Ott 06

Sequestrata dalla Squadra Mobile di Oristano marijuana per oltre 500 mila euro.

Grossa operazione antidroga della Squadra Mobile della Questura di Oristano, che ha effettuato un maxi sequestrato di marijuana pronta per essere immessa nel mercato oristanese (dove avrebbe reso oltre 500mila euro) ed ha arrestato un pastore di 32 anni.

I poliziotti hanno sequestrato più di un quintale e mezzo di stupefacente, suddiviso in trenta sacchi di marijuana già “sbocciolata” e ripulita degli scarti (110 kg), e ulteriori 4 grandi sacchi contenenti gli arbusti dello stesso stupefacente ancora da “pulire” delle infiorescenze (50 kg). Il tutto frutto di una grossa piantagione di canapa indiana illegale, già estirpata, essiccata e lavorata.

Lo stupefacente era nascosto in una azienda agricola-ovile, in agro di Marrubiu, all’interno di alcune abitazioni, adibite ad hoc per l’essicazione, lavorazione e stoccaggio.

A custodire la marijuana era il proprietario dell’ovile, un incensurato di 32 anni, residente a Marrubiu, il quale è stato sorpreso dagli agenti di prima mattina mentre si accingeva ad accudire le pecore.

In un primo momento il giovane, probabilmente nell’intento di evitare la perquisizione, aveva consegnato agli agenti un sacchetto contenente 100 grammi di marijuana. Questo non ha però impedito che venisse effettuata la perquisizione e sequestrata la sostanza stupefacente. Il 32 enne è stato arrestato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida.

In questi giorni, una delegazione del 4^Reggimento a Cavallo dei Carabinieri di Roma ha visitato alcuni allevamenti di cavalli, in provincia di Oristano (in particolare ad Abbasanta e Oristano), per acquistare dei puledri “…giovani e vigorosi per soddisfare le operazioni di “rimonta”, attraverso le quali si procede al reintegro dei quadrupedi più anziani”. Lo scopo è quello di continuare una tradizione che da duecento anni collega l’Arma dei Carabinieri alla Sardegna, anche in considerazione del fatto che, nel 1832, i Carabinieri assunsero nell’Isola, per un breve tempo, la denominazione di Cavalleggeri di Sardegna. Come ogni anno, in autunno, gli ufficiali del 4^ Reggimento a Cavallo di Roma (quest’anno anche alla presenza del comandante del Reggimento, colonnello Francesco Maria Chiaravalloti) procedono alla selezione e all’acquisto di alcuni cavalli che andranno a costituire la nuova linfa di questo storico reparto. Il Reggimento Carabinieri a Cavallo è, infatti, l’ultimo reparto interamente montato delle Forze Armate Italiane ed è impiegato, tutt’oggi, in attività di pattuglia e perlustrazione soprattutto nelle aree impervie del territorio nazionale, oltre a fornire supporto ai reparti impegnati nell’ordine pubblico e nelle operazioni di soccorso nei territori colpiti da calamità. Il Reggimento è conosciuto anche per il famoso “carosello storico”, autentico saggio d’alta scuola d’equitazione e sintesi dell’ottimo livello di addestramento raggiunto dai cavalieri dell’Arma. Gli ufficiali del Reggimento a Cavallo, dopo aver visionato in varie aziende numerosi cavalli, ne hanno acquistati alcuni di razza “anglo arabo sarda” e “sella italiana”, con il colonnello Chiaravalloti che si è detto interessato a proseguire questa attività in Sardegna “…perchè la razza anglo arabo sarda e sella italiana è rispondente alle nostre necessità”. Per questo motivo i Carabinieri a Cavallo si augurano che in futuro via sia “…una più consistente partecipazione da parte degli allevatori”.

 

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