Oristano è di nuovo in testa alla classifica delle province più sicure d’Italia. Lo attesta la consueta indagine del quotidiano economico “Il Sole 24 ore”, che da anni fotografa la situazione dell’ordine pubblico nelle 106 province italiane.
La fotografia dei crimini commessi in Italia è frutto dell’elaborazione dei dati forniti dal Dipartimento di Pubblica sicurezza (Ministero dell’Interno) e dall’Istat.
Se Oristano (106esima) si conferma la provincia più sicura d’Italia con 2.582 denunce, Milano è ancora quella dove nel 2020, con 159.613, si è registrato il maggior numero di denunce. Seguono Bologna, Rimini, Prato e Firenze. Oristano, invece, precede Pordenone, Benevento, Treviso e Cuneo. Cagliari è 81esima, Sassari 50esima e Nuoro 48esima.
A livello nazionale, lo studio riferisce di oltre 800 reati informatici al giorno nei primi sei mesi di quest’anno. La crescita degli illeciti online emerge con forza e non si tratta solo di un incremento rispetto al pre-Covid, quando ancora smartworking e didattica a distanza erano una realtà per pochi: il trend si conferma nei primi mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020 (+20% truffe e frodi, +18% delitti informatici: “La lettura dei dati sembra univoca – scrive Il sole 24 ore -. Dove c’è un maggior utilizzo degli strumenti informatici cresce il rischio. Dove invece, per motivi anagrafici, culturali o di infrastruttura, la popolazione è meno incline al digitale, sono minori gli illeciti denunciati. La finalità principale è quella di lucro, attraverso il furto di dati o informazioni per disporre di denaro. Ma crescono anche gli attacchi alle “falle del sistema”, come lo zoombombing, l’intrusione indesiderata all’interno di conferenze online”.
Oristano è la provincia dove si registrano meno furti con strappo e tra quelle che fanno registrare meno danneggiamenti, truffe e frodi informatiche, sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile, lesioni dolose, omicidi volontari, furti (motocicli, ciclomotori e autovetture, con destrezza, in abitazione, esercizi commerciali e pubblica via). Decisamente meno confortanti i dati relativi alle denunce per percosse (49) e 7° posto, tentati omicidi (4) e 16esimo posto, e omicidi colposi (7) e 10° posto.
“Ancora una volta una fonte autorevole certifica una eccellenza della nostra città e della provincia – osserva il sindaco Andrea Lutzu -. Da tanti anni Oristano è in vetta a questa speciale classifica elaborata dal Sole 24 ore sui dati del Ministero dell’Interno e dell’Istat e nel 2019, a Milano, nella sede del Sole 24 ore, Oristano guadagnò il premio per la provincia e la città che negli ultimi 30 anni è stata simbolo di sicurezza e giustizia. Sono dati che ci inorgogliscono e ci spingono a fare sempre meglio per difendere il nostro titolo di città tranquilla. Non è un caso se a un assessore ho affidato la delega alla sicurezza che per noi è un valore primario”.
“Le classifiche sulla qualità della vita spesso sono dominate da città del Nord, ma su alcune tematiche Oristano eccelle e tra queste proprio la sicurezza – commenta l’assessore alla Sicurezza, Maria Bonaria Zedda -. Su giustizia e sicurezza abbiamo radici culturali e sociali profonde, che trovano fondamento nella Carta de Logu promulgata Eleonora d’Arborea nel periodo giudicale. La sicurezza è un valore fondamentale per i cittadini, ma anche per chi vuole fare impresa. Il dovere delle istituzioni è agire per preservarlo. In questo senso si devono leggere le iniziative varate in questi anni per la sicurezza urbana, gli accordi interistituzionali e le politiche giovanili, ma anche azioni concrete come la rete di videosorveglianza che oggi è uno dei più validi deterrenti contro un certo tipo di reati”.
A pochi giorni dalla manifestazione di Nuoro, anche a Oristano il “Comitato per il diritto alla salute” è sceso in piazza per protestare contro il “depotenziamento” dei servizi sanitari territoriali, in particolare dell’Ospedale San Martino che, secondo i manifestanti, va verso una “chiusura di fatto”. Oltre 150 persone, con cartelli nei quali hanno chiesto le dimissioni del direttore sanitario ospedaliero, Sergio Pili, sono rimasti in presidio in viale Rockefeller, di fronte alla struttura, per tutta la mattina e hanno solidarizzato con il sindacalista medico, Giampiero Sulis, che è stato inviato al consiglio di disciplina dopo avere denunciato la carenza di dispositivi di protezione individuali. Il medico radiologo ha incassato anche la solidarietà della “Rete Sarda per la Difesa della Sanità Pubblica”. Tra i manifestanti anche una sessantina di persone del comitato “Sos Barbagia e Mandolisai”. “Il San Martino è ormai una scatola vuota: un anno fa forse si poteva fare qualcosa, ma ora rischia la chiusura per carenza di medici e anche i pochi che restano sono stremati dai turni massacranti – hanno spiegato i rappresentanti del Comitato oristanese -. Visto che i vertici dell’ospedale sono stati così solerti nell’azione disciplinare nei confronti del dott. Sulis, vorremmo sapere com’è che non vengono risolte con altrettanta solerzia alcune criticità come quelle che riguardano le sale operatorie, il pronto soccorso, la pediatria. Per non parlare della pneumologia, l’ortopedia, o la terapia del dolore compreso il parto in analgesia”. Polemiche con gli ex esposti all’amianto anche per il trasferimento dei medici dalla struttura complessa di pneumologia, operante all’interno del San Martino, ma che non compare tra i servizi offerti dalla struttura ospedaliera. Intanto il Comitato non si ferma con questa mobilitazione, e ha annunciato che continuerà a vigilare “contro il tentativo di smantellare l’ospedale e per il diritto alla salute” nel territorio.
