Dic 01

Oristano: duro colpo della Polizia di Stato allo spaccio di droga nel quartiere di Torangius.

La Polizia di Stato di Oristano ha eseguito 11 misure cautelari (3 in carcere) e un arresto in flagranza di reato, nei confronti di 12 persone responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale d’armi ed estorsione aggravata.

Durante le indagini, iniziate lo scorso anno, la Polizia ha scoperto un grosso traffico di stupefacenti di cui erano responsabili, in particolare, alcuni degli arrestati appartenenti a due famiglie oristanesi.

Secondo quanto riferito oggi durante una conferenza stampa, sono stati sequestrati oltre quaranta di chili di sostanze stupefacenti, per un valore di 250 mila euro, e c’è stato anche il ritrovamento di armi. Per questo motivo, a due esponenti di spicco dello spaccio cittadino sono stati contestati i reati di detenzione abusiva di armi ed estorsione aggravata.

Dall’indagine è, infatti, emerso che alcuni piccoli pusher, di cui le due famiglie si avvalevano per lo spaccio al dettaglio, non riuscendo a pagare lo stupefacente preso a debito, erano stati minacciati di morte con una pistola per ottenere il pagamento delle partite di droga fornite.

Durante la conferenza stampa è stata, inoltre, evidenziata la disponibilità della grande quantità di marijuana di cui una delle famiglie disponeva, e come tutti i suoi componenti, compreso uno dei figli minorenni, partecipassero a tutte le fasi della gestione dell’attività di spaccio.

Gli uomini della Squadra Mobile, assieme al personale del Reparto prevenzione crimine e Unità cinofile della Questura di Oristano, oltre ad eseguire le misure cautelari, hanno effettuato numerose perquisizioni domiciliari che hanno interessato Oristano (e in particolare il quartiere di Torangius), Cabras, Fordongianus, Villaurbana e Palau, dando un duro colpo all’attività di spaccio che da anni caratterizza il quartiere Torangius, spesso alla ribalta della cronaca per fenomeni di microcriminalità. Da quanto è emerso dall’indagine, i destinatari dello spaccio di stupefacenti erano giovani e, spesso, giovanissimi.

Tra le persone sottoposti a misura cautelare figurano anche quattro donne. Tre con obbligo di dimora nel comune di Oristano con permanenza presso il proprio domicilio nelle ore serali e notturne, mentre una è stata sottoposta a misura cautelare in carcere.

Nelle patrie galere sono finiti anche due uomini, con precedenti penali specifici, uno dei quali è stato arrestato in flagranza di reato. Cinque, invece, hanno l’obbligo di dimora nel comune del domicilio con permanenza presso la propria abitazione nelle ore serali e notturne.

A Oristano, visti gli enormi disagi che si sono venuti a creare, da giovedì 2 dicembre ci si potrà presentare al Centro vaccinale di Sa Rodia per le vaccinazioni anti Covid solo su prenotazione. Sarà consentito l’accesso senza prenotazione solo alle persone che vorranno sottoporsi alla prima dose di vaccino. Lo ha disposto la Assl di Oristano, che ha stabilito anche i nuovi orari di apertura dell’Hub di Oristano: dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 14 e dalle 15 alle 18. Il personale della Assl di Oristano sta effettuando circa 1.300 vaccinazioni al giorno e la prenotazione è necessaria per ridurre le attese e i disagi dovuti a un numero eccessivo di persone in fila fuori dal Centro vaccinale. Altrettanto importante è rispettare gli orari della prenotazione. Le nuove modalità di vaccinazione sono state comunicate al sindaco Andrea Lutzu da Maria Valentina Marras, responsabile del Servizio di Igiene Pubblica (Sisp) della Assl di Oristano. Modalità di prenotazione: dal sito: https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it; presso gli Atm degli Uffici Postali; tramite il Call Center 800 009966 (attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20); e tramite i Portalettere.

