Non si arrestano i contagi in Sardegna: 42 casi. Omicido Carboni 2008: riaperte le indagini.
Nuova impennata dei contagi da Covid-19 in Sardegna. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 42 nuovi casi.
Di questi 27 nel nord Sardegna, 13 nella Città Metropolitana di Cagliari e 2 nella provincia del Sud Sardegna. Numeri così alti non si registravano dalla scorsa primavera, in piena pandemia. Resta invariato il numero delle vittime, 134.
Complessivamente salgono a 1.609 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale nell’isola sono stati eseguiti 122.296 tamponi. I pazienti ricoverati in ospedale sono 13, nessuno in terapia intensiva, mentre 200 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.258 pazienti guariti, più altri 4 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 1.609 casi positivi complessivamente accertati, 303 (+13 rispetto al dato precedente) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 168 (+2) nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 100 a Nuoro, 977 (+27) a Sassari.
Sempre per quanto riguarda il Covid-19 “…spetta al Governo, se lo ritiene opportuno, attivare i test per chi esce dalla Sardegna. Per noi non è necessario, non esiste nessun ‘caso’ Sardegna: se Roma ci avesse ascoltato quando alla vigilia della stagione estiva chiedemmo i tamponi per i turisti in arrivo, i casi di Porto Rotondo e Santo Stefano non sarebbero mai esistiti”.
E’ questa la posizione del governatore, Christian Solinas, rispetto alle richieste che arrivano dal Lazio di prevedere dei test agli imbarchi di navi e aerei per i passeggeri che rientrano dalle vacanze in Sardegna dopo l’impennata di contagi soprattutto tra i giovani che abitano a Roma.
“Ci sono Regioni con molti più casi dei nostri – ha spiegato Solinas – e non capisco perchè la Sardegna debba essere trattata come un’Isola di untori. La verità è che qui stiamo solo subendo, tutti i casi accertati infatti sono di importazione e il nostro sistema sanitario sta dando prova di assoluta efficienza ed efficacia”.
La perseveranza della Squadra Mobile della Questura di Oristano e del Gabinetto regionale della Polizia Scientifica di Cagliari ha permesso alla Procura della Repubblica di Oristano di riaprire le indagini sull’omicidio di Giuseppino Carboni, avvenuto a Soddì nel 2008. Gli esperti della Polizia Scientifica, riesaminando alcuni casi di omicidio rimasti senza colpevoli, hanno rilevato nuove tracce che potrebbero condurre all’identificazione dei responsabili dell’omicidio. I fatti risalgono al 23 giugno 2008, quando, nel piccolo paese di Soddì, probabilmente durante un tentativo di rapina, venne ucciso l’allora ottantenne Giuseppino Carboni, il cui cadavere venne trovato legato con una corda, imbavagliato e riverso sul letto. Il medico legale intervenuto sul posto stabilì che Carboni era deceduto durante la notte per soffocamento, causato da un batuffolo di carta che gli autori della rapina gli avevano introdotto con forza nel cavo orale. Le Polizia Scientifica, avvalendosi di nuove tecnologie, pare abbia isolato alcune tracce, secondo gli inquirenti riconducibili a vari individui “…verosimilmente orbitanti nel nuorese”.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del concorso di progettazione partono le procedure per la riqualificazione urbanistica di piazza Manno, a Oristano. “Un’opera attesa da decenni che a giugno ha iniziato a prendere forma con la delibera della giunta comunale di approvazione del documento preliminare alla progettazione, e che oggi compie un altro importante passo avanti con la pubblicazione del concorso di progettazione”, ha annunciato il sindaco Andrea Lutzu, che ricorda che per la realizzazione dell’intervento l’amministrazione comunale mette a disposizione un milione 572 mila euro. “Abbiamo un obiettivo ambizioso: recuperare una delle aree storicamente e architettonicamente più importanti della città – ha proseguito l’assessore all’Urbanistica Dora Soru -. È stato fissato un cronoprogramma che ha come prima scadenza il 20 ottobre per la consegna degli elaborati, la pubblicazione delle proposte progettuali, una mostra aperta al pubblico e, dopo la scelta delle migliori proposte, l’appalto dei lavori. Il percorso è ormai tracciato e contiamo di restituire piazza Manno al suo antico splendore nel minor tempo possibile”. Il concorso di progettazione è aperto a professionisti singoli o associati che potranno partecipare, attraverso un’apposita piattaforma informatica resa disponibile dal Comune, presentando le loro proposte entro la mezzanotte del 20 ottobre. Nella loro proposta progettuale dovranno rispettare l’obiettivo di valorizzare la qualità complessiva dei luoghi e secondo gli indirizzi dell’amministrazione comunale: 1) valorizzazione dell’antica