Al Consiglio generale della Cisl, criticità del territorio ed eventuali soluzioni.
A un anno circa dall’elezione, si è riunito il Consiglio generale della Cisl di Oristano, alla presenza di Davide Paderi e Federica Tilocca della Confederazione regionale.
Nella relazione il segretario generale, Alessandro Perdisci, ha analizzato la situazione economica e sociale, affermando che “…il Paese non si era ancora ripreso dalle conseguenze della crisi pandemica che ci ritroviamo ancora una volta sotto pressione. Non si può perdere altro tempo. Oggi abbiamo l’assoluta necessità di una classe politica che ragioni, che sia in grado di costruire un progetto per un interesse pubblico e non basato sul proprio tornaconto. L’inflazione e il ritardo nel rinnovare i contratti generano la perdita di potere d’acquisto dei salari che produce ricadute sui consumi e sugli investimenti. A farne le spese sono chi ha i redditi più bassi, con un prevedibile aumento delle povertà”.
Perdisci ha poi ricordato che in provincia di Oristano, su 67.472 nuclei familiari residenti, 5mila sono nella soglia di povertà, mentre alla Caritas diocesana in un solo anno si sono aggiunte 113 persone che non avevano mai chiesto aiuto. “Un quadro preoccupante, che rimarca ulteriormente la necessità e l’urgenza di dare avvio a strategie politiche condivise e finalizzate a rilanciare concretamente l’occupazione e il lavoro.
In Sardegna la situazione è ancora più grave – ha aggiunto il segretario della Cisl -. Sono stati gettati al vento quattro anni senza alcun confronto costruttivo con le Organizzazioni sindacali, senza alcuna visione politica e senza alcuna idea di che futuro debba avere questa isola. La Regione ha a disposizione una grande disponibilità di risorse, ma anche la grande incapacità di spendere presto e bene. A Livello regionale occorre rilanciare i temi di stretta attualità: sanità, infrastrutture, occupazione, trasporti, industria e manifattura, le politiche sociali e il problema dei riequilibri territoriali, che tocca da vicino anche la provincia di Oristano”. Per quanto riguarda il settore energetico, Perdisci ha ricordato che la Sardegna è l’unica regione in Italia senza metano, con la Regione che non ha la minima idea di come costruire un modello energetico di sviluppo.
Il segretario ha poi sottolineato i pessimi indicatori economici della provincia di Oristano e le relative criticità: alto indice di vecchiaia, elevata disoccupazione giovanile, basso livello d’istruzione e formazione, e lo spopolamento delle zone interne, con l’Oristanese sceso sotto i 150mila residenti. Altro dato significativo, l’importo medio delle pensioni private, che si attesta sulle 716 euro, su 52.909 pensioni, che risulta il più basso dell’isola. “L’unico aspetto economico rilevante – ha osservato il segretario – è rappresentato dall’agricoltura e dall’agroindustria”, e grazie ad un sistema integrato tra piccole e medie imprese è riuscito, finora, a resistere alla crisi”
Ma quali sono gli obiettivi prioritari della Cisl per il territorio? Prima di tutto cercare di compattare le forze “…per creare le sinergie necessarie per progettare un serio piano di sviluppo, che comprenda infrastrutture materiali e immateriali, turismo e cultura, e avviare un confronto per porre le basi di un welfare territoriale e di prossimità, intraprendendo azioni a difesa del sistema scolastico. Più in generale, abbiamo intenzione di sostenere, insieme ai colleghi dell’Ogliastra, il progetto della Trasversale sarda, indispensabile per il rilancio delle attività produttive delle aree interne”.
Dopo Perdisci ha preso la parola Salvatore Usai, segretario dei pensionati, che ha denunciato i ritardi della Regione nella spendita dei 500 milioni del bilancio: “Ne sono stati investiti solo 192 e oltre 300 milioni sono ancora fermi nelle casse e rischiano di essere persi. All’ente Provincia di Oristano mancano 25 milioni di euro l’anno, trattenuti dallo Stato. Risorse che vanno a colmare i deficit dei Comuni del Nord, a discapito dei territori più poveri”.
Antonio Piras, segretario della Pubblica sicurezza, Vigili del fuoco e Polizia penitenziaria, ha ricordato l’impegno della Cisl per la realizzazione nell’ospedale di Oristano di una sala per ospitare i detenuti e i poliziotti, e messo in evidenza la creazione, a Oristano, del Polo didattico regionale dei Vigili del fuoco.
Elena Aruffo (Scuola), ha denunciato il rischio concreto che la provincia di Oristano possa perdere la propria autonomia scolastica, visto che molte realtà, il Ghilarzese e la Marmilla, non possono garantire il numero minimo di 900 studenti.
Giorgio Vargiu (Adiconsum) ha ricordato come con la guerra in Ucraina si siano fatti avanti i nuovi speculatori del mercato dell’energia. “Il costo del gas e dell’energia elettrica è raddoppiato – ha detto Vargiu – e aumenterà ancora a causa delle mancate scelte dello Stato”. Vargiu ha, innoltre, denunciato l’unilaterale decisione di Abbanoa di cancellare la tregua siglata un anno fa. “La politica ha rimesso alla guida una nuova dirigenza che ha ripreso la guerra con i consumatori. Sono in arrivo nelle case dei sardi 100mila raccomandate di messa in mora. E per finire – ha concluso Vargiu -, attenti alle truffe on line, sono in aumento gli sms truffa”.
Valentina Orrù (Bancari) ha spiegato come la categoria sia ancora fortunata “…nonostante si debba affrontare la forte carenza di personale. Il bilancio delle banche grave sulle spalle dei lavoratori -ha aggiunto Orrù -, ma ciò che ci preoccupa maggiormente sono le cosiddette pratiche commerciali scorrette.
Marco Boi (Poste) ha messo in evidenza, fra le altre cose, come nel settore Poste ci sia stata una forte crescita degli iscritti alla Cisl.
A conclusione dei lavori, Il consiglio generale della Cisl ha eletto Maria Grazia Floris come responsabile del Coordinamento donne della Cisl.
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