Il Comune di Oristano e l’associazione temporanea d’impresa formata da Impresa Pellegrini e Acquasport hanno risolto, consensualmente, il rapporto contrattuale sulla gestione della piscina comunale. Ieri sera, la giunta comunale ha approvato la delibera che autorizza la transazione tra le parti e dà mandato al dirigente del Settore Servizi alla Cittadinanza di attivare con la massima urgenza la procedura relativa all’individuazione di un nuovo gestore per consentire la riapertura della piscina. La transazione, secondo quanto previsto dalle norme, prevede che il recesso avvenga riconoscendo al concessionario il diritto al rimborso di 140 mila euro, pari al valore delle opere realizzate più gli oneri accessori, al netto degli ammortamenti e di tutte le ulteriori spese e crediti nei confronti del Comune. “La risoluzione consensuale del contratto è l’atto preliminare indispensabile alla individuazione di un nuovo gestore che possa garantire la riapertura della piscina comunale – hanno spiegato il sindaco Andrea Lutzu e l’Assessore allo Sport, Maria Bonaria Zedda -. In questa direzione, nelle more della predisposizione di una nuova gara d’appalto, abbiamo dato mandato al dirigente comunale di attivarsi con la massima urgenza per riaprire l’impianto e dare una risposta, la più veloce possibile, ai cittadini che attendono di poterlo utilizzare. Comprendiamo le loro legittime aspettative e stiamo facendo tutto il possibile per risolvere il problema nel minore tempo possibile”. “Purtroppo la crisi pandemica, dovuta all’emergenza sanitaria tutt’ora in corso e alle conseguenti misure di contenimento all’espandersi del virus, ha comportato la chiusura di tutte le strutture sportive, comprese le piscine, determinando gravi criticità sull’equilibrio economico e finanziario della concessione della struttura affidata all’Ati Pellegrini/Acqua Sport – ha precisato l’assessore Zedda -. In conseguenza di questa condizione il gestore ha richiesto l’attivazione del procedimento volto al riequilibrio economico finanziario del rapporto concessorio, nella misura di 285 mila euro, successivamente ridefinito in 210 mila euro a carico del Comune. Su questa base non è stato raggiunto un accordo con il gestore che, recentemente, ha manifestato difficoltà a garantire il servizio a causa dei mutati ed imprevedibili assetti, interni ed esterni dell’attività, causati dalla situazione pandemica. Conseguentemente è stata sottoposta all’attenzione dell’amministrazione la valutazione dell’opportunità di sciogliere in via consensuale ed anticipata il contratto. Nel corso delle settimane abbiamo avviato un’approfondita analisi amministrativa, economica e politica sulla soluzione più opportuna e alla fine si è convenuto che l’unica strada percorribile fosse la risoluzione e la ricerca di un nuovo gestore. Da subito ci siamo posti il problema della riapertura di questo importante servizio e abbiamo contattato i gestori di altri piscine. In questi giorni sono arrivate le loro risposte che adesso valuteremo”. La quantificazione del rimborso è stata fatta considerando che per la ristrutturazione del complesso sportivo, il concessionario, a fronte di una spesa complessiva di un milione 600 mila euro, ha contribuito con proprie risorse con 240 mila euro, e pertanto, secondo quanto previsto dalla normativa, ha diritto al rimborso del valore delle opere realizzate al netto degli ammortamenti e di tutte le ulteriori spese e crediti nei confronti del Comune. La somma è stata quantificata in 140 mila euro.

Il 3 dicembre al Teatro Garau si terrà il convegno sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Esperti da tutta Italia parleranno del Pnrr e delle prospettive per le comunità locali. “Il Pnrr e la generazione di valore pubblico” è il titolo del convegno organizzato dall’Unione dei Comuni del Barigadu, Sinis Terra dei Giganti, Monte Linas–Dune di Piscinas, dei Fenici, Bassa Valle del Tirso e del Grighine, Guilcer, Terre del Campidano, Alta Marmilla e Montiferru, e Alto Campidano. “È un incontro necessario per avere una visione chiara di una materia che è fondamentale conoscere alla perfezione per non perdere neppure un euro di risorse indispensabili alla ripresa economica dei territori – hanno detto il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore al Bilancio Angelo Angioi –. Ed è rilevante che finalmente ci sia un coinvolgimento totale dei comuni del circondario, perché la vecchia abitudine di agire isolati non ha mai dato frutti. Solo stando uniti si può davvero puntare ad uno sviluppo omogeneo che coinvolga tutta la popolazione”. I lavori si apriranno alle 9 per concludersi alle 17. Nel corso della giornata verranno affrontati tutti i temi cruciali del Pnrr, presentato dall’Italia e dagli altri paesi dell’Unione Europea per accedere alle risorse economiche dell’UE per riparare i danni economici e sociali causati dall’emergenza sanitaria da Covid-19. Materia complessa contenuta in un documento di oltre 260 pagine, con una struttura articolata che richiede approfondimenti autorevoli da persone competenti. Enrico Gagliardo Deidda, professore ordinario di Performance, Anticorruzione e Valore pubblico dell’ Università di Ferrara interverrà sui Modelli di governance e metodologie di misurazione. Francesca Meda, ricercatrice Cergas-Sda Bocconi School of Management Governance e riparto del Pnrr per il Ssn si occuperà dei possibili coinvolgimenti dei territori. Francesco Radicetti, capo ufficio legislativo del Ministro per la Pubblica Amministrazione parlerà degli strumenti legislativi per la realizzazione delle misure previste dal Piano. Alle 12 si aprirà il dibattito. Alla ripresa pomeridiana prenderà la parola per primo Piero Pelizzaro, chief resilience officer (ovvero manger della resilienza) del Comune di Milano, del Gruppo di lavoro Pnrr milanese, che affronterà il tema dal punto di vista delle piccole comunità. Sarà poi la volta di Diego Corrias, esperto di politiche di coesione comunitarie e nazionali, gestione di programmi e progetti UE per Pubbliche Amministrazioni, che spigherà come passare dall’opportunità al metodo e quali strumenti utilizzare per una gestione efficace dei progetti. Dopo il dibattito sugli interventi del pomeriggio, Paolo Deidda, consulente Dasein e responsabile della sede Sardegna parlerà delle prospettive del Pnrr e concluderà i lavori. L’incontro è patrocinato dalla Provincia e dal Comune di Oristano, che ha messo a disposizione il Teatro Garau.

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