Covid: nell’Isola 74 nuovi contagi (2 in provincia di Oristano) e 2 morti.
Nuovamente in calo i nuovi contagi in Sardegna, che registrano un tasso di positività pari allo 0,4% per effetto di 20.488 tamponi fatti con lo screening di massa “Sardi e Sicuri”. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 74 nuovi casi.
Si registrano anche 2 nuovi decessi (1.197 in tutto). Sono invece 176 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+5), mentre restano 27 i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.632. I guariti sono complessivamente 28.336 (+117), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 185.
Sul territorio, dei 42.553 casi positivi complessivamente accertati, 10.434 (+42) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.770 (+13) nel Sud Sardegna, 8.375 (+7) a Nuoro, 13.452 (+10) a Sassari, 3.522 (+2) in provincia di Oristano. A Oristano città sono, invece, fermi contagi e guarigioni.
La giunta comunale di Oristano ha approvato il progetto integrato di interventi per la partecipazione al Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. Il bando del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha una dotazione finanziaria di 852 milioni di euro e il Comune partecipa con una proposta da 15 milioni di euro interamente dedicata alla riqualificazione delle frazioni. La delibera della giunta Lutzu individua gli obiettivi, delinea gli interventi e attribuisce la previsione finanziaria rendendola compatibile con l’iniziativa ministeriale che punta alla riqualificazione e all’incremento del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, a rigenerare il tessuto socio-economico, a incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, nonché a migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini, secondo i principi e gli indirizzi dell’Unione europea e i modelli della città intelligente, inclusiva e sostenibile (Smart City). “Per Oristano e le frazioni è una straordinaria opportunità di valorizzazione, come mai se ne sono viste prima – spiega il sindaco Lutzu -. La giunta in queste settimane è stata impegnata in un lavoro di programmazione capace di cucire le esigenze e le caratteristiche delle frazioni e sfruttare al meglio questa occasione che può consentire l’integrazione, il completamento, la valorizzazione, la amplificazione degli effetti positivi del Programma Oristano est. Insieme agli assessori abbiamo individuato quale obiettivo prioritario la riqualificazione delle frazioni, secondo una visione di integrazione territoriale, ambientale, sociale, culturale e sportiva che è costituita dal rafforzamento delle potenzialità costituite dal Parco fluviale del Tirso, realizzando un unicum che completa il parco lineare che racchiude la città, completando gli interventi di Oristano est e Oristano ovest”. Questa mattina sentite le relazioni degli assessori competenti e dei tecnici la Giunta ha approvato il piano economico e quello degli interventi che prevede: 1) a Silì la riqualificazione degli spazi aperti (3 milioni 156 mila euro), la casa della sostenibilità riconvertendo l’ex asilo Esmas in uno spazio dedicato alla comunità siliese e residenza per soggetti svantaggiati (580 mila euro); la riqualificazione a emissioni zero degli edifici pubblici di un quartiere per un’area (che comprende il sistema delle aree verdi connesse, la casa della sostenibilità, una biblioteca e un centro servizi che racchiude interno anche una vasta area di edilizia residenziale ex 167) ecosostenibile, resiliente e a misura di bambino ed anziano (un milione 382 mila euro); 2) a Nuraxinieddu e Massama la riqualificazione del sistema degli spazi aperti di (590 mila euro), la casa per le donne vittime di violenza attraverso la riconversione dell’ex scuola materna di Massama (800 mila euro), la riconversione dell’ex scuola elementare di Massama in casa delle associazioni e residenza per soggetti svantaggiati (un milione 289 mila euro), la riconversione dell’ex scuola elementare di Nuraxinieddu in casa della comunità quale spazio di aggregazione e aree tecnologicamente attrezzate per studio e lavoro (926 mila euro); 3) a Donigala la riqualificazione del sistema degli spazi aperti (530 mila euro), la casa dell’accoglienza con la riconversione dell’ex scuola elementare in dormitorio per soggetti fragili senzatetto, spazi di ascolto e recupero e spazi per le attività della comunità residente (764 mila euro).
L’assessore alla Cultura e alla Pubblica istruzione del Comune di Oristano, Massimiliano Sanna, ha consegnato ai dirigenti scolastici cittadini i kit di lingua sarda destinati agli studenti delle quinte delle scuole primarie. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Limba sarda, limba de s’identitade, limba de su mundu” che ha per capofila la Provincia di Oristano ed è finanziata con la legge sulle minoranze linguistiche storiche. “Tra le diverse iniziative di promozione della lingua sarda una riguardava la realizzazione di opuscoli informativi in lingua sarda e kit dedicati alla didattica e destinati alle alunne e agli alunni delle classi V delle scuole primarie dei comuni dell’aggregazione tra le quali quelle di Oristano”, spiega l’assessore Sanna. Nel corso dell’incontro con le Dirigenti scolastiche dei quattro istituti comprensivi della città l’assessore Sanna ha illustrato l’alto valore dell’iniziativa per la tutela delle minoranze linguistiche storiche. “L’iniziativa è stata accolta con apprezzamento ed entusiasmo dalle dirigenti, dagli insegnanti a dagli alunni – osserva l’assessore Sanna -. Gli interventi di formazione, le attività culturali e la promozione della lingua sarda nei rapporti con la Pubblica amministrazione, nella vita associativa e in ambito familiare, attuano i principi e i valori sanciti dalla Costituzione e recepiti dagli organismi Europei e internazionali. La stessa legge 482/99 prevede la realizzazione di programmi di intervento per la tutela delle minoranze linguistiche anche in ambito scolastico. Questo favorirà l’impiego consapevole e corretto della lingua sarda, da parte di bambini e bambine, come nuova possibilità comunicativa e, contestualmente, accrescerà in loro il rispetto per le tradizioni e per le proprie radici identitarie”.
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