Coronavirus: in Sardegna salgono i contagi (366), 6 a Oristano e 15 in provincia.
Sono 24.552 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 366 nuovi casi. Si registrano anche 8 decessi (539 in tutto).
In totale sono stati eseguiti 400.260 tamponi con un incremento di 2.639 test. Sono invece 619 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+3 rispetto al dato di ieri), mentre è di 64 (invariato) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 14.459. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 8.766 (+169) pazienti guariti, più altri 105 guariti clinicamente.
Sul territorio, di 24.552 casi positivi complessivamente accertati, 5.290 (+139) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 3.888 (+61) nel Sud Sardegna, 4.613 (+76) a Nuoro, 8.785 (+75) a Sassari, 1.976 (+15) in provincia di Oristano.
A Oristano città si registrano, invece, 6 nuovi casi di positività al Covid-19 e 6 guarigioni.
Per effetto dell’aggiornamento odierno i casi di positività al Covid-19 accertati dall’inizio di settembre salgono a 354 (dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono 379), i pazienti guariti sono 165 (dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono 190), mentre i soggetti ancora in cura sono 182. Sette i pazienti deceduti.
La Conferenza Episcopale Sarda, riunitasi sotto la presidenza di Mons. Antonello Mura a Donigala, ha espresso vicinanza e solidarietà a tutte le popolazioni colpite dalla recente alluvione, in particolare alla comunità di Bitti, in una stagione della nostra storia ancora segnata dalla pandemia. I vescovi, nell’invitare tutti i battezzati a vivere la prossima festa del Natale del Signore come occasione per rinnovare nella fede la certezza della presenza di Dio nella nostra esistenza, incoraggiano e sostengono tutti coloro che si impegnano per la tutela della vita umana e della salute delle persone, auspicando – nel caso del dramma delle alluvioni – che si dia finalmente corso ai programmi e agli stanziamenti previsti per la salvaguardia del territorio. Durante l’incontro, i vescovi hanno esaminato la bozza di revisione dello Statuto della Facoltà Teologica della Sardegna e la conseguente revisione della convenzione tra la Conferenza episcopale e la Compagnia di Gesù. La Facoltà, con sede a Cagliari, è una risorsa fondamentale per la formazione teologica, rivolta non solo a chi si prepara al sacerdozio ma anche ai laici che desiderano approfondire la propria fede con studi di livello universitario. I vescovi hanno anche preso atto di un recente messaggio di un gruppo di cattolici sardi, apprezzandone l’appello rivolto alle istituzioni in seguito alla crisi sanitaria e sociale che stiamo vivendo. Grande attenzione è stata dedicata all’ascolto e al dialogo con i settori produttivi della nostra Isola. Sono stati ascoltati, singolarmente, Maurizio de Pascale, presidente della Confindustria sarda; Giorgio Delpiano, presidente della Confapi; Fabio Onnis, presidente della Confcooperative; Claudio Atzori, presidente della Legacoop; e Antonello Arru, presidente del Banco di Sardegna. Ogni audizione ha permesso la conoscenza delle diverse realtà, approfondendo il ruolo di ciascun settore e la risposta che bisogna dare su temi quali la dignità del lavoro, l’inserimento dei giovani e il sostegno alle fasce più deboli della società. E’ stata questa anche l’occasione per riaffermare l’importanza della dottrina sociale della Chiesa e di quella che ultimamente è stata chiamata (con riferimento al Papa) “L’economia di Francesco”. L’iniziativa dei Vescovi, molto apprezzata dagli intervenuti, avrà in futuro ulteriori sviluppi, anche per offrire un quadro sempre più aggiornato della situazione sociale della Sardegna, importante per rafforzare una economia che sia più giusta, fraterna, inclusiva e sostenibile e che non lasci nessuno indietro. Il prossimo incontro dei vescovi si svolgerà al termine dei loro esercizi spirituali, previsti dal 22 al 25 febbraio, e occuperà la mattinata di venerdì 26.
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