In Sardegna si registrano 13 casi confermati di positività al Covid-19, sulla base di 784 persone testate. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 2.635 test. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 7 (lo stesso numero di ieri). I pazienti ricoverati in area medica sono 44 (1 in meno rispetto a ieri). 1294 sono i casi di isolamento domiciliare (13 in meno rispetto a ieri). Si registra il decesso di due donne di 66 e 92 anni, residenti nella Provincia del Sud Sardegna e nella Città Metropolitana di Cagliari. Nelle ultime 24 ore in città si registra un nuovo caso di positività al Covid-19. Non sono state accertate nuove guarigioni. I casi di positività accertati sinora in città sono dunque 1.290, i pazienti guariti 1.251, le persone ancora in cura 9, e i decessi 27. Due decessi non sono attribuibili al Covid.
Venerdì 29 ottobre si svolgerà un open day di Intercultura. A partire dalle 15, presso l’Istituto tecnico Lorenzo Mossa, in via Enrico Carboni, a Oristano, gli studenti di Intercultura rientrati dall’estero racconteranno le loro esperienze, mentre i volontari forniranno tutte le informazioni sul progetto educativo, i programmi scolastici e le borse di studio offerte da Intercultura per poter trascorrere un periodo sino ad un anno scolastico all’estero nel 2022/2023. Un intero pomeriggio sarà dedicato a studenti e famiglie con la formula dell’open day, ovvero la possibilità di arrivare all’ora più comoda e usufruire dei volontari pronti a rispondere sul processo di selezione; la formazione; la sicurezza; il rapporto con le scuole; il valore della rete Afs; i programmi all’estero; la scelta delle destinazioni; paese che vai, cultura che trovi; la vita in una nuova famiglia; le borse di studio; il ritorno a casa e a scuola; i benefici di un nuovo futuro. Come sempre, saranno protagonisti anche alcuni ragazzi appena rientrati dal loro periodo di studio all’estero per spiegare, attraverso il proprio racconto, che cosa significhi trascorrere una parte così importante della propria vita a contatto con un’altra cultura, tra sfide, difficoltà, benefici e bellissimi ricordi di momenti speciali vissuti con i nuovi amici provenienti da tutto il mondo. Il percorso di formazione, offerto dai volontari di Intercultura, segue passo-passo i ragazzi e consente loro di vivere una straordinaria esperienza di crescita i cui benefici umani e professionali durano per tutta la vita, come possono testimoniare le storie di successo degli astronauti Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti, e di imprenditori e manager come Diego Piacentini, Luca Barilla e Franco Bernabé. Per la sicurezza di tutti saranno adottate le vigenti misure di prevenzione al Covid.
Martedì 26 ottobre, alle 11, nella sala giunta del Comune di Oristano (palazzo Campus- Colonna) si terrà la conferenza stampa di presentazione di “ConnEtica”, il festival delle interazioni tra digitale ed etica. Il festival, che metterà a confronto istituzioni, scuola, professionisti e studiosi, è in programma dal 4 al 6 novembre, ed è organizzato dall’associazione culturale e sociale “Oristano e Oltre”. Alla conferenza stampa saranno presenti il sindaco Andrea Lutzu, l’assessore alla Cultura e Pubblica istruzione Massimiliano Sanna, la direttrice artistica di ConnEtica Festival Francesca Caddeo, e il presidente dell’associazione Oristano e Oltre Gianpiero Vargiu.
Con un concerto dei docenti, mercoledì 6 novembre, alle 19, al Teatro San Martino, si inaugurerà l’anno scolastico 2021/22 della Scuola civica di musica di Oristano. Le lezioni inizieranno l’8 novembre e si svolgeranno con cadenza settimanale nei pomeriggi di lunedì, mercoledì e venerdì. Sino al 12 novembre è ancora possibile iscriversi ai corsi di pianoforte, violino, violoncello, flauto, clarinetto, tromba, sax, arpa, chitarra, canto lirico e moderno, batteria, launeddas, organetto sardo diatonico e fisarmonica, propedeutica strumentale (i corsi possono essere attivati con un numero minimo di 4 allievi). Le modalità e i moduli per l’iscrizione sono disponibili sul sito della Scuola civica di musica www.scuolacivicamusica.oristano.it . Per maggiori informazioni si può scrivere all’indirizzo di posta elettronica scuolacivicadimusica@comune.oristano.it oppure chiamare la segreteria o inviare un sms/whatsapp ai numeri 347.5698253 – 333.7133457. La Scuola civica di musica propone anche i laboratori musicali per la famiglia “Nati per la musica dai 0 ai 3 anni” e di musicotrapia e suonoterapia “Anch’io Suono e Ascolto” riservato a bambini e giovani con disabilità psico-fisica.
A Oristano, cambiano gli orari di apertura della Torre di Mariano. Da oggi, per visitare il monumento medievale di piazza Roma occorrerà effettuare la prenotazione all’Antiquarium Arborense. Per informazioni si può contattare lo 0783791262.
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