Coronavirus: contagi in aumento (20 nuovi casi nell’Isola) ma discoteche aperte!
Venti nuovi casi positivi al Covid-19 registrati oggi in Sardegna, invariato invece il numero delle vittima, 134 in tutto.
Dei 20 contagi, 12 si sono verificati nella provincia del sud Sardegna, 8 in quella di Sassari. Ne dà notizia l’ultimo aggioirnamento dell’Unità di crisi regionale.
I casi complessivamente accertati dall’inizio dell’emergenza sono 1.461. In totale sono stati eseguiti 114.271 tamponi. I pazienti ricoverati in ospedale sono 6, nessuno in terapia intensiva, mentre 76 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.240 pazienti guariti, più altri 5 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 1.461 casi accertati, 271 sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 147 (+12 rispetto) nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 84 a Nuoro, 898 (+8) a Sassari.
In Sardegna i contagi sono in aumento ma restano consentite le serate in discoteca o in altri locali notturni all’aperto “…rispettando le misure anti-Covid, come il divieto di assembramento e l’obbligo di distanziamento interpersonale di almeno un metro (due se si accede sulla pista da ballo) “…a seconda della capienza massima del locale”.
La decisione del presidente della Regione, Christian Solinas, attraverso un’ordinanza firmata a tarda notte, è una autentica barzelletta.
Non basta, infatti, il perchè di tale scellerata decisione “…dettata dall’attuale situazione epidemiologica del contagio da Covid-19 nel territorio sardo”, perchè sappiamo tutti benissimo che nella stragrande maggioranza dei casi le distanze non verranno rispettate. Nè ci saranno (checchè né dica Solinas) fino al 31 agosto controlli così stringenti per impedire che il distanziamento venga disatteso, a parte la solita “gazzosa ferragostana”, posta in essere per il “tradizionale” ritorno d’immagine.
La precedente ordinanza che aveva riaperto le discoteche ed altri locali all’aperto in Sardegna era scaduta lo scorso 31 luglio e non era stata prorogata immediatamente “…con decine di serate a rischio per il fine settimana di Ferragosto (capirai!)”.
Con questo nuovo provvedimento il termine viene spostato al 31 agosto, salvo eventuali restrizioni in base alla curva dei contagi sul territorio (che con tutta probabilità avverranno quando sarà praticamente impossibile porvi rimedio e ci sarà il consueto scaricabarile). Gli accessi saranno consentiti nella misura massima del 70% della capienza massima dei locali e il programma delle serate deve essere preventivamente comunicato settimanalmente alla locale stazione del Corpo forestale regionale che dovrà anche effettuare i controlli insieme alla Polizia locale e alle altre forze dell’ordine.
I titolari dovranno anche garantire percorsi differenziati per l’entrata e l’uscita, mantenendo le distanze di sicurezza in fila. Obbligatoria la misurazione della temperatura corporea all’ingresso, dove saranno a disposizione gli erogatori di soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani. Inoltre, si dovranno utilizzare dispositivi monouso per la somministrazione di alimenti e bevande e igienizzare costantemente le superfici con le quali entrano in contatto gli avventori, in particolare i servizi igienici.
Insomma, come detto, una barzelletta!
La notizia della chiusura di un locale a Putzu Idu non smentisce ma conferma quanto appena scritto. La squadra amministrativa della Questura di Oristano ha scoperto durante un controllo pre ferragostiano che “…nessuno degli addetti alla mescita di bevande indossava le prescritte mascherine e all’interno dell’attività non veniva rispettato il distanziamento interpersonale tra gli avventori; inoltre, l’accesso ai bagni non era regolamentato e all’interno degli stessi è stata riscontrata la presenza di più persone sprovviste di mascherine”. Oltre a una multa di 800 euro, il locale è stato chiuso per 5 giorni e, in caso di recidiva, la potrà essere revocata la licenza. Secondo la Questura nei prossimi giorni proseguiranno i controlli che saranno intensificati in occasione delle festività di Ferragosto. E dopo Ferragosto cosa succede?
