Feb 23

Approvato dal Comune di Oristano il Bilancio di previsione 2022/2024.

Il consiglio comunale di Oristano ha approvato il Bilancio di previsione 2022/2024 e il Documento unico di programmazione.

Dopo la dichiarazione iniziale di Davide Tatti sul passaggio dei consiglieri del gruppo misto (Giulia Solinas, Andrea Muru e lo stesso Tatti) al gruppo dei Riformatori, il consiglio, che nelle scorse settimane aveva ascoltato la presentazione del documento programmatico da parte del sindaco Lutzu e dell’assessore Angioi, si è occupato della discussione del bilancio.

Il primo intervento è stato quello di Veronica Cabras (presidente della commissione Bilancio) che ha ricordato gli impegni e gli obiettivi primari dell’amministrazione in questi anni sul bilancio armonizzato, sul recupero crediti e sui debiti fuori bilancio. “Su questo bilancio di previsione – ha detto Cabras – va sottolineato il grande lavoro degli assessori che con il Documento unico di programmazione favoriscono la piena comprensione dei programmi dell’ente da parte dei cittadini. Il piano delle opere pubbliche è il fiore all’occhiello di questo bilancio con lavori che interesseranno quasi tutti i quartieri, con grande attenzione al sociale e al verde. Importante, inoltre, il nuovo piano di gestione del verde, la videosorveglianza, anche per la tutela del decoro urbano, la riorganizzazione del trasporto urbano anche grazie al nuovo polo intermodale, la rete museale provinciale. È un bilancio esaustivo nel suo complesso che analizza tutte le prospettive per il futuro della città”.

“Questa proposta di bilancio e di Dup è ancora una volta proposta unilaterale, privo di concertazione con le forze sociali e con i consiglieri, che fa cadere definitivamente la litania della condivisione – ha detto il capogruppo del Pd, Efisio Sanna -. In questi anni ve la siete suonata e cantata e avete dismesso l’orizzonte delle cose quotidiane. È mancata la stima del bisogno. E sulla finta condivisione: il progetto di bitumatura delle strade con chi è stato condiviso? Con la vostra azione di governo avete escluso noi e parte della città. Presi dalla voglia di fare tutto da soli siete stati travolti dai problemi: anagrafe, asili, parcheggi. Il vostro mandato può essere riassunto in 5 azioni: avete esordito con il divieto per le biciclette, insistito con gli errori sulla pista ciclabile di Silì, deciso di rinunciare alla gestione in house dei parcheggi a pagamento, aumentato l’addizionale Irpef, e infine deciso di non revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini. Sulla sanità sbaglia il sindaco a non inserire neanche una riga all’intero del Dup. Ma sulla sanità, così come su altre partite, abbiamo perso la possibilità di competere. Noi vogliamo lanciare la proposta politica di una coesione extraterritoriale che ci consenta di essere competitivi con altre realtà”.

Per Francesco Federico (indipendente) “…questo bilancio non è credibile, perché alla base c’è un’amministrazione che in 5 anni non si è dimostrata credibile rispetto agli impegni, alle promesse e ai proclami. Se leggiamo le linee programmatiche troviamo riferimento a tante cose che non sono state realizzate: la banca del tempo, il centro per la cremazione delle salme, la partecipazione dei cittadini, l’affidamento in gestione degli impianti sportivi cittadini, la valorizzazione del fiume Tirso, il completamento del progetto del parco dei fenici, il recupero dell’antica reggia, il master plan, la riqualificazione del porticciolo turistico, la messa a dimora di alberi in tutta la città. Cinque anni fa, inoltre, la coalizione di centrodestra voleva l’uscita da Abbanoa, e che dire della grande incompiuta del mercato civico che costa 100 mila euro alla città?”

“Una pubblica amministrazione deve avere priorità e per noi devono essere vivibilità e sicurezza – ha detto Monica Masia (Sport, salute, volontariato, natura) -. Non capisco il finanziamento di 500 mila euro per l’Hosptalis Sancti Antoni e altrettanti per il Palazzetto dello sport, ultimato due anni fa, aperto e subito chiuso. A fronte di questo milione di euro vedo 130 mila euro per i marciapiedi e l’abbattimento delle barriere architettoniche, cose che dovrebbero essere prioritarie per noi. Per il 2022 nel bilancio trovo altri 300 mila euro per la fibra ottica. Da anni vediamo continui investimenti a cui non seguono i ripristini da parte delle imprese che realizzano gli interventi. E poi un milione 300 mila euro per rifacimento strade, marciapiedi e verde pubblico. Ma quante e quali sono queste strade? Quante risorse vanno al verde pubblico? Abbiamo assistito a una strage di alberi in questi anni. La stessa cifra è destinata alla casa delle associazioni, ma mi chiedo se non fosse più utile destinare quelle risorse per altre iniziative. I fondi per le strade vicinali sono insufficienti così come quelli per l’illuminazione pubblica”.

