Oristano si conferma la provincia più sicura d’Italia.
La consueta indagine del quotidiano economico Il Sole 24 ore, che da anni fotografa la situazione dell’ordine pubblico nelle province italiane, per l’ennesima volta certifica il primato della provincia di Oristano come la più sicura in Italia.
Oristano, con 1556,3 denunce ogni 100 mila abitanti e un totale di 2429 denunce, è la provincia a più basso tasso di illeciti, mentre Milano si conferma quella con l’indice di criminalità più alto con 193.749 reati denunciati nel corso del 2021: 5.985 ogni 100mila abitanti. Per dare un peso al fenomeno, la cifra risulta pari alla somma di tutti i crimini denunciati nello stesso arco di tempo a L’Aquila, Pordenone e Oristano, le tre province con meno densità di illeciti, che si posizionano sul fondo della classifica. Cagliari è 82esima (in progresso di una posizione), Sassari 58esima (+8) e Nuoro 75esima (era al 48° posto).
La mappa del crimine emerge dalle statistiche del 2021, estratte dalla banca dati interforze dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno per il Sole 24 Ore.
Tra le province italiane, Milano è quella con più furti rilevati ogni 100mila abitanti, in particolare nei negozi e nelle auto in sosta; è settima per denunce di violenze sessuali; seconda per rapine in pubblica via; terza per associazioni per delinquere.
Più denunce, però, non significa per forza meno sicurezza. Innanzitutto, perché la sicurezza urbana è influenzata anche dalla percezione stessa che ne hanno i cittadini. Ma anche perché i dati sulle denunce riflettono la propensione dei cittadini a presentarle, legata a diversi fattori: la differente “soglia del dolore” della cittadinanza verso il crimine; il grado di fiducia nelle Forze dell’Ordine; la più o meno efficace presenza delle istituzioni sul territorio. A cui si aggiungono i flussi turistici: l’elevato passaggio di persone su un territorio diventa spesso bersaglio della microcriminalità, ad esempio di borseggiatori attirati in loco dalla possibilità di “fare cassa”.
Con queste premesse non stupisce neanche la conferma di Rimini al secondo posto dell’Indice di criminalità 2022. Anche in questo caso sono i furti la tipologia di reato più denunciata, come a Milano. Seguono per densità di crimini le altre grandi città: tra le prime dieci classificate si incontrano – oltre a Milano – anche Torino (3ª), Bologna (4ª), Roma (5ª), Firenze (7ª) e Napoli (10ª).
“Dal Sole 24 ore arriva l’ennesima conferma dell’eccellenza della nostra città e della provincia – osserva il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna -. Una certificazione, che porta la firma di una fonte autorevole come Il Sole 24 ore e il timbro del Ministero dell’Interno, che è fonte di grande soddisfazione, ma anche stimolo a fare sempre meglio. Oristano, nell’ambito delle statistiche sulla qualità della vita, spesso dominate da città del Nord, ogni anno riesce a eccellere per la sicurezza del territorio e per la qualità dell’ambiente, tematiche di straordinaria importanza per noi – aggiunge Sanna -. Esaminando i dati sui reati più diffusi Oristano è agli ultimi posti (e per una volta essere ultimi significa aver conseguito i risultati migliori) per numero di furti con strappo, rapine negli esercizi commerciali, furti di automobili, furti con destrezza ed estorsioni”.
Le aree metropolitane, comunque, confrontando i dati 2021 con quelli del 2019, registrano un calo generalizzato dei reati denunciati: Milano, per esempio, ha messo a segno un -11,8%, mentre Roma è a -6,8%; Firenze, Venezia e Bologna sono le grandi città con la flessione più marcata, pari a meno il 24,6%, -17,8% e -15,3 per cento. Le restrizioni anti Covid ancora in vigore nel primo semestre 2021 (con bar, ristoranti e negozi chiusi, grandi eventi annullati e flussi turistici fortemente ridotti) hanno sicuramente fatto la differenza.