Grazie all’adesione del Comune di Oristano, Eleonora d’Arborea sarà protagonista del progetto pilota europeo “Calendaria 2021, Donne d’Europa – Femmes pour l’Europe – Women for Europe”, calendario trilingue (italiano-francese-inglese) dedicato a sessanta donne europee per dare loro visibilità quotidiana in ambito continentale. La scelta della Giudicessa di Arborea è stata resa possibile dall’adesione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano al progetto “Calendaria 2021, Donne d’Europa – Femmes pour l’Europe – Women for Europe” promosso dall’Associazione “Toponomastica femminile” con la collaborazione della casa editrice “Matilda” e sotto la regia della Presidente Maria Pia Ercolini. In qualità di paese membro, l’Italia condivide i valori dell’Unione Europea di inclusione, tolleranza, giustizia, solidarietà e uguaglianza. Il principio della parità tra uomo e donna è alla base di tutte le politiche Europee ed è l’elemento su cui l’integrazione europea si fonda, come ben sottolineato e sancito dal Trattato di Lisbona e dalla Carta dei diritti fondamentali. Il progetto, ricordando la costante presenza femminile nella storia italiana ed europea, intende alimentare, nei giovani ed in particolare nelle donne e nelle ragazze, l’autostima e la forza necessaria ad aver fiducia nel futuro, rinforzando le maglie di una rete sociale che appare a volte slabbrata. Sono state selezionate 2 donne per ognuno dei 27 paesi europei, 3 per i paesi fondatori (inclusa l’Italia). Le 3 donne italiane prescelte dalla associazione sono Eleonora d’Arborea (Sardegna), Ada Rossi (nata in Emilia Romagna, ha operato in Lombardia) e Fausta Deshormes La Valle (nata in Campania ha operato in Lazio). Eleonora d’Arborea, con la “Carta de Logu” in vigore dal 1392 al 1827, elevò a legge il diritto di ogni essere umano alla dignità personale, facendosi ispiratrice delle moderne pari opportunità, proponendosi con un operato a valenza europea e universale. Una donna della storia di Oristano e della Sardegna che diventa simbolo delle strategie di pace in Europa e nel Mediterraneo e del buon governo nell’era della globalizzazione. In qualità di partner del progetto, il Comune di Oristano, oltre a concedere il logo istituzionale, acquisterà 250 copie del calendario da diffondere negli istituti scolastici della città e nei luoghi della cultura cittadina. “Il calendario è dedicato a sessanta donne meritevoli dell’Unione Europea ed è significativo che tre esse ci sia la nostra Eleonora, regina e giudicessa, legislatrice ed antesignana delle politiche di parità – spiegano il Sindaco Andrea Lutzu e l’Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna -. Il calendario è un ottimo strumento didattico nelle scuole superiori di primo e secondo grado in cui si affronta lo studio dell’Europa in chiave geografica e/o giuridica. Condividiamo l’obiettivo di dare visibilità quotidiana in ambito europeo alle donne che si distinte per loro azioni. Allo stesso modo condividiamo l’obiettivo di promuovere l’identità e la lettura di una Unione europea equa, democratica, solidale ed inclusiva, sottolineando l’impegno verso il perseguimento di quei valori di matrice Europea, base delle moderne democrazie”. “Con entusiasmo promuoviamo e partecipiamo alla realizzazione di un progetto innovativo e pilota che contribuirà, tra l’altro, a far conoscere la figura di Eleonora d’Arborea e la sua Carta De Logu in tutta Europa – aggiunge l’Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna -. Il fondamento delle società moderne e democratiche si basa anche sulla diffusione della conoscenza, alle nuove generazioni, delle donne che con coraggio, spirito pionieristico, competenza, sacrificio e tenacia hanno costruito la società italiana ed europea”.
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