Secondo Maria Obinu (Pd) “…molti dei punti contenuti nelle linee programmatiche presentate nel 2017 sono rimasti lettera morta. Agli assessori è mancato il coraggio di portare avanti le decisioni. L’emblema di questa mancanza di coraggio è la Sartiglia del 2022, una scelta non è facile, ma la soluzione portata avanti rende tutti insoddisfatti. Ed è una non scelta, frutto di mancanza di coraggio. Siamo in campagna elettorale e ho sentito dire che si è fatto molto in ambito sociale e in ambito ambientale. L’assessorato ai servizi sociali è stato uno di quelli che ha avuto le ripercussioni più negative. È vero che il dormitorio è in fase di riapertura, che è stata trovata una soluzione, ma rimane il fatto che questa amministrazione concluderà il mandato con il dormitorio chiuso. E noto anche una mancanza di risposte sulle politiche per le disabilità. Sul verde mi sembra di sparare sulla croce rossa con i tanti abbattimenti di alberi. Sulla cultura: se inizialmente si sono fatte delle buone iniziative, col tempo non si è proseguito su quella falsa riga. Basta dire che la Pinacoteca è ancora senza curatore, così come la Fondazione Oristano, per la quale attendiamo il bando per la selezione del direttore. Il teatro ha riaperto ma è stata una riapertura monca, visti i problemi che ancora caratterizzano quella struttura”.

Giuseppe Puddu (Fratelli d’Italia): “In questo dibattito non ho sentito argomentazioni forti e fondate. Ho sentito colleghi che si sono arrampicati sugli specchi. Nel bilancio di previsione c’è una quota annuale di disavanzo tecnico di 271 mila euro, che nasce dal riaccertamento straordinario dei residui approvato dall’amministrazione Tendas, che nel 2015 rottamò circa 8 milioni di residui, senza dimenticare altri 288 mila a seguito del riaccertamento del 2019. Un impegno finanziario complessivo di 560 mila euro che graverà sui bilanci futuri del Comune per ben 15 anni. È una importante ipoteca che impegnerà anche le generazioni future, e che trova le sue ragioni in una discutibile gestione della cosa pubblica non riconducibile all’amministrazione Lutzu, che anzi con l’assessore Angioi ha iniziato a pretendere che fossero messe in pratica le giuste e imprescindibili attività di contrasto all’evasione fiscale. Nel contempo questa amministrazione continua a garantire la giusta apertura e attenzione al dialogo con i cittadini che si trovano in una difficile condizione economica ad esempio con la semplificazione del sistema delle dilazioni, facilitando la rateizzazione e il ravvedimento operoso. La lotta all’evasione per il 2022 prevede entrate di 700 mila da Imu e Ici, mentre da Tari e Tarsi è di 200 mila euro. Il bilancio di previsione prevede una programmazione priva di aumenti di tributi comunali ad eccezione dell’addizionale Irpef, frutto di una scelta ponderata e sofferta. Questo è un bilancio di previsione da cui traspare la costante e forte volontà di consolidare e, dove possibile, di ampliare i servizi sociali, ma anche la scuola, la cultura, le pari opportunità e lo sport, il verde con la messa a dimora di nuove piante e la riqualificazione di Torre Grande. Altro punto importantissimo sono gli investimenti con il Pnrr e gli altri strumenti di programmazione per una cifra prossima ai 100 milioni di euro, una cifra da capogiro che potrebbe consentire di creare occupazione, adeguata manutenzione al patrimonio pubblico e cambiare il volto della città”.

“Questo è l’ultimo bilancio di previsione che approviamo e capisco il tenore delle dichiarazioni fatte – ha detto Luca Faedda (Forza Italia) -. Ho sempre sostenuto che 5 anni di amministrazione non sono sufficienti per creare una visione di città. Sono però convinto che la giunta Lutzu ha posto le basi per un serio rinnovamento di città. La borgata marina di Torre Grande è l’esempio più lampante: tutte le amministrazioni hanno sempre dichiarato di voler rinnovare la borgata. La programmazione territoriale, grazie alla condivisione con gli altri territori e le amministrazioni locali, ci ha dato uno strumento indispensabile, ma è stato solo un primo passo. Oggi la bella notizia del finanziamento per il porto turistico (uno dei veicoli più importanti per la pesca e per il turismo) ci fa compiere un altro passo avanti. Chiunque verrà domani ad amministrare la città avrà a disposizione le risorse per fare i lavori e vedere cambiare davvero Torre Grande. Ci sono le risorse e anche i progetti pronti. In questo bilancio c’è un piano delle opere pubbliche da 48 milioni di euro, per la gran parte finanziati, ed è un fatto certo che non può che darci motivi di soddisfazione. Questo bilancio ha un risultato estremamente positivo che proietta la città verso le prossime elezioni e verso un reale cambiamento. Questo è uno strumento che lasciamo in eredità al prossimo consiglio, e lancio un appello a tutte le forze politiche a non sprecare questa occasione”.

