“Costruiamo la memoria”, progetto sulla storia del Palazzo degli Scolopi.
Tra le iniziative programmate a Oristano per la XXV edizione di “Monumenti Aperti”, l’assessorato alla Cultura e l’Archivio storico hanno proposto “Costruiamo la memoria”, progetto di raccolta e digitalizzazione di immagini fotografiche sul Palazzo degli Scolopi.
“L’obiettivo è coinvolgere tutti i cittadini nella creazione di una banca dati fotografica per raccontare la storia del Palazzo civico, orgoglio della Città”, ha precisato l’assessore comunale alla Cultura, Massimiliano Sanna.
L’edificio degli Scolopi ospita l’aula consiliare e diversi uffici dell’amministrazione municipale, ma le prime notizie storiche che testimoniano l’esistenza del complesso risalgono al 1536, e sono tratte dai verbali delle riunioni del consiglio civico, contrassegnando l’attività pubblica, sociale e civile della comunità e dei propri amministratori.
Nella struttura, già sede di un convento gesuita, con le meritevoli sovvenzioni del munifico mercante Michele Pira, gli Scolopi fondarono un proprio istituto, attivo dal 1682. La vocazione pedagogica fu alla base della nascita in città delle scuole pie, che occupavano il piano inferiore del convento, e rimasero attive fino al 1886, anno di soppressione degli ordini religiosi. Da esse germoglierà il “regio ginnasio”.
All’architettonico complesso si porrà mano, a partire dal 1830, ristrutturandolo in modo consistente, anzitutto sulla parte monumentale, l’ex chiesa di San Vincenzo, che trovava posto nell’attuale aula consiliare, detta degli Evangelisti: lo attestano le quattro statue collocate in nicchie sulle pareti perimetrali. Durante il periodo fascista e per vari decenni l’ambiente fu adibito, invece, a sede del Tribunale e degli uffici giudiziari.
“Il progetto “Costruiamo la memoria” non ha solo lo scopo di arricchire e consolidare il patrimonio istituzionale dell’Archivio storico, ma soprattutto quello di ricostruire le varie fasi di vita del Palazzo degli Scolopi, perché la storia personale e quella delle istituzioni possano contribuire a raccontare quella di una comunità in continuo cambiamento – ha osservato l’assessore Sanna -. Le testimonianze del passato che molti di noi custodiscono in casa rischiano di non essere più condivise con le nuove generazioni. “Costruiamo la memoria” ha perciò l’ambizione di offrire un contributo importante alla realizzazione, ricostruzione e mantenimento dei ricordi collettivi.
Tutti sono, dunque, invitati a collaborare portando vecchi negativi, foto, diapositive, cartoline o altre fonti documentarie. Si tratta solo di un prestito temporaneo, perché in pochi giorni il materiale sarà visionato e digitalizzato dall’Archivio storico comunale per poi essere restituito con cura al proprietario che, nell’occasione, potrà fornire, se vorrà, informazioni, riferimenti, suggerimenti, in modo tale da rendere le immagini davvero parlanti”.
Chi desidera partecipare e condividere il progetto, organizzato anche con la collaborazione della Fondazione Oristano, lo potrà fare entro il 31 dicembre e, per consentire all’amministrazione l’utilizzo nel tempo delle immagini o di altri documenti, dovrà firmare una liberatoria, consegnando il proprio materiale presso gli uffici dell’Archivio storico, al piano terra del Palazzo degli Scolopi, piazza Eleonora 25 (tel. 0783.791.490-archiviostorico@comune.oristano.it).
“La collaborazione sarà preziosa: il nostro intento è quello di allestire una mostra e una guida – ha concluso Sana -. Il documento più antico resterà esposto attraverso una riproduzione che citerà il benemerito collezionista”.
Non si placano ancora le polemiche sulla decisione del Consiglio comunale di Oristano di non revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. La mozione, presentata da una parte dell’opposizione, era stata respinta dall’assemblea sabato scorso suscitando subito l’alzata di scudi dell’Anpi. Nella stessa seduta erano state votate due mozioni, una di condanna al fascismo e una di condanna ad ogni forma di totalitarismo da regime nazista, comunista o fascista.Dopo alcuni giorni di riflessione ora è il sindaco della città, Andrea Lutzu, a parlare dicendosi stupito per le polemiche. “Mi sorprende la violenza verbale usata per criticare una scelta democratica, che può non essere condivisa, ma che deve essere rispettata – attacca -. Capisco che sia facile e forse comodo leggere quel voto strumentalmente, dimenticando le motivazioni che lo hanno accompagnato – osserva -. Capisco molto meno l’atteggiamento dell’Anpi con cui come istituzione comunale abbiamo sempre intessuto un rapporto leale e corretto. Quella stessa Anpi che rappresenta e testimonia il sacrificio di quegli eroi partigiani della Seconda Guerra Mondiale che ci hanno affidato la custodia dei valori democratici, primo fra tutti quello della libertà. E capisco ancora meno chi ci ha schernito con il saluto romano al termine della votazione e poco prima ci ha accusato di strizzare l’occhio al fascismo. Sono situazioni inaccettabili e inqualificabili”. Secondo il primo cittadino, “Mussolini è stato consegnato alla storia come un dittatore il cui operato è da condannare senza indugio. Ma fa parte della nostra storia, così come ne fanno parte i Savoia dei quali ciclicamente si chiede la revoca dell’intitolazione di strade e monumenti. Gli estremismi sono inaccettabili da qualsiasi parte arrivino, da destra e da sinistra – conclude – Non riesco ad evitare di considerare estremisti i ragionamenti di chi in questi giorni nega il diritto di 14 consiglieri comunali di respingere una mozione”.
