Dic 03

Alessandra Porcu è il nuovo assessore ai Servizi sociali del Comune di Oristano.

Alessandra Porcu è il nuovo assessore del Comune di Oristano con delega ai servizi sociali, plus, politiche abitative, associazionismo, pari opportunità.

La nomina è stata formalizzata questa mattina dal sindaco, Massimiliano Sanna, dopo che nelle scorse settimane Giovanna Bonaglini aveva rassegnato le dimissioni dall’incarico per motivi personali.

“Ringrazio l’assessore uscente per il lavoro svolto – ha detto il sindaco -. I servizi sociali sono un settore delicatissimo, soprattutto in questo periodo, perché è più a stretto contatto con i reali bisogni della gente. Sono certo che, con il necessario sostegno della giunta, del consiglio e degli uffici, Alessandra Porcu saprà gestire questo delicato settore con altrettanta sensibilità e scrupolo. A lei i migliori auguri di buon lavoro”.

Per il sindaco, evidentemente, l’assessore ai servizi sociali, tra le competenze imprescindibili per un assessorato tanto delicato, deve avere anche quella di essere una farmacista, visto che lo era Giovanni Bonaglini e che anche l’oristanese Alessandra Porcu è farmacista. Che poi il neo assessore sia alla sua prima esperienza politica, all’attuale sindaco questo poco importa.

Detto questo (e senza nulla togliere al neo assessore, persona degnissima), dopo tutto il can can che ha fatto sul nominativo di Carmen Murru come “unica e sola” sostituta della Bonaglini, andando sull’aventino e minacciando fuoco e fiamme se Carmen Murru (assessore ai servizi sociali nella passata consiliatura) non avesse ricevuto l’incarico (come premio per il passaggio dai Riformatori all’Unione dei Democratici Cristiani), il segretario cittadino Piredda e tutto l’Udc hanno dovuto, giocoforza, fare marcia indietro e proporre un altro nominativo.

Il sindaco, d’altro canto, sul nominativo di Carmen Murru non è mai sto d’accordo. “Non nominerò mai come assessore – avrebbe detto più volte Massimiliano Sanna all’Udc – un consigliere che ha lasciato il mio partito per andare in un altro solo perchè gli è stata promessa la poltrona di assessore, evidentemente senza aver fatto i conti con me”.

Spinto anche da alcuni partiti della coalizione destrorsa, che anzichè pensare alle loro beghe interne hanno continuamente buttato legna sul fuoco, in questa occasione Massimiliano Sanna è sembrato quanto mai risoluto e, rispetto ai tentennamenti avuti in occasione della vicenda con Giuliano Uras e Sardegna 20Venti, questa volta ha rischiato grosso ma ha avuto la meglio su un partito apparso ai più pusillanime quanto mai.

Che dire, infatti, dell’Udc? Anche se negli ultimi giorni deve aver ricevuto dal sindaco chissà quali rassicurazioni o promesse, resta il fatto che agli occhi dei cittadini non ha avuto il coraggio di portare fino in fondo quanto ha sempre sostenuto, a dimostrazione che il suo è stato soltanto un abbaiare alla luna, e, nel dubbio se mandare tutti a casa o fare un altro nominativo, ha preferito la seconda ipotesi, perdendo una buona fetta di credibilità.

“Il voto di ieri della conferenza territoriale socio-sanitaria della Asl di Oristano non è stato un voto contro l’operato del direttore generale, ma frutto dell’analisi di un documento che non può prescindere dalla condizione di crisi del sistema sanitario locale che dura ormai da troppi anni”. Lo dice il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, che ieri, a Palazzo degli Scolopi, ha presieduto la riunione della conferenza socio-sanitaria della Asl di Oristano con i sindaci dei comuni che fanno parte dell’azienda sanitaria locale che erano chiamati a votare la proposta di atto aziendale, il bilancio di previsione e il programma sanitario 2023 e il pluriennale 2023-2025. Il documento è stato approvato con 11 voti a favore, 3 contrari e 20 astenuti. “C’è fiducia e apprezzamento per il lavoro che sta svolgendo il direttore generale della Asl e diversi sindaci hanno votato a favore esprimendo il loro apprezzamento anche per i contenuti dell’atto aziendale – spiega il sindaco Sanna che proprio nei giorni scorsi è stato chiamato a guidare l’ufficio di presidenza della conferenza dei distretti della Asl di Oristano -. La prevalenza dei voti di astensione, compreso il mio, va letta in un’ottica di fiducia e ha proprio questo significato: apertura di una linea di credito nei confronti dei vertici dell’azienda, ma anche disapprovazione per le fin troppo note criticità del nostro sistema sanitaria, carenze tanto numerose e tanto gravi da non poter consentire una valutazione esclusiva sui contenuti del documento portato all’attenzione dell’assemblea e sulla cui predisposizione non si è verificata la necessaria condivisione preventiva. Il confronto avrebbe consentito una valutazione consapevole e una votazione conseguente. Le lacune che ci sono vanno colmate e le criticità azzerate. I fronti sono quelli noti: medicina di base, ospedale San Martino, ma anche Bosa e Ghilarza, liste d’attesa. Attendiamo di vedere i risultati”. I sindaci hanno concluso decidendo di predisporre un documento che riassumerà le osservazioni e le richieste del territorio da portare all’attenzione dei consiglieri regionali e del nuovo assessore regionale alla sanità. “Con spirito di collaborazione vogliamo trovare tutti insieme finalmente un metodo di lavoro che possa portare risultati concreti per il territorio”, conclude Sanna.

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