Per Antonio Iatalese (Fratelli d’Italia) “…è sterile fare un elenco contrapposto di ciò che è stato fatto e ciò che non è stato fatto. Posso parlare dell’ottimo lavoro condotto sulla pubblica edilizia, sulla scuola di via Cairoli e sui Frassinetti, del forte impegno per risolvere il problema del dormitorio e delle casette per il disagio abitativo, per piazza Cattedrale e per lo skate park: potrei fare una lunga elencazione di cose fatte. Però lo trovo riduttivo. Io pretendo sempre il massimo dai miei compagni di viaggio. È vero si poteva fare di più, ma molte cose si stanno facendo e tante altre stanno arrivando a compimento, e in 5 anni non si possono certo colmare completamente i ritardi dei 20 anni precedenti. Sulla Sartiglia non sono contento, avrei voluto fare di più, ma in una situazione particolare come quella che stiamo vivendo è già un passo avanti rispetto all’anno scorso”.

Riflettori accesi sulla cultura per Davide Tatti (Riformatori). “Sulla cultura la città ha avuto uno slancio mai visto prima. Abbiamo assistito – ha sostenuto Tatti – al potenziamento delle attività con i musei del territorio, al sistema museale, al biglietto unico, alle mostre realizzate e agli interventi sul Teatro Garau e all’Hospitalis Sancti Antoni. E poi il progetto da 2 milioni di euro per l’archivio unico all’Ente risi, l’abbellimento delle vie del centro storico con museo a cielo aperto, il centro Circe per gli studi egei, il Foro Boario riaperto, il Centro di documentazione su Salvator Angelo De Castro. Durante questo dibattito sul bilancio forse si è esagerato da una parte e dall’altra. Io credo che sia sempre meglio fare piuttosto che non fare”.

Nel suo intervento di replica il sindaco Andrea Lutzu ha esordito parlando di sanità ribadendo il suo impegno. “Mi rendo conto – ha detto Lutzu – che a qualcuno non faccia piacere che un sindaco si occupi di sanità, con la condivisione dei suoi colleghi sindaci. A qualcuno forse non fa piacere che il sindaco di Oristano sia stato eletto alla presidenza del distretto sanitario a rappresentare e farsi interprete delle posizioni dei tre distretti del territorio. Il sasso nello stagno lanciato dal Partito democratico nei confronti del sindaco di Oristano e di quello di Cabras, secondo me non è stato un bel messaggio in un momento del genere. A qualcuno invece non fa piacere che la Sartiglia si faccia, in forma ridotta, ma anche in questo caso per una scelta sofferta e responsabile condivisa all’unanimità con gremi e cavalieri. Oggi – ha proseguito il sindaco – non ho sentito una proposta o un’idea da parte della minoranza. Ho sentito solo accuse di mancanza di credibilità, che avete sempre rivolto anche quando stavate perdendo le elezioni. Io non mi permetterei di dire che non siete credibili, quando siete stati votati da tanti cittadini è perché le cose che dicevate erano credibili. Dite che non facciamo niente sul verde ma nel programma “Qualità dell’abitare” su 15 milioni di euro abbiamo 4 milioni di euro su questo tema. Allo stesso modo dite che non facciamo niente sulle barriere architettoniche ma ci sono ingenti risorse per progetti, come quelli su Torre Grande, che si tradurranno in un piano straordinario di abbattimento delle barriere architettoniche”.

“Ho ascoltato critiche dette in modo sgangherato nelle argomentazioni, non condivisibili – ha affermato l’assessore al Bilancio, Angelo Angioi chiudendo il dibattito -. Quando si parla di partecipazione e condivisione voi, consigliere Sanna, non vi siete certo distinti e basta ricordare che avete dimostrato di avere una città contro, con i tanti comitati che si formavano contro le vostre decisioni. È un fatto, invece, che questa volta, con questa amministrazione, questo fenomeno non si sia verificato”.

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