Il programma della Sartiglia.
“Sarà una Sartiglia in edizione ridotta ma sarà un’occasione per restituire alla città la sua manifestazione più cara, confidando che nel 2023 si possa tornare a viverla nella pienezza della sua straordinaria unicità”.
Sono le parole del sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, presidente della Fondazione Oristano, alla vigilia della Sartiglia 2022. “Ci saranno – ha detto Lutzu – le vestizioni dei Componidoris, i cortei dei cavalieri con quasi tutte le pariglie presenti, la benedizione della città e l’incrocio delle spade. È una gran bella notizia per la città. Con i Gremi, l’Istituzione e i Cavalieri abbiamo cercato una soluzione che potesse soddisfare il desiderio di fare la Sartiglia, con la preoccupazione derivante dalla situazione sanitaria, e credo si sia trovato un buon compromesso.
I numeri della pandemia sono decisamente in calo anche a Oristano, ma l’attenzione deve essere molto alta – ha aggiunto il sindaco Lutzu -. Per questo motivo lancio un appello alla prudenza e al senso di responsabilità di tutti. Abbiamo sempre ragionato su una Sartiglia ridotta, confidando sull’aiuto della città. Abbiamo stabilito delle regole: utilizzo delle mascherine Ffp2, evitare assembramenti, evitare il consumo di alcolici per non creare nuove condizioni di difficoltà per l’ordine pubblico e per le strutture sanitarie che vivono ancora una situazione di grave difficoltà. Sarà una giornata di festa, ma vorrei che fosse una giornata di festa responsabile e senza eccessi”.
Questo il programma della Sartiglia 2022
DOMENICA 27 FEBBRAIO 2022 (Sartiglia Gremio Contadini):
Ore 12.45, Sede del Gremio dei Contadini via Aristana – Vestizione de su Componidori.
Ore 14, Sfilata del Corteo della Sartiglia (Via Aristana, Via Gialeto, Via Sant’Ignazio, Via Cagliari, Piazza Manno, Via Vittorio Emanuele II, Via Duomo).
Ore 15, Via Duomo – Incrocio delle spade sotto la stella.
Ore 15.15, Sfilata del Corteo della Sartiglia (Via Duomo, Via Sant’Antonio, Via Diego Contini, Piazza Roma, Via Mazzini, Piazza Mariano, Via Vittorio Veneto, Piazza Sant’Efisio, Via Amsicora, Via Aristana).
Ore 16, Sede del Gremio dei Contadini – Svestizione de su Componidori.
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2022 (Sartigliedda):
Ore 14, Vestizione all’ex Teatro San Martino.
Ore 14.45, Sfilata del Corteo (Via Crispi, Via Vittorio Emanuele, Via Duomo)
Ore 15, Via Duomo – Incrocio delle spade sotto la stella e benedizione.
Ore 15.15, Sfilata del Corteo (Via Duomo, Via Sant’Antonio, Via Diego Contini, Piazza Roma, Via Mazzini, Via Solferino, Via Vittorio Emanuele, Via Ciutadella de Menorca).
Ore 16, Svestizione all’ex Teatro San Martino.
MARTEDÌ 1° MARZO 2022 (Sartiglia Gremio Falegnami):
Ore 12.45, Gremio dei Falegnami via Solferino – Vestizione de su Componidori.
Ore 14, Sfilata del Corteo della Sartiglia (Via Solferino, Via Sant’Ignazio, Via Cagliari, Piazza Manno, Via Vittorio Emanuele II, Via Duomo).
Ore 15, Via Duomo – Incrocio delle spade sotto la stella.
Ore 15.15, Sfilata del Corteo della Sartiglia (Via Duomo, Via Sant’Antonio, Via Diego Contini, Piazza Roma, Via Mazzini, Via Solferino).
Ore 16, Gremio dei Falegnami – Svestizione de su Componidori.
La diretta della Sartiglia 2022 sarà trasmessa in diretta TV su Radio Televisione Sarda sul canale 79 del digitale terreste e su Videolina. Diretta web anche sui siti internet www.sartiglia.info e su quelli di ejatv, SardegnaEventi24, Rts e Super tv Oristano. La diretta della Sartiglia sarà trasmessa anche sui canali social della Fondazione Oristano, di EjaTv, RTS e Sardegna Eventi 24.
