Coronvirus: 7 nuovi casi a Oristano, 63 nell’Isola.
Sono sette i casi di positività al Covid-19 rilevati tra ieri e oggi a Oristano. Si tratta di sette soggetti in contatto tra loro che sono stati contagiati da un ottavo individuo a loro collegato. Per uno di loro è stato disposto il ricovero in ospedale. Oggi si registra anche una nuova guarigione.
I numeri sull’emergenza sanitaria a Oristano dall’inizio di settembre salgono dunque a 59 casi positivi. I pazienti guariti sono 22, mentre i soggetti ancora positivi sono 37. I pazienti ricoverati in ospedale sono 6, di cui 3 per Covid-19 e 3 per altre patologie.
In Sardegna salgono a 4.380 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 63 nuovi casi (55 rilevati attraverso attività di screening e 8 da sospetto diagnostico). Oggi c’è stato anche il decesso dell’anziana, morta domenica sera all’ospedale di Nuoro, dove era ricoverata in terapia intensiva.Le vittime sono 157 in tutto.
In totale sono stati eseguiti 202.374 tamponi, con un incremento di 2.319 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono 125 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+9 rispetto al dato di ieri), mentre resta invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva: 19. Le persone in isolamento domiciliare sono 2.181.
Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.865 (+48) pazienti guariti, più altri 33 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 4.380 casi positivi complessivamente accertati, 669 (+19) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 485 (+6) nel Sud Sardegna, 342 (+7) a Oristano, 666 (+18) a Nuoro, 2.218 (+13) a Sassari.
Una mozione per la realizzazione di un Piano integrato del verde pubblico è stata presentata dai consiglieri comunali di Oristano Andrea Riccio, Francesco Federico, Efisio Sanna, Monica Masia, Patrizia Cadau, Annamaria Uras e Maria Obinu. “Il verde pubblico – è scritto nella mozione – è patrimonio di particolare importanza e delicatezza per una città. I vantaggi che derivano da una virtuosa gestione del verde pubblico sono unanimemente riconosciuti, e rientrano, giustamente, tra gli indicatori della qualità della vita di un centro urbano. I benefici che possono derivare ad una città dalla cura di giardini, alberi e piante sono numerosi, e tra questi possiamo elencare: rendere l’aria più salubre; aumentare le zone d’ombra, sollievo soprattutto nei mesi estivi (tra gli spazi verdi e gli ambienti limitrofi costruiti si registrano differenze di temperature che oscillano da 2 a 4°C); migliorare sensibilmente l’estetica della città; favorire la socializzazione, combattendo depressione e solitudine; abbassare il livello di stress e benessere; ridurre il degrado e i fenomeni criminali, aumentando la sicurezza dei cittadini; essere un valido aiuto curativo per chi soffre di malattie degenerative; contribuire allo sviluppo della cultura del verde e di tutte le scienze ad essa correlate. Lo stato del verde pubblico oristanese – si legge ancora nella mozione – è particolarmente degradato: negli ultimi anni non si è provveduto a una adeguata pianificazione organica della sua manutenzione e tanto meno della sua riprogettazione. In tutta la città non si contano le aree e le vie spoglie, oltre alle aiuole abbandonate e senza alcuna pianta. Un esempio sul vero e proprio degrado ed abbandono del nostro verde: sulla sola via Cagliari si contano ben sedici aiuole vuote o con alberi tagliati a zero nel lato ovest della via, e ben ventisei sul lato est; nel tratto compreso tra la via Benedetto Croce e la rotonda del centro commerciale non è presente, addirittura, neanche una pianta. Una visione desolante. In tantissime vie sono state messe a dimora delle piante che nulla hanno a che fare con una organizzazione in armonia con le altre presenti. Centinaia di alberi presentano radici affioranti che danneggiano marciapiedi e strade, costituendo gravissimo pericolo per il traffico di ogni genere ivi compreso quello pedonale. Sono numerosissime poi le piante che, pur non presentando ancora tale problema, per loro natura lo creeranno nel breve o al più tardi nel medio periodo. Torregrande ne è un esempio macroscopico seppur certamente non l’unico. Moltissime piante sono malate o richiedono urgenti opere di cura, costituendo esse un gravissimo pericolo per cittadini, animali e cose: è di qualche giorno fa il crollo di un grosso albero in viale San Martino a causa del forte vento. E’ opinione diffusa tra gli esperti che le condizioni meteo generali stiano già andando verso un incremento strutturale della potenza di acquazzoni e tempeste. La situazione si fa, dunque, di anno in anno sempre più allarmante. E’ di questi giorni la notizia che Oristano, secondo il reportage di Legambiente “Mal’aria 2020”, ha l’aria più inquinata tra i capoluoghi sardi. Nel report sono state confrontate le concentrazioni medie annue delle polveri sottili e del biossido di azoto negli ultimi cinque anni (2014-2018) con i rispettivi limiti suggeriti dall’Oms. La causa viene imputata ad un parco macchine cittadino di particolare vetustà, ma certo il verde, sia pubblico che privato, è un forte e strutturale argine al perpetuarsi del pericoloso fenomeno. Le malattie respiratorie sono in preoccupante aumento ed il verde è uno dei principali antidoti contro il preoccupante problema. Il miglioramento del verde cittadino può essere perseguito attraverso numerose strade: giardini storici; parchi urbani; spazi verdi di quartiere; viali alberati; aiuole, rotonde e verde stradale; campi sportivi; incentivi all’incremento e miglioramento del verde privato e residenziale. Ciascuno di questi può e deve essere oggetto di un accurato studio, una progettazione ed implementazione, a beneficio in particolare delle generazioni presenti e soprattutto future”. Alla luce di tutto ciò Andrea Riccio, Francesco Federico, Efisio Sanna, Monica Masia, Patrizia Cadau, Annamaria Uras e Maria Obinu impegnano il sindaco e la giunta “…a trovare con sollecitudine i fondi per la progettazione e implementazione di un Piano integrato del verde, volto all’incremento quantitativo e qualitativo del patrimonio botanico cittadino nel rispetto delle peculiarità climatiche ed urbanistiche della città”.
L’assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano ha disposto un nuovo ciclo di trattamenti fitosanitari finalizzato al contenimento della diffusione del punteruolo rosso delle palme. Da domani mattina e per i prossimi giorni, fino ad esaurimento degli interventi, nelle ore notturne saranno effettuati trattamenti esoterapici delle palme della città e delle frazioni. Durante l’esecuzione dei trattamenti si raccomanda di tenere chiuse porte e finestre.
L’oristanese Stefano Oppo, vicecampione europeo e del mondo di canottaggi è partito con la Nazionale italiana a Poznan, in Polonia, dove al Malta Lake da venerdì 9 a domenica 11 ottobre si disputeranno gli Europei. La competizione, prevista nel mese di giugno, è stata rinviata a ottobre per il Covid. E proprio nel rispetto delle normative anti-Covid imposte dagli organizzatori della manifestazione, la Nazionale è partita divisa in due gruppi. Prima della partenza tutti gli atleti e accompagnatori si sono sottoposti ai test sierologici. L’Europeo, che si svolgerà a porte chiuse, nonostante il virus registra un gran numero di partecipanti: oltre 570 atleti in rappresentanza di 31 nazioni. La Nazionale azzurra si presenta in polina con il maggior numero di equipaggi, 21. Nella specialità dei vicecampioni uscenti, Stefano Oppo e Pietro Ruta, il doppio pesi leggeri maschile, sono iscritti 16 equipaggi. Assenti anche quest’anno all’appuntamento europeo gli irlandesi, campioni del mondo uscenti.
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