Coronavirus: in Sardegna 320 nuovi positivi (28 nell’Oristanese) e 6 morti.
Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 320 nuovi casi, che portano a 51.192 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Si registrano anche sei nuovi decessi (1.313 in tutto).
In totale sono stati eseguiti 1.122.148 tamponi, per un incremento complessivo di 4.413 test rispetto al dato precedente.
Sono 364 (+5) persone attualmente ricoverate in ospedale in reparti non intensivi, mentre sono 55 (-2) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 17.425 e i guariti sono complessivamente 32.028 (+211) mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 7.
Sul territorio, dei 51.192 casi positivi complessivamente accertati, 13.262 (+134) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 7.742 (+9) nel Sud Sardegna, 10.152 (+86) a Nuoro, 15.625 (+63) a Sassari, 4.411 (+28) in provincia di Oristano.
A Oristano città oggi sono stati accertati 2 casi di positività.
Per effetto dell’aggiornamento odierno i casi di positività al Covid-19 accertati dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono 924, i pazienti guariti sono 769, mentre i soggetti ancora in cura sono 140. Quindici i pazienti deceduti.
La Conferenza episcopale sarda, riunita a Donigala sotto la presidenza di monsignor Antonello Mura, ha evidenziato motivi di preoccupazione per l’ulteriore diffusione del Coronavirus, in particolare per gli effetti drammatici che sta avendo sul lavoro, sull’economia e sull’educazione. Sul piano sanitario, i vescovi hanno auspicato che la campagna di vaccinazione sia incrementata nei numeri e attenta alle persone più vulnerabili e fragili, oltre che organizzata territorialmente in modo da non dimenticare nessuno. In riferimento alla realtà della Chiesa in Sardegna, sono stati affrontati temi che riguardano il seminario regionale e la facoltà teologica. E’ stata poi rivista e aggiornata la lettera che i vescovi indirizzeranno, prima dell’estate, alle famiglie e ai sacerdoti su alcuni temi dell’esortazione apostolica di papa Francesco, “Amoris Laetitia”. Il documento avrà come titolo “Tendere la mano alla famiglia”. Tra gli altri argomenti affrontati, il tema della liturgia e della lingua sarda; l’attenzione alla nascita dei “Cammini religiosi o di destinazione di pellegrinaggio in Sardegna”, e la proposta di istituire la “Giornata del carcerato”, giunta dalla comunità “La Collina” di Serdiana, che verrà inoltrata alle sedi competenti per una decisione. L’assemblea dei vescovi ha ricevuto e approvato, inoltre, la nuova delegazione regionale dell’Azione Cattolica (2021-2024), composta da: Antonello Canu (Diocesi di Sassari) delegato regionale, Maria Rita Quartu (Diocesi di Oristano) segretaria, Gabriele Pisano (Diocesi di Alghero-Bosa) e Daniela Melis (Diocesi di Cagliari) incaricati settore adulti, Michela Aime (Diocesi di Cagliari) incaricata settore giovani, Enrico Porcu (Diocesi di Ales-Terralba) articolazione Acr. Con la stessa modalità i vescovi hanno accolto anche l’indicazione riguardante il delegato regionale del Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale) della Sardegna, approvando l’elezione di Luisella Usai (Diocesi di Oristano). Una mattinata è stata dedicata anche all’ascolto di alcune realtà sociali e istituzionali, come le segreterie regionali dei sindacati: Gavino Carta per la Cisl; Francesca Ticca per la Uil; Samuele Piddiu per la Cgil. Successivamente, il dialogo è proseguito con la Coldiretti, rappresentata dal presidente Battista Cualbu e dal direttore Luca Saba. Ultimo incontro, in videoconferenza, con Alessandra Todde, viceministro allo Sviluppo economico. Il prossimo incontro dei vescovi si svolgerà il 22 giugno, con la partecipazione degli incaricati regionali degli ambiti pastorali.
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