Il servizio mensa nei tre istituti comprensivi di Oristano non è mai stato sospeso, prosegue regolarmente assicurando quotidianamente, a circa 800 studenti, la somministrazione di prodotti freschi e a chilometro zero. Lo precisano l’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Oristano, Massimiliano Sanna, e il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo n.2, Tiziana Laconi, che, per tranquillizzare studenti e famiglie, ricordano che il servizio si svolge contando su tre diversi livelli di controllo: quello dell’azienda che gestisce il servizio, quello della scuola e quello del Comune. Ulteriori controlli e verifiche sono sempre benvenuti se consentono di migliorare il servizio e aumentano le garanzie a favore degli studenti. Le irregolarità riscontrate nei giorni scorsi dai Carabinieri del Nas non hanno riguardato le caratteristiche dei pasti e non hanno comportato l’interruzione del servizio che è proseguito senza alcuna interruzione nell’assoluto rispetto delle norme.La qualità dei pasti era, dunque, idonea a garantire la regolare distribuzione nelle diverse sedi scolastiche comunali che prosegue normalmente a beneficio di circa 800 studenti.
Il Comune di Oristano ha indetto una procedura aperta, sopra soglia comunitaria, per l’affidamento dell’appalto del servizio di trasporto scolastico per gli studenti della scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado. “L’appalto, che ha una durata di 10 anni e un importo complessivo di 7 milioni 182 mila euro, e sarà aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa”, ha precisato l’assessore alla Pubblica istruzione Massimiliano Sanna. Il servizio prevede il trasporto degli alunni dalle frazioni e dalle aree extraurbane alle scuole e viceversa. Le scuole interessate al servizio sono quelle dell’infanzia, le scuole primarie e le scuole secondarie di primo grado statali ubicate nell’ambito del territorio del Comune di Oristano. Il servizio deve essere effettuato in funzione degli orari ufficiali di lezione, prevalentemente antimeridiani. Per le scuole dell’infanzia e le classi della scuola primarie a tempo pieno dovrà essere garantito l’orario pomeridiano (di rientro) dal lunedì al venerdì. Sono previsti 14 percorsi: 10 di tipo collettivo con orario antimeridiano, 3 di tipo collettivo con orario pomeridiano, 1 di tipo individuale destinato a soggetti diversamente abili. “Uno dei punti qualificanti del nuovo servizio riguarda il rinnovo del parco mezzi (attualmente coperto da 7 vecchi autobus di proprietà comunale alcuni dei quali sono stati immatricolati 20 anni fa), che risultano inadeguati e con un forte impatto ambientale – ha sottolineato l’assessore Sanna -. Puntiamo a disporre di mezzi nuovi e non inquinanti e prevediamo punteggi aggiuntivi per le aziende che offriranno scuolabus di ultima generazione. La ditta affidataria dovrà avere piena disponibilità dei mezzi, delle attrezzature e del personale, e impiegare un numero di scuolabus, comunque non inferiore a 8, oltre a quello di scorta, adeguati alla quantità e alla qualità dell’utenza. Il servizio dovrà dunque essere svolto con 2 autobus messi a disposizione dall’amministrazione e con 8 automezzi, più 1 di scorta, forniti dall’appaltatore. Non potranno essere utilizzati in nessun caso veicoli che obbligano il trasporto di passeggeri in piedi e a ogni utente dovrà essere garantito il posto a sedere. Allo stato attuale, il fabbisogno è di circa 250 studenti. A differenza di quanto previsto con il vecchio appalto, su tutti gli scuolabus deve essere garantita la presenza continua di un assistente, e quindi con l’impiego di 10 addetti. Gli autobus adibiti al trasporto scolastico dovranno essere mantenuti in perfetta efficienza e pulizia”. L’appalto, tra le proposte migliorative, prevede punteggio aggiuntivo per chi offrirà soluzioni migliorative per attuare la sorveglianza in sicurezza degli alunni tra l’arrivo dello scuolabus e l’ingresso a scuola o per ridurre il periodo di attesa (preaccoglienza). Le offerte dovranno pervenire sul Portale SardegnaCAT entro le ore 13 del 3 dicembre prossimo.
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