bilancio obsoleto, che non ha più senso rispetto alle nuove esigenze determinate dalla crisi, frutto delle beghe interne della maggioranza”. Il sindaco Andrea Lutzu ha chiuso il dibattito soffermandosi sul grave momento che vive la città: “Nelle scorse settimane, nel momento del picco massimo della crisi, ho rivolto una preghiera ai consiglieri per approvare in fretta il bilancio per liberare le risorse necessarie ad affrontare meglio l’emergenza che stiamo vivendo. Non abbiamo approvato il bilancio e non abbiamo convocato le commissioni perché abbiamo dato retta all’opposizione. Abbiamo spostato l’approvazione del bilancio su richiesta dell’opposizione in una conferenza di capigruppo. Invece era fondamentale approvarlo per avere capacità di utilizzo delle risorse soprattutto per i servizi sociali e per gli investimenti. Questo bilancio prevede numerose azioni importanti – ha sottolineato il Sindaco -. Non aumentiamo la pressione fiscale e confermiamo tutti i servizi essenziali nonostante le difficoltà, prevediamo interventi importanti nelle opere pubbliche (Oristano est, Oristano ovest, programmazione territoriale, piazza Ungheria, centro sociale Torangius, Campo atletica, vecchio Palazzetto dello sport di Sa Rodia), rimozione e bonifica dall’amianto. È evidente che il bilancio dovrà essere rivisto alla luce della crisi sanitaria in atto e delle misure conseguenti – ha aggiunto il sindaco Lutzu -. Sarà necessaria una corposa variazione di bilancio che deriverà dalle misure che verranno prese a tutti i livelli (nazionale, regionale e locale). La ricetta per risolvere questa crisi non ce l’ha nessuno Dobbiamo capire come proseguirà, se si fermerà, se ci saranno le risorse economiche per far fronte a tutte le necessità, se potremo far affidamento sulle banche, sul credito. Queste sono le sfide che ci aspettano e alle quali ci dobbiamo preparare”. Prima del voto finale il consiglio comunale ha esaminato e respinto sei emendamenti presentati dai consiglieri Maria Obinu, Francesco Federico ed Efisio Sanna: apertura di uno spazio espositivo di arte moderna e contemporanea presso la sede del Foro Boario e una adeguata struttura all’interno delle Mura Giudicali quale futura sede del Museo Multimediale della Sartiglia; attivazione della microraccolta dell’amianto; per la distribuzione di rastrelliere per bici e alla realizzazione del nuovo servizio di bike sharing; per rivedere l’Accordo di Programma siglato con le Ferrovie dello Stato al fine di porre rimedio ai disagi derivanti dalla recente chiusura del passaggio a livello di via Baracca; su incentivi e azioni a favore dell’adozione di cani e gatti e per l’apertura di un gattile; sulla sospensione del versamento del pirmo trimestre dell’imposta di soggiorno e la sospensione per il 2020.
Sono 1.319 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Il dato odierno registra l’unico incremento (+1) a Sassari. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 29.966 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 102, di cui 11 in terapia intensiva, mentre 521 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 462 pazienti guariti (+10 rispetto al dato precedente), più altri 115 guariti clinicamente. Resta invariato il numero delle vittime (119). Sul territorio, dei 1.319 casi positivi complessivamente accertati, 243 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 94 nel Sud Sardegna, 55 a Oristano, 78 a Nuoro, 849 (+1) a Sassari.
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