Per i Giganti a Cabras la firma per la “Fondazione Mont’e Prama”.
E’ nata ufficialmente la “Fondazione Mont’e Prama”, chiamata a gestire non solo le maestose statue dei giganti, rivenute nel 1974 a Cabras, dove resteranno in esposizione, ma anche le rovine della città Fenicio-Romana di Tharros, l’ipogeo di San Salvatore e la Torre di San Giovanni di Sinis.
La firma sull’accordo è stata apposta, oggi, a Cabras, dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, dal governatore sardo Christian Solinas, e dal sindaco del paese lagunare, Andrea Abis. Presidente dell’organismo è il giornalista ed ex direttore dell’Unione Sarda, Anthony Muroni. Nel Cda anche il musicista Paolo Fresu. Oltre al noto trombettista, come rappresentante del ministero, nel consiglio di amministrazione della Fondazione è stata nominata Patricia Olivo (segretaria regionale dello stesso dicastero). Per il Comune di Cabras ci sarà il sindaco Abis, che in questi mesi si è battuto strenuamente per mantenere le statua in città anche per il restauro, in vista della valorizzazione di tutto il patrimonio cittadino, mentre i due nomi fatti della Regione sono Efisio Trincas, (medico ed ex sindaco di Cabras) e Graziella Pinna (insegnante).
“Questa non è solo un’operazione locale, è un’operazione internazionale – ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini -. In altre parti del mondo, con minore patrimonio culturale dell’Italia, un ritrovamento di questo tipo avrebbe costituito un’attrazione per milioni di turisti. Forse non arriveremo a questo, ma credo che questa operazione possa cambiare anche i flussi turistici verso la Sardegna. Infatti, l’Isola non è solo mare splendido, ma molte altre cose non sufficientemente riconosciute”.
Franceschini ha poi proseguito, sostenendo che “…nel nostro Paese lavoriamo sul ritorno delle opere nei territori di provenienza, l’Italia non ha un grande museo come il Louvre o la National Gallery, ha 4000 musei profondamente radicati nel territorio e questa è la sua forza. La neonata Fondazione ha aggiunto Franceschini – dovrà occuparsi di quello di cui si occupano i musei moderni: informazione, didattica, valorizzazione del patrimonio. Una sfida importante per la quale è stato chiamato un consiglio d’amministrazione fatto tutto di sardi”.
“Il progetto – ha affermao il presidente della Regione, Chritian Solinas, dopo la firma per la costituzione della “Fondazione Mont’e Prama – mira a valorizzare il grande patrimonio culturale di una civiltà troppo a lungo obliterata dai libri di storia e dalla promozione dell’immenso patrimonio artistico del Paese. Ricordo quando il compianto Giovanni Lilliu pensò di valorizzare il complesso nuragico di Barumini, ora patrimonio Unesco, testimoniando che esiste un’economia della cultura. Cabras ha potenzialità enormi, quelle di un territorio circoscritto che porta i segni di questa grande civiltà nuragica e ospita la città fenicia meglio conservata del Mediterraneo. Adesso la Fondazione segna un punto di svolta perché potrà restituire attrattività di dimensione internazionale al territorio”.
Per il sindaco di Cabras, Andrea Abis, “…oggi si chiude un ciclo e prende avvio una nuova fase di gestione dei beni culturali di Cabras e si apre un tempo di opportunità e prospettive. E’ stato un percorso lungo e avvincente, con i giganti che sono ormai fattore di promozione turistica con presenze ad oggi quadruplicate, e il ministro Dario Franceschini è stato determinante”. Prima della firma, Abis ha sottolineato di aver posto condizioni imprescindibili. “Su tutte – ha detto il sindaco lagunare – la riunificazione a Cabras del complesso delle sculture, aspetto fondamentale che significa rispetto del progetto scientifico, riconoscimento della dignità dell’autonomia locale, e valorizzazione del connubio fra beni culturali e luoghi d’origine”.
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Importantissimo sarà avere un grande museo a Cabras, con tutte le statue. Anche quelle che ora stanno a Cagliari. Inoltre bisognerebbe trasformare tutta la zona attorno al museo, compresa tra la strada e lo stagno, in un grande parco pubblico, con giardini, vialetti, zone ristoro, ecc. Magari togliendo anche lo stadio (Da spostare lungo la circonvallazione), il distributore di benzina e la palestra coperta (anche questi da spostare lungo la circonvallazione).