Vaccini a Oristano: organizzazione perfetta all’hub e caos al Poliambulatorio.
Con l’apertura al Palasport di Oristano del centro di vaccinazione, la Regione ha aggiunto un altro hub a quelli già aperti in Sardegna per incrementare le vaccinazioni anti Covid.
Tremila metri quadri di superficie coperta, dieci postazioni vaccinali e due box per la diluizione delle fiale, quattro banchi d’accettazione, un team di medici, infermieri, assistenti sanitari, operatori Cup e volontari della Protezione Civile di circa 40 persone impegnati per dieci ore al giorno (dalle 9 alle 14 e dalle 15 alle 20), il primo centro vaccinale della provincia sarà in grado di accogliere, a regime, fino a 1.500 persone al giorno.
Convocati per oggi mille ultrasettantenni della provincia (nati dal 1942 al 1951) registrati al portale regionale dei vaccini, che fin dalle prime ore del mattino sono arrivati agli ingressi dell’hub (oggi sono state vaccinate 726 persone. ndr). Presenti all’inaugurazione l’assessore regionale Anita Pili, il commissario straordinario Assl Oristano Antonio Cossu, il direttore del Dipartimento di prevenzione Zona centro Roberto Puggioni, la direttrice del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Maria Valentina Marras, il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, e il commissario straordinario Ares-Ats Massimo Temussi, che non si è sottratto alle domande dei giornalisti.
“Anche Oristano – ha detto Temussi – ha ora ha il suo spazioso hub, così come avevamo richiesto, un luogo ottimale per dare una accelerazione decisa alla campagna vaccinale, anche se anche gli altri punti vaccinali continueranno a funzionare. In Sardegna stiamo andando, ogni giorno, sopra il target richiesto dal commissario straordinario per l’emergenza Covid Figliuolo”.
A una domanda dei giornalisti sulla disponibilità dei vaccini, Temussi ha risposto che “…la questione Astrazeneca ci ha imposto una certa flessibilità; Astrazeneca, che è il vaccino che abbiamo in quantità superiori, ha modificato il suo target e, di conseguenza, su questa base dobbiamo modificare i piani di vaccinazione”.
Al commissario dell’Ats è poi stato chiesto cosa ne pensasse della richiesta dei sindaci di vaccinare le persone anziane in loco, senza utilizzare gli hub. “Questo è possibile – ha affermato Temussi -, visto che già ci sono in Sardegna dei paesi che lo stanno facendo. I sindaci si sono organizzati con i medici di base, insieme a farmacisti, infermieri, volontari, Protezione civile, e la cosa stanno funzionando. Da parte nostra nulla osta, quindi, anche all’apertura di mini hub perchè l’obiettivo è quello di aumentare la vaccinazione. Ovviamente l’Ats non ha migliaia di medici e infermieri a disposizione per centinaia di comuni, mentre sta funzionando la possibilità di riportare la sanità nei territori e di fare prevenzione attraverso i medici di medicina generale”.
Il commissario, a chi gli faceva notare che ci sono ancora molti over 80 da vaccinare, ha replicato dicendo che tutti gli over 80 saranno vaccinati entro la del fine mese, mentre per quel che concerne le persone fragili “…abbiamo iniziato la loro vaccinazione già da diverse settimane – ha osservato – , prevalentemente nei grossi ospedali. Abbiamo in cantiere una giornata di vaccinazione anche negli hub, dove i soggetti fragili verranno suddivisi a seconda delle patologie”.
Massimo Temussi ha poi risposto, sinteticamente, ai giornalisti anche sull’inchiesta della Procura di Oristano, relativa alle modalità di somministrazione dei vaccini e alla scelta di vaccinare alcune persone, parrebbe scavalcandone altre a cui i vaccini erano invece destinati. “La magistratura – ha detto il commissario dell’Ats – fa il suo lavoro. Noi siamo l’Azienda di tutela della salute e ci limitiamo a fare quello per cui siamo pagati. La magistratura sta indagando e io mi limito ad attendere i risultati delle indagini”.
Sugli ospedali in gravissima sofferenza di personale e macchinari a Oristano, Temussi ha sostenuto di avere già evidenziato “…anche se la cosa è passata in sordina, che negli ultimi 4 anni in Sardegna sono mancati 780 medici. La situazione attuale in tutta l’Isola denota una grave mancanza di personale medico. Quest’anno – ha aggiunto – vanno in pensione nell’Ats 881 unità, un numero mai visto, il quadruplo della media degli ultimi anni, e questo vuol dire che il processo di pianificazione in questi anni non è stato concluso. La svolta potrebbe però arrivare con l’applicazione della legge di riforma, tramite l’unificazione delle procedure di selezione”.
“L’apertura dell’hub oristanese rappresenta un significativo passo in avanti per la campagna anti-Covid – ha affermato il commissario della Assl Cossu – possiamo arrivare a vaccinare oltre mille persone al giorno; questo significherà raggiungere prima la copertura vaccinale della popolazione”.
Soddisfazione per l’apertura del polo vaccinale oristanese è stata espressa anche dalla responsabile del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, Maria Valentina Marras: “In questa prima giornata sta tutto funzionando alla perfezione: non ci sono assembramenti all’ingresso, i tempi d’attesa sono ridotti al minimo e gli utenti sono molto soddisfatti dell’organizzazione complessiva”.
Un ringraziamento, da parte dei vertici Ats e Assl, è andato al Comune di Oristano, che ha messo a disposizione la struttura, alla Polizia Locale, che ha gestito il traffico in ingresso e uscita, ed ai volontari della Protezione Civile, in particolare alle associazioni di volontariato Prociv Arci e Lavos, che hanno presidiato gli accessi e i percorsi, e accompagnato le persone con disabilità motorie.
“Il bilancio di questa prima giornata dell’hub di Oristano nel nuovo Palasport di Sa Rodia è sicuramente buono – ha osservato il sindaco di Oristano Andrea Lutzu -. Non ci sono file, la gente è assistita e mi pare soddisfatta del servizio. Si procede di buona lena e questo è ciò che serve adesso: vaccinare il maggior numero di persone per fermare i contagi e mettere al sicuro la gente. Il nuovo Palasport è una struttura che per le sue potenzialità potrebbe far cambiare il passo alla campagna vaccinale a Oristano e in provincia, anche se come presidente di Distretto sanitario devo rappresentare la volontà dei sindaci del circondario di garantire vaccinazioni nei comuni di residenza soprattutto per le persone più anziane e per i soggetti fragili.
Nel momento in cui la Sardegna piomba in zona rossa a causa del grande aumento dei casi e dei decessi è doveroso lanciare un nuovo appello alla popolazione – ha proseguito il sindaco Lutzu -. Bisogna stringere i denti, rispettare le regole che tutti conosciamo, e fare un nuovo sforzo per riguadagnare la nostra libertà. Un traguardo che possiamo raggiungere solo sconfiggendo il virus”.
La campagna vaccinale nell’hub proseguirà nei prossimi giorni con gli Over 70 della provincia registrati al Portale dei vaccini e convocati tramite sms dal Cup regionale. I cittadini nati fra il 1942 e il 1951, non ancora registrati al Portale, possono farlo andando su https://vaccinocovid.sardegnasalute.it/ , inserendo i dati relativi a Codice fiscale e Tessera Sanitaria. Una volta registrati e ricevuta la convocazione via sms, ci si dovrà presentare all’appuntamento per la vaccinazione, muniti di Carta d’identità, Tessera Sanitaria (o Codice fiscale) e possibilmente con i moduli di consenso informato e scheda anamnestica già compilati.
Si ricorda che l’accesso principale all’hub vaccinale di Oristano (Nuovo Palazzetto dello Sport) è dal lato di viale della Libertà/via Morosini, ma per chi raggiunge la struttura in automobile è consigliabile utilizzare la strada che da viale Repubblica conduce al nuovo Palasport, costeggiando l’Hostel Rodia e il centro federale della Figc, dove c’è ampia disponibilità di parcheggi.
A fare da contraltare ai grandi spazi e alla perfetta organizzazione dell’hub, ci ha pensato il Poliambulatorio, dove tantissimi over 80 hanno atteso per ore in fila, uno attaccato all’altro, per effettuare il richiamo del vaccino. Per sedare le inevitabili proteste e contestazioni, e per placare gli animi, qualcuno ha richiesto l’intervento di Poliza e Carabinieri, che si sono recati al Poliambalatorio per verificare la situazione. Il mancato controllo all’ingresso della breve rampa che porta al locale delle vaccinazioni e il mancato rispetto dell’orario di convocazione (più d’uno convocato per le 10 si è presentato al Poliamblatorio alle 8. ndr) ha creato l’ennesimo caos che con un pizzico di buon senso si sarebbe potuto evitare.
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