Altri territori, invece, vanno controcorrente: mentre quasi tutte le province segnano un calo generalizzato dei reati denunciati rispetto al periodo pre-Covid, sono una decina quelle da cui emergono segnali di allarme. Piacenza, Isernia e Rieti (+5,9%), per esempio, nel 2021 hanno registrato un incremento della criminalità rispetto al 2019.
Festa a Cabras (Oristano) con tanto di accoglienza dei ragazzi delle scuole per il ritorno a casa di ‘Manneddu’. Il gigante pugilatore, uno dei pezzi più imponenti (193 centimetri di altezza e 330 chili) dei reperti di Mont’e Prama, dopo essere stato a Cagliari e in giro per il mondo per la mostra itinerante “Sardegna Isola Megalitica”, ora fa compagnia alle altre statue nella sala del museo civico Giovanni Marongiu. “Oggi – ha dichiarato il presidente della Fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni -, si completa la prima parte della riunificazione del complesso monumentale di Mont’e Prama e si dà un significato simbolico alla collaborazione fra ente locale, ministero e Regione, sublimata dalla presenza di questi enti all’interno della Fondazione”.”L’operazione di oggi è da considerarsi come un primo avvio rispetto al completamento del grande allestimento della nuova sala del museo – ha affermato il sindaco di Cabras, Andrea Abis – . È una tappa significativa perché determina un punto di arrivo importante, con una scultura che ritorna a Cabras, senza esserci mai stata prima se non nelle origini”. La direttrice della Fondazione Nadia Canu ha parlato di “…inizio veramente eccezionale, segnato dall’arrivo di questa scultura che riprende il processo della riunificazione del complesso scultoreo”. Francesco Muscolino, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, ha ricordato il momento in cui si decise di dare in prestito la scultura di Mont’e Prama, allora custodita al MAN di Cagliari, per la mostra itinerante “Sardegna Isola Megalitica”.
“Comune e sindacati vogliono collaborare per realizzare un percorso condiviso, utile alla difesa della città e del territorio”. Lo ha detto il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, al termine dell’incontro con i segretari provinciali dei sindacati confederali. A palazzo Campus-Colonna erano presenti Alessandro Perdisci per la Cisl e Andrea Sanna per la Cgil, mentre non ha potuto partecipare il segretario della Uil Franco Mattana. “Condivisione è stata la parola d’ordine dell’incontro e quella che vogliamo utilizzare per i rapporti futuri tra Comune e sindacato – ha detto il sindaco Sanna -. Abbiamo toccato tanti temi: sanità, in primo luogo, ma anche zone economiche speciali, giovani, istruzione e università, e questioni più specifiche come il servizio dei parcheggi a pagamento. In linea generale si è voluto stabilire un’intesa sul modo di operare e sulla collaborazione che riteniamo necessaria per il rilancio della città e del territorio”.
Nuova risalita di contagi da Covid in Sardegna, dove nelle ultime 24 ore si registrano 922 casi positivi (+ 698), di cui 860 diagnosticati con test antigenico.
Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 4.147 tamponi, per un tasso di positività del 22,2%.
Nei reparti di terapia intensiva è ricoverato un paziente (+ 1), mentre i ricoverati in area medica sono 61 (+ 3); 4.809 sono, invece, i casi di isolamento domiciliare (+ 16).
Si registra anche il decesso di un uomo di 99 anni, residente in provincia di Sassari.
Dei 922 casi odierni, 104 sono riferiti alla provincia di Oristano, 258 all’Area Metropolitana di Cagliari, 279 alla provincia di Sassari, 113 a quella di Nuoro e 168 al Sud Sardegna.
A Oristano si sono registrati 28 nuovi contagi e 26 guarigioni dal Covid, e il totale dei casi rilevati fino a questo momento in città è salito a 11.049, i pazienti guariti sono 10.856, i casi attualmente positivi 123, e i morti 64.
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