“La Lega delle cooperative non può improvvisarsi esperta di Sartiglia”.
Dura risposta alla proposta della Lega delle cooperative sullo svolgimento della Sartiglia 2022 (correre alla stella e rinunciare alle pariglie) da parte della Fondazione Oristano, dell’Istituzione Sa Sartiglia, dei Gremi dei Contadini e Falegnami, e dell’Associazione Cavalieri.
Questo il testo integrale in cui hanno espresso il loro disappunto:
“Le prime persone che soffrono per il ridimensionamento del programma della Sartiglia a causa dell’emergenza sanitaria siamo noi.
Lo siamo singolarmente e lo siamo in rappresentanza delle istituzioni che quotidianamente ogni anno, per mesi, sono all’opera per l’organizzazione di una manifestazione che tutti amiamo e difendiamo.
Abbiamo letto con attenzione la proposta della Lega delle cooperative, da cui emerge amore per la Sartiglia, ma che si basa su presupposti sbagliati e su una scarsa conoscenza dei processi che accompagnano l’organizzazione della giostra. È stato un intervento a gamba tesa, inopportuno e dannoso, che offende il lavoro di chi da secoli garantisce la tradizione della Sartiglia. Non ci si può improvvisare esperti di Sartiglia.
Il presupposto sbagliato è quello sul calo dei contagi.
La condizione che si registra in Italia non è la stessa che viviamo in Sardegna e a Oristano nello specifico. Il numero di decessi, quello dei nuovi contagi e dei ricoveri non sta affatto diminuendo nell’isola e in città. A Oristano, in particolare, il numero dei pazienti attualmente positivi, nell’ultima settimana è aumentato di 100 unità, e solo ieri i nuovi contagi sono stati 99. Il Covid circola e non risparmia nessuno. Ne sono testimoni le scuole, dove l’alto numero di contagi tra studenti e docenti sta determinando un situazione di gravissima criticità, e le strutture sanitarie ormai allo stremo. Con i casi sin qui registrati fino a questo momento un oristanese su 10 è stato contagiato dal Covid.
Fino all’ultimo abbiamo sperato che la situazione sanitaria migliorasse per mettere in moto la complessa macchina organizzativa della Sartiglia, che richiede un impegno che inizia mesi prima della giostra: progetti tecnici, allestimento dei percorsi con relativi appalti, tribune, sabbia, transenne, assicurazioni, senza trascurare il più oscuro ma altrettanto prezioso lavoro dei Cavalieri, dei Gremi, delle famiglie per bardature, costumi, scuderie, allenamenti; sono impegni che comportano un lungo e scrupoloso lavoro.
Abbiamo procrastinato una decisione definitiva sulla proposta, che peraltro deve avere il benestare della Prefettura e della Questura, e una settimana fa abbiamo predisposto un programma che permettesse di proporre, in sicurezza, almeno alcuni dei momenti più sentiti.
Se Comune, Gremi, Fondazione Oristano, Istituzione Sa Sartiglia e Associazione Cavalieri, di comune accordo, sono giunti alla conclusione di proporre un programma limitato alla vestizione, alla sfilata dei cavalieri, alla benedizione della città e all’incrocio delle spade, è stato per il senso di responsabilità a cui in questo momento nessuno può rinunciare.
Qualcuno può dubitare sul nostro desiderio di far correre una Sartiglia completa di Corsa alla Stella e di ogni suo tradizionale momento che la rendono tanto speciale e unica?
La Sartiglia l’abbiamo nel cuore, è il patrimonio prima di tutto di chi tramanda la tradizione da secoli e di ogni oristanese che come noi vorrebbe poterla vivere in pieno anche quest’anno.
È una festa di popolo e un patrimonio della città ed un grande spettacolo che offriamo anche ai turisti, ma il Covid in questi due anni ci ha insegnato che con la salute delle persone non si può scherzare”.
(F.to Andrea Lutzu, sindaco e presidente della Fondazione Oristano; Luigi Cozzoli, presidente dell’Istituzione Sa Sartiglia; Michele Pinna, presidente del Gremio di San Giovanni; Antonello Addari, presidente del Gremio di San Giuseppe; Ignazio Nonnis, presidente dell’Associazione Cavalieri Sa Sartiglia).
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