“Non sarà certo ricordata come la migliore edizione della giostra ma è sicuramente quella che, pur fra mille paure e difficoltà, apre alla speranza di una quotidianità ricostruita dopo la lunga e difficile stagione della pandemia, con l’auspicio che il peggio sia ormai alle nostre spalle”, queste le parole del prefetto Fabrizio Stelo a pochi giorni dall’inizio della Sartiglia. “Ringrazio tutti coloro che si sono spesi in questi mesi per fare sintesi di esigenze difficilmente conciliabili, con l’unanime prospettiva di riconsegnare alla città la sua Sartiglia, pur in forma ridotta e in un contesto difficile e segnato dalle note mille difficoltà”. Stelo ha rivolto aanche un ultimo appello all’organizzazione e alla cittadinanza perché, pur nel comprensibile entusiasmo, non venga mai meno il senso di responsabilità e l’uso dei dispositivi di protezione individuale, anche all’aperto. “Regole indispensabili – ha detto Stelo – perché questa edizione, seppur in forma ridotta, venga ricordata come quella della rinascita e della ripartenza. Un ultimo pensiero desidero rivolgere ai cittadini di Marrubiu, Samugheo e Santu Lussurgiu, che hanno dovuto, gioco forza, rinunciare con grande senso di responsabilità al loro carnevale”.
In occasione della Sartiglia 2022, in piazza Eleonora, a Oristano, riaprono i locali dell’Ufficio informazioni turistiche dell’assessorato regionale del Turismo. Dal 26 febbraio al 1° marzo, a beneficio dei turisti e di quanto saranno in città per la Sartiglia, il servizio di informazioni turistiche e promozione del territorio verrà attivato attraverso gli operatori della Fondazione Oristano.L’apertura si è resa possibile grazie all’assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa, che ha accolto favorevolmente la proposta per l’utilizzo degli spazi da parte della Fondazione Oristano in occasione della Sartiglia, esprimendo apprezzamento per una proposta di collaborazione più ampia. “L’apertura rappresenta l’avvio di una sinergia che vede infatti coinvolti l’assessorato del Turismo della Regione, il Comune di Oristano e la Fondazione Oristano”, ha spiegato il sindaco e presidente della Fondazione Oristano, Andrea Lutzu. L’auspicio è che presto si possa dare concretezza al progetto di promozione della città di Oristano che, su richiesta e indicazione dall’assessore al Turismo del Comune, è stato predisposto dal Comitato per la promozione turistica della Fondazione Oristano, e che sarà finanziato con le risorse dell’Imposta di soggiorno comunale. “Le azioni programmate, che prevedono la comunicazione, la promozione e il supporto ai turisti, raggiungeranno un miglior risultato se realizzate attraverso la collaborazione con l’Assessorato Regionale del Turismo – ha sottolineato l’assessore comunale alla Cultura e al Turismo Massimiliano Sanna -. Un primo passo in questa direzione è rappresentato dalla possibilità di potenziare l’azione svolta dall’Info Point regionale, attuando così l’auspicata e virtuosa sinergia tra istituzioni e i soggetti che, a diverso livello, operano per la promozione del territorio regionale”. Presso l’Info Point sono presenti allestimenti che ospitano oggetti di artigianato artistico realizzati dagli artigiani presenti nella piattaforma www.sardegnaartigianato.com . L’ufficio aprirà dalle ore 10 alle ore 18.
Quest’anno, in occasione della Sartiglia, nelle vie della città non saranno autorizzate le attività degli ambulanti. La decisione è stata adottata dall’amministrazione comunale, sulla scorta delle risultanze del tavolo tecnico tenuto in Questura, in considerazione della situazione sanitaria e della diffusione della pandemia, ma anche a causa della ristrettezza dei tempi a disposizione per la gestione di un piano delle presenze degli operatori nel centro cittadino. La stessa Sartiglia, com’è noto, viene proposta in formato ridotto, nei tempi e nel formato, a causa dell’andamento della pandemia e a tutela della salute pubblica.
In occasione della Sartiglia gli uffici comunali di Oristano chiuderanno martedì 1° marzo. Saranno garantiti i servizi essenziali della Polizia Municipale, della polizia mortuaria e i servizi minimi previsti per legge. Intanto, dal 2 marzo l’orario di apertura al pubblico degli uffici comunali è stabilito come segue: dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12.30; il martedì dalle 15,30 alle ore 17,30. Sono confermati gli orari di apertura al pubblico attualmente vigenti per i servizi bibliotecari e cimiteriali.
Sabato 26 febbraio, alle 18, all’Antiquarium Arborense, in piazza Corrias, a Oristano, si inaugura la mostra “Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, dall’Odissea all’Orlando Furioso”. La mostra, a cura dell’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e della Fondazione Oristano, si articola in memorie archeologiche, letterarie, di pittura e scultura sulla maestria di cavalieri (dal cavaliere fenicio di un piccolo otre in ceramica di Tharros, della collezione Cominacini, ai cavalieri che si scontrano in una giostra nel rilievo del XII secolo del San Lussorio di Fordongianus. Apertura fino al 26 marzo, con visite dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 20, sabato e domenica dalle 9 alle 14 e dalle 15 alle 20. Note sulla mostra: Il poeta cagliaritano, Marcello Serra, negli anni Sessanta del secolo scorso, scrisse un artiolo per la rivista “Il Convegno”, dedicata alla Sartiglia, domandandosi se la giostra oristanese non avesse un’origine nuragica. In effetti lo stesso Marcello Serra doveva scrivere nel 1965 il celebre volume su “Il popolo dei nuraghi”, in cui discettava sulle valenze protostoriche della corsa equestre oristanese e dei suoi rituali. Nel 1966 il grande archeologo Giovanni Lilliu additava l’importanza di uno sgraziato bronzetto nuragico, proveniente dal Sulcis, che rappresenta un cavalluccio al galoppo, sulla groppa del quale si erge in piedi un cavallerizzo con la testa rivolta al lato sinistro del cavallo, facendo scoccare una freccia dal suo arco diretta ad un bersaglio che non conosciamo. Lilliu immaginava l’acrobatica esibizione dello spericolato cavaliere nuragico, in un santuario, dove la gara di abilità si svolgeva sotto l’egida d’un dio nuragico, come l’Ardia di Sedilo (ma anche di Pozzomaggiore e di Oristano), si svolgeva in onore di San Costantino. Ma a proposito del cavaliere acrobata sul cavallo l’archeologo rimandava alla tradizione di correre nel carnevale a sa pudda (alla gallina) o ad altri animali, sospesi ad una corda tesa tra due pali lungo la pista. Come non pensare allora alla strabiliante prova di Odisseo che, nelle vesti di un mendico, sfida i pretendenti (Proci) della mano della sua sposa Penelope, ad una gara che l’eroe di Itaca aveva inventato. Chinarsi e far scoccare una freccia che passava nell’occhio di immanicatura di dodici asce bipenni disposte in verticali, lungo lo stesso asse: Odissea, XXI, 419-423: [Odisseo] posta la freccia sul manico, tese la corda e la cocca, lì dallo scanno, sedendo, e scoccò la saetta mirando diritto: non fallì il primo foro di tutte le scuri e, attraversatele, il dardo gravato di bronzo uscì fuori. Dopo la vittoria nella gara all’anello delle asce Odisseo dà il principio al massacro dei Proci che avevano divorato i suoi beni e insidiato la sposa fedele. La mostra si articola in memorie archeologiche, letterarie, di pittura e scultura sulla maestria di cavalieri (dal cavaliere fenicio di un piccolo otre in ceramica di Tharros, della collezione Cominacini, ai cavalieri che si scontrano in una giostra nel rilievo del XII secolo del San Lussorio di Fordongianus. Perché c’è davvero un’archeologia della Sartiglia che arriva al Medioevo nei Comuni d’Italia ma anche di Sardegna. Oggi grazie alla paleografa Rosanna Lusci conosciamo un atto inedito del 15 giugno 1362, dell’Arxiu Històric de Protocols de Barcelona, nel quale Ramon de Thous, cittadino di Barcellona e Giuliano da Mogoro, sardo della città di Oristano, certificano a Guillem Morey, cittadino di Barcellona, di aver da lui ricevuto gli oggetti in elenco, appartenenti a Timbora di Roccaberti, moglie del giudice d’Arborea Mariano IV. A noi tra i preziosi oggetti in argento interessano i «quatuor elm[o]s abtos et bonos a iunyr et duos bancallos panni lane cum signis Arboree» (quattro elmi per partecipare ad una giostra (equestre?) e due bancali di lana fregiati dalle Armi d’Arborea). Nella Arestano del XIV secolo si correvano giostre tra due cavalieri, come nella disfida tra su Componidori e su Segundu nella corsa alla Stella di Oristano.
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