città giudicale presenti sotto l’attuale pavimentazione stradale con scavi archeologici adeguati; 2) riqualificazione della piazza come spazio pubblico, attraverso una maggior pedonalizzazione, valutando la possibilità di limitare l’accesso carrabile ad alcune categorie di veicoli e la possibilità per l’amministrazione comunale di chiudere del tutto, in un secondo momento, la piazza al traffico e alla sosta veicolare privata; 3) la ritrovata e rinnovata funzione urbana della piazza deve tener conto delle relazioni con gli elementi al contorno e con il resto del centro storico e le interazioni con lo spazio che attualmente ospita la stazione dei bus, l’edificio scolastico, la accessibilità del centro storico; 4) valorizzazione delle vedute degli edifici di interesse storico‐culturale prospicienti la piazza con allestimento dell’arredo urbano; 5) individuazione di soluzioni progettuali che contemperino lo svolgimento della Sartiglia e la possibilità di manifestazioni civili e religiose con la possibilità di chiudere la piazza al traffico veicolare; 6) individuazione di aree di sosta a tempo destinati al parcheggio ed al carico/scarico a servizio delle attività; 7) individuazione di spazi per occupazioni di suolo pubblico permanenti e temporanee a favore di attività commerciali (bar, ristoranti); 8) mantenimento e valorizzazione delle alberature esistenti; 9) revisione ed eventuale rifacimento degli impianti esistenti (reti idrica, acque bianche e nere, illuminazione pubblica); 10) rimozione del chiosco ubicato su suolo pubblico a seguito di assegnazione temporanea; 11) spostamento del sistema trattamento acque del vecchio distributore di carburanti. Il compito di valutare i progetti sarà assegnato a una commissione giudicatrice composta da un rappresentante del Comune, uno dell’Ordine degli Ingegneri e uno dell’Ordine degli Architetti. La commissione giudicatrice dovrà concludere i propri lavori entro il termine di 25 giorni solari. Alla proposta progettuale prima classificata andrà un premio di 18 mila 500 euro. Alla seconda di 5 mila euro e alla terza di 3 mila euro. Il vincitore del concorso, entro 20 giorni dalla proclamazione, dovrà completare lo sviluppo degli elaborati concorsuali, raggiungendo il livello del progetto di fattibilità tecnica ed economica. Al vincitore saranno affidati i successivi livelli di progettazione e l’eventuale direzione dei lavori.
Il bisogno di sangue non va in vacanza, la solidarietà nemmeno. Per questo la Ats-Assl di Oristano invita tutte le persone in buone condizioni di salute a donare il sangue presso il Centro Trasfusionale di Oristano o ad aderire agli appuntamenti di raccolta itinerante organizzati nei diversi centri della provincia in collaborazione con l’Avis. Come ogni estate, accentuato ora dall’emergenza Covid, si ripresenta anche quest’anno in Sardegna il problema della carenza di liquido ematico, che risente del fisiologico calo delle donazioni dovuto al periodo vacanziero e, di contro, all’aumento del fabbisogno legato ai flussi turistici. Nonostante una buona programmazione delle scorte, anche il Centro Trasfusionale di Oristano ha perciò bisogno del contributo di tutta la popolazione per garantire la regolare prosecuzione delle attività sanitarie che necessitano di sangue. L’appello è rivolto a tutte le persone maggiorenni, compresi i fabici e i portatori sani di anemia mediterranea, che pesino almeno 50 chili e in buono stato di salute. Per donare ci si può rivolgere al Centro Trasfusionale dell’ospedale “San Martino” di Oristano, aperto dal lunedì al sabato, dalle ore 8 alle 12, o aderire alle raccolte straordinarie organizzate nel fine settimana in collaborazione con l’Avis. Al Centro Trasfusionale di Oristano è possibile accedere senza appuntamento, naturalmente indossando la mascherina protettiva e rispettando le misure di sicurezza, in quanto in sala d’attesa viene garantito il distanziamento. È consigliabile, se possibile, non presentarsi alle 8.00 – orario di maggiore afflusso – ma nelle ore successive della mattinata, così da ridurre i tempi d’attesa. Per le raccolte straordinarie effettuate nell’autoemoteca o nelle sedi Avis, è possibile rivolgersi all’Avis locale per prenotare l’appuntamento ed evitare assembramenti. Il Servizio di Immunoematologia ricorda che non è necessario presentarsi per la donazione completamente a digiuno, ma è consentita anche una colazione leggera. Donare il sangue fa bene agli altri e a se stessi: oltre che compiere un gesto di solidarietà, i donatori potranno monitorare il proprio stato di salute: prima del prelievo saranno sottoposti a una visita e successivamente rice1veranno gratuitamente a domicilio i risultati completi delle analisi.
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