Appello progressista: “Cari Pd e M5S basta divisioni, ora cantiere nuovo e radicale”.
Il fattoquotidiano.it ha pubblicato, in esclusiva, un appello sul campo progressista sottoscritto da autorevoli studiosi, professori, giornalisti ed esponenti del centrosinistra.
“Siamo elettrici ed elettori che – nella differenza delle proprie culture, storie politiche e civili – di fronte al risultato elettorale, sentono l’urgenza di incoraggiare un confronto aperto tra tutte le forze di sinistra e di progresso del Paese.
La sonora sconfitta delle forze democratiche ci accomuna tutti, compreso chi fosse tentato di consolarsi con il buon risultato della propria lista.
Questa sconfitta viene da lontano e ci interroga sull’incapacità delle attuali forze progressiste di intercettare le paure e la rabbia di una larga parte del Paese, che vive con angoscia e paura la precarietà del lavoro, le crescenti disuguaglianze economiche, il declino del welfare, la fragilità delle istituzioni pubbliche messa in evidenza dalla crisi climatica, dalla pandemia e dalla guerra.
È una sconfitta che ci impone di ascoltare le ragioni di quel terzo abbondante del Paese che non vota più e di interrogarci sulle ragioni dei tanti che non hanno votato la destra, ma neppure si sono riconosciuti nella proposta delle forze progressiste.
È una sconfitta che ci chiede di riflettere insieme sugli errori compiuti, per offrire ragioni di speranza e progettare insieme il cambiamento.
Anche una pesante sconfitta può infatti risolversi in una opportunità, se non si reagisce negandone la portata o con meri aggiustamenti tattici.
È necessaria una radicale discontinuità.
Per questo proponiamo di avviare il confronto comune a partire da alcuni punti qualificanti.
1) Attrezzarsi per una legislatura di ferma opposizione, dismettendo le tentazioni governiste che, per malinteso senso di responsabilità quando non per brama di potere, hanno ridotto, nella percezione di vasti settori popolari, una parte delle forze progressiste a partiti dell’establishment. Si serve il Paese, contribuendo alla vita democratica, anche facendo opposizione, decisa, unitaria, propositiva.
2) Riconoscere che è stato un errore presentarsi divisi di fronte a una destra unita. Nessuno può cantar vittoria solo perché il proprio partito ha avuto esiti confortanti. Il cuore del problema non sta, tuttavia, nell’assetto organizzativo del campo progressista – questione da affrontare a valle – ma nella sua stessa missione politica. E la soluzione va cercata nell’avvio di un confronto che abbia l’ambizione di cambiare il paradigma culturale e politico rivelatosi inadeguato. Ciò al fine di perseguire, settantacinque anni dopo, l’effettiva attuazione del progetto della Costituzione imperniato sul pieno sviluppo della persona umana.
3) Chiediamo al Pd di risparmiare a se stesso e al campo progressista il rituale di un’inconcludente resa dei conti interna, che alla fine si riduce sempre a una “conta” per scegliere un nuovo segretario. Non è cambiando segretario che il Pd può rigenerarsi e recuperare la perduta rappresentanza dei bisogni e degli interessi popolari. Ma trovando il coraggio di ripensare profondamente sé stesso, e di andare finalmente oltre sé stesso.
4) Chiediamo al Movimento 5 Stelle di dimostrare che l’approdo a posizioni progressiste non è meramente tattico, ma l’epilogo di un definitivo chiarimento identitario. E di non pensare che la tenuta elettorale consegni al Movimento il monopolio del campo progressista.
5) Chiediamo di aprire un cantiere a tutti gli effetti nuovo, in un campo plurale e inclusivo che sviluppi cultura della rappresentanza sociale e capacità di governo. E che, proprio per questo, non dissimuli i suoi valori, al contrario proponga con radicalità una nuova visione di giustizia sociale e democrazia partecipata. Il confronto non deve essere costretto nell’ambito di ciascuna forza politica, ma rompere gli odierni steccati inutilmente divisivi.
6) Chiediamo di assumere quale comune stella polare, ideale e programmatica, l’ancoraggio ai valori della Costituzione, la dignità del lavoro, la giustizia sociale e ambientale, la pace e il disarmo, la lotta contro le disuguaglianze, la cittadinanza dei “nuovi italiani”. Convinti come siamo che astensione ed esito del voto sono frutto di un divario profondo tra la vivacità del paese e la sua traduzione nella politica organizzata, consideriamo urgente fornire un solido riferimento politico alle istanze serie e radicali di cambiamento che vengono espresse da tante realtà civiche e sociali, in particolare delle donne e dei giovani. Il nostro è l’appello di donne e uomini del campo progressista che nulla hanno da chiedere sul piano personale, ma avvertono tutta la gravità del momento e per questo sono disponibili a impegnarsi.
(F.to Maurizio Ambrosini, Rosy Bindi, Luigino Bruni, Vannino Chiti, Paolo Corsini, Fulvio De Giorgi, Domenico De Masi, Monica Di Sisto, Giovanni Dosi, Guido Formigoni, Sergio Labate, Gad Lerner, Emiliano Manfredonia, Franco Monaco, Tomaso Montanari, Francesco Pallante, Giulia Rodano, Andrea Roventini, Giorgia Serughetti, Massimo Torelli).
Nelle ultime 24 ore, a Oristano, si sono registrati 9 nuovi contagi e 5 guarigioni dal Covid, e il totale dei casi rilevati fino a questo momento in città è salito a 10.994, i pazienti guariti sono 10.801, i casi attualmente positivi 124, e i decessi 64.
In Sardegna i nuovi casi confermati di positività al Covid sono 456 (di cui 429 diagnosticati con tampone antigenico). Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 2662 tamponi.
Nei reparti di terapia intensiva è ricoverato 1 paziente (-2). I pazienti ricoverati in area medica sono 54 (+2). Sono 4.522 i casi di isolamento domiciliare (+40).
Si registra anche il decesso di un uomo di 77 e di una donna di 92 anni, entrambi residenti nella provincia di Oristano.
Dei 456 casi odierni, 53 sono riferiti alla provincia di Oristano, 141 all’Area Metropolitana di Cagliari, 117 alla provincia di Sassari, 73 a quella di Nuoro e 72 al Sud Sardegna.
Grazie ad un esposto presentato da Adiconsum Sardegna, l’Antitrust ha aperto una istruttoria nei confronti delle società Enel Energia e Servizio Elettrico Nazionale, per contestare l’ingiustificato rigetto delle istanze di prescrizione biennale presentate dagli utenti a causa della tardiva fatturazione dei consumi di luce e gas. “Nei mesi scorsi avevamo presentato un esposto all’Antitrust dopo le tante segnalazioni ricevute dagli utenti sardi che si vedevano richiedere conguagli per bollette prescritte da più di due anni – ha detto il presidente di Adiconsum Sardegna, Giorgio Vargiu –. Grazie alla nostra denuncia l’Autorità ha deciso di vederci chiaro, aprendo una apposita istruttoria. In Sardegna il problema delle richieste di denaro da parte dei gestori energetici per consumi prescritti è particolarmente presente, e lo dimostrano i numeri raccolti dalle nostre sedi sul territorio. Dinanzi a tali richieste – ha aggiunto Vargiu – gli utenti, per evitare distacchi delle forniture e per paura di controversie legali, pagano somme cui le società non avrebbero alcun diritto. Per tale motivo l’indagine dell’Antitrust è particolarmente importante. Invitiamo, quindi – ha concluso Giorgio Vargiu -, tutti gli utenti della regione che dovessero ricevere bollette relative a consumi prescritti da oltre due anni a rivolgersi ai nostri sportelli per far valere i propri diritti e contestare le fatture”.
Un mese ricco di eventi e manifestazioni con l’obiettivo rendere appetibile Oristano anche oltre la stagione estiva. È “Oristanottobreventi”, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e dalla Fondazione Oristano, con il sostegno della Fondazione di Sardegna, che ritorna puntuale anche quest’anno con un cartellone ricco di appuntamenti. “Si parte domenica con la “Giostra internazionale dell’anello”, che costituisce una importante opportunità di promozione per Oristano e per le altre città italiane, greche e croate che partecipano – ha osservato l’assessore alla Cultura e al Turismo, Luca Faedda -. “Oristanottobreventi” ha preso il via per la prima volta nel 2017, grazie a una felice intuizione del sindaco Sanna che allora era assessore alla Cultura. Da allora, fatta eccezione per l’interruzione a causa della pandemia, sotto un unico cartellone sono state riunite le tante iniziative culturali e di spettacolo proposte in città dal Comune, da altri soggetti istituzionali e da tanti operatori culturali. Su queste basi, anche quest’anno, proponiamo un programma di eventi particolarmente ricco e vario che saprà soddisfare le aspettative del pubblico. Tra i tanti appuntamenti mi piace ricordare quelli promossi dall’Ente concerti Alba Pani Passino, che offre alcuni concerti di ottimo livello, ma anche le Giornate Fai d’autunno, gli appuntamenti al Teatro Garau, all’Antiquarium Arborense e al Museo diocesano arborense e per i più giovani Rock in Contea”.
Il conferimento delle pile esauste nel centro di raccolta di via Oslo, a Oristano, è sospeso. Il Centro di Coordinamento nazionale pile e accumulatori ha infatti chiuso gli impianti di Paderno Dugnano e Marcianise (che trattano il 60% dei volumi in Italia) a causa degli alti costi energetici. Ad oggi, non è possibile prevedere quale sarà la data di riapertura. L’assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano e la società Formula Ambiente hanno già provveduto ad effettuare la richiesta di ritiro per garantirsi la precedenza quando gli impianti saranno riaperti e il servizio riattivato.
ll capitano di Fregata, Matteo Gragnani, lascia l’incarico alla Capitaneria del porto di Oristano e arriva a Cagliari. Al suo posto subentra il capitano di Fregata, Federico Pucci, proveniente dalla Capitaneria di Porto Torres, dove ricopriva l’incarico di comandante in seconda. Questa mattina, nel piazzale retrostante il municipio del Comune di Santa Giusta, si è svolta la cerimonia di passaggio di consegna. In rappresentanza del direttore marittimo, capitano di Vascello, Matteo Valente, era presente il capitano di vascello Domenico Loffredo che, riportando il pensiero del direttore marittimo, si è complimentato con il comandante uscente per il lavoro svolto e per gli obiettivi raggiunti dalla Guardia costiera